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Autore: SweetGothicSoul    26/03/2007    4 recensioni
Una Draco-Hermione abbastanza corta, ma romantica. Ispirazione nata grazie all'omonima canzone di Nek, scritta nel lontano 2005.
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lascia che io sia

Un’altra mattinata grigia pensò Hermione infilandosi il maglione della divisa sulla camicia.

Guardò fuori dalla finestra spostandosi con le dita un ciuffo ribelle che le era scivolato sugli occhi.

Le nuvole erano talmente scure, da impedire quasi del tutto il passaggio dei raggi di sole.

“Hermione che dici scendiamo?” le chiese gentilmente Calì porgendole la borsa dei libri.

Lei le sorrise e annuì, portandosi la sacca su una spalla.

Arrivati in sala comune incrociarono Harry, Ron, Seamus, Dean e Neville.

“buon giorno!” salutò Hermione, per poi baciare le guance ai suoi due migliori amici.

“…giorno…” sussurrò il rosso sbadigliando un secondo dopo.

Tutti quanti si diressero verso la sala grande per la colazione, però quando passarono per la sala d’ingresso Hermione notò dall’altro capo del corridoio Draco Malfoy, che saliva le scale dai sotterranei.

“sei mia…” le sussurrò dolcemente all’orecchio mentre la teneva stretta tra le braccia.

La brunetta si accoccolò meglio sul suo petto, bollente e umido, carezzandogli una spalla.

anche tu sei mio…” gli sussurrò alzando il viso, per incrociare i suoi magnifici occhi color ghiaccio.

Lui le sorrise, passandole una mano sui fianchi nudi, coperti dal piumone del letto, sul quale erano stesi entrambi.

Hermione scosse appena la testa, cercando di scacciare quei ricordi, allo stesso tempo dolci e terribili.

Io non ti chiedo niente
Il tuo saluto indifferente mi basta
Ma
tu non puoi più farmi
Male da starci male
Non vali più di questa luna spenta
Ricorda che dicevi a me

Draco arrivò alla loro altezza e subito iniziò a sfotterli.

“guarda un po’ chi si vede di prima mattina… Lo sfigato e il Pezzente…” ghignò malevolo.

Hermione lo guardò schiva, colpita dal fatto che non l’avesse nominata.

“Malfoy, vai a farti sfottere…” lo scansò Harry, procedendo con Ron, mentre gli altri erano già entrati in Sala Grande.

Hermione li seguì a ruota, ma appena passò di fianco a Draco lui la bloccò per un braccio.

“ehi mezzosangue…”

La ragazza lo guardò negli occhi senza il minimo tentennamento.

“hai qualcosa di importante da dirmi?” chiese ironica.

“non usare questo tono con me…” la riprese il ragazzo, prendendole il mento in una mano.

Lei neppure ci fece caso e continuò a guardarlo interrogativa

“non credo che abbiamo niente da dirci noi due…”

cosa credevi che mi piacessi? Che ti amassi? Sei una stupida… era tutto uno stupido scherzo… volevo solo portarti a letto e tu ci sei cascata come una deficiente…” le disse strafottente, alzandosi dal letto.

ma cosa stai dicendo…” scosse la testa lei sedendosi.

se avessi voluto solo portarmi a letto… te ne saresti andato un mese fa…”

“oh… sono colpito sul serio… credimi… un po’ di divertimento con la stessa ragazza non guasta mai…” continuò a vestirsi guardandola negli occhi.

Hermione lo guardò, mentre le lacrime le offuscavano la vista.

“…forza… piangi… disperati dai… mi piace…” le sussurrò malevolo all’orecchio dopo essersi avvicinato tanto da poter sentire il suo respiro sulla pelle..

“non piangerò di fronte a te… stanne certo…” disse fiera ingoiano il nodo che le si era formato alla gola.

Il biondo le regalò un piccolo colpetto sulla guancia prima di alzarsi e andarsene.


Lascia che io sia il tuo brivido più grande
Non andare via accorciamo le distanze
Nelle lunghe attese tra di noi
Io non ho confuso mai
Braccia
sconosciute con le tue

“allora che hanno detto i tuoi amichetti?” le chiese arrogante.

“non sanno niente… nessuno sa niente…” gli sussurrò.

“hai avuto paura di dirglielo eh?” ghignò.

“più che altro ho avuto paura per te sai… se lo avessero saputo ti avrebbero picchiato a costo di farsi espellere…” affermò stampandosi un sorriso falso sulla faccia.

“ti credi tanto divertente?”

e tu?”

Draco la guardò con occhi infuocati, lasciandole il mento proprio mentre Harry e Ron tornava indietro.

“La vuoi lasciare in pace?!” esclamò Ron prendendo Hermione per un braccio e portandola dietro di se.

“non ti avvicinare più a lei siamo intesi?” sibilò Harry fulminandolo con gli occhi.

Draco fece un grande sorriso e disse “ci siamo avvicinati anche troppo per i miei gusti… troppo a fondo…” sussurrò.

“Vaffanculo!” esclamò Hermione.

Ron la guardò tornare di fronte al biondo.

“vai a quel paese, e vedi di non avvicinarti più a me o giuro che ti strapperò quella lingua con le mani!” disse cercando di contenere la rabbia.

“non ti sarà difficile visto che una volta stava per farlo con i denti…” insinuò il giovane Serpeverde.

Lei represse un grido e lo spinse forte, facendogli fare qualche passo indietro.

Poi prese a camminare velocemente con i suoi amici verso la sala.

E parli e scherzi e ridi
Ti siedi e poi mi escludi sento addosso
Sorrisi che conosco sorrisi sulla pelle
Quando
eravamo terra e stelle
Adesso se tu mi vuoi e se lo vuoi


Hermione prese a mangiare con gli altri, cercando di calmare il battito troppo accelerato del suo cuore.

Mentre tagliava il bacon, alzò lo sguardo sul tavolo di Serpeverde cercando Malfoy, e lo vide ridere e gesticolare con i suoi compagni.

Quando incrociò il suo sguardo le fece un sorrisetto, senza però smettere di raccontare quella che sembrava una grande presa in giro su qualcuno.

Poi Hermione abbassò lo sguardo cercando di non pensare a nient’altro che al suo bacon.

Draco d’altro canto non aveva smesso di guardarla e aveva continuato a sorridere nella sua direzione.

La brunetta si sentiva osservata, sentiva quel sadico sorriso, che una volta lui le dedicava dolcemente, mentre la faceva sua…

Ogni volta…

Lo sentiva, sentiva che lui la fissava, la squadrava e non riusciva a capire il perché…

Lascia che io sia il tuo brivido più grande
E non andare via accorciamo le distanze
Nelle lunghe attese tra di noi
Io non ho confuso mai
I
tuoi pensieri mi sfiorano
Ti vengo incontro e più niente è importante

“Hermione…”

Lei alzò velocemente lo sguardo verso il ragazzo.

Aveva sentito la sua voce che la chiamava, era certa che fosse stato lui…

Fissò il biondino che in quel mentre si era alzato in piedi guardandola ancora.

Come un fantoccio, si alzò anche lei appena lo vide allontanarsi dal tavolo.

“Herm… ma che fai?” le chiese piano Ron.

Lei non rispose, prese a camminare verso l’uscita, guardando Draco dritto negli occhi.

Draco fece per uscire dalla sala, ma appena fatto qualche passo nel corridoio Hermione lo prese per un braccio, impedendogli di camminare e lo fece voltare.

Solo...

“…è strano…” le sussurrò lui ricominciando a scrutarle gli occhi.

Hermione si bagnò inconsciamente le labbra.

Intanto nella sala grande molti allungavano il collo per cercare di vedere ciò che stava succedendo.

“…lo so…” gli rispose Hermione.

“forse ho fatto male a giocare con te…” continuò il ragazzo.

Lei sorrise dicendo “a quanto pare è vero che giocando con il fuoco ci si brucia…”

“tu saresti il fuoco?” le chiese poggiandole le mani sui fianchi.

“esattamente… e tu ti sei bruciato…” rispose a tono lei, sporgendosi per baciarlo.

E se lo vuoi
Lascia che io sia il tuo brivido più grande
E non andare via non sei più così distante
Quello che c'è stato tra di noi
Io non l'ho confuso mai
I
tuoi pensieri mi sfiorano
Ed il passato si arrende al presente

Draco le strinse i fianchi, facendo scorrere le mani sulla schiena di lei e premette le labbra su quelle della brunetta.

Quel bacio infuocato li stava riunendo, li stava facendo comprendere la verità…

Verità che nessuno dei due aveva mai sfiorato con la mente, in quei pochi mesi di relazione…

Le loro labbra si premevano tra loro come a voler diventare una sola cosa.

Le lingue giocavano tra loro e si inseguivano in una lotta senza uguali che li stava portando a un punto di non ritorno…

Draco le fece fare qualche passo indietro, premendola contro il muro e impedendo la vista nella Sala.

Continuò a baciarla passandole le mani sulla schiena e sui fianchi, sulla pancia fino a sfiorarle ogni singola parte del suo corpo.

Le carezzò le guance infuocate e le palpebre tremanti, i capelli lunghi e mossi…

Hermione gli strinse un braccio attorno al collo, passandogli una mano tra i biondi capelli lisci che gli scendevano sin sulla fronte.

Quando poi, fece scorrere le dita sulla sua schiena, sul suo fianco, e sul suo braccio per cercargli la mano sui le liberò le labbra, permettendole di respirare.

La ragazza intrecciò le dita del biondino tra le sue, guardandolo negli occhi.

“… è vero… scotti…” le sorrise lui chinandosi per baciarla di nuovo, ma lei voltò appena il viso.

che c’è?” le chiese con voce fioca Draco baciandole la guancia esposta.

Lei tornò a guardarlo negli occhi e sussurrò “lascia che io sia il tuo brivido più grande Draco… te ne prego…”

Lui sorrise.

“tu sei una cascata di brividi Hermione…” rispose con voce calda il Serpeverde.

Anche lei sorrise, accettando di buon grado che le labbra calde di lui, si impossessassero nuovamente delle sue ancora gonfie.

E mentre loro continuavano baciarsi, fuori le nuvole vennero perforate da un gran raggio di sole, che piano piano riuscì a farsi strada nel cielo andando a illuminare tutto il prato e il corridoio dove due anime opposte avevano finalmente trovato un loro punto di incontro, decisamente piacevole.

The end

  
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