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Autore: Cri cri    10/09/2012    7 recensioni
Le luci dello stadio vennero spente: il chiacchiericcio generale della folla aveva lasciato spazio ad uno strano silenzio: come se tutti fossero rimasti col fiato sospeso. Tre figure fecero il loro ingresso sul palco.
Spero possa piacervi...
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Seiya, Un po' tutti, Usagi/Bunny
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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A strange meeting
 












Capitolo 15
 


Dannata passione...
 
 
" Usagi cosa ci fai qui fuori? " chiese Seiya, portandosi al suo fianco in modo da poterla ammirare ancora una volta. Era bella da mozzare il fiato e in lui cresceva sempre più una voglia sfrenata di baciarla, farla sua... ma questo non era possibile, e lui lo sapeva bene!
" Sono venuta a prendere una boccata d'aria fresca, dentro quella sala non si respira " mentì, dimenticandosi completamente di issare quello scudo protettivo che impediva al moro di leggerle nei pensieri.
" Non sai mentire testolina buffa " sorrise ironico, mentre la consapevolezza di averla persa completamente si faceva strada in lui come un esercito che avanzava verso il campo di battaglia. 
" Già! Dimenticavo che sai leggere nel pensiero " si limitò a dire, mettendo tutta la sua buona volontà per non gettarsi tra quelle braccia muscolose. Le parole di Mamoru risuonavano nel suo cuore come una nenia lenta e dolorosa che, piano piano, la trafiggevano da parte a parte.
" Allora il grande momento è arrivato " disse deluso Seiya, mentre una lacrima solitaria faceva capolino dalle sue iridi blu notte, morendo sulle sue labbra senza vita. La sensazione di essere dannato all'eternità, già di per sé orrenda, lo metteva dinanzi ad una sciagura ben più grande della dannazione eterna: non dimenticare mai quella dolce ragazza dai buffi codini e soffrire all'infinito.
Usagi, a quelle parole, non resistette più. Prese per mano Seiya e, facendo segno di seguirla, si allontanarono da tutto quel trambusto. Seiya, sbigottito, non capiva lo strano comportamento della ragazza, ma la lasciava fare, conscio del fatto che quella era la loro notte. Qualcosa dentro sé gli faceva credere che per quella notte, lui, sarebbe stato al centro del mondo della sua piccola donna.
" Andiamo a casa tua " le disse timidamente, mentre le braccia muscolose dell'uomo la cingevano a sé, stretta, per partire alla velocità della luce.
 
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" Eccoci arrivati " sussurò Seiya, lasciando la presa sui fianchi di Usagi che, per tutto il viaggio, non gli aveva tolto gli occhi di dosso. Con una lentezza esasperante, Usagi, si avvicinò a Seiya, portandosi a pochi centimetri dalla bocca del regazzo che, inerme, non riusciva a muovere un muscolo. Dapprima le sfiorò leggermente, leccandole, per poi impossessarsi di esse, succhiandole, mentre con la lingua chiedeva il permesso di poter esplorare quella bocca tanto desiderata. 
Seiya, ripresosi dallo stato di shock temporaneo, cinse la vita di Usagi, stendendola delicatamente sul morbido letto, comprato appositamente per lei tempo addietro. Seiya poteva sentire indistintamente il battito accelerato di Usagi mentre le sue mani esploravano quel corpo delicato e profumato. Lasciò una scia di baci al collo, mentre con una mano prendeva a coppa il seno, palpandolo con delicatezza.
L'eccitazione cresceva sempre più, mentre l'istinto di Seiya si faceva spazio nel suo cervello, portandolo a non ragionare più del dovuto. In un attimo rimasero entrambi in intimo, beandosi così del meraviglioso spettacolo dianzi ai loro occhi.
Usagi, presa da una foga incontenibile, cominciò a massaggiare il sesso del ragazzo, mentre un gemito roco rieccheggiò nella stanza, facendola impazzire ancor di più mentre il formicolio nel suo basso ventre aumentava sempre di più.
Lo voleva, lo desiderava con tutta se stessa; sapeva che era tutto sbagliato, che non dovevano trovarsi li assieme, ma voleva - in qualche modo - avere un ricordo di quell'amore che, per cause di forza maggiori, non era destinato a vivere.
Il movimento lento della sua mano, sul suo mebro turgito, lo stava facendo impazzire, mentre si faceva strada dentro sé la consapevolezza che lui, a differenza di Usagi, era un vampiro e non poteva unirsi a  lei carnalmente.
Come punto da chissà quale affilato spillo, si lanciò dall'altra parte della stanza, ancora ansimante.
" Ma cosa succede? Perchè ti sei allontanato? Pensavo di piacerti " affermò umiliata Usagi, non capendo il motivo di tale comportamento.
" Usa-chan non posso, non possiamo; lo capisci vero? " chiese con occhi imploranti Seiya, sperando di farla ragionare.
" E' per Mamoru vero? Beh, ecco, io... " non sapeva cosa fare, cosa dire; non voleva mettere in pericolo Seiya, ma voleva sentirlo dentro sé, ricordando in futuro il loro dannato amore.
" Non è solo questo " affermò adirato, avvicinandosi a lei " Io sono un vampiro Usagi; te ne sei forse dimenticata? Cosa potrebbe succedere? Non ci hai pensato? " affermò sincero, cercando di reprimere il suo istinto di amarla.
" E poi non puoi avere due piedi in una scarpa; è da poco di buono Usagi " le sputò velenosamente, non volendo essere la ruota di scorta di quella sciocca ragazzina che non sapeva cosa voleva dalla vita. Lui la amava e non voleva essere preso in giro in nessun modo.
" Seiya ma... " disse semplicemente, mentre un fiume di lacrime inondava il suo pallido viso.
Seiya, non sopportando oltre quel dolore straziante, decise di porre fine a quel circolo vizioso venutosi a creare tra loro, mettendo la parola fine alla loro breve storiella " Ti riaccompagno a casa " disse in tono grave.
" N- no, vado sola " urlò Usagi, rivestendosi in fretta e furia mentre si dava mentalmente dell'idiota per il suo subdolo comportamento. In pochi minuti si ritrovò a correre per le strade deserte di Tokyo, ripensando alle dure parole che Seiya le aveva rivolto con disprezzo. 
" Sono solo una sciocca; come ho potuto pensare di illuderlo così? Dio! Ma cosa mi è saltato per la testa? " pensò, mentre un brutto colpo alla testa la colpì in pieno, facendola rovinare a terra, perdendo completamente i sensi.
 
 
 
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QUALCHE ORA PRIMA...
 
Mamoru aveva una strana sensazione alla bocca dello stomaco che non accennava proprio ad andare via. Era come se a breve sarebbe accaduto qualcosa e lui, su certe sensazioni, non si sbagliava mai. Aveva detto ad Usagi che non sarebbe andato alla festa e lui, da uomo orgoglioso, non lo avrebbe fatto; ma nessuno gli vietava di farla spiare da uno dei suoi scagnozzi. Prese il telefono e compose frettolosamente un numero che, dopo solo due squilli, rispose " Scorpion ai suoi comandi signore " disse una voce gioavane al telefono.
" Scorpion Demando ti ordino di spiare e seguire la mia ragazza, passo dopo passo e se necessario portala di forza nel nostro covo segreto. Non fallire " riattaccò, sedendosi sulla sedia di pella bianca della scrivania, mentre cercava un modo per eliminare dalla faccia della Terra quegli esserei spregevoli ed infami dei vampiri.
 
 
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" Ma dove diavolo è finita Usagi? " chiese inviperita Rei, cercandola in ogni angolo della villa; chiedendo in giro aveva ottenuto solo dissenzi e no. Taiki, avendo assistito alla scena tra Seiya ed Usagi, rimase sul vago quando la mora venne a chiedere infomazioni a lui, liquidandola dicendo di non aver visto nulla; solo Seiya che, per motivi di salute, era corso a casa. 
" Ma dove sei amica mia? " pensò, prendendo le chiavi della macchina nella borsa e sgommando a tutto gas per cercarla. Aveva un brutto presentimento ed era raro che si sbagliasse. Girò e girò per tutta la città, non ottendo i risultati sperati; decise allora di andare a casa, per vedere se fosse li.
 
Una volta sopra, notò con rammarico che di Usagi non c'era nessuna traccia. Decise di andare in camera sua e di scoprire cosa tormenti l'amica. Lei, a differenza delle altre, conosceva bene Usagi e sapeva che c'era qualcosa che non la faceva star bene. Aveva persino pensato che l'imminente matrimonio non era fonte di gioia per lei.
Rovistando tra le sue cose, non trovando nulla, decise - afflitta - di abbandonare le ricerche quando, da sotto il materasso, spuntò una specie di diario. Sapeva che era sbagliato, che non doveva immischirsi dei fatti personali dell'amica, ma lei voleva scoprire come aiutare Usagi.
" Un diario segreto... Perdonami amica mia, se puoi " disse, prima di cominciare a sfogliare - pagina per pagina - quel minuscolo libricino. All'inizio erano tutti cuori, scritte e lettere innamorate per il suo Mamo-chan, provocandole risatine divertite " Tipico di Usa " pensò, continuando a sfigliare quella pagine quando, ad un certo punto, la sua attenzione cadde su una frase scritta talmente piccola da essere quasi illegibile " I three Lights sono dei vampiri. Non riesco a crederci; Seiya mi ha chiesto di mantenere il loro segreto ed io sarò una tomba " sgranò gli occhi la mora, pensando che quello fosse solo uno stupido scherzo.
Più leggeva e più Rei rimaneva sbalordita " Non è possibile! " , chiuse gli occhi, massaggiandosi le tempie indolenzite.
Quando pensava di aver letto tutto, proprio l'ultima pagina, datata all'incirca una settimana prima, le fece mancare il respiro, portandola a sedersi sul letto per lo shock " Mamoru è un cacciavampiri, spietato e cattivo. Ha scoperto il mio amore per Seiya e che lui, assieme ai suoi fratelli, non sono umani. Mi ha ricattata, impossessandosi di me al parco pubblico, senza nessuna vergogna, costrigendomi a sposarlo tra una settima, andare ad abitare a NYC in cambio della vita dei tre ragazzi. Non posso essere egoista, amo troppo Seiya; devo fingere... per il  bene di tutti. Perdonami amore mio, perdonatemi amiche per non aver avuto il coraggio di chiedervi aiuto ".
Il corpo di Rei tremava, allibita e sconcertata di tanta crudeltà; Mamoru era un mostro e lei, assieme alle altre e ai three lights, dovevano aiutarla. Usagi non poteva sposare quel bastardo e Seiya doveva sapere la verità. Era sicura che Mamoru non avrebbe rispettato i patti con Usagi e li avrebbe ammazzati lo stesso; tanto valeva raccontargli tutto.
Buttò lo sguardo all'orologio, segnava le 03.00 di mattina. Sentì il rumore della porta aprirsi e corse a vedere chi fosse, sperando di scorgere l'amica " Usagi sei tu? " urlò, facendo spaventare le ragazze che, brille, si reggevano a stento in piedi. 
" Rei ma cosa urli? " biascicò MInako, trascinata da Makoto.
" Niente " si limitò a dire, tornandosene in camera " Domani mattina dovrò avvertire i ragazzi di tutto; amica mia, noi ti aiuteremo " pensò, chiudendosi la porta alle spalle.
 
 
 
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Taiki e Yaten rientrano in casa in punta di piedi, cercando di non svegliare la ragazza, convinti che ancora fosse li; ma la presenza di Seiya, scuro in volto, gli fece bocciare quella idea.
" Seiya ma cosa succede? Dov'è Usagi? " chiese Taiki, sedendosi vicino al fratello.
" Cosa avete fatto eh? " disse malizioso Yaten, beccandosi un'occhiataccia da Seiya.
" Cosa vuoi che sia successo? Niente; l'ho lasciata andare, sta per sposarsi diamine; e poi io sono un vampiro e tra noi non potrà mai esserci nulla " ringhiò, cominciando a buttare per aria tutto ciò che trovasse dinanzi i suoi occhi.
 
 
 
 
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Il dolore dietro la nuca la fece svegliare di colpo, cercando di portarsi la mano dietro la testa, non riuscendoci. Era stata bloccata da delle pesanti manette, mentre del nastro adesivo le tappava la bocca. Il buio della stanza non le permetteva di vedere niente, ed il silenzio regnava incontrastato, rendendo l'atmosfera ancora più tetra ed oscura.
Un rumore di passi attirò la sua attenzione, mentre la luce si accendeva colpendola violentemente agli occhi, facendola lacrimare. Un ragazzo, molto bello all'apparenza, con due occhi di ghiaccio e capelli bianchi, la scrutava maligno passandosi la lingua sulle labbra, mangiandosela con gli occhi.
" Ben svegliata Usagi. Te la sei spassata con il vampiro eh? Se lo sapesse il capo sono sicuro che prima ammazzerebbe te e poi quel succhiasangue ahahhah " rise demoniacamente, facendola rabbrividire.
" Mamoru non sa che ti ho portata qui, e non deve saperlo " disse minaccioso, sguainando un lungo coltello dalla lama affilata, mentre - con lentezza - lo passava al collo di Usagi in lacrime.
" Ma dove sono finita? Seiya, aiutami " pensò avvilita, capendo le brutte e maniache intenzioni del ragazzo.
" Ora io ti farò mia dolcezza... vedilo come il prezzo da pagare per il mio silenzio sulla tua scappatella con il vampiro, ok? " disse, prendendola di peso, sbattendola in faccia al muro.
 
 
 
 
 
 
Ohi... ohi... ohi...
La situazione si mette davvero male per la povera USagi. Rei ha scoperto, accidentalmente, la verità e vuole aiutare l'amica a non sposare quell'infame di Mamoru. Demando si vuole impossessare di Usagi, all'insaputa di Mamoru, ci riuscirà? E Usagi verrà tratta in salvo?  Un bacio
 
Cri cri
   
 
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