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Autore: Soleil Jones    11/09/2012    2 recensioni
― Raccolta di One-Shot ; Inghilterra/OC!Londra ― Arthur Kirkland/Charlotte Doyle.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inghilterra/Arthur Kirkland, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Era da molto tempo che quella soffitta non veniva messa in ordine (Secoli e secoli per precisare) e dato che quell’oggi fuori c’era un gran tempaccio, Arthur aveva deciso di dedicare un po’ di tempo proprio a quell’attività, facendosi aiutare da Charlie.
-Uff, oggi sì che passeremo una bella giornata …- Disse sarcastica la castana sollevando un vecchio libro polveroso.
-Lo so che non ne hai voglia ma qualcuno deve pur farlo- La riprese Arthur iniziando a rimboccarsi le maniche –Comincia col baule laggiù, mi pare che risalga … Mh, forse al sedicesimo o diciassettesimo secolo, o giù di lì-
Charlotte sospirò rassegnata, e andò ad aprire quel grande baule rosso rimanendone subito alquanto allibita da ciò che vi era all’interno.
“Ehi, ma questa roba risale alla guerra anglo spagnola …”
Per caso, le sue mani andarono a finire su un paio di vecchi pantaloni rotti. Riconoscendoli, Charlie li sollevo in aria alzandosi –Ehi Arthur, te li ricordi questi?-
La nazione si voltò a guardare la compagna incuriosito, e al riconoscere il vecchio capo d’abbigliamento strappato in parte all’altezza del sedere, avvampò di colpo. Al contrario, Charlie se la rideva sotto ai baffi …
 
Era caduta rovinosamente a terra cercando di portare nella stiva una cassa di mele. Le piaceva rendersi utile, e poi non ce la faceva a stare ferma in una cabina, contrariamente a quanto le chiedeva Arthur.
Beh, se glielo chiedeva però un motivo l’aveva, conoscendola probabilmente aveva previsto un incidente simile.
Fortunatamente Londra non si fece nulla ma … I suoi pantaloni preferiti non potevano dire lo stesso.
Al sentire quel tonfo, Inghilterra si precipitò sul ponte e rimase di sasso al vedere Londra, dinnanzi a lui, con i pantaloni strappati all’altezza dei glutei.
Arrossì di botto cercando di non guardare verso la biancheria che per fortuna nascondeva tutto, e mentalmente si chiese come diavolo fosse stato possibile che London finisse così.
Non che fosse per il fatto che si guardavano uno più imbarazzato e balbettante dell’altra ma, ecco … La ciurma della nave era praticamente tutta al maschile.
Secondo voi dove avrebbero dovuto guardare?
 
Charlie ridacchiò con le guance un po’ rosse –Eh sì, quella volta ho fatto una delle mie figure del cavolo ma, la tua faccia era impagabile!-
-F-FINISCILA E BUTTALI VIA!- Rispose più rosso del rosso Inghilterra, tremendamente imbarazzato, voltandosi dal lato opposto e riprendendo a riordinare.
Charlie era solita sdrammatizzare sulle figure che ogni tanto faceva ma, lui mica tanto … Poi secondo la sua mentalità Londra era praticamente di sua proprietà (Per così dire) e ne era geloso … Insomma, gli rodeva il fatto che quella volta molti marinai videro ciò che non dovevano vedere anche se poco e non benissimo, ecco tutto!
Charlie soffocò le risate solo per amore dell’inglese, e per non far andare in frantumi il suo orgoglio assieme alla sua dignità, pescando dal baule una sciabola.
Si illuminò in un gran sorriso riconoscendola.
-ARTHUR!-
Temendo che avesse bisogno di qualcosa, e spaventato dal suo grido improvviso, Inghilterra si alzò di colpo battendo contro il coperchio del baule dove conservava oggetti e vestiti di quando era piccolo.
-Ahia! Dannazione, ma che hai ade …- Appena vide Charlie impugnare la sua vecchia sciabola da pirata, gli venne in mente un altro ricordo di cui avrebbe fatto a meno.
-Ehi, indossa questo!- Trillò Londra lanciandogli il soprabito vistoso e tuttavia in buone condizioni che indossava quando era un corsaro. Arthur lo fissò un attimo, notando che lei si era messo quello che si era fatta fare giusto perché le piaceva il design e perché voleva essere come la nazione. Le era sempre stato grandino sulle maniche ma ci stava molto bene.
Poi con l’abbigliamento di quel giorno, sembravano come tornati sulla nave!
-Ahah, questa sciabola me la ricordo. E tu?-
“Certo che me la ricordo”
 
Il ricordo risaliva a uno dei tanti abbordaggi subiti da parte dei galeoni spagnoli.
Quella volta però, c’era Spagna in persona a capitano della grande nave, e non appena le due imbarcazioni, l’una inglese l’altra spagnola, si incrociarono scoppiò il putiferio.
Gli spagnoli erano bravi, certo, ma gli inglesi sapevano come metterli a posto …
Quella volta però, Inghilterra ebbe l’ (Infelice) idea di domandare ad Antonio con tono beffardo e puntandogli la sciabola alla gola: -Ultimo desiderio bastardo spagnolo?-
L’ispanico sorrise lanciando una fugace occhiata maliziosa e che tutto diceva a Londra e rispondendo subito: -Sì, vorrei portare via con me la tua ragazza-
Al che, al diavolo il suo ghigno vincitore, Arthur arrossì come mai aveva fatto in vita sua (O meglio, fino ad allora) sbraitando irato e con gli occhi spalancati: -LEI NON È LA MIA RAGAZZA E COMUNQUE PUOI SCORDARTELO! NEANCHE NEI MIEI INCUBI PEGGIORI TE LA CEDEREI!-
 
-Ahwwwwwwwwwwwwwwwwwww~ …- Sospirò sognante Londra con le gote deliziosamente arrossate e con un batticuore dovuto solo alle parole pronunciate da Arthur, il quale, si era rintanato in un angolino buio ed emo, maledicendo se stesso nel momento in cui aveva trascinato Charlie via dal divano costringendola a salire in soffitta con lui.
-Oh andiamo England, sei stato dolcissimo quella volta … Devo ammettere che un po mi mancano le traversate in mare aperto, lo sai?- Disse ancora il capoluogo britannico frugando nel baule in cerca di qualcos altro, e trovandovi la sua vecchia bandana, che non esitò a legarsi in testa.
-Ahah, guarda, non sono cambiata di una virgola da quei giorni!- Affermò fiera rimirandosi in un vecchio specchio impolverato.
Arthur la fissò un secondo per poi andare ad aggiustarle la bandana –Non hai mai saputo metterla come si deve, è proprio vero che non sei cambiata-
Si bloccò di colpo ricordandosi di qualcosa …
Charlie non sapeva mai mettersi ben bene la bandana che tanto le piaceva, e lui pazientemente la aiutava …
Stessa cosa valeva per il soprabito: le piaceva indossarlo ma alla fin fine sembrava più una ragazzina allegra e scherzosa che una piratessa che oltretutto rapresentava anche la capitale della gloriosa Inghilterra.
Una volta era addirittura andata a finire in un bacio. Nella cabina del capitano …
 
Verde nell’azzurro.
Mare nel cielo.
Speranza e libertà.
Era bastato un contatto simile a far scoccare la scintilla e ad avvicinarli in pochi e ben scanditi secondi.
Le sue labbra sottili e briganti cercavano quelle morbide e innocenti, trovandole.
Sfioradole.
Amandole.
Scontrandovi come in una lotta. Sì, una dolce lotta in cui nessuno aveva la meglio.
Era confusa Charlotte, lo era davvero molto, ma provava una piacevolmente strana sensazione di completezza al sentire le candide seppur passionali e calde labbra di Arthur baciarla sulla bocca.
Era un pirata lui, altro che gentlemen.
Le provocava un incendio emotivo incredibile, che partiva dalla bocca dello stomaco, arrivando alle guance e così tingendole di rosso.
D’altra parte, lui, non si capacitava del tutto di ciò che stava facendo ma, tanto valeva lasciarsi andare alla volontà del suo cuore.
Lui era deciso nel baciarla, lei invece era abbastanza disorientata ma a parte questo, impazziva di gioia e piacere nel sentire le sue candidi e dolci labbra ricambiare le attenzioni delle sue, seppur con maggiore ingenuità.
Avendola dovuta definire, lui avrebbe detto che era una sirena. Già, la sua sirena.
Era tutto perfetto, ma …
-Ehi Arthur, ti volevo chiedere … Eh, ma che ...-
Proprio così.
Mentalmente si appuntò di chiudere a chiava la prossima volta, sapendo che America, oramai un ragazzino, era nei paraggi e che (Imitando la figura di Londra in un certo senso) non si faceva il minimo problema nell’adoperare le sue lezioni di buone maniere quando doveva entrare in una stanza, tra l’altro rischiando di rompernela porta vista quanta energia possedeva.
Il ragazzino, ancora più ingenuo della stessa autrice (È un dato di fatto) li fissava senza capire minimamente di aver interrotto un momento unico e irripetibile, oserei dire, e …
E fu così che armata di mazza, Londra prese ad inseguire furiosa la nazione per tutta la nave.
 
Le espressioni dei due non avevano proprio prezzo! (Ve le rappresento sotto)
Charlie era terribilmente imbarazzata per la situazione vissuta, e in parte si sentiva un pochino in colpa: America non l’aveva di certo fatto di proposito a rovinare il loro primo bacio.
La sua espressione? >> n///n’
D’altra parte, Inghilterra l’imbarazzo lo provava, ovviamente sì, ma l’assistere alla scena di Londra perdere tutta l’ingenuità e la delicatezza che vantava nel suo viso gli fece un certo effetto >> =///=
-Ehm, d’accordo, ora basta con i ricordi e sotto con le pulizie- Mormorò Inghilterra togliendosi di dosso quel vecchio soprabito e togliendolo anche a Charlie, per poi notare però, uno strano cappello nel baule.
-Oh, ehi Charlie, io non ricordo di avere un cappello così quando facevo il corsaro- Disse mostrando il copricapo alla nazione, dal cui viso il sorriso scomparve.
“Ah, quello …”
 
Il mare blu che prendeva le sfumature del sole al suo incontro con l’orizzonte …
Sulla prua di una nave britannica, una coppia.
Uno biondo.
L’altra mora.
-Sto volando Arthur!- Esclamò estasiata Charlie sul ciglio della prua mentre il corsaro la manteneva per le braccia e perplesso (E rovinando l’atmosfera, accidenti a lui) intervenne.
-Ehm, si può sapere che stiamo facendo?-
Ed ecco il dolce sorriso andare scemando sul dolce viso della dolce Londra.
-L’autrice ha un DVD di un film con questa scena, mi piace, e quindi la facciamo. Punto.- Stabilì concisa e autoritaria –Ora posso riprendere?-
-Oh sì, avevi detto che stavi volando … Beh, in effetti è così: stai volando in mare- Affermò spingendola fuori bordo.
-Eh? Ma perché?!- Chiese disorientata Charlie, ricevendo in risposta un seducente sorriso, seguito da una rivelazione detta in tono ugualmente focoso e sensuale –Io non sono Inghilterra, sono Spagna- Rivelò togliendosi la parrucca color grano e rivelando morbidi capelli mossi e castani.
Ed ecco che qua dovete leggere l’esclamazione di Charlie al rallentatore.
-Nuooooooooo~ …-

Ehm …
Non cadeva più dato il rallenty.
-Ma quanto ci metti?- Domandò confuso e alquanto spazientito l’ispanico.
-A me lo chiedi?! Chiedilo a Sol!- Rispose anzi, gli urlò Charlie.
E Spagna si voltò contro di me.
(A me lo chiedi? Chiedilo alla tizia qua vicino a me! -.- NdSol indicando Sary_chan)
(Ve lo dirò, ma in cambio voglio delle certe cose … NdSary avvolta da aura inquietantemente oscura)
(Ehm … Ok my personal stalker, ora lasciamoli stare -,- NdSol trascinando Sary via per le braccia, o almeno ci prova)
(Non finché non avrò avuto quello che voglio! Sol! lasciami! Lasciami ho detto! Voglio il mio R-18!!!!! … NdSary venendo trascinata via da Sol e lasciando un solco al suo passaggio tanto è ostinata)
 
Arthur guardò disorientato la capitale, la quale non sorrideva. Oh no, stranamente prese in mano la sua amata (Pericolosa per l’incolumità di umani e non) e fedele mazza assieme al misterioso cappello, e se ne andò.
“E-eh? Ma che le è preso?”
 
ANGOLO DI UN’ (Irrecuperabile) AUTRICE E DELLA SUA (Pazza) COMPLICE
 
*Si nasconde dietro suo cugino, che dorme come un ghiro ma poco importa, a pensarci quando dorme è così carino che, chi lo colpirebbe?*
Ok, prima che senza pensarci due volte, arrivi da me da Capri alla velocità della luce, ci tengo a dirti una cosa Charlie.
LA COLPA È TUTTA DI SARY!!!!!!!!!!!!!!!!! >____< *Indica morbosamente e continuamente Sary mentre si abbraccia al cugino, non avendo il panda Cherol (La nostra mascotte) con lei*
Le ho chiesto di aiutarmi a scrivere il capitolo demenziale più demenziale della raccolta (Salvo che in futuro mi venga in mente di chiederle di nuovo aiuto) e guarda che abbiamo combinato?
 
(Un capolavoro? NdSary fiera)
(Uno schifo?! NdCharlie adirata e ancora gocciolante)
 
Lei c’ha messo le idee, io le ho scritte (Dato che per natura lei è più pigra di Veneziano, a scrivere -.-)
 
PS: Sary mi ha chiesto di inserire una sua noticina …
Se non sopportate le suppliche, non leggete. VI PREGO DATEMI QUALCHE SPUNTO PER SCRIVERE QUALCOSA, ANCHE UNA CAVOLATAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!
(By Sary)

PPS: Ho fatto un disegno!

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