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Autore: CharlieMadison1    10/09/2012    1 recensioni
«Perché credi che Eclipse non sia un cattivo ragazzo?» Domandò Rein alla sorella.
Fine non volle rispondere anche perché non lo sapeva neanche lei perché sentisse ciò.
«Capisco.» Continuò la turchese: «Però io rimango della mia idea. Penso sempre che Eclipse non sia un ragazzo sui cui fidarsi.»
«Ma quante volte ti ha salvato sorellina?» Disse Fine con tono pacato.
«Beh..» [...]
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bright, Fine, Rein, Shade
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7.
Non l'avrei mai detto, ma la compagnia di Fine non era così male come inizialmente pensavo. Ogni giorno le facevo visita e passavamo molto tempo insieme. Parlavamo, scherzavamo e ci conoscevamo. La cosa che però, mi pesava sullo stomaco era il fatto che lei si comportasse come una bambina, malgrado le avessi spiegato che aveva avuto un incidente e che aveva perso la memoria. Le avevo anche detto che era possibile recuperarla ma, non le avrei garantito il successo.
«Perché dover recuperare i ricordi vecchi?» Mi aveva detto. «Ne costruirò di nuovi, ancora più belli.»
Rimasi sorpreso dal sentire quella frase. E mi domandavo se questo era un modo per non volersi ricordare qualcosa di brutto del passato, o era perché adesso Fine aveva una mentalità infantile.

Oggi avrei portato Fine a fare un giro nei giardini del regno Solare. Camelot mi aveva rivelato, che in passato sia Fine che Rein trascorrevano parecchio tempo a giocare lì, e che adoravano fare numerose ghirlande di fiori per poterle regalare ai loro genitori.
Speravo che una volta giunti nel posto, Fine potesse ricordare qualcosa del suo passato. Anche se ero dubbioso su ciò.
La giornata era più soleggiata del previsto e faceva anche piuttosto caldo e non vi era nessuna nuvola in cielo. Avevo fatto bene a scegliere proprio oggi per uscire.
Stavo trascinando la sedia a rotelle di Fine e la vedevo come si agitava e come entusiasta di vedere quei fiori così colorati, quando improvvisamente Fine si fermò di un tratto e abbassò il capo.
Preoccupato mi misi davanti a lei, chinato e le chiesi come stava.
«Quando avevo litigato con Rein, mi ero messa a piangere su quei gradini.»
Spalancai le iridi notando che una goccia salata, era caduta sul dorso della mano stretta a pugno.
Avevo appena fatto rievocare dei ricordi amari per lei.
«Scusami.» Sussurrai alzandomi. «Forse è meglio rientrare. Così ti calmi.» Continuai cominciando a spingere la carrozzina dall'altra parte.
Non era mia intenzione quella di farle riaffiorare dei momenti tristi del suo passato. Avevo pensato che avrebbe vissuto qualcosa di piacevole e invece, la avevo fatto piangere.
«Ma io voglio rimanere.» Disse chiaramente, asciugandosi il viso. «Voglio fare delle ghirlande con i fiori!» Si voltò proprio per sottolineare la propria volontà.
«Ma non sei triste?»
«Lo sono. Ma voglio comunque stare qui.»
Fine mi stava mangiando con lo sguardo ed era incredibile quanto fossero brillanti quegli occhi. Avevano una strana luce e mi convinsero di rimanere un altro po' di tempo in quel giardino.
Annuì semplicemente e vidi Fine alzarsi dalla sedia.
«Sei impazzita!?» Le gridai prendendola per i fianchi e mettendola di nuova a sedere: «Sei debole fisicamente. Non ce la fai a camminare.»
«E come faccio allora? Io voglio sedermi sul prato e giocare con i fiori!» Piagnucolò.
Adesso che ci pensavo la sedia a rotelle non poteva essere trascinata in mezzo a tutte quelle piante, avrei finito di rovinare tutto il giardino.
Guardai ancora con attenzione, sperando di trovare un piccolo sentiero privo di erbe e fiori ma nulla.
«Ehi ma che fai?» Urlò Fine.
«Ti prendo in braccio e ti metto a sedere sul prato. Con la carrozzina rischi di calpestare e distruggere tutto.» Le spiegai tranquillamente.
«Era un'offesa per caso?»
«Non ti arrabbiare. Dovresti ringraziarmi, piuttosto.» Le dissi poggiandola sul prato, mentre io mi sedetti su quei gradini.
Chissà se Fine sarebbe riuscita a recuperare la memoria. Certo, il fatto che si fosse ricordata quel fatto, era un punto a suo favore, ma chi gli diceva che avrebbe fatto mente locale di altri ricordi?
Alzai gli occhi al cielo e diedi uno sguardo veloce al cielo, controllando se si fossero formate delle nuvole. Fortunatamente non vi era traccia dello zucchero filato bianco, così tornai a guardare Fine...
Sgranai gli occhi quando vidi due ragazzi. Una somigliava moltissimo a Fine e l'altra persona ero io.
Balzai in piedi con le pupille sgranate. Che diavolo stava succedendo?
Decisi di avvicinarmi a loro ma quando li sentii parlare, mi bloccai all'istante.

«E' una splendida giornata, oggi.» Commentò la rossa, continuando a lavorare sui fiori e levando la ghirlanda al cielo per poi poggiarla sulla testa del ragazzo accanto.
«Ecco che sono diventato re.» Esclamò gioioso con una nota di sarcasmo.
«Beh, allora devi fare anche un discorso da re.» Aggiunse la fanciulla incitando il giovane, che si tirò su e parlò: «Sudditi del regno, vi prometto che sarò un re saggio. E cercherò sempre di fare il meglio per voi. Insieme alla mia regina,» porse la mano verso Fine: «vi renderò felici.»
«Che discorso senza senso!» Rispose la ragazza prendendo la mano del cobalto: «Dovevi essere più convincente, sai.»
«Provaci tu, allora!» Controbatté l'altro, mettendo la collana di fiori sul capo della rossa.
«Dunque sudditi!» Gridò: «Mi impegnerò ad esaudire ogni vostra richiesta. Lavorerò sodo per voi e per i vostri figli. E un giorno potete dire, Fine è stata una grande regina!» Concluse urlando.
«Se dici così, ti prenderanno per una presuntuosa. Sai piccola regina presuntuosa!» Shade cominciò a prenderla in giro.
«Non è vero! Non sono presuntuosa. Quello semmai sei tu.» Si voltò di spalle con le braccia incrociate. Lei sapeva che a momenti avrebbero fatto la pace a modo 'loro'.
«Ripeti ciò che hai detto.» Il tono di Shade era cambiato improvvisamente diventando duro e freddo.
Fine si irrigidì immediatamente. E si girò per guardare Shade che la fissava con aria divertita.
«Mi hai fatto paura!»
«Vendetta.» Sussurrò dandole un bacio sulla fronte per poi abbracciarla.
«Sei cattivo.»




-Se solo potessi cambiare la realtà che sto vivendo, di certo tornerei indietro nel tempo. Cambierei il mio presente e forse potrei essere di nuovo felice.
-E' ciò che vuoi?
-Sì.










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E ho aggiornato anche oggi! Yeah! Beh, finché non comincia la scuola, cercherò di aggiornare il più possibile. Voglio lavorare prima su questa, perché ho tante idee e temo che mi possano scappare! u.u
Proseguendo ho già in mente come fare svolgere la storia. Vorrei potervi rivelare tutto, ma si scoprirà piano piano.
Spero che la storia continui a piacervi.
E che ringrazio chi ha letto la storia fino a qui, chi l'ha commentata e chi l'ha messa tra le seguite/ricordate e preferite.
Vi lascio i link della pagina fb e del profilo sempre sul social network blu. E niente, al prossimo capitolo.
Agente PiccoloKoala.


   
 
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