Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: CaroBelieber    10/09/2012    3 recensioni
Samantha è una ragazza di 18 anni, i genitori l'hanno abbandonata quando lei aveva appena un anno. Non ha amici, non ha un ragazzo. Può contare solo su se stessa. E con la crisi che negli ultimi tempi si è diffusa in Italia, per andare avanti ha bisogno di soldi, ma lei non ha un lavoro: nessuno la vuole assumere, pensano che sia troppo piccola per svolgere qualsiasi mestiere. Allora prende una decisione drastica: per guadagnare soldi inizia a prostituirsi. E un giorno, mentre sta sulla pontina le si avvicina una macchina con a bordo un tale di nome Justin Bieber. Quell'incontro le cambierà la vita in un modo davvero inaspettato.
All'inizio penserete che sia una storia stupida ma con l'andare avantti dei capitoli vi piacerà, ne sono certa:) Buona lettura.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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La notte che seguì quella bellissima giornata fu ancora più bella.

Fare l’amore con Justin fu una delle cose più belle della mia vita. Pensare che uno sconosciuto incontrato sulla pontina potesse diventare il mio fidanzato era qualcosa di davvero inimmaginabile. Fino a un mese fa non conoscevo nessuno, ma fare la prostituta aveva anche dei vantaggi a quanto pare. Ormai non mi prostituisco più per fortuna. Justin è ricco sfondato ed ha abbastanza soldi per mantenere bene entrambi.

Il 23 dicembre ero molto nervosa: il giorno dopo avrei conosciuto tutta la famiglia di Justin.

“ Justin, non sono pronta per conoscere tutta la tua famiglia, io e te stiamo insieme da una settimana, è troppo presto per conoscere tutti i tuoi cari, non trovi? ” Dovevo assolutamente fare una buona impressione sulla sua famiglia. Justin è davvero importante per me, e la sua famiglia lo è per lui, quindi io devo diventare importante per la sua famiglia per non perderlo.

“ Non ti preoccupare Sam. Ti adoreranno. I regali per tutti loro già li abbiamo comprati ieri, il vestito ce l’hai, sei andata dal parrucchiere e tutto, quindi non c’è da preoccuparsi. Sei simpaticissima e per la mia famiglia è una dote importante. Poi tu e i miei zii avete lo stesso cognome ahahha. TI ADORERANNO ”

“ Tu dici? ”

“ Certo ”

Si avvicinò a me, solo un paio di centimetri ci separavano l’uno dall’altra, e lui annullò questa distanza con un soffice bacio. Ci stendemmo sul letto ed iniziammo a baciarci. Tanti baci, bellissimi. Lui era il mio ragazzo, Justin Bieber. Io, Samantha Smith, avevo un fidanzato.

Il 24 mattina io e Justin andammo in giro per Roma. Si gelava, ma io e lui stavamo abbracciati e ci riscaldavamo l’un l’altra. Casa dei genitori di Justin si trovava al centro di Roma e per arrivare andammo in macchina. Arrivammo verso le 19:00, era già buio. Quella casa era qualcosa di magnifico. Getti d’acqua da tutte le parti, piscina con idromassaggio, un ruscello artificiale, un ponticello che lo attraversava e che arrivava davanti ad una casa sull’albero costruita su una quercia secolare. Quella casa era un sogno, una reggia. Cinque piani, 9 camere da letto, 10 bagni, 2 cucine, una sala videogiochi, una sala slot, una sala biliardo, una sala party, una sala musica, un salone ed una mansarda gigante. Era il paradiso in terra. Ovunque ti giravi c’erano schermi tv di ultima generazione. C’erano snack dappertutto ed anche una sala proiezione. Sarà costata circa 5 milioni di euro.

Appena entrammo in casa la famiglia ci accolse con calore.

“ Lei è Samantha Smith, la mia ragazza ” mi presentò Justin.

“ Salve, buon Natale. ” salutai io.

Tutti i parenti iniziarono a baciarmi e a salutarmi dandomi il benvenuto e facendomi domande sulla mia età e su Justin. Stavo per rispondere ad una donna di nome Lucy che avevo preso già la patente quando si sentì un rumore, una tazzina da caffè era caduta a terra. La donna che l’aveva fatta cadere a terra era come pietrificata, mi guardava con occhi da posseduta. Sembrava impazzita. Justin andò subito ai piedi della donna per raccogliere i pezzi della tazzina che si era frantumata macchiando il tappeto di caffè.

“ Oh zia Caroline, lei è Samantha Smith. Avete lo stesso cognome, buffo no? ” Caroline sembrava ancora sconvolta, ma non capivo per cosa.

“ Salve, piacere. Io sono la nuova ragazza di Justin ”

“ Sam, sei tu. ” gli occhi della donna si riempirono di lacrime, il trucco iniziò a colare.

“ Ehm chi dovrei essere? ” mi sentivo molto in imbarazzo.

La donna si mise a urlare il nome di un uomo “ David! David! Vieni qui, è lei, è lei ”

“ Scusi signora, ma chi dovrei essere? ” In questo momento avrei voluto vicino a me il calore della mano di Justin. Ma Justin stava in cucina a cercare uno strofinaccio per lavare per terra.

Dal corridoio che conduceva al salone arrivò un uomo dalla faccia rosea e rotonda, con i baffi neri che contrastavano con i capelli grigi che aveva in testa. Gli occhi erano marroni, proprio come i miei. Le lacrime che gli uscirono dagli occhi appena mi vide iniziarono a scorrere lungo le rughe che aveva sulle guance paffute. La donna era mora con i capelli mossi e lunghi, anche lei era piuttosto paffuta. Avranno avuto una 50ina d’anni.

“ Oh santo cielo Sam. ” questa volta era stato l’uomo a parlare. Non ne potevo più di sta storia. Chi pensavano che fossi?! Io non avevo mai visto quelle persone in vita mia.

“ Mi potete dire chi pensate che io sia? ” ne avevo abbastanza.

“ nono, non può essere lei. Ragiona Caroline, lei dovrebbe ancora stare nell’orfanotrofio ” Quale orfanotrofio? Child Orf? E poi perché dovrei ancora starci?

“ Scusa Samantha, quanti anni hai? ” mi chiese l’uomo.

“ 18 ” risposi.

“ Allora è uscita. Allora potrebbe davvero essere lei. ” David stava parlando con Caroline.

“ MI VOLETE SPIEGARE DI COSA STATE PARLANDO? ” avevo perso la pazienza. Sembrava si stessero prendendo gioco di me. Nel frattempo Justin era tornato e si era messo a pulire per terra. Appena ebbe finito si avvicinò a me e mi sussurrò qualcosa all’orecchio.

“ Di cosa stanno parlando? ” mi chiese.

“ Di me ” risposi.

“ Di te? ” era sorpreso.

“ Si, stanno parlando di me, del mio orfanotrofio. Si sono messi a piangere tutti e due appena mi hanno vista ”

Justin fece una faccia strana. Proprio in quel momento gli zii lo chiamarono un secondo, gli dissero qualcosa all’orecchio. Justin sembrava sconvolto, confuso, nauseato. Cosa gli avranno mai detto?

Dopo un paio di minuti mi chiamarono anche a me. La donna avvicinò la sua bocca al mio orecchio e mi disse “ Bentornata a casa, figlia mia ”

 

  

 

 

Sono ancora io, Carolina. Vi spingo a recensire questo capitolo, se non leggo almeno due recensioni non la mando avanti, al costo di aspettare tutta la vita. Baci<3

 

 

                                                                                   

  
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