Mentre io ero in quel maledetto bagno con quel maledetto ragazzo che forse stava ricacciando fuori una me che neanche io sapevo esistesse, le mie amiche si godevano la serata sedute tranquillamente a quel tavolino.
Jenny era quella più timida.
Lei non si apriva con nessuno, era peggio di me. Per riuscire a farle dire una cosa dovevo sudare e sudare.
A volte fingevo disinteresse, così lei poi veniva da me e si sfogava.
Ma io lo facevo per lei, perchè so come ci si sente e so che è brutto.
In lei sotto alcuni aspetti rivedevo me e quindi, quando potevo, mi comportavo con lei come avrei voluto che qualcuno si comportasse con me.
A volte fingevo disinteresse, così lei poi veniva da me e si sfogava.
Ma io lo facevo per lei, perchè so come ci si sente e so che è brutto.
In lei sotto alcuni aspetti rivedevo me e quindi, quando potevo, mi comportavo con lei come avrei voluto che qualcuno si comportasse con me.
Lei non cercava mai attenzioni. Ogni volta che uscivamo aveva i suoi momenti di isolamento.
Come se staccasse la spina ad un tratto.
Ed allora io la cercavo di rendere partecipe.
Per farla divertire, perchè è ciò che facevamo tutti.
Ma per carità, lei sapeva divertirsi ed amava farlo.
Come se staccasse la spina ad un tratto.
Ed allora io la cercavo di rendere partecipe.
Per farla divertire, perchè è ciò che facevamo tutti.
Ma per carità, lei sapeva divertirsi ed amava farlo.
Quando eravamo ragazzine, ci aiutavamo sempre a vicenda, ma d'altronde lo facevamo un po' con tutte.
Solamente che a volte le altre senza rendersene neanche conto 'ci mettevano da parte' e quindi per alcuni periodi ammetto di essermi sentita più legata a lei.
Ma tutte quante alla fine ci volevamo un bene immenso, come ora, soltanto che ognuno sapeva dimostrarlo a modo suo. Il ragazzo delle consegne, il ragazzo di cui era innamorata, in realtà si guadagnava così soldi per studiare all'università.
Lui anche era un tipo timido, ma non quanto lei.
I due in realtà senza neanche saperlo si piacevano a vicenda. Il loro amore era un po' così, una scarica di emozioni dritta nello stomaco.
Persino a me, che non credevo nell'amore, mi piaceva la loro storia, se possiamo chiamarla così.
Si cercavano, si baciavano, si amavano, ma senza riuscire ad ammetterlo.
Ma a loro piaceva così, qualcosa che non inizia, non può finire. Ed era bello non pensare ad una fine, visto che non c'era alcun inizio.
Solamente che a volte le altre senza rendersene neanche conto 'ci mettevano da parte' e quindi per alcuni periodi ammetto di essermi sentita più legata a lei.
Ma tutte quante alla fine ci volevamo un bene immenso, come ora, soltanto che ognuno sapeva dimostrarlo a modo suo. Il ragazzo delle consegne, il ragazzo di cui era innamorata, in realtà si guadagnava così soldi per studiare all'università.
Lui anche era un tipo timido, ma non quanto lei.
I due in realtà senza neanche saperlo si piacevano a vicenda. Il loro amore era un po' così, una scarica di emozioni dritta nello stomaco.
Persino a me, che non credevo nell'amore, mi piaceva la loro storia, se possiamo chiamarla così.
Si cercavano, si baciavano, si amavano, ma senza riuscire ad ammetterlo.
Ma a loro piaceva così, qualcosa che non inizia, non può finire. Ed era bello non pensare ad una fine, visto che non c'era alcun inizio.
Poi erano una di quelle coppie che proprio a vederle sembravano perfette.
Lei aveva quei capelli biondini, lui castani. Lei aveva gli occhi marrone scuro. Lui nocciola. Lei era bassina e magra. Lui era alto ed aveva quell'aria del tipo 'ti proteggo io'.
Ma non era tanto questo, la cosa che più li rendeva perfetti, era l'amore che provavano nei loro confronti che gli si leggeva negli occhi. Aveva quello sguardo di chi è innamorato. Quello sguardo che poche persone hanno. Perché sono poche le persone che amano davvero.
Ma non era tanto questo, la cosa che più li rendeva perfetti, era l'amore che provavano nei loro confronti che gli si leggeva negli occhi. Aveva quello sguardo di chi è innamorato. Quello sguardo che poche persone hanno. Perché sono poche le persone che amano davvero.
Quello sguardo, che proprio quella sera, mi ritrovai ad avere anche io.
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Salve ragazzi,
bene, eccovi qui un terzo capitolo,
io spero semplicemente che vi piacciano e vi appassionino.
Io amo scrivere questo racconto perché mi immedesimo del personaggio e sogno anche un po'. Spero faccia sognare anche un po' voi.
Fatemi sapere che ne pensate.
Baci.