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Autore: Soleil Jones    09/09/2012    2 recensioni
― Raccolta di One-Shot ; Inghilterra/OC!Londra ― Arthur Kirkland/Charlotte Doyle.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inghilterra/Arthur Kirkland, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Era la sera del 18 maggio 1536, e praticamente tutta corte dormiva. Beh, non tutti …
-LASCIAMI SUBITO ANDARE ARTHUR KIRKLAND MI SONO SPIEGATA!?!?!-
Appunto.
-Vedi di darti una calmata London!- Urlò Arthur, mentre tratteneva a fatica la sua dolce e calma (?) capitale con l’ausilio delle braccia da sotto le ascelle mentre questa si dimenava a più non posso, cercando di liberarsi.
Da quanto andavano avanti così? Da un abbondante quarto d’ora.
-Come diavolo faccio a calmarmi con quello che succede in questa casa di pazzi?!?-
-Casa di pazzi?!?- La nazione mise a sedere Charlotte per poi guardarla ben bene in faccia contrariato da quello che aveva detto –Ti sembra il modo di parlare del tuo stesso popolo?!-
La ragazzina (Perché all’epoca aveva le fattezze di una ragazzina rispetto a quelle odierne, un po’ più mature) si immusonì reggendo perfettamente lo sguardo color smeraldo della nazione –Sì, mi pare il modo. E se vuoi lo ripeto all’infinito my dear!-
Come se negli occhi del corrucciato e indispettito Inghilterra vi avesse letto la sfida, Londra prese fiato e … -Qui sono tutti pazzi pazzi pazzi pazzi pazzi pazzi pazzi- “Eh? Ma fa sul serio …” Pensò Arthur, guardandosi attorno temendo che la potesse sentire il re -pazzi pazzi pazzi pazzi pazziiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!- Continuò convintissima e senza fermarsi finché Arthur, sbigottito e timoroso che la potessero sentire, le mise le mani sulla bocca in modo tale da zittirla.
-Maledizione Charlotte Doyle, si può sapere che diamine hai per comportarti come una bambina piccola?!- La rimproverò irato.
-E me lo chiedi?! Quel mostro del re prima si risposa e poi condanna sua moglie a morte, e io dovrei starmene tranquilla a godermi lo spettacolo di una donna innocente che viene decapitata?!?- Ribatté indignata, i quanto femmina, la capitale.
Arthur abbandonò il suo sguardo dardeggiante, sospirando. Le accuse contro Anna Bolena erano molte: adulterio, incesto, stregoneria, ed alto tradimento. Ma a quanto pareva London era fermamente convinta che tutte quelle accuse fossero infondate e ingiuste. A quanto diceva lei, e Arthur sapeva che era vero, la regina Anna Bolena era una donna devota alla religione oltre che fedele, diversamente da quanto affermavano le dicerie popolari, e oltretutto era anche molto sensibile. Insomma, come avrebbe potuto commettere simili crimini?
-Londra, lo so che questa condanna non ti va a genio, e non piace nemmeno a me- Affermò in tono paziente e pacato l’inglese –Ma è una decisione presa dall’alto, noi non possiamo farci nulla-
-Ma ...- Charlotte rimase un attimo senza parole, prima che gli occhi le si inumidissero –Ma non è giusto! Tu rappresenti questo paese, e io ne rappresento la capitale! Questo non vale niente?! Eh?!-
Arthur normalmente le avrebbe risposto di no. Loro, nazioni, regioni o capoluoghi che fossero, dipendevano in un certo senso dagli uomini. Il re Enrico VIII era colui che dettava le regole, giuste o sbagliate che fossero erano quelle.
Ma non ce la fece a dirglielo, riuscì solo ad abbracciarla in maniera impacciata dato che non era abituato a farlo, chiedendole: -Ascoltami, ce la fai a non cedere ai tuoi istinti omicidi e a non rubarmi pugnali e armi varie?-
-Non prometto niente- Rispose concisa e riluttante Londra.
L’indomani, Arthur e Londra erano lì ad assistere all’esecuzione, ma nessuno dei due fiatava. In quel momento Charlotte non sapeva proprio come fare: era combattuta tra il mantenere la parola data ad Inghilterra, e l’evitare il consumarsi di una simile ingiustizia.
Anna Bolena era strana, sembrava quasi che scherzasse al momento dell’esecuzione –Ho sentito dire che il boia è bravo, e il mio collo è sottile-
L’aveva richiesto lei stessa quello spadaccino francese, e come ultimo dono alla donna che aveva amato, il re aveva acconsentito affinché la sua morte fosse veloce e indolore.
Charlotte la trovava incredibile: sul patibolo, era certa conoscendo la vera natura della regina, Anna aveva perdonato tutti coloro che avevano acclamato la sua morte, e pregato per il marito.
Non era mai stata ben vista dal popolo britannico, la consideravano una strega addirittura.
Sentì Arthur stringerle la mano destra con la sua sinistra, mentre lacrime silenziose e dedicate alla condannata le colavano sul viso.
-Non guardare- Si sentì sussurrare Londra da Inghilterra, e non lo fece.
 
A distanza di secoli, Londra preservava ancora quel nitido ricordo.
Ogni 19 maggio andava nella Chiese di San Pietro ad Vincula e accendeva una candela per Anna Bolena, perché riposasse in pace, conoscendo le molteplici leggende sul conto del suo spirito inquieto.
L’ultima volta però, delle flebili parole le arrivarono all’orecchio, erano più che altro un sussurro appena udibile
-Thanks London, remember that you're lucky my faithful friend. Your love will endure, protect it forever-
La castana si voltò per vedere se oltre a lei ci fosse qualcuno, ma era da sola. E poi, quella voce le era familiare. Era un ricordo vago ma la ricordava.
Sorrise.
-I will do it, Anne-
 
ANGOLO DELL’AUTRICE NON MOLTO SICURA DEL CAPITOLO
 
Informazioni prese da Wikipedia (Naturalmente, viste e considerate le mie conoscenze storiche decisamente scarsine) su Anna Bolena.
Non so ma, a me mi ha sempre rattristata la sua storia e volevo scriverci qual cosina.
Che dirvi? Ah sì! Sery, mi sa che hai ragione. Con questa raccolta sto pian piano riempiendo le mie (Innumerevoli, vaste e profondissime) lacune in inglese XD
A questo punto che ci vado a fare a scuola domani?
 
(Tu ci vai e senza inventare scuse che tra l’altro non stanno né in cielo né in terra. NdLa mia personal stalker alias la mia pseudo e spesso alquanto ignorata coscienza, da tutti conosciuti come Sary_chan)
( Ma … Ma … Ma … NON VOGLIOOOOOOOOOOOOO! Waaaaaaaaaaa … Dan, dove cavolo è l’ascia?!? Domani mi serveeeeeeeee … NdSol correndo in Danimarca da suo cugino)
(*Si chiedono quale sventura e orrenda sorte attenda i miei futuri compagni di classe* O.o NdLettori)
(-.- NdSary_chan)
 
Comunque, questo capitolo è (A parte l’ultimo pezzo) collocato nel 1536, e all’epoca Charlie e Arthur non stavano ancora insieme. Se ricordate, nel primo capitolo si dichiarano, e lì siamo dopo la Guerra d’Indipendenza degli americani (Anno 1783).
Detto questo, alla prossima!
  
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