Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: AlexWrite    10/09/2012    3 recensioni
Giulia e Alessandro, due nomi, due personalità.
Lei, timida ed estroversa, Lui misterioso e complicato. I banchi di scuola li accomunano, stessa classe e stesse amicizie. Cosa accadrà quando lo sguardo di Lei punterà dritto negli occhi verdi del ragazzo seduto qualche banco distante?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
XI Capitolo.

- Ho bisogno di parlarti – mi disse il ragazzo dagli occhi verdi non appena mi girai e lo fissai.
- Parla allora, ti ascolto – lo incitai.
- Bene. Non ti ho mai parlato di Claudia perché lei non è mai stata troppo importante per me. Si, è vero, io e lei ci conosciamo sin da quando eravamo piccoli, siamo sempre stati buoni amici, forse perché i nostri genitori lo erano. Io e lei siamo sempre stati obbligati ad avere un rapporto, non ci siamo mai avvicinati nostra spontanea volontà, o almeno parlo per me. Due anni fa, quando il ricordo della morte di mia madre era ancora vivo, lei è stata una delle poche persone che venivano a trovarmi una volta alla settimana nella casa famiglia. Non nego che la sua presenza li dentro fosse davvero meravigliosa, voluta anche da me. Era l’unica persona con cui ero riuscito a tenere un rapporto di amicizia, forse perché sentivo mia madre ancora legata a lei, forse perché vederla mi ricordava proprio lei, mia madre. Quando all’età di sedici anni mi hanno fatto uscire dalla casa famiglia, abbiamo iniziato a frequentarci, forse perché era la mia unica amica. Mi piaceva il fatto di avere qualcuno con cui parlare, con cui sfogarmi, qualcuno che mi considerasse importante. Tra di noi è nata qualcosa, qualcosa che va oltre all’amicizia. Dopo 4 anni finalmente ero felice e sereno con me stesso, perché al mio fianco avevo lei. Ma la nostra storia non durò molto, dopo tre mesi ci lasciammo, lei aveva vinto una borsa di studio in una prestigiosa scuola del sud, si trasferì tutta la sua famiglia, ma io non potevo seguirla. Non me lo lasciarono fare, non avevo ancora 18 anni, non ero maggiorenne ed ero ancora affidato alle suore che si presero cura di me quando mia madre morì. Ci restai male, mi avevano portato via la persona che mi faceva stare bene, ma in fondo, lei voleva andare via da me, si era stufata probabilmente della solita routine. Iniziato il liceo, sono finito in classe tua, abbiamo iniziato a conoscerci, e credimi se ti dico che mi piaci davvero Giulia. La tua presenza è un raggio di felicità, la stessa felicità che mi sapeva dare Claudia, qualche tempo fa. Ieri lei è tornata, si è presentata fuori scuola, senza nemmeno avvertire, senza dirmi nulla. Quando me la sono trovata davanti, i ricordi passati con lei mi sono riaffiorati nella mente, ho ricordato tutto, ogni singolo particolare. Mi ha baciato. Quel bacio, beh non me lo aspettavo, ma non nego che mi sia piaciuto. Avevo bisogno di lei, ma lei non c’era. Ora c’è, e io non so più cosa voglio. Tu mi piaci Giulia, mi piaci davvero, ma in questo periodo sono confuso, troppo forse. E tutto, è finita qui.

Il ragazzo dagli occhi verdi, Ale, finì il suo discorso, ma questa volta, non teneva la testa bassa come qualche ora fa in classe, no. Questa volta, mi guardava dritto negli occhi, e questo mi fece capire che non stava mentendo, quello che aveva detto era la realtà, la verità dei fatti. In tutto il suo discorso, non mi smossi nemmeno di un centimetro, rimasi impalata a fissare quegli occhi, che mi avevano ipnotizzata. Ora il discorso era finito, ma io non sapevo cosa dire, non avevo parole per quel meraviglioso ragazzo. Ci rimasi un po’ male nel sapere che il bacio con Claudia gli era piaciuto, ma d'altronde, lei gli era stata vicina in un momento della sua vita in cui nessun’altro c’era, non provare amore per quella ragazza bionda sarebbe stato impossibile.

- Beh, ti capisco. Forse sono stata una stupida, anzi no, senza forse, lo sono stata e basta. Non avrei dovuto reagire così, non avrei dovuto dirti tutte quelle cose. Avrei dovuto cercare di parlarti, ma la verità è che forse sono gelosa. Ti chiederai perché, ma vedi, forse mi piaci. Si, mi piaci Ale. Non so cosa tu abbia di così tanto speciale, ma è così. Mi incuriosisce ogni cosa che fai, ogni tuo gesto per me è importante. Lo so, non dire che ti dispiace, non dire che ricambi perché non serve a nulla. Tu ora stai con Claudia, ed è giusto così. Tu e lei siete fatti per stare insieme, vi compensate. Siete perfetti, mentre io e te no. Insieme non siamo nulla, e mai lo saremo. Ora penso proprio che andrò a casa, mi sento una stupida e non voglio continuare questo discorso, non voglio continuare ad infliggermi del male da sola. Perciò ti dimenticherò, saremo amici, buoni amici, e continueremo la nostra vita. Ci stai? – dissi porgendole una mano in segno di amicizia.
Lui mi guardò stupido, forse imbarazzato, ma alla fine strinse la mia mano. Si, forse eravamo davvero diventati amici, anche se quella parola, “amici”, mi faceva stare male. Ci sorridemmo, un sorriso falso, da entrambe le parti, ma d'altronde che potevamo fare?
Ci salutammo, era arrivato il momento di entrare in casa, era arrivato il momento di salutarci. Niente smancerie, niente baci sulla guancia, nulla. Eravamo entrambe imbarazzati da quel momento, dalle nostre bocche uscì solo un semplice “Ciao”, e io mi avviai alla porta di casa mia. Girai la chiave, e aprii. Ero sola in casa, un biglietto sul frigo mi diceva che mamma sarebbe tornata per cena, mio fratello restava a scuola fino alle 18 e mio padre probabilmente non tornava nemmeno per cena. Perfetto, sola. Sola con me stessa, sola con il mio dolore, sola con la mia tristezza. Mi scese una lacrima, ma la fermai. Feci un grande sospiro e un mega sorriso, consapevole che forse, non avrei più provato dolore. O forse si. Ora dovevo pensare solo a me stessa, forse mi avrebbe fatto bene.





----------------
Spazio autore:
Bene, scusatemi se non ho aggiornato ieri ma ero molto impegnata e non ho avuto molto tempo libero..Riguardo al capitolo, che ne pensate? Alessandro finalmente racconta tutto a Giulia, proprio tutto, e si "confessa". Giulia non la pensa nello stesso modo di Alessandro e decide di darsi tempo...Che succederà nel prossimo capitolo?
Recensite e fatemi sapere che cosa ne pensate, a domani con il seguito.
Baci. Alex.



  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: AlexWrite