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Autore: AndreaMesso45    10/09/2012    1 recensioni
Siamo nel futuro, un futuro apocalittico.
Dopo il colpo di stato del Regime, è stata proibita ogni tipo di arte e incarcerati tutti i musicisti che non hanno voluto aderire al programma di "riabilitazione artistica".
Però qualcosa si muove nel profondo della terra, è l'ora della Rivoluzione!
Genere: Avventura, Science-fiction, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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22/01/2030
Oaxaca de Juàrez
Messico

 
 
“Hook me up a new Revolution                                  “Agganciami ad una nuova Rivoluzione
‘cause this one is a lie ….”                                         Perché questa qui è una bugia … ”
 

I cinque, ora al completo, partirono per ritornare all’elicottero che gli avevi condotti in Messico.
Il problema più grosso era tornare indietro e ripassare la dogana, serviva uno stratagemma diverso da quello delle bare.
Dave iniziò a spremersi le meningi letteralmente, strofinandosi e massaggiandosi le tempie con gli indici delle mani.
Pensava a come tornare indietro, invitò anche gli altri a farlo, nel frattempo Pat radunava le sue cose più care dentro un vecchio zaino, una borsa consumata da tennis.
Non aveva da portarsi dietro chissà che cosa, solo qualche effetto personale ed un cambio di vestiti.
Ehi, amigos, sono pronto por l’aventura!” esclamò Pat, ma notò nei suoi amici solo espressioni dubbiose.
Allora, visto che la situazione sembrava non evolversi e rimanere statica, Dave saltò su con “Okay, ho una idea” e poi cominciò ad incamminarsi.
Non volle rivelare a nessuno la sua idea, probabilmente perché non ne aveva una, in realtà voleva solo dirigersi verso l’elicottero sperando di trovare l’illuminazione durante il tragitto.
I compagni, in ogni caso, lo assecondarono e lo seguirono, i Foo partirono in quinta verso il ritorno negli Stati Uniti.

Proprio a metà del tragitto sentirono un fortissimo boato in lontananza ed uno scoppio.
All’improvviso la radiotrasmittente a basse frequenze che aveva con se Taylor prese a funzionare e si sentì una voce gracchiare “crrr … Sono sot …crrr …. Attacco!! Crrr … tshk … Mi hanno colpito!
Non si capiva molto dal messaggio ma fu subito chiaro che la voce, seppur così distorta, era di Vincent.
Continuava a stridere la radiotrasmittente, si sentiva spari e suoni rintronati oltre che a frasi di Vincent appena udibili.
Il telegramma era, tuttavia, chiaro ai cinque musicisti, Vincent era stato scoperto così come loro ed era stato attaccato.
Taylor continuava ad urlare nella radio “Mi senti, Vincent? Mi senti? Ripeti! Cosa sta succedendo, passo!”.
Non ottenendo una risposta ma solo suoni distorti e poco chiari, Dave prese dalle mani dell’amico la radiotrasmittente e se la portò alla bocca ed urlò spazientito “Che diavolo succede lì? Vincent? Che diavolo succede lì?”.
Aspettò una replica che arrivò subito ma non era quella che si aspettava “Scappate! Scap …”, poi si sentì uno sparo e il rumore di qualcosa che cade per terra, successivamente altri rumori confusi e all’improvviso una voce “Chi è lì? Chi è lì? Arrendetevi e non farete la fine del vostro amico qua”.
Dave sgranò gli occhi, spense la radio e la gettò via lontano bestemmiando come non aveva mai fatto.
Il loro piano per il ritorno era stato completamente gettato via, adesso erano senza via d’uscita.
Taylor cominciò a mangiarsi le unghie e a camminare avanti ed indietro parlando sottovoce tra se e se, Chris invece si mise seduto per terra, Nate sprofondò in un pianto colossale.
E Dave?
Dave era completamente sorpreso, attonito, fermo e muto, terrorizzato; pensava tra se e se “Gli ho portati alla morte! Gli ho portati alla morte!”.
Ad un tratto si sentì una voce roca provenire da dietro tutti, era Pat, aveva ancora un sorriso stampato in faccia, di uno che non ha paura di niente, l’espressione di un vecchio saggio.
Disse “Ehi, amici, non state così giù. Io so dove possiamo trovare un velivolo, anche se di fortuna.
Cazzo, Pat! Lo dicevo, l’ho sempre detto! Tu sei un gran figlio di buona donna!” esclamò Dave con un gran sorriso ritrovato.
Fu in quell’istante che si sentì un suono di elicotteri che arrivano e di macchine, con tanto di sirena attaccata, era la Milizia e stava venendo a prenderli, Taylor allora urlò “Muoviamoci!!!”.
Pat, dove dobbiamo andare esattamente?” chiese Chris tutto di un fiato “Bisogna proseguire per la strada qui a destra, qualche kilometro più in là troveremo una rimessa per auto, nel retro ci deve essere una piccola pista di atterraggio e dovrebbe esserci un elicottero” rispose Pat alzando la voce, poiché il rumore della Milizia che arrivava si faceva pian piano più grande.
Okay, dobbiamo muoverci! Bisognerebbe trovare il modo di arrivarci nel minor tempo possibile” aggiunse Nate, ripresosi dal pianto di qualche secondo prima.
Ecco …” sussurrò Pat e poi indico verso un punto dove c’erano una carrozza con due cavalli ed un vecchio sidecar “Ci sarebbero quelli”.


Dave sgranò gli occhi e fissò Taylor che disse “Nella vita bisogna adattarsi ogni tanto eh?”, quindi disse “Andiamo!”.
Dave salì sul sidecar con Taylor, mentre gli altri tre salirono sulla carrozza, una vecchio rottame che sembrava provenire da un set di un film di Sergio Leone.
Pat si mise alla guida del vecchio calesse poiché in questi anni si era specializzato nella guida dei cavalli, o almeno, così disse lui in quel momento.
Dave cercò di mettere in moto il sidecar e dopo svariati tentativi ci riuscì facendo sobbalzare il motore e producendo molto fumo della marmitta.
Allora, dobbiamo proseguire per una strada poco aperta, per esempio le vie di un paese, in modo da seminare meglio qui militari” propose Dave urlando per farsi sentire.
Così rispose Pat “Seguitemi, faremo delle piccole vie e stradelli di questi paesi qua intorno. Avanti! Argg!!” e con la frusta diede un bello sbatacchio ai due cavalli che partirono subito velocissimi facendo sobbalzare Chris e Nate, seduti nella carrozza dietro Pat.
Dave sgasò e partì anche lui seguendo l’amico con Taylor che si teneva stretto nella cabina del sidecar ed urlò “Dave, sai come si guida questo coso??!!”.
Accidenti Taylor!! Certo! È come andare in bicicletta!” affermò subito l’amico …. “Ma tu sai andare in bicicletta?” richiese Taylor.
Allora Dave eseguì una curva stretta per seguire Pat che era entrato in un piccolo vicolo, una curva ad alta velocità che per poco non si ribaltò con tutta la moto ed urlò “Ovviamente no! Tieniti fortee!!!”.
Nel frattempo la Milizia notò il loro tentativo di fuga e cominciarono a braccarli con alcune moto vedette, facendo tornare indietro gli elicotteri poiché le strade erano troppo piccole e poco visibili.
Ahhh!!! Pat!! Attento a quei vasi!!” urlò Nate, la carrozza girò violentemente a destra evitando l’ostacolo, subito dopo gridò Chris “Pat, attento a quel muro!! Proprio davanti a noi!!” ed il calesse svoltò violentemente a sinistra schivando quella parete.
La fuga in carrozza non andava molto leggera per i tre musicisti ma anche Dave e Taylor non se la passavano molto bene nel sidecar, infatti anche loro schivavano gli ostacoli sempre all’ultimo minuto, alzando tantissima polvere a causa dello slittamento delle ruote della moto.
Ad un tratto, dietro di loro, apparve uno della milizia che li seguiva con molta foga su una moto vedetta, così Taylor cominciò dal sidecar a lanciargli addosso gli oggetti che trovava lungo il tragitto, riuscì a prendere un vaso da un tavolo in una via ed a tirarlo a quel poliziotto che lo schivò.
Continua così Taylor! Lanciagli tutto!!” esclamò divertito Dave.
Il poliziotto non voleva demordere, così Taylor si tolse una scarpa e gliela tirò dritto in faccia, lo prese in pieno ed egli cadde rovinosamente per terra lasciando via libera ai musicisti ribelli.
Si!! Rivoluzione!!” esordì Taylor.


 
Quando Pat urlò “Siamo arrivati!!” ci fu un sospiro di sollievo da parte di tutti ma fu subito seguito da un altro problema, come far partire il velivolo e come pilotarlo.
Pat scese dalla carrozza con Chris e Nate mentre Dave parcheggiò il sidecar lì vicino con Taylor, che nel frattempo controllava se era ancora tutto intatto dopo quella interminabile fuga.
Allora, quello è il velivolo” affermò Pat indicando un vecchio aeroplano malridotto, in piedi per miracolo, con le ali mezze sbeccate.
No, quello è un cesso con le ali” considerò Taylor e fissò i suoi amici di sempre “Qualcuno qui sa pilotare un aeroplano di questo genere?”.
Allora Dave alzò la mano, si mise gli occhiali da sole e si avvicinò per salire sul velivolo e Taylor subito ridisse “Ma cosa lo chiedo a fare!
Ovviamente Dave non sapeva pilotare un elicottero, ne tanto meno guidare un sidecar, ma la missione che aveva e che portava avanti gli sembrava più grande di lui, gli sembrava un dovere ed era disposto a dare tutto per quello, compresa la sua vita.
Avanti! Non lamentiamoci! Sarà pure un cesso o qualcosa del genere ma non avete notato che ci sono cinque posti?” affermò Grohl.
Così rispose Nate con molta ironia “Ah, giusto! Così moriremo in compagnia, almeno”.
Chris controllò il carburante del velivolo, notando che il serbatoio era mezzo pieno fecero qualche calcolo per decidere se era il caso di partire così o se era meglio rimboccarlo di qualche litro, decisero di partire così.
Dobbiamo sbrigarci, anche se siamo riusciti a seminare qualche esercito di imbecilli laureati come quei militari, non vuol dire che qua siamo al sicuro. Saremo al sicuro una volta atterrati a Portland, sotto la protezione di Cameron” precisò Taylor.
I posti a sedere erano due davanti, due di dietro e uno come fanalino di coda … ma la bellezza dei quel povero e triste aeroplano era una mitraglietta sulla coda, bellissima e ancora in ottime condizioni.
Ovviamente Dave e Taylor si misero ai comandi davanti, Nate e Chris appena dietro di loro e Pat nell’ultimo posto con la mitraglietta.
Quell’arma gli ricordò il suo amato fucile, così cominciò ad accarezzarla, Dave notò la cosa e così sussurrò a Taylor “Fidati di me, quando arriveremo a Portland, non diamo armi a Pat, intesi? Ci farà ammazzare tutti”.
Dave cominciò a toccare tutti i pulsanti dell’aeroplano che a dir la verità non erano così tanti, ma erano abbastanza complessi per una persona completamente a secco di informazioni su come volare.
Allora chiese al compagno di fianco se riusciva a trovare una sorte di manuale su come imparare a volare.
Taylor iniziò a cercare in ogni buco del velivolo e trovò un pezzo di quello che una volta era stato il manuale di bordo dell’elicottero.
Bè, qui le cose sono piuttosto … semplici” affermò Hawkins iniziando a leggere quel libro mezzo bruciacchiato e impolverato.
Disse a Dave su come accendere il motore, scese Nate a far girare le pale della ventola davanti al muso, diede un bella spinta e il motore tossì e partì a stento.
Il motore sembrava essersi accesso ma cominciò a perdere potenza ed a spegnersi così Taylor urlò a Dave “Tira l’aria!!” e si sentì rispondere “L’ho appena tirata miseria ladra!”.
Allora toglila, per l’amore di Dio!!” suggerì Chris … ed il motore partì regolarmente.
Appena Nate fu risalito al suo posto, cominciò il duro lavoro di Dave per far volare quella sottospecie di lattina volante.
Cominciò a dire numeri strani come “Allora, undici all’altezza, quattordici al decollo, mille e mille di potenza al comando” e Taylor esclamò “Che stai dicendo?”.
Non ottenne risposte ma si beccò un mezzo schiaffetto sulla guancia dall’amico che fece un gran sorriso e cominciò il decollo.
Il velivolo prese a muoversi pian piano, Dave lo indirizzò verso la pista di lancio, non tanto lunga ma sembrava sufficiente per quel tipo di elicottero.
Taylor cominciò ad incrociare le dita e disse guardando il cielo:
 
“Yeah, I’m lookin’ to the sky to save me                               “Si, guardo il cielo perché mi salvi
Lookin’ for a sign of life                                                            cerco un segno di vita
Lookin’ for something to help me burn out bright”             Cerco qualcosa che mi aiuti a scoppiare luminosamente”
 
Nate annuì ed aggiunse a quello già detto dall’amico:
 
“I’m lookin’ for a complication                                                “Cerco una complicazione
Lookin’ ‘cause I’m tired of lyin’                                                cerco perché sono stanco di mentire
Make my way back home when I learn to fly”                        Fai che io ritrovi la strada di casa quando imparerò a volare”
 
E fu in quel momento che l’elicottero si alzò in volo, si sollevò da terra e prese a volare, ci fu un urlo degno di White Limo da parte di Dave e compagni.
Tra mille peripezie e sbalzi di quota, alla fine Dave riuscì a rimettere dritto l’aereo.
La fortuna volle che sopra a quel velivolo ci fossero anche i caschetti di volo, così i cinque Foo Fighters erano imbacuccati con quei caschi strani con gli occhialini classici, simili a quelli per nuotare.
Stiamo volando! Mamma, guardami! Stiamo volando!” urlò Chris, e girò indietro per dare una bella pacca sulle spalle a Pat che rideva come un matto.
Okay, adesso però, dimmi dove devo andare Tay!” esclamò con un gran ridere Dave all’amico.
 

Volavano tranquilli nel cielo, miracolati da Dio o da chi per lui, cinque vecchie rock star che venti lunghi anni prima solcavano i migliori stadi di tutto il mondo, oggi erano lì a volare per portare la Rivoluzione negli Stati Uniti.
Qui procediamo che è una meraviglia!!” osservava ogni tanto Dave verso i suoi amici.
Ma la fortuna è cieca, così ad un certo punto sbucò quasi dal nulla un piccolo elicottero simile al loro guidato dalla Milizia e cominciò a sparare.
Dave allora imprecò e virò violentemente rischiando di far capottare tutti in modo da evitare i proiettili.
Accidenti!! Dobbiamo toglierceli di torno!!” urlò Taylor e si girò indietro.
Poteva osservare tutto quello che voleva, l’elicottero della milizia che sparava contro di loro, un gabbiano che passava di lì, Nate che si era accucciato nel suo seggiolino e Chris che cercava di estrarre la sua pistola dalla cintura dei pantaloni … invece notò una sola cosa, il sorriso di Pat sulla faccia e allora capì … così disse “Va bene Pat, dacci dentro!”.
In quel momento, Pat prese il mitragliatore sulla coda e cominciò ad aprire il fuoco assordando i suoi compagni e ridendo all’impazzata per ogni colpo che faceva esplodere da quell’arma.
La Milizia fu sorpresa nel vedere una risposta al loro fuoco così dovettero anche loro cambiare rotta per evitare i colpi, ma anche Dave dovette correggere il volo a causa del rinculo violento che il mitragliatore apportava sulla coda dell’aeroplano.
Così urlò “Tenetevi forte!!! Siamo quasi arrivati a casa!! Manca poco!!”.
Pat continuava a mitragliare quei poverini dei militari che dovettero lasciare il loro elicottero e paracadutarsi per salvarsi da una imminente caduta, infatti Pat aveva bucherellato tutto il loro serbatoio e perdevano carburante a vista d’occhio.
Vedendo la Milizia arrendersi Chris fece un urlo di gioia estremo e lo seguì a ruota il compagno di posto Nate.
Il volo allora riprese un tema meno agitato e più sollevato, tutti e cinque i musicisti si calmarono e cominciarono a riprendere fiato dalla lotta appena compiuta.
Dave si girò a fissare per un attimo Pat e poi ritornò con lo sguardo avanti e disse a Taylor sottovoce
 
 “Pat Smear alla mitragliatrice! E domani?.... Domani Tom Petty alla Casa Bianca?
 


To be continued …
   
 
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