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Autore: Koizora    11/09/2012    0 recensioni
Nel giorno di Natale, tutta Hogwarts si trova a festeggiare. Gli studenti sono felici e si scambiano i regali. Solo una persona non partecipa a questa gioia. Hermione Granger infatti desidera trovarsi in un altro luogo, accanto alla sola persona che ama.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Il cielo era limpido e sereno la mattina del 25 Dicembre, e il sole risplendeva alto illuminando la zona circostante con i suoi raggi. Guardandolo, qualcuno avrebbe potuto pensare che fosse una calma giornata autunnale se non fosse stato per lo spesso strato di neve , che ricopriva il parco. Sullo sfondo si stagliava la sagoma di un castello, pieno di torri e guglie, con una grande quantità di finestre quasi tutte buie. La maggior parte degli studenti di Hogwarts ancora si trovava nei grandi letti a baldacchino, tra le braccia di Morfeo. Solo un’ombra si muoveva dietro le finestre della torre nord, la sagoma di una ragazza. Con i capelli cespugliosi e gli occhi tristi, Hermione Granger guardava il panorama dal suo dormitorio.  Ai piedi del suo letto giaceva una calza piena di regali scartati. Li aveva aperti con trepidazione, cercando quello di Lui. Ma alla fine si era dovuta arrendere all’evidenza: Ron non le aveva mandato niente, neanche un biglietto d’auguri. Due lacrime caddero dai suoi occhi, poi, con un sospiro, le asciugò. Ne aveva versate già troppe ed era il momento di andare avanti. Tuttavia, nonostante i buoni propositi, Hermione non riusciva a smettere di pensare al ragazzo lentigginoso, alto,e dai capelli color fiamma che le aveva rubato il cuore. Con la mente iniziò a vagare verso ricordi lontani, fatti di sorrisi e sguardi complici, di mani sfiorate casualmente e di gote rosse, di liti e chiacchiere amichevoli davanti al fuoco. E poi le estati alla tana, le partite a Quidditch, la caccia agli gnomi e le cene in compagnia. Hermione iniziò ad immaginare la Tana durante le feste. Sicuramente a quest’ora tutti dormivano nei loro letti, i regali ancora nelle calze. Poi ci sarebbe stata la ricca colazione della signora Weasley, le chiacchiere vicino al fuoco, le partite a scacchi e la musica. Improvvisamente ella desiderò ardentemente essere lì con loro, e la distanza acuì la tristezza e il dolore provato. Presto le guance furono solcate da rivoli di lacrime che scendevano copiosamente, mentre il respiro era spezzato da qualche singhiozzo. È  dunque questo l’amore? Questo è quello che si prova per la persona che desideri?
Sospirando Hermione decise di interrompere queste fantasie,  e si sforzò di pensare alla giornata di oggi. Staccandosi dalla finestra si asciugò le lacrime e decise di scendere per la colazione, pensando a come occupare il tempo libero. Decise di ritirarsi in biblioteca a studiare e magari passare da Hagrid. Qualunque occupazione, anche la più banale, andava bene. Hermione era disposta a fare qualunque cosa per distrarsi e non pensare a Ronald Weasley 
  
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