Non vi è persona al mondo che non si droghi. Dopo tutto, possiamo considerare "droga" ciò di cui si sente il bisogno, dopo aver soddisfatto i minimi bisogni per la propria sopravvivenza.

Yoko Ono

LEGALIZE IT!!

Dopo sette anni di inutili ricerche, Harry aveva finalmente scoperto l’unica qualità di Dudley; quell’essere molliccio e ignorante gli procurava niente meno che l’erba più buona di tutta Londra, naturalmente gratis.

Sorrise sornione e fece un altro tiro dallo spinello che teneva stretto fra il pollice e l’indice. Subito sentì la tanto famigliare scarica di adrenalina percorrergli la schiena, una sensazione decisamente indescrivibile a parole.

Si accomodò meglio sul davanzale della spaziosa finestra della Torre. Aveva trovato un passatempo –stranamente illegale- che gli sgombrava il cervello. Niente complicazioni, niente pensieri e nemmeno tanto impegnativo. Ovviamente il Quidditch occupava sempre la vetta dei suoi hobby ma anche fumarsi qualche canna ogni tanto non era male.

Immaginava già le facce scioccate di ‘Mione e Ron se mai fossero venuti a conoscenza del suo innocente passatempo… Ma sinceramente la cosa non lo toccava più di tanto.

Senza dubbio avrebbero cercato di redimerlo, un Grifondoro è pur sempre un Grifondoro, e via con milioni di prediche sul suo comportamento infantile.

Fece un respiro profondo ed inalò un po’ di fumo, sorrise nuovamente. Al diavolo le prediche, era stanco di essere considerato un eroe. Lui non era un eroe e probabilmente non lo sarebbe mai stato; era semplicemente un ragazzo come tanti, famoso solo per essere sopravvissuto ad un attacco di Voldemort. Che si aspettavano tutti da lui? L’impossibile, ecco che si aspettavano.

Silente, Lupin, i Weasley… Credevano ciecamente nelle sue capacità. Come gli ripeteva sempre ‘Mione, il futuro del mondo magico era nelle sue mani.

-Ciao, Golden Boy-

Harry alzò lo sguardo, abbandonando per un attimo i suoi pensieri, ed incontrò gli occhi metallici di Draco Malfoy.

-Sei in ritardo- sentenziò secco. Il Serpeverde fece spallucce

-Ero impegnato ma ora sono qui, non mi offri niente mh?- il moro sospirò divertito, certo che l’arroganza di Malfoy non conosceva limiti!

-Potrei…- uno sbuffo, seguito da una risatina sprezzante

-Allora che aspetti? Non ho tutta la notte a disposizione-

Harry scrollò le spalle. -Peccato Malfoy…-

Draco inarcò un sopracciglio, divertito. Quel nuovo Potter così strafottente  non gli dispiaceva affatto; peccato che prima o poi avrebbe dovuto ucciderlo. Gli ordini del suo signore non si discutevano e lui era stato molto chiaro in proposito. Peccato, davvero.

Si avvicinò lentamente al Grifone ed Harry si ritrovò a paragonarlo ad un predatore: freddo, calcolatore, impassibile. Un predatore nato, letale. Forse era prerogativa dei Malfoy possedere quel temperamento, chissà.

Quando non fu che a pochi centimetri dal moro, Draco si fermò. Harry poteva sentire distintamente il suo respiro regolare. Senza dire una parola, il biondo allungò una mano ed Harry gli porse il piccolo spinello.

Si concesse subito un lungo tiro. Erano due giorni che non fumava, 48 interminabili ore, 2880 noiosissimi minuti; un vero e proprio strazio!

-Ne avevi proprio voglia eh?- lo stuzzicò Harry.

Il Serpeverde gli rivolse un’occhiata pungente e gli soffiò il fumo direttamente in faccia. Il Grifone tossicchiò un paio di volte poi prese un respiro profondo

-Ma cose siamo simpatici oggi Malfoy. - ringhiò Harry. Sul viso di Malfoy comparve un ghigno strafottente.

-Grazie Potter, adoro i complimenti.-

Il moro sbuffò stizzito e con uno scatto, degno di un cercatore del suo livello, gli rubò lo spinello dalle mani.

-Vedo che non è solo il boccino che non riesci a tenere stretto…- commentò gongolante il Grifone.

Malfoy assottigliò gli occhi ed inarcò un sopracciglio. -Io so tenere strette un sacco di cose mio caro Sfregiato.-

Harry sentì un brivido pizzicargli lo stomaco, non si stupiva che la conversazione avesse preso quella piega, dopotutto stava parlando niente meno che con Draco-Re-incontrastato-del mondo-e-dei-doppi-sensi-Malfoy.

-Modesto come sempre Malfoy…- Draco fissò truce il Grifondoro, ultimamente quello sfigato si era dimostrato parecchio insolente nei suoi confronti. Solo perché prendeva in prestito un po’ della sua erba non era autorizzato a trattarlo in quel modo, lui rimaneva pur sempre un Malfoy accidenti!

Se avesse avuto un po’ più di buonsenso, qualità che purtroppo aveva dimostrato di non avere, avrebbe smesso immediatamente di incontrarsi con Potter nella torre di Divinazione, a notte fonda, proprio come un ladro!

Peccato che Potter possedesse l’erba.

Dannazione a lui, non poteva essere un po’ più immacolato quel Grifondoro del cazzo?! Aveva capito ormai da un pezzo che l’anima di Potter era sporca, anzi lurida, faceva quasi concorrenza alla sua!

-Per il migliore è difficile essere modesti.- commentò acido.

Harry sbuffò annoiato e si stiracchiò pigramente, doveva essere veramente tardi. -Strano, conosco un paio di persone che non la pensano come te-

Il Serpeverde storse il naso imbronciato -Se gentilmente mi comunichi i loro nomi provvederò ad inserirli subito nella mia lista nera.-

Harry sorrise e finalmente si alzò dal davanzale

-E poi? Li farai uccidere dai tuoi dolcissimi amichetti? Oppure ci penserai tu direttamente?-

Draco incassò il colpo rimanendo perfettamente impassibile; era abituato a quelle insinuazioni di bassa lega, ormai lo lasciavano completamente indifferente.

-Non lo so, ci devo ancora pensare. Però sono quasi sicuro su come finirai tu. - anche Harry rimase impassibile, sapeva di essere condannato a morte. Voldemort gli dava la caccia, i Mangiamorte lo braccavano, Malfoy gli aveva giurato che avrebbe pensato personalmente a come farlo crepare.

Quello che nessuno aveva ancora capito è che lui non era spaventato all’idea di morire. Finalmente avrebbe abbandonato tutte le sue responsabilità, i doveri che stavano pian piano diventando insostenibili. Avrebbe lasciato la fama per l’anonimato, la confusione per la pace eterna. Cosa c’era di brutto in questo?

Si stava distruggendo con le sue mani ma nessuno, nemmeno Silente o i suoi amici, se ne era ancora accorto.

-Hei Potty, ti sei incantato?-

Harry si riscosse dai suoi pensieri, giusto in tempo per vedere Malfoy che si voltava e gli dava le spalle.

-Come ti avevo detto non ho tutta la notte a disposizione, ci si vede…- il biondo stava per lasciare la stanza quando la voce bassa di Harry lo raggiunse. Si voltò nuovamente e fissò il suo sguardo negli occhi smeraldini ma incredibilmente torbidi del Grifondoro. Aveva davvero sentito quelle parole?...

Come mi ucciderai Malfoy?...

Sorrise, chissà perché ma non era stupito da quella domanda. Doveva riconoscerlo, Harry Potter aveva un coraggio fuori dal comune… O forse era semplicemente stupido.

Come faceva a restare così freddo pur sapendo che mezzo mondo magico lo voleva morto? Per lo meno si era aspettato da lui qualche lacrimuccia, ma niente.

-Lo vuoi veramente sapere?-

Harry abbassò lo sguardo. -Cambierebbe forse qualcosa?-

Draco chiuse gli occhi per un attimo e quando li riaprì Harry Potter si trovava ancora al suo posto -No, non credo. Ho ricevuto degli ordini molto chiari in proposito, e poi non vorrei rovinarti la sorpresa- in fondo era vero quello che stava dicendo

-Posso sapere almeno quando succederà? Vorrei salutare giusto un paio di persone- Glaciale, assolutamente glaciale.

-Prima di quanto tu creda Potter-

Harry sbatté le palpebre un paio di volte, poi sorrise. -Almeno mi fai esprimere un desiderio?-

Anche Draco sorrise, forse se avesse incontrato Potter in un’altra vita le cose tra loro sarebbero andate diversamente, ma ora era solo una seccatura pensarci. Entrambi avevano fatto delle scelte, più o meno consapevolmente. -Mh… Si-

Il Grifone fece un paio di passi verso di lui -Quando succederà… Non permettere a nessun altro di toccarmi- fece ancora qualche passo fino a sorpassarlo –Non ti chiederò di non torturarmi perché so bene che lo farai, ti chiedo invece di occuparti personalmente di me, non voglio che un altro di quei bastardi mi tocchi! Non li voglio far godere più del necessario, se capisci cosa intendo-

Draco si passò una mano tra i capelli e si accorse di avere i brividi, Potter non perdeva occasione per sorprenderlo. –Ok, solo io avrò l’onore di divertirmi- in fondo la sua richiesta non era poi così esosa.

-Bene. Allora ci si vede Malfoy…- appoggiò la mano sulla piccola maniglia di ottone e si bloccò nuovamente –Ah, mi sono dimenticato di una cosa-

Draco inclinò appena la testa intuendo a cosa si riferiva il moro –Cosa? Regalarmi tutta la tua scorta di erba? Sai, credo che sarà la cosa che mi mancherà più di tutte quando tu sarai morto-

Harry frugò nella tasca della felpa che aveva addosso e qualche secondo dopo ne estrasse un sacchetto di tela –Tieni.- lo lanciò in aria e il Serpeverde lo afferrò prontamente

-Sei proprio gentile Potter, un vero Grifondoro- aprì il sacchetto e si lasciò sfuggire un gemito di delusione –Ritiro tutto, rimarrai sempre uno sfigato-

Harry sorrise brevemente prima di aprire la porta –Ci si vede Malfoy…- senza aspettare una risposta da parte del biondo uscì dalla stanza e si richiuse la porta alle spalle.

THE END (?)

Che finale del cacchio =_= Va bè, non potevo più andare avanti o avrei rovinato l’idea di storia che avevo in mente.

Come vi sembra? In un futuro non troppo lontano mi piacerebbe postare il sequel, chissà ^_^ l’idea c’è, sta a voi dirvi come vi sembra.

Un bacione a tutti!

Dedico questa fic a Stateira, fantastica beta!! Grassie 1000!!  

yuna