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Autore: LyraB    10/09/2012    2 recensioni
Che non fosse bellissima lo sapeva, ma Mira era certa di avere così tante qualità da essere certa che non sarebbe rimasta sola per sempre.
Sì, forse era noiosa, timida, magari non molto spiritosa… ma era anche una persona gentile e premurosa, che si preoccupava tanto per gli altri. Poteva il suo aspetto non molto appariscente impedirle di trovare qualcuno che notasse il suo animo gentile?
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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capitolo 4, blu



Quando Mira uscì dalla tenda delle principesse, le prime guardie stavano già rassettando le cose per smantellare l'accampamento. Mira si intrufolò nella tenda dove riposava Viridian prima di essere intercettata da chiunque:
il ragazzo era seduto e si massaggiava la testa.
- Buongiorno. - Disse lei.
Il giovane sussultò, ma poi tentò un sorriso storto.
- Buongiorno a voi, lady Mira. -
- Come ti senti? -
- Molto meglio, mia signora. Vi sono estremamente grato. -
- Non ringraziarmi, smettila di darmi del voi e chiamarmi signora. Io qui sono solo una dama di compagnia. -
- Allora posso trattarti da pari a pari? -
- Certamente. - Disse lei. - Ora lascia che ti cambi le fasciature, dobbiamo rimetterci in viaggio. -
Mentre Mira lo aiutava a vestirsi, dopo avergli sistemato la medicazione, Viridian chiese dove fossero diretti.
- Dobbiamo arrivare nella Grotta Cristallo, per arrivare alla Fonte d'Essenza. -
- Alla Fonte d'Essenza? Potreste portarmi con voi? -
- Dobbiamo. L'ultimo villaggio è a un giorno di cammino da qui e con queste ferite non ti lascerei andare in giro da solo per nulla al mondo. Perché vuoi venire? -
Il ragazzo sembrò riflettere per qualche istante, poi si alzò sulle gambe malferme e si appoggiò a Mira dicendo:
- Sono stato solo per giorni, confinato dalla mia bruttezza. Vorrei poter stare con qualcuno che so che mi accetta, almeno finché non mi sarò accettato io per primo. - Disse lui.
- Potrai rimanere con noi, non preoccuparti. - Disse Mira.
Uscirono dalla tenda e Mira vide le smorfie e gli occhi strabuzzati di chi vedeva quel giovane mostruoso appoggiato alla bellissima dama di compagnia delle principesse.
Alzò gli occhi verso il ragazzo e provò improvvisa pietà per lui... anche se sapeva che Viridian non poteva vedere quelle espressioni sconvolte sul viso della gente che lo circondava. Lo lasciò vicino al fuoco con un po' di stufato tra le mani e corse nel suo bagaglio alla ricerca del suo mantello blu. Tornò da Viridian e glielo appoggiò sulle sue spalle tirandogli il cappuccio in testa.
- Che fai? -
- Così nessuno vedrà il tuo viso e non noteranno che sei cieco. -
- E nessuno vedrà che sono orribile. -
Mira non rispose, ma si limitò ad appuntargli la spilla che chiudeva il mantello.
- Non avrai freddo? -
- Non fa freddo, e comunque ho una bella cappa bianca da indossare, nel caso. - Disse Mira.
Quando fu il momento di mettersi in viaggio, Luke non approvò il nuovo arrivato.
- Ci rallenterà, dato che non ha il cavallo. -
- Può cavalcare sul mio e io salgo con Adam. - Propose Mira.
- Il cavallo di Adam non può reggere i vostri due pesi. -
- Potrei cavalcare con voi, mio signore: il vostro cavallo è il migliore stallone di Marinia, di certo ci reggerebbe. - disse Mira sbattendo le ciglia.
Luke tentennò qualche istante, poi annuì. Appoggiata alla fredda cotta di maglia di Luke, Mira si rese conto che per la prima volta aveva usato il suo incredibile fascino per ottenere ciò che voleva.
Si fermarono al tramonto e Mira annunciò che la sua tenda era passata a Viridian: lei avrebbe dormito con le principesse di Marinia.
- Lady Mira, se posso permettermi di offrire la mia tenda per voi ne sarei felice. E se posso proporvi anche la mia compagnia, ne sarei due volte entusiasta. - Disse Luke.
- Vi ringrazio, ma no. - Rispose Mira, cercando di essere gentile.
Luke però non demordeva e la trattava con una tale gentilezza e con un affetto così incredibile che Mira iniziava a sentirsi conquistata da lui: doveva sforzarsi di ricordare il suo comportamento poco corretto nei confronti della sua promessa sposa, ma quando la guardava con occhi ammirati e le diceva che era la più bella delle ragazze sulla Terra... beh, allora era veramente facile scordarsene.
Senza rendersene conto Mira rideva con lui dei doppi sensi che infilava nelle frasi, divideva con lui la borraccia, si lasciava aiutare a salire e scendere da cavallo... i suoi modi gentili e cortesi avevano fatto definitivamente breccia nel suo cuore.
Luke era bello, gentile ed era innamorato di lei... Mira aveva deciso che doveva solo esserne felice: chi poteva dire che non fosse per lui la volta buona? Poteva lasciar perdere lady Kiara e tutte le altre donne per stare con lei, no? Le sue attenzioni erano inequivocabili, e Mira non riusciva a non ammettere che le piaceva camminare al suo braccio per l'accampamento, mentre i soldati si inchinavano e sorridevano al loro capitano, le piaceva ammirare il suo profilo elegante contro il cielo azzurro mentre cavalcavano e adorava il modo in cui la luna faceva scintillare i suoi occhi mentre erano seduti attorno al fuoco prima di coricarsi.
La terza sera in cui Viridian si era unito a loro, Mira era sulla porta della tenda che divideva con le principesse e si sentì chiamare.
- Mira. -
Viridian, avvolto come sempre nel lungo mantello blu, stava pochi passi dietro di lei.
- Viridian, dimmi. -
- Hai voglia di fare due passi? -
- Va bene, ma non allontaniamoci troppo. -
Si allontanarono camminando nell'erba alta.
- C'è qualcosa che devi dirmi? -
- Volevo solo scambiare due parole. -
- Riguardo a qualcosa in particolare? -
- Mi sta tornando la memoria. -
- Davvero? -
Viridian annuì, col volto devastato nascosto tra le pieghe del cappuccio blu.
- E cosa ricordi? -
- Un bellissimo castello di pietra scura. La notte è piena di stelle... credo che sia un posto di montagna, ricordo solo roccia attorno a me. Pensi che sia il posto in cui vivevo? -
- Può darsi. -
- E so che non mi chiamo Viridian. -
- No? E come ti chiami? -
- Non ne ho idea. Non me lo ricordo. Ma Viridian era una parola che mi ronzava in testa... e per la precisione il nome corretto era Viridia. -
- Viridia? Sembra un nome di donna. -
- Infatti, ricordo che era una dama... una dama molto bella. -
- Comunque per il momento continuerò a chiamarti Viridian, se non ti dispiace. -
- E che mi dici di te, invece? Dove vivevi? -
Mira raccontò di Marinia, della sua vita come dama di compagnia delle principesse e dei pomeriggi passati a ridere, chiacchierare e divertirsi... ma anche di quelli che sembravano non passare mai, trascorsi facendo compere, pettinandosi o imbellettandosi.
- Per una bella come te dovevano essere cose inutili. - Disse lui.
- Sarebbero inutili anche se fossi brutta: non mi piace infiocchettarmi come un pacco dono per il primo principe che passa per strada. -
Viridian rise di quella frase e la sua risata causò una brusca morsa allo stomaco di Mira.
- Sei veramente divertente, per essere una lady. A proposito di principi, che mi dici di Luke? -
- Lui non è un principe. Si è accorto di me da quando... cioè, siccome sono bella. -
- Beh, è impossibile ignorare una bella ragazza, questo me lo ricordo. - Disse Viridian sospirando.
- Credimi, certe volte vorrei che gli uomini fossero tutti ciechi. -
- E perché? -
- Perché troppe volte li ho visti rifiutare fanciulle fantastiche ma troppo sgraziate, pur di sposare donne bellissime ma vuote dentro. L'importante per un uomo è avere una donna che sia bella e di cui potersi vantare, che poi sia una sciocca o un'egoista, non importa. E se la donna bella è anche una che è facile da conquistare, allora è proprio perfetta. -
- Non essere così dura con gli uomini, Mira. -
- Prova a contraddirmi. Olimpia non è bella e nessuno la guarda. Io sono bella e tutte le guardie fanno quello che dico. -
- Forse è perché tu sei sempre gentile, chiedi per favore e le ringrazi, mentre Olimpia strilla e batte i piedi e pensa che tutto le sia dovuto? -
- Forse adesso, perché è brutta. Prima non succedeva. -
- Prima di cosa? -
Mira si morse la lingua. Accidenti, si era tradita.
- Mira? Ci sei? -
- Io... vedi... -
Viridian le posò una mano sulla spalla e Mira sorrise, anche se sapeva benissimo che Viridian non poteva vederla. Istintivamente, posò la propria mano su quella di lui e la strinse nella sua. Un'altra morsa alla bocca dello stomaco, feroce e violenta come quella di prima, la obbligò a lasciare la mano del ragazzo e nascondere le dita tra le pieghe della gonna.
- Comunque anche le donne fanno così. Ti vedono bello e subito ti corrono dietro... se sei brutto, invece, puoi avere un sacco di qualità, ma l'unica cosa che sanno fare è commentare e ridacchiare alle tue spalle. -
- Dici sul serio? -
- Fai finta di non saperlo? - Disse lui con tono canzonatorio.
- Beh, io non ho mai ragionato in questo modo: io non guardo l'aspetto fisico. -
- Forse perché sei bella abbastanza per tutti e due. -
Mira strinse le mani l'una nell'altra: come poteva dirgli che non guardava l'esteriorità perché lei era rimasta ferita da tutti quelli che lo avevano fatto con lei?
- Comunque l'anima di una persona si vede. - Sentenziò Viridian.
- Si vede? -
- Sì, certo. L'anima rende una persona più bella o meno bella, e si vede. Ma non tutti lo notano. -
- Dici sul serio? -
- Sono convinto che sia così: le persone che non sono molto belle ma hanno un'anima buona la fanno intravedere attraverso i loro occhi. Sono limpidi, trasparenti, e brillano. -
- E perché molta gente non lo nota? -
- Perché solo quelli che sono buoni possono notarlo, quelli che credono che l'apparenza non sia tutto: solo loro riescono a vedere la luce negli occhi di chi non è bello ma è buono. -
Mira non rispose e Viridian le posò una mano sul capo, in un gesto così sicuro che Mira sussultò, chiedendosi se in realtà non ci vedesse benissimo.
- Ti senti bene? Vuoi tornare indietro? - Domandò il ragazzo, spaventato dalla sua reazione.
- Sì, sto bene. Però voglio tornare indietro, sono stanca. -
- Certo. - Disse Viridian.
I due tornarono all'accampamento e si divisero davanti alla tenda di Viridian. Mira gli sorrise, e Viridian - sebbene a sua insaputa - fece lo stesso, storcendo le labbra martoriate in una orrenda smorfia.
- Buonanotte, lady Mira. -
- Buonanotte, Viridian. -
Quella notte, Mira rimase sveglia a pensare: Viridian era cieco, eppure vedeva meglio di lei le cose del mondo. Aveva parlato con lui come non aveva mai parlato con nessuno. Forse era proprio il fatto che non ci vedeva, ma finalmente si era sentita ascoltata e apprezzata. E quello che aveva detto sugli occhi? Era una cosa meravigliosa, poter pensare che qualcuno poteva vedere la tua bellezza anche se non era sotto la vista di tutti.
   
 
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