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Autore: MikaMika    10/09/2012    4 recensioni
Beh è un po' avulsa dal contesto telefilm. è un mondo dove Stefan e Klaus se ne sono andati e Elena rimane con Damon. è umana e vuole vivere una normale vita da umana. Per questo stringe con Damon un patto strano, e va al college!
è un Elena che vuole sposare un altro .. ma diciamo che le sue amiche forse la faranno ragionare.
Bonnie fa tanti guai nel telefilm, e io ci tengo a farle fare qualcosa di utile nelle mie fnafic!
Detto questo non vi anticipo altro, spero che vi piaccia e recensite! Ahhhh DELENA! ovvio!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non mi ero molto interessata ai preparativi del mio matrimonio. In realtà la mia futura suocera non mi aveva lasciato molto da fare. Aveva organizzato tutto lei. Addirittura aveva scelto il mio vestito. Infondo loro pagavano loro sceglievano. Non immaginavo che il mio matrimonio sarebbe stato così. Non che ci pensassi spesso, ma quelle volte che ci avevo fantasticato sopra mi ero sempre vista in preda a continue crisi di nervi mentre cercavo di rendere tutto perfetto con l’aiuto di quella maniaca di Caroline. Ma quelli erano i sogni della vecchia Elena! A quella nuova piaceva rilassarsi ed era convinta di aver già vissuto tutto lo stress sopportabile nel corso di un’esistenza.
Mi sembrava che quel giorno non arrivasse mai e contemporaneamente il tempo volasse. Da quella sera al Grill non avevo più visto Damon. Io non avevo cercato lui e lui non aveva cercato me. Ero furiosa con lui per molti motivi e non sapevo nemmeno bene quali. In un momento di sadismo estremo gli avevo addirittura mandato la partecipazione di nozze.  Lui ovviamente non aveva risposto. Certo! Adesso si metteva anche a fare la persona matura e mi ignorava invece di sbraitarmi contro.
Comunque cercavo di scacciare il suo pensiero. Sapevo che prima o poi sarebbe dovuto accadere. Damon doveva uscire dalla mia vita perché era ingestibile e perché era giusto così, e allora perché stavo così male?
Decisi di soffocare il ricordo di Damon e mi preparai a trascorrere quella che doveva essere la notte più scandalosa della mia vita. Il mio addio al nubilato. Effettivamente avevo più di qualche dubbio in proposito, non riuscivo a immaginare cosa quelle due pazze avessero in serbo per me. Oltretutto l’appuntamento era prestissimo, alle otto di sera.
Non che fossi andata a molti addii al nubilato in vita mia ma li avevo sempre immaginati come party da notte inoltrata.
Comunque decisi di fidarmi delle mie amiche. Misi un vestitino attillato appena sopra il ginocchio verde e le scarpe con tacco a spillo e mi incamminai al piano di sotto. Mezz’ora dopo ero con Caroline e Bonnie in macchina che ci dirigevamo in un pub.
Mi divertii molto con le mie amiche, ma in realtà rimasi un po’ delusa. Non che desiderassi spogliarellisti e cose di questo genere ma nemmeno una normale per quanto piacevole serata in un pub.
-Non abbiamo voluto strafare Elena! Insomma ci hai ripetuto mille volte che hai detto stop agli eccessi!- mi aveva spiegato Caroline.
L’unica cosa un po’ alternativa della serata fu che avevamo bevuto parecchio. E che quindi io e Bonnie eravamo davvero provate dall’alcool al nostro ritorno.
Era appena mezzanotte quando mi ritrovai nuovamente sul portico di casa mia.
-Oh, ragazze! – le sgridai in preda all’alcool. –Siete delle amiche pessime! È il mio addio al nubilato e mi riportate a casa a mezzanotte?- piagnucolai davanti alla porta d’ingresso.
-Donna di poca fede!- rise Caroline spingendo Bonnie verso di me.
-Ehi, piano!- le disse lei massaggiandosi il braccio, poi si voltò verso di me e mi sorrise.
-Amica, lo so che ti avevamo promesso che il soprannaturale non avrebbe più interferito con la tua vita ..- la guardai senza capire con aria curiosa –Ma penso che per questa sera faremo un’eccezione!- si avvicinò a me e mi tenne il volto tra le mani.
-Questa notte Elena sarà la più magica della tua vita. Avrai tutto ciò che desideri per il tuo addio al nubilato!- dopo di che mi lasciò il volto e scoppiò in un ridolino. –Andiamo Care!-
-Ehi, che fate mi lasciate qui?- chiesi loro confusa.
-Se davvero lo desideri torneremo ..- Caroline mi fece l’occhiolino e prendendo Bonnie in spalla sparì nella notte.
Non completamente cosciente alzai le spalle e mi voltai verso la porta rientrando dentro casa.
Intorno a me sembrava tutto normale. “Quella stordita di Bonnie era troppo ubriaca per fare un incantesimo fatto bene!” risi tra me. Infondo era meglio così. Il giorno dopo mi sarei dovuta alzare presto, era una giornata importante, era meglio non lasciarsi troppo andare. Mi sedetti sul divano a sorseggiare dell’acqua. E poi che cosa avrei potuto desiderare?
Spogliarellisti? Oddio no! Mi facevano anche un po’ impressione in realtà.
La vocina maledetta nella mia testa in realtà continuava a suggerirmi qualcosa di ben preciso e definito. Diciamo che più di qualcosa mi suggeriva qualcuno. Qualcuno con gli occhi azzurri e i capelli neri. Mi diedi una botta in testa e mi rimproverai mentalmente per quello che andavo a pensare.
Salii le scale e mi trascinai in camera mia.
Nonostante fosse relativamente presto mi sentivo stanca e confusa. Forse era normale il giorno prima delle nozze. O forse era normale dopo tutto quel vino.
Iniziai a svestirmi rimanendo con addosso solo slip e reggiseno e mi diressi verso l’armadio per prendere il pigiama, quando mi piegai in avanti per aprire il cassetto un deciso fischio di approvazione mi fece saltare su me stessa e mi voltai verso il mio letto da dove il fischio proveniva.
Il mio cuore perse un colpo e poi cominciò a martellare nel petto.  Comodamente disteso sul mio letto c’era Damon Salvatore in tutta la sua magnifica perfezione. Mi guardava con il suo solito sorriso malizioso, mentre se ne stava lì in posa con la camicia nera sbottonata e i jeans a vita bassa che esaltavano gli addominali.
-Che ci fai qui Damon?- gli chiesi appena mi ripresi.
-Non lo so, ma sono felice di esserci .. – disse suadente mentre mi guardava.
-Divertente! Davvero, che sei venuto a fare Damon? Domani mi sposo, non è il posto per te questo!-
-Senti non lo so che ci faccio qui, ok? Non volevo venirci .. non volevo vederti più. All’improvviso mi sono ritrovato sul tuo letto con la camicia aperta.- mi spiegò lui secco.
-Non ti aspetterai che ti creda?- gli sbraitai davanti dimenticando di essere seminuda.
-Senti, visto che anche io voglio sapere che cosa è successo andiamo da Bonnie e chiediamole se conosce qualche magia di questo tipo … -
Non appena Damon aveva nominato Bonnie io spalancai gli occhi e la bocca in un’espressione decisamente buffa.
-Che c’è?- mi chiese
-Ni..niente Damon. Ma dai, non disturbiamo Bonnie, è tardi. Alla fine non fa niente!- risi nervosa –adesso tu te ne torni a casa e noi dimentichiamo questa strana storia!-
-Sei sicura di sentirti bene Elena?- mi chiese lui portandomisi davanti e poggiandomi una mano sulla fronte. Eravamo vicini, come lo eravamo stati molte altre volte, e come tutte le altre volte mi sentii avvampare e iniziai a perdere un po’ la ragione.
-Sicurissima Dam!- gli dissi sfuggendo il suo sguardo.
Dannazione! Va bene che dovevo combattere contro Caroline Bonnie che non facevano che alludere a me e Damon per convincermi a non sposarmi ma che adesso dovessi stare attenta anche al mio subconscio era davvero troppo. Il maledettissimo incantesimo di Bonnie aveva evidentemente funzionato e io non ero pronta a farmi sbattere in faccia i miei reali desideri.
-Elena … mi dispiace non aver risposto al tuo invito .. – mi disse lui serio prendendomi il mento ed alzandomi il viso verso il suo.
Era bellissimo. Cavolo, mi sembrava una vita che non lo vedevo. Mi era mancato. Mi mancava tutto di lui. Anche quando mi sbucava nudo da tutte le parti, anzi, soprattutto quando mi sbucava nudo da tutte le parti! Non feci in tempo a terminare quel pensiero che Damon si stacco da me e con un gesto fluido e rilassato si tolse la camicia.
-Che…che stai facendo?- chiesi spaventata.
Lui mi guardò confuso. –Non lo so! Fa caldissimo .. non capisco.. – mi scappò un ridolino isterico. Dovevo darmi una calmata cavolo. E dovevo stare molto attenta alla piega che i miei pensieri prendevano perché stavo rischiando grosso. Dovevo essere matura e responsabile. D’altronde ero quasi una moglie.
Certo, ma sfido chiunque al mio posto a mantenere la mente lucida!
Cercai di concentrarmi. Mi allontanai da lui gli diedi le spalle e mi sedetti sul letto.
Ok, avevo la possibilità di soddisfare tutti i miei desideri per una notte. Adesso dovevo solo capire cosa desiderassi sul serio, cosa mi mancava.
Mi mancava Damon, e questo era chiaro visto che l’avevo fatto materializzare nella mia stanza.
E mi piaceva anche visto che lo stavo costringendo a spogliarsi.
Ma cosa mi mancava più di lui? Pensai ai mille momenti trascorsi insieme, a tutte le volte che avevamo parlato e ci eravamo sentiti davvero vicini, prima della mia decisione.
Quello mi mancava. Desideravo confidarmi con Damon, parlare con lui, sentire cosa pensasse della piega che stava prendendo la mia vita sebbene sapessi che questo ci avrebbe portati a litigare.
Non feci neanche in tempo a desiderarlo che lo sentii sedersi al mio fianco.
-Tutto bene Elena?- mi chiese preoccupato.
-Oh Damon, non lo so, sono così confusa … e agitata .. –
-Credo sia normale la notte prima del matrimonio .. – mi  disse distogliendo gli occhi da me con tono duro.
Ci voleva altro alcool, magari del whisky, pensai. Una bottiglia e due bicchieri si materializzarono sul comodino.
-Sei diventata una strega?- mi chiese lui divertito mentre riempivo i bicchieri.
-Non fare domande .. è meglio!- risposi sbrigativa.
-E se avessi preso la decisione sbagliata?-
-Non è ancora successo, se pensi che sia la decisione sbagliata tiratene fuori!- mi disse con semplicità. Ed apprezzai una delle doti di Damon che avevo completamente dimenticato. La capacità di prendermi sul serio, anche se lo faceva solo quando ne avevo davvero bisogno.
-Come ci sono finita in questo guaio?- sospirai chiedendolo più a me stessa che a lui, dopo aver svuotato il bicchiere.
-Oh, eri gelosa e hai voluto punirmi decidendo di sposare un altro.-  mi spiegò pratico.
-Ehi!-  lo sospinsi leggermente.
-Oh, finiamola Elena, sappiamo tutti e due che è così. Diciamocelo. Poi se vorrai domani faremo finta di niente, ma devi esserne pienamente consapevole domani mentre andrai all’altare.-
-Che intendi?-
Svuotò il bicchiere e me lo porse per farselo riempire ancora. –Intendo che domani quando dirai io Elena Gilbert prendo te Tod..-
-Ted!- lo corressi sorridendo.
-Come vuoi Ted etc etc, dovrai pensare sì ti prendo perché Damon mi ha fatta arrabbiare e perché, poiché sono una fifona, non ho il coraggio di accettare che lui è l’unico vero amore della mia vita!- mi guardò negli occhi e restammo un attimo in silenzio per poi scoppiare a ridere entrambi.
-Non me lo immaginavo così il mio matrimonio!-
- Cosa non ti piace?-
-Niente! Hanno pagato tutto i genitori di Ted, ha scelto tutto sua madre. Io non ho scelto niente .. –
-Hai scelto lo sposo .. – mi suggerì lui.
Annuii in risposta e svuotai nuovamente il bicchierino.
Non so ancora spiegarmi il perché decisi di dirglielo. –Sai, Bonnie mi ha fatto un regalo per il mio addio al nubilato ..-
-Elena! Non ti facevo tipa da utilizzare certi attrezzi!- rise lui tra sé.
-Ma che hai capito scemo!- gli diedi una botta sul braccio e mi misi a ridere.
-è un regalo magico!-
-Non avevi detto di aver chiuso con la magia?-
-Infatti! E avevo fatto bene visto che sicuramente questa cosa mi porterà un sacco di guai .. –
Restammo in silenzio per un minuto.
-Allora? Che regalo è?-
-Qualsiasi cosa io desideri questa notte si avvera!- dissi ridendo un po’ per l’imbarazzo.
Lui sorrise compiaciuto –Ecco spiegato perché io sia qui mezzo nudo!- non avevi bisogno di un incantesimo per questo Elena!-
Ridemmo nuovamente insieme. Stavo così bene con lui quando non litigavamo.
-Quindi? Cos’è che desideri?- mi chiese tornando serio.
-Non lo so ..- dissi pensando tra me e me.
-Potresti voler rivedere Stefan!- il suo tono era cambiato, era duro. Come se avesse suggerito qualcosa e avesse paura che io lo desiderassi davvero.
-Mi sembra di vedere un solo fratello Salvatore in questa stanza .. – gli risposi smettendo di guardarlo, ma con la coda dell’occhio lo vidi rilassarsi.
-Sai che c’è? Voglio una festa in piena regola. E noi due saremo gli unici invitati! Voglio musica, luci soffuse, da bere .. – mentre esponevo i miei desideri la mia stanza si trasformava e prendeva la forma di quello che io stavo immaginando.
-Cavolo Elena, mi sembra di stare in un night club! C’è anche il palco!- rise Damon mentre si sedeva al mio tavolo.
-Che fai?- gli chiesi altezzosa quando si era accomodato affianco a me.
-Niente,  mi siedo, perché?-
-E chi ti ha detto che puoi sederti?- risi tra me e me.
-Che vuol dire Elena?- mi chiese e stava per spazientirsi. Ed io gli scoppiai a ridere in faccia. Non riuscivo a trattenermi. Oh questa volta l’avevo desiderata bella e la faccia di Damon dopo essersi guardato era impagabile.
-Che cosa significa questo?- disse indicando l’uniforme da pompiere che aveva addosso.  Non potevo rispondergli perché non riuscivo a smettere di ridere.
-Tutte hanno degli spogliarellisti al loro addio al nubilato!- gli spiegai quando riuscii a smettere di ridere.
-Pensavo non ti piacessero gli spogliarellisti!- disse a labbra serrate.
-In realtà no, ma .. –
-Elena, no!-
-ma forse ho cambiato idea visto che ora DESIDERO immensamente vederti all’opera!-
-Ti odio Elena Gilbert!- disse prima di salire sul palco. Fu il quarto d’ora più esilarante della mia vita.
Non avevo mai riso così tanto. Avevo sempre trovato questo tipo di spettacoli ridicoli e non pensavo mi sarei mai divertita così. Oddio continuavo a pensare che non ci fosse nulla di sexy in un uomo che ballava spogliandosi però vedere Damon-quanto sono sexy-Salvatore impegnarsi tanto a svestirsi mi aveva davvero fatta rotolare dalle risate. E comunque era un bel vedere, non potevo negarlo.
Lo feci fermare quando ancora non si era tolto i boxer. Lui scese velocemente dal palco e si sedette vicino a me buttando già un bicchiere pieno di liquore.  Quando riuscii a smettere di ridere lui si voltò verso di me.
-Non è stato divertente!-
-Oh, invece sì, te lo assicuro ..- gli risposi ridendo sotto i baffi.  Inizialmente mi parve arrabbiato poi si voltò verso di me lanciandomi uno sguardo furbo che non mi piacque per niente.
-Che cosa stai pensando Damon?- gli chiesi tornando seria.
-Fino ad ora piccola Gilbert ti sei divertita tu! Adesso è il mio turno .. –
-Che vuoi fare?-
Non mi rispose ma si protese verso di me sorridendomi malizioso. –Voglio vedere che desideri ti suscito ..- mi soffiò all’orecchio, cominciando a posarmi leggeri baci sulla guancia. Immediatamente il night sparì. Mi ritrovai al centro di una stanza che riconobbi subito anche se non c’ero entrata spesso.
-Strano Elena .. mi spieghi perché siamo finiti nella mia camera da letto?- mi voltai e me lo trovai vicinissimo.
-Non lo  so.. –
-Hai delle fantasie su questo posto?- rise seducente.
-Smettila di ridere di me!- mi arrabbiai.
-Ehi, dopo quello che mi hai fatto fare questa notte non sei nella posizione di chiedermi una cosa del genere!-
-Come sei permaloso!- borbottai.
Indossava ancora solo i boxer. –Dovresti smetterla di andare in giro spogliato!- lo rimproverai.
-Non è colpa mia, non posso vestirmi! Sei tu a non volerlo.- arrossii di botto e distolsi lo sguardo da lui.
-Insomma .. quali altri desideri hai per questa notte?- mi chiese accarezzandomi il braccio e stringendomi da dietro.
Già, che desideri avevo. Lui era così vicino..ed eravamo tutti e due con solo l’intimo addosso. Mi ero quasi dimenticata di non essermi più rivestita. Lui sorrise sul mio collo.
Cosa volevo?
-Voglio un amore che mi consuma .. – dissi e lo sentii irrigidirsi dietro di me.
-C…cosa?- mi chiese e io mi voltai verso di lui e lo guardai negli occhi.
-Non lo so, mi è venuto così, è poetico non trovi?- lui sembrava leggermente stupito dalla mia affermazione ma si riebbe subito e mi sorrise.
-Sai Gilbert.. – cominciò mentre mi abbassava la spallina del reggiseno e posava baci delicati sulla mia spalla –Io e te siamo fatti l’uno per l’altra!- mi inchiodò al suo sguardo. Alternai sguardi languidi ai suoi occhi e alle sue labbra. La sua bocca era una sirena, e la sua voce arrochita m’incantava.
-Baciami Damon … - mi sarebbe bastato pensarlo, ma volevo chiederglielo. Lui si avventò sulla mia bocca.
Mi ritrovai distesa sul letto completamente nuda con Damon sopra di me che non smetteva un secondo di baciarmi. Non riuscivo a capire se ero io a desiderare le cose o se era Damon a farle accadere quando ancora io non le avevo nemmeno pensate. Facemmo l’amore svariate volte quella notte. In molti modi .. in tutti i modi in cui non lo avevamo fatto in quegli anni.
-Damon .. – ero stremata ma quella notte stava finendo ed io non volevo perdermi niente. Desiderai varie cose sconnesse e il sonno e la stanchezza non mi permettevano di capire ma nel cuore sapevo cosa avrei voluto.
Lui era appoggiato allo schienale del letto e si voltò verso di me.
-Ti amo Elena .. è l’unica cosa che non è mai cambiata questa! – mi sussurrò baciandomi i capelli. Io gli sorrisi con gli occhi stanchi. –Anche io Damon .. – ammisi senza guardarlo.
-Lo so!- disse lui.
-Come lo sai??? Cioè sono anni che muori d’amore per me, io ti dico che ti amo e tu mi dici lo so????-
-Non è colpa mia se eri l’unica a non saperlo!- rise e fece ridere anche me.
-Sposami .. – mi chiese a bruciapelo. Non volevo pensare che era impossibile, non volevo pensare alla mattina dopo. Gli gettai le braccia al collo e gli dissi sì sulle labbra. Non sapevo nemmeno se era serio o erano i miei desideri a parlare.
Troppo stanca chiusi gli occhi dopo aver sbirciato fuori dalla finestra, era serio, era già giorno.
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Ero beata nel mondo dei sogni quando una furia bionda entro nella mia stanza urlando come un’ossessa.
-ELENAAAAAAAA, è tardissimo tra mezz’ora devi stare in chiesa!!- mi tolse le coperte di dosso e mi buttò giù dal letto con la forza.
-Non voglio andarci, poi Damon non vuole .. – farfugliai ancora non ben sveglia.
-Che c’entra DAMON?- s’immobilizzò Caroline.  –Elena???- iniziò a scuotermi e finalmente mi svegliai.
-Oh cavolo .. ho fatto un sogno..- la delusione mi invase completamente. Mi alzai di malavoglia e lasciai a Caroline il compito di prepararmi per quella cerimonia.
Era stato un sogno molto reale, non c’era che dire.
-Hai delle occhiaie terribili Elena, ma a che ora ti sei addormentata?- mi chiese Care mentre mi truccava.
-Non mi ricordo .. – farfugliai nervosa. Non avevo voglia di parlare.
-Wow, non ho mai visto una sposa più radiosa .. – borbottò sarcastica la mia amica guadagnandosi un’occhiataccia letale.  –Scusa!- disse lei alzando le mani in segno di resa.
In venti minuti ero pronta. Mi diedi una veloce occhiata allo specchio senza soffermarmi troppo e scesi le scale.
-Sei bellissima Elena!- mi sorrise Caroline. –Dai che c’è la carrozza qui fuori che ci aspetta! Bonnie è già salita!- feci di sì con la testa ed uscii. Certo perché in chiesa ci sarei arrivata in carrozza, perché la mia futura suocera aveva il mito dei reali inglesi. “Che odio!” pensai.
Appena salii rimanemmo tutte e tre zitte per un minuto, poi Bonnie ruppe il ghiaccio e con aria maliziosa si voltò verso di me. –Allora? Cos’hai desiderato ieri sera?-
Inizialmente non capii il senso di quell’affermazione. Appena la compresi mi girai sconvolta verso di lei.
-Cosa? È successo davvero?-
-Successo cosa?- mi chiesero in coro le maledette.
il resto del tragitto fu un delirio, ci facevamo domande a vicenda senza mai rispondere completamente. Non riuscii a spiegare niente, continuavo a balbettare parole senza senso.
-Lui … proposta … lo amo …-
-Ma di che parli Elena??-
La carrozza frenò davanti la chiesa ed io guardai le mie amiche finalmente lucida.
-Cosa cavolo sto facendo?-
Vidi Caroline simulare un evviva e Bonnie guardarla severa.
Scesi dalla carrozza e mi guardai intorno. Vidi in lontananza Tod/Ted come si chiamava che mi salutava circondato dalla sua adorabile famiglia di ricconi e mi sentii soffocare. Guardai le mie amiche nel panico e mi guardai intorno. Cosa mi aspettavo, il mio eterno Salvatore con il cavallo bianco?
Non sapevo cosa fare, come uscirne. Cercai di farmi forza e mettendo un piede avanti all’altro mi diressi verso la chiesa.
Ad un certo punto mentre ero arrivata a metà strada sentii uno stridio di freni e un clacson suonare come impazzito appena dietro di me.
-Sìììì- sentii Caroline esultare.
Vidi Ted guardare incuriosito prima la macchina e poi me.
Mi voltai lentamente. Lo vidi scendere dall’auto e aprirmi la portiera del passeggero mentre mi faceva un cenno con il capo. Mi voltai un’ultima volta verso Ted. “Mi dispiace!” gli urlai e poi presi a correre verso la macchina e ci saltai praticamente dentro.
-Alla buon ora!- lo rimproverai.
-Ti Amo Gilberto!- mi baciò e mise in moto.
Non sapevo dove saremmo andati né per quanto, ma non m’importava niente. Damon era con me.
 

ANGOLO DELL’AUTRICE

Finitoooo! In realtà non sono molto soddisfatta della cosa… mah non mi convince!
Ma infondo spero che un pochetto almeno poco poco vi sia piaciuto! Grazie a tutti voi che mi avete recensito/letto/seguito etc etc etc !!
Baci a tutti quanti!
Ahahah Comunque Damon è costantemente spogliato..scusate ma si vede che questo periodo ho la libido troppo alta XD
  
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