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Autore: Guccina    10/09/2012    3 recensioni
[...]“Presto, svegliatevi!” Disse Icy liberando anche le altre sorelle.
“Oh no, la dimensione Omega! Come faremo questa volta ad andarcene?!” Imprecò Stormy verso le altre.
“Come l’altra volta! Troviamo qualcuno che possa liberarci, magari un potente stregone che abbia i nostri stessi scopi! Iniziamo a cercare!” Ordinò Icy con il suo solito tono autorevole che mai le veniva meno.
“No ferme!” Disse Darcy.
“Che c’è sei ancora intorpidita?” Disse la strega dei ghiacci prima di ridere sonoramente.
“Ma non lo capite?! Stiamo rifacendo tutto da capo! Se ci alleiamo con qualche stregone tra non molto ci ritroveremo qui! O a Rocca Luce!” Spiegò Darcy.
“Stai forse suggerendo che dovremmo fare da sole?!” Chiese Stormy incredula.
“Si! Pensateci bene, non siamo mai state così vicino alla vittoria come quando eravamo solo noi tre! Insieme abbiamo ottenuto la fiamma del drago, messo in ginocchio la Griffin e conquistato due delle tre scuole più potenti della Dimensione Magica!" Disse ricordando i bei tempi.
“E’ giunta l’ora di vendicarci, ma a modo nostro!” La strega si avvicinò alle due sorelle sorridendo.
“Hai qualche idea?” Chiese Icy sorridendo a sua volta.
“Forse, ma va studiata nei minimi dettagli”[...]
Le Trix sono tornate più spietate che mai, riusciranno le Winx a salvarsi anche questa volta?
ATTENZIONE: RIVISTI E AGGIUNTI CAPITOLI
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta
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L’effetto farfalla

Capitolo VI: Mancate certezze
“Hai trovato notizie su Delfi?” Chiese Tecna.
“No, niente. Tu hai controllato nella copia virtuale della biblioteca di Alfea?” Chiese a sua volta Timmy.
Erano ore che Timmy e Tecna stavano cercando notizie sulla fata di Hora, senza però ottenere risultati.
“Ormai sono almeno sette ore che stiamo cercando qualche notizia di questa fata, torniamo a Magix stare qui non serve a molto” Affermò Musa sconsolata e abbandonata su una sedia.
“Forse Musa ha ragione, meglio tornare a casa e continuare le ricerche da lì.” In fondo erano tutti stanchi e forse a Magix qualcuno avrebbe potuto aiutarli.
“Odio tutta questa situazione!” Urlò Stella, al limite della sopportazione. Non solo aveva dovuto affrontare un viaggio pieno di insidie che non aveva prodotto alcun risultato, ma era stata costretta a stare in un uno dei posti che odiava più di tutti per ben sette ore!
Senza indugiare oltre le Winx presero il libro e pronunciarono l’incantesimo che le avrebbe ricondotte a Magix.
 

*** 
 

Mentre gli Specialisti si recarono a Fonte Rossa per spiegare i nuovi sviluppi, le Winx fecero altrettanto presso Alfea dove ad accoglierle trovarono la preside Faragonda. Una volta accomodate nell’ufficio della preside, Bloom raccontò l’accaduto sperando in una delucidazione da parte della preside.
“Insomma questo è quanto, lei conosce questa fata di Hora?”
“Non conosco nessun pianeta che porti quel nome e tanto meno conosco una fata di nome Delfi, mi dispiace ragazze. Immagino che voi abbiate già svolto delle ricerche senza ottenere alcun risultato. Non so cosa dirvi, mi adoprerò per trovare delle risposte ma dubito di riuscire a trovare qualcosa. Anche voi continuate con le vostre ricerche.” Per la prima volta anche la preside sembrava cedere alla paura e allo sconforto.
“Ragazze, con voi sono sempre stata sincera e non voglio smentirmi proprio oggi. Questi nemici sono molto forti, potrebbero attaccare un altro pianeta e stavolta l’attacco potrebbe essere più grave. Vedete il Belivix e l’ Enchantix vi legano così tanto ai vostri pianeti che probabilmente se essi saranno distrutti, voi morireste con loro. Andate a casa e riposatevi, vi contatterò se scopro qualcosa anche se vi ripeto, dubito di riuscirci.” Concluse Faragonda. A quel punto alle Winx non restò altro che tornare a casa e seguire il consiglio della preside.
Grazie ai loro poteri di fate Belivix arrivarono subito a casa, dove regnava un silenzio che non era di certo tipico del loro gruppo. Ognuna era assorta nei propri pensieri, avevano affrontato pericoli di ogni tipo e situazioni forse anche più gravi dell’attuale, ma la loro preside, che bene o male una risposta, un aiuto anche se minimo, stavolta non le aveva aiutate ne tanto meno confortate. Faragonda per le Winx era un pilastro che non poteva crollare. Lei, che era sempre risoluta, sempre convinta che il bene potesse trionfare davanti al male, adesso si arrendeva d’innanzi ad un nome.
“Secondo voi è vero quello che ha detto la Preside? Intendo dire, se i nostri pianeti venissero distrutti noi moriremmo?” Chiese Musa. Il dolore che la seguiva dall’attacco a Melody era ancora forte dentro di lei, un esperienza simile la spaventava più di ogni altra cosa.
“Musa nessuno dei nostri pianeti verrà distrutto, troveremo questa Delfi costi quel che costi!” Affermò Aisha guadagnandosi il sorriso delle sue amiche, tranne che di Tecna che era presa dal suo palmare.
“I ragazzi rimarranno a Fonte Rossa per stanotte. Speriamo che loro abbiano avuto più fortuna di noi.” Spiegò Tecna.
“Sentite, so’ che questa situazione è snervante, ma dobbiamo ancora una volta sederci a ragionare tutte insieme. Prima troviamo una soluzione e meglio sarà.” Disse Bloom. Le Winx, se pur stanche si sedettero intorno al tavolo e provarono ad ipotizzare altre soluzioni, nessuna però sembrò valida.
Dopo due ore erano ancora al punto di partenza.
“Beh l’unica cosa che mi rallegra di tutta questa storia è che quella fatina adesso sia ancora su Peractio! Ben gli sta! Spero ci possa marcire in quel postaccio! Ahahah!” Disse ridendo in modo sadico Stella. Le aveva fatto perdere un sacco di tempo che avrebbe speso più volentieri al centro commerciale, il minimo era che potesse marcire su un pianeta triste e inospitale!
“Stella, tu sei un genio! Insomma è vero che questa fata Delfi potrebbe essere arrivata in qualsiasi momento, ma per andarsene necessita della formula che abbia noi!” Esclamò Tecna alzandosi di scatto dalla sedia.
“Appunto, ha ragione Stella quella si trova ancora lì.” Disse Aisha per niente convinta dell’ipotesi di Tecna.
“Questo non può essere! Ho controllato tutte le piante di Peractio, sono tutte velenose. Non potrebbe sopravvivere a lungo lì. Si insomma potrebbe avere delle scorte di cibo, ma prima o poi finirebbero e non potrebbe usare la magia per replicarle.” Flora invece si era convinta.
“Esatto! Lei se ne è andata da Peractio ancora prima che noi arrivassimo probabilmente, ora non ci resta che cercare qualcuno che possieda un potere che gli permetta di andarsene da un luogo come Peractio.” Forse la soluzione era vicina.
“Non dovrebbe essere difficile, saranno in pochi ad avere delle abilità del genere.” Affermò Musa.
“Forse ho trovato qualcosa, prima esisteva un pianeta i cui individui controllavano lo spazio, possedendo quindi l’abilità di teletrasportarsi. Le notizie però finiscono a circa 2000 anni fa. Alcuni documenti parlano di un trattato dal nome “trattato di Abscondi”.Spiegò Tecna, tenendo gli occhi fissi sul suo fedele palmare.
“Il nome del pianeta si sa?” Chiese Bloom.
“No, non riesco nemmeno a trovare degli estratti del trattato. Ma quello che è interessante è che anche le ultime notizie dei sui abitanti risalgono a 2000 anni fa. Ad esclusione di un certo Slot che è stato rinchiuso nella dimensione Omega ed è morto nell’incidente che ha coinvolto anche le Trix. Il perché della sua reclusione non è ben chiaro, nemmeno ai guardiani della dimensione Omega. Non ci sono dati su chi l’abbia portato lì, ma nessuno ha mai pensato di liberalo.” Continuò Tecna.
“Vuoi forse dire che è stato rinchiuso senza che nessuno ne conoscesse le cause e nessuno si è adoperato per trovarle?!” Chiese stupita Flora.
“Forse hanno ritenuto che chiunque l’avesse portato lì, avesse le sue buone ragioni…” Cercò di spiegare Aisha.
“Ragazze guardate qua -disse Tecna indicando lo schermo- c’è una sua foto rinchiuso nel ghiaccio, al centro del ghiaccio è stato inciso il nome Slot, mentre sotto ci sono dei numeri ma non capisco a cosa indichino. Proverò ad inviarli anche a Timmy forse insieme troveremo la soluzione.
“Meno male! Grazie al mio ingegno siamo giunte alla risposta! Beh a questo punto io non sono più di aiuto, vado a dormire. Non ho nemmeno fame con tutto questo casino!” Disse Stella, alzandosi dalla sedia. Fu però bloccata da Bloom, che con sguardo serio e severo disse:
“Non pensarci proprio! Adesso noi tutte aspetteremo la risposta di Timmy, insieme a Tecna! Giusto ragazze?”
“Si!” Esclamarono all’unisono tutte le altre.
“E va bene ho capito!” Disse Stella, ritornando a sedere.
“Beh mentre aspettiamo, vi va di parlare un po’?” Chiese Bloom.
“Certo, di cosa vuoi parlare?” Chiese a sua volta Flora.
“Beh, io avrei una cosa da raccontarvi. Con questo trambusto non ho potuto farlo prima.” Disse Musa.
“Gossip? Avanti spara!” Disse Stella avvicinandosi a Musa.
“Non è una cosa tanto bella, sotto certi punti di vista… -Disse la fata della musica arrossendo-“Quando ero su Melody, ho incontrato un ragazzo che fa parte della scorta reale della principessa.”
“No Musa, ti prego dimmi che non è quello che penso io!” Esclamò Aisha sapendo che da lì a poco ci sarebbe stato un nuovo dramma amoroso con protagonisti Musa e Riven.
“Fammi finire prima di fare insinuazioni! Nel mio soggiorno a Melody ho trascorso molto tempo con la principessa e di conseguenza anche lui e col tempo siamo diventati amici. Quando lui non era di servizio è capitato spesso di uscirci insieme. Siamo andati al cinema, a mangiare fuori, ad un concerto ecc., ma sempre e solo come amici.”
“Riven sa di questo tuo così detto amico?” Chiese Stella.
“No, io amo Riven e so che per lui è lo stesso. Insomma non dubito ne dei miei ne dei suoi sentimenti.”
“E allora quale sarebbe il problema?” Chiese Tecna.
“A me il mio amico non piace, non sotto quel’aspetto almeno. C’è una grande intesa tra noi due, ma solo perché ci assomigliamo sotto tanti aspetti. Non potrei mai innamorarmi di una mia copia al maschile! Insomma il problema è che domani verrà qui a trovarmi, dobbiamo parlare dell’attacco a Melody. Non potevo dirgli di no! Ma Riven sicuramente fraintenderà tutto!”
“Andiamo se è vero che siete solo amici, sarà difficile fraintendere il tutto!” Esclamò Aisha.
“Invece no! Lui si comporta con me come un fratello maggiore e io mi comporto con lui come se fosse mio fratello. Sono in molti ad aver frainteso a palazzo, sono certa che accadrà anche qui!”
“Vedila così, se Riven fraintenderà anche dopo che tu gli avrai spiegato la situazione allora vorrà dire che il problema non sarà il tuo amico barra fratello maggiore, ma la mancata fiducia.” Spiegò risoluta Stella.
“Ehm, mi dispiace interrompere i vostri discorsi, ma a quanto pare quei numeri sono delle coordinate. Non le avevo riconosciute perché ormai sono più di quattrocento anni che nessuno usa più quel metodo per indicare delle coordinate. Domani gli specialisti saranno qui, partiremo domani l’altro a questo punto.” Nessuno osò controbattere l’idea di Tecna, che era come al solito l’idea più logica.
“Dai Musa non fare quella faccia! È  vero che tu e Riven avete avuto già la vostra bella dose di problemi, e che dose aggiungerei, ma il vostro rapporto è molto migliorato negli ultimi tempi. Vedrai che andrà tutto bene!” Disse Flora, mentre insieme alle altre si diresse verso la sala grande dove c’erano ancora i sacchi a pelo del giorno prima.
“Domani chiamo il mio arredatore, così al nostro ritorno dormiremo in dei letti!” Affermò Stella mentre insieme alle altre si sistemava nel sacco a pelo.
“Flora, hai ragione! Ma mi chiedo perché i problemi in amore capitino tutti a me!” Esclamò la fata.
“Ehy signorina non credere di essere l’unica! Ognuna ha i suoi problemi in amore qui. I genitori di Aisha e Nabu continuano a fare pressione sul loro matrimonio, visto che ora stanno insieme davvero.” Il discorso di Stella fu interrotto da una sgomenta Aisha, che non si spiegava come Stella potesse sapere quelle cose.
“Gossip, ovvio!” Rispose Stella con aria di ovvietà. Poi continuò: “Elia tocca Flora solo con un fiore, nel senso vero del termine. Insomma sembra che la nostra Flora per andare oltre il bacio dovrà attendere anche dopo la prima notte di nozze. -A quella frase la fata dei fiori aveva urlato il nome dell’amica, rossa da capo a piedi mentre le altre ridevano.- Alla nostra Tecna, invece va tutto bene, se escludiamo il fatto che Timmy preferisca passare una giornata in mezzo a strane tecnologie più tosto che raggiungerla su Zenith per un appuntamento romantico. Bloom invece deve dividere il suo Sky che il resto di Eraklyon! Il che lascia triste la nostra Bloom, che a quanto pare non sta sola soletta con Sky, senza interruzioni, da quasi un mese!” Ovviamente tutte le Winx citate nel discorso di Stella erano arrossite. Inutile chiedersi come Stella fosse venuta a conoscenza di quelle informazioni.
“Sentiamo a te come va con Brandon? Non dirmi che tra voi procede tutto bene perché non ci credo!” Esclamò Bloom.
“Ovviamente no! Certo ci vediamo spesso, lui viene spesso a trovarmi e lo stesso faccio io. Tuttavia Brandon è e rimarrà sempre un Don Giovanni. So’ che non mi tradisce gli piace solo fare un po’ lo scemo e lo capisco anche a me piace l’attenzione dei ragazzi, ma avvolte preferirei saperlo con i suoi amici che con le sue amiche.” Spiegò Stella.
“Secondo me dovresti parlarci, insomma state insieme da tanto tempo perché non la smettete di fare certi giochetti e non prendete il vostro rapporto più seriamente?” Chiese Aisha.
“Il nostro rapporto non potrà mai essere serio ed è per questo che mi piace.” Rispose Stella.
“Io devo dirvi una cosa.” Disse Bloom rossa in viso e con voce tremante.
“Noi ci diciamo sempre tutto e volevo chiedervi una cosa molto personale, quindi se non volete rispondere fate pure. Sappiate che se vi chiedo una cosa del genere è solo perché ho un disperato bisogno di un consiglio e non so a chi chiedere…” Continuò.
“Avanti, smetti di girarci intorno e chiedi” La intimò Stella.
“Ecco, voi avete già fatto… si insomma voi avete già fatto quella cosa?” Bloom era talmente imbarazzata da non riuscire a parlare.
“Scusa ma non ti seguo.” Disse Tecna, che tuttavia non era la sola a non aver capito.
“Quello che volevo sapere è se voi avete già fatto quella cosa… con i ragazzi” Tentò di spiegarsi meglio Bloom.
“Ah, ho capito tu intendi il sesso vero?” Chiese Stella, lasciando il resto del gruppo in preda allo stupore.
“Si.” Ammise Bloom imbarazzatissima.
“Io si.” Ammise subito Stella. “Immagino di non essere la sola però…”
“Bhe visto che tanto Stella lo avrebbe scoperto comunque meglio ammetterlo subito, anche io” Disse Aisha, anche lei rossa in viso.
“Veramente già lo sapevo…Andiamo nessun altro?” Insistette la fata di Solaria.
“Io…” Rispose Musa.
Tecna e Flora invece negarono.
“Immagino sia inutile chiederti come facevi a saperlo.” Chiese Aisha a Stella, stupita ancora una volta dalle sue abilità di gossiper.
“Immagini bene, ma ora dicci Bloom che cosa vuoi sapere?” Bloom nel frattempo era ancora rossa in viso e rispose con voce titubante.
“Ecco volevo sapere come avete fatto ha capire che era il momento.”
“A dire il vero non lo so, io e Brandon stavo insieme già da tempo avevamo già parlato dell’argomento ma era molto tempo prima e nel frattempo di cose ne erano successe. Un giorno si è semplicemente venuta a creare la situazione ed è successo. Da quel punto il resto è stato più semplice.” Spiegò Stella.
“Voi sapete che mi imbarazza parlare di queste cose, ma capisco il tuo cercar consiglio nelle amiche. Anche io ho avuto dei dubbi, ma ero troppo imbarazzata per chiedere aiuto e mi pento ancora oggi. La mia prima volta fu molto programmata e per niente spontanea, secondo me dovresti aspettare semplicemente che venga il momento e lì vedere se sei pronta o meno.” Disse Musa mentre si torturava una ciocca di capelli per nascondere l’imbarazzo.
“Sono d’accordo con Musa, arriverà un giorno in cui ti accorgerai di essere pronta. Non affrettare le cose.” Anche Aisha era imbarazzata.
“Grazie ragazze, apprezzo che voi vi siate aperte con me e farò come mi avete detto.” Disse sorridendo Bloom, “ora però direi di dormire, voi che dite?”
Le Winx si trovarono d’accordo e visto la giornata stancante il sonno venne presto a trovarle.
 

***

 
“Slot, si può sapere dove diavolo mi hai portato?!” Chiese furiosa la ragazza.
“Non mi hai lasciato molta scelta, sta tranquilla non ti accadrà nulla. Vogliono solo parlare. Seguimi!” Ordinò Slot.
Dopo aver attraversato un lungo corridoio i due si ritrovarono davanti ad un enorme porta e dietro essa vi era la sala del trono.
“Prego, Delfi, entra pure.” Disse Icy con un finto tono di cortesia, mentre Darcy e Stormy ridevano.
“Falla breve, tu sai quanto sia importante per me il tempo.” Affermò Delfi per niente intimorita dalle tre streghe.
“Hai ragione, ecco il punto: noi non possiamo ucciderci ne tanto meno rinchiuderti da qualche parte poiché tu ti salveresti in ogni caso. Quindi noi adesso ti faremo riportare a casa in modo che tu possa continuare con i tuoi strampalati piani che mai funzioneranno, ma tu prima mi restituisci la pagina del libro che hai strappato. Semplice e chiaro.” Affermò Darcy
“Tieni.” Disse Delfi porgendole pagina senza molta scelta. “E ora riportami a casa.” Disse a Slot, che dopo un cenno di Darcy fece come richiesto.
 

***

Era incredibile constatare che nonostante l’alba fosse appena sorta le strade di Magix fossero già affollate, c’era chi faceva jogging, chi si recava a lavoro e chi portava a spasso gli animali. Eppure fino a circa un’ora prima le strade erano così deserte da mettere paura.
Musa non aveva chiuso occhio per tutta la notte e quindi aveva osservato il risveglio della città. Dopo che tutte avevano deciso di dormire lei aveva passato due ore a rigirarsi nel sacco a pelo, così aveva deciso di alzarsi e di andare in una delle terrazze a prendere un po’ d’aria, convinta che vi avrebbe passato solo pochi minuti prima di tornare dalle altre; i minuti erano però erano diventati ore e aveva finito col passare tutta la notte sul terrazzo immersa nei suoi pensieri. Quel giorno sarebbe arrivato Wide, suo amico e membro della scorta della principessa Galatea. Era quindi preoccupata della possibile reazione di Riven anche se non era quella la sua preoccupazione più grande. Wide non veniva a trovarla in veste di amico, ma in veste ufficiale di Guardia della corona e questo non era un buon segno. La preoccupazione e i sensi di colpa dell’attacco a Melody erano quindi stati il motivo della sua insonnia. Aveva chiesto a Wide di anticipare l’appuntamento e quindi tra un’ora lui l’avrebbe aspettata alla stazione.
Aveva deciso di andare a piedi e di farsi una passeggiata prima per cercare di smaltire un po’ di ansia, si era quindi lavata e messa la prima cosa che aveva trovato nell’armadio.
L’ora era passata in fretta e quando avevo visto Wide alla stazione con la sua postura impeccabile e la sua divisa perfetta aveva aumentato il passo e in un secondo si era trovata di fronte a lui.
“Ciao Musa”. Lui le aveva sorriso in un tentativo di rassicurarla.
“Ciao Wide, avanti dimmi tutto subito e senza girarci intorno.” Lui aveva annuito e le aveva fatto cenno di sedersi su un muricciolo e poi aveva preso a parlare: “Dopo l’attacco, come ben sai, il Re era furioso. Sostiene che è inammissibile che una fata guardiana non si preoccupi del suo regno e che ti ha già concesso un anno per dare la caccia agli stregoni, tralasciando il tuo compito di fata guardiana. Ha quindi deciso di toglierti i poteri di fata guardiana. Mi dispiace.” Musa rimase scioccata dalle parole di Wide, lei teneva al suo popolo avrebbe dato la vita per ogni abitante di Melody. Se si era assentata per un anno era solo perché gli stregoni se non sconfitti sarebbero arrivati a distruggere tutta la dimensione magica.
Nella sua testa in quel momento c’erano mille pensieri e mille parole che volevano uscire, ma le uniche parole che disse con voce tremante furono:
“No-n non può far-farlo…”
“Invece può, accusandoti di inadempienza ai tuoi doveri e portando delle prove al Consiglio di Melody ti priverà del tuo potere di fata guardiana. Questo è quanto il Re mi ha detto di riferirti. Ora però lascia che ti parli da amico. Galatea fa parte del Consiglio e lei in questi giorni ha discusso molto con il padre per non far arrivare la questione al Consiglio, ma non ci è riuscita. Tuttavia Galatea gode di maggior prestigio del padre, sia da parte del popolo che da parte del Consiglio. Lei ti difenderà e i membri del Consiglio non oserebbero mai dare contro alla futura regina. Rimarrai una fata guardiana, ma dovrai far si che una cosa del genere non ricapiti mai più, la principessa rischia molto esponendosi così tanto per te e se le accuse del Re si dovessero dimostrare vere quella che rischierebbe di più sarebbe lei.”
A quelle parole il cuore di Musa si risollevò, saper di poter mantenere i poteri di fata guardiana era stata per lei una bellissima notizia.
“Mi sento sollevata. Tu sai quanto tengo a Melody, non essere in grado di proteggere il mio popolo è ciò che più mi spaventa. Grazie di tutto.” Dopo queste parole Musa lo abbracciò e il peso che l’aveva tormentata da giorni si dissolse nel nella. Doveva molto a Galatea e solo continuando a migliorarsi e a lottare sarebbe riuscita a sdebitarsi.
 

***

 
“Melody è ora sotto il nostro pieno controllo.” Disse Aura alle Trix.
“Bene, Nil a che punto sei su Zenith?” Chiese Darcy.
“Mi serve un altro giorno, uno soltanto e poi farò di Zenith il Regno del Caos.” Rispose sorridendo Nil.

Continua...

Chiedo scusa per il ritardo, questo è un capitolo di transazione ed è stato molto difficile per me da scrivere.
Ci tengo a ringraziare tutti quelli che leggono, ma in modo particolare vorrei ringraziare ilaria_manga1, K i r y e miciafra che hanno inserito questa storia tra le preferite e anche Bitter_sweet, GiulyIchigo, Gwen_Blu_Tardis, JCMA, kikkab, Luna95, nessi98, pikkola_puffetta, Rick86, ShessomaruJunior e  Strawberry_chan93 che hanno messo la storia tra le seguite. Infine vorrei ringraziare DR EGGMAN che mi ha dato dei preziosi consiglio per sviluppare la storia. 
Grazie a tutti!
  
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