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Autore: Bloody Alice    10/09/2012    3 recensioni
[GouFubu] [Have a nice GouFubu day, guys!]
La prima volta, era stato … complicato, lo ricordava bene.
Non sapeva  se farlo o meno, credeva che il partner non fosse pronto, ma in realtà l’unico a non essere pronto era lui, alla fine.
Così un giorno era stato Shirou a prendere l’iniziativa. L’aveva fatto stendere sul letto e si era messo a cavalcioni di lui, iniziando a baciarlo e slacciargli la camicia.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Axel/Shuuya, Shawn/Shirou
Note: Nonsense, OOC | Avvertimenti: Incompiuta, PWP
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Titolo: Just without say a word.
Genere: Romantico, Fluff (?).
Avvertimenti: spaventosamente OOC, orribilmente Nonsense, assolutamente PWP (??)
Parole: OneShot. 501 parole secondo Word. Per una sola parola, non è più una flashfic. LoL (wtf).
Pairing: yaoi. Gouenji/Fubuki. Accenni Hiroto/Midorikawa.
Rating: arancione. Uh. La mia prima shot a rating arancione, yay *Granny arriva e la disereda*
Note: Ma esiste una shot a rating arancione e PWP? No, perché il P0rn Without Plot dovrebbe essere solo per le fic a rating rosso. Però io al rating rosso non ci voglio arrivare perché mi vergogno (wtf) e poi la ff non ha una trama (no plot, yeah) … maSSì, dai, facciamo arancione PWP, anche se non ha un senso logico. La fic è ambientata in Inazuma Eleven Go.




 



 

.: Just without say a word :.
 

Erano parecchie le cose che Shirou Fubuki sapeva fare. Tra queste vi erano sicuramente giocare a calcio, fare snowboard –cosa in cui il suo partner, invece, era totalmente negato-, cucinare … Nella lista, Gouenji aveva mentalmente aggiunto qualcos’altro. Qualcosa che, da lì a qualche settimana fa, avevano iniziato a far—
Okay, inutile girarci intorno.
Shirou sapeva farlo. Ecco. L’aveva pensato. Ora poteva anche sprofondare per la vergogna. La realtà comunque restava quella, lui non poteva non esserne felice.
A svegliarlo, per così dire, dalla sua interminabile serie di filmini poco casti, fu proprio il suo fidanzato.
L’albino, che era sdraiato sotto di lui, gli accarezzò la guancia per poi intrecciare le dita nei capelli lisci
di lui – chissà poi dov’era finito quel dannato elastico.
La stanza era avvolta dall’oscurità, c’era solo il silenzio della notte a far loro compagnia. La tapparella era quasi del tutto abbassata, e nella camera entrava solo qualche raggio di luce della luna, che andava a posarsi sul letto disfatto e sui loro volti vicini.
Shuuya sentiva il respirò dell’altro mischiarsi al suo. Aveva ancora sulle labbra quel sapore di fragola che  lo faceva impazzire.
Fissò il ragazzo per alcuni istanti, poi lo baciò ed aumentò il ritmo delle spinte. Shirou gemette, e appoggiò il viso nell’incavo del collo del biondo, che chiuse gli occhi.
La prima volta, era stato … complicato, lo ricordava bene.
Non sapeva  se farlo o meno, credeva che il partner non fosse pronto, ma in realtà l’unico a non essere pronto era lui, alla fine.
Così un giorno era stato Shirou a prendere l’iniziativa. L’aveva fatto stendere sul letto e si era messo a cavalcioni di lui, iniziando a baciarlo e slacciargli la camicia.
Poi quando Gouenji aveva sentito la cerniera dei pantaloni abbassarsi, aveva invertito le posizioni. Era certo che mai e poi mai si sarebbe dimenticato della loro prima volta.
C’erano persone che gemevano incontrollate il nome del partner, altre che urlavano e basta –come la coppia al piano di sotto, e la cosa faceva irrimediabilmente ridere sia lui che l’albino- e chi faceva entrambe le cose, come Midorikawa, il cui appartamento era al piano di sopra, nel condominio, e Hiroto ci faceva un salto decisamente troppo spesso, per i gusti della vecchia bisbetica accanto a loro.
Shirou però era diverso. Persino in quello, Gouenji l’aveva trovato diverso da tutti gli altri. In quel momento, quando al culmine del piacere chiunque dovrebbe perdere la testa come minimo, lui rimaneva del tutto lucido.
Non un gemito, non un grido o altro. No, soltanto non diceva una parola: si limitava a mordergli il collo.
Non faceva male, era un morso tanto per dire, ma era esattamente la reazione dell’albino ogni volta che facevano l’amore.
Come in quel momento.
Fubuki non emise più un suono per alcuni secondi, in cui Shuuya sentì i denti dell’albino premere delicatamente sulla sua pelle.
Poi …

 

 




 
/Have a nice GouFubu day!/
Nh. Devo trovare un titolo decente per il mio angolo.
Fufufu, magari lo chiamo “l’angolo del Girallo”, và.
Awn, ma io devo commentare davvero la roba che ho scritto lassù? Nono, muoio per l’imbarazzoooo *si getta da una scogliera*
Allora, il momento più difficile è stato quando ho dovuto scrivere “aumento il ritmo delle spinte” (copy&paste, yeah, perché non ho il fegato di riscriverlo, LoL).
Il motivo principale è che in quel punto mi è partito un filmino mentale degno dell’Oscar come migliore film a luci ross-- *coff*
Comunque.
L’headcanon, se non avete capito bene –e come potreste, questa fic è un casino orribilmente orribiLLoso (??)- è questo qui: Shirou morde il collo del partner prima di venir--  *un tipo della Mediaset la censura gridando “I bambini! Non davanti ai bambini!” (??)*. Quindi non fiata, non fa nulla, morde e basta (voce interiore: e che è, un vampiro? .__.)
Da qui anche il titolo della fic, che è già brutto di suo …
 Però, sorvolando su tutto …
Happy GouFubu day, guys!
Sì, perché oggi è il 10/09 e quindi è il loro giorno
E io mi sciolgo, adesso
Beh, me ne vado. Spero non vi abbia fatto troppo schifo, come fic :’’
Peace, Love and lots of GouFubu
Kiss Kiss
Alicchan ~

   
 
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