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Autore: AriiiC_    11/09/2012    0 recensioni
Come sono andati i primi Hunger Games? Quegli Hunger Games senza favoriti subito dopo la guerra? Quegli Hunger Games appena istituiti e non ancora legge?
Anneka ha 14 anni e viene dal distretto 9. E' praticamente orfana.
Ha due fratelli e un migliore amico che si offre per salvare uno di loro.
Non vuole morire, ma è pronta a farlo se servirà per salvare qualcuno a cui tiene.
Storia momentaneamente ferma.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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 La mattina inizia come tutte quelle da quando sono qui. Solo la mia tuta da allenamento è stata sostituita da un'altra, altrettanto comoda ma tutta di stoffa dorata. Ora è il numero 9 ad essere nero. La mia colazione è più abbondante del solito dato che ho più tempo. Senza rendermene conto mi trovo Blair accanto. Non è bella come l'ultima volta, infatti è senza trucco e gli occhi rossi non cercano neanche di nascondere che ha pianto di recente. La scruto cercando di capire che le passa per la testa, ma ci metto troppo. E allora la stanza si riempie. Non posso più scappare. Shadow inizia a fare avanti e indietro dalla sua stanza perchè dimentica anelli o orecchini, Isis cerca di apparire tranquilla ma è tesa, la mia stilista si lascia andare facendosi sfuggire due lacrime. Mi chiedo che abbiano tutti oggi. Prendo coraggio e mi avvicino alla giovane dai capelli rosa per chiederglielo.
 - Oh, bèh, diciamo che, in un certo senso, si sono affezionati a voi. E solo ora si rendono conto che, molto probabilmente, morirete. - Il suo tono è spezzato e singhiozza qua e là. Ci vogliono davvero bene. In realtà è abbastanza sconvolgente scoprirlo così. Il mio compagno fa quello che di solito faccio io: senza neanche salutare scende al pian terreno. Un lampo mi sveglia il cervello: l'esame. Mi sono rilassata ma solo ora mi rendo conto dell'importanza che esso rappresenta. Faccio un cenno del capo a tutti e mi precipito per le scale fin che non arrivo giù. Delphi è più radiosa che mai, Zac pare tranquillo mentre Xander e Chip tremano per l'agitazione. Ma dov'è Pomeline? Lo chiedo al suo compagno, ma risponde che non l'ha ancora vista. Ma non è lui ad iniziare il discorso, quello vero.
 - Che avete intenzione di fare con gli strateghi? - Fa il ragazzo dell'8.
 - Oh, penso userò la fiocina. -
 - Io una bomba manuale. -
 - Io....io lancerò delle spade. -
 - Io userò dei pugnali, anche se non sono molto bravo. E tu, Ann? -
 - Io... Temo mi arrampicherò e basta. -
 - Ma come?! - Inizia la protesta generale. - Sei un mostro con la falce, usa quella! -
 - Puoi mimetizzarti, sei bravissima! - 
 - Sei un mostro con gli Shuriken! -
 Faccio finta di essere interessata, quando arriva la piccola. Le rivolgo un grosso sorriso e lei fa lo stesso con me. Non parliamo, perchè ciò che devo dirle è tra me e lei. Passiamo il tempo scherzando e ridendo, fin che non arrivano tutti. Al che un'allenatrice, stranamente non Sophies, ci scorta in un corridoio con una porta di metallo. Le pareti sono grige, fredde. Il pavimento è fatto di piastrelle argentate. Entrerà prima il maschio e poi la femmina. In ordine di Distretto. Mi siedo su una delle ventiquattro sedioline attaccate alla parete e inizio a girare i pollici e a mordermi l'interno della guancia. E' ciò che faccio quando sono nervosa. Comunque ognuno dei tributi prima di me usa non più di 10 minuti per mostrare le sue abilità. In pochissimo quasi tutti hanno finito. Stanno andando via, quando prendo la mano a Pomi (come la chiamo io) e le chiedo di farmi compagnia. Xander ha abbastanza tatto da allontanarsi di un paio di segiole per lasciarci sole.
 - Sai, mi ricordi molto mia sorella. -
 - Lo so. - Pare tranquilla. - L'ho vista alla mietitura. Ti somiglia. E' per questo che vuoi proteggermi? - Il suo tono non è tagliente, come potrebbe sembrare. E' calmo e distaccato, come se avesse altre cose più importanti, in mente.
 - No. Voglio farlo perchè non meriti di morire. Hai troppo davanti. - Ecco, l'ho detto.
 - Neanche tu. E poi hai una famiglia: io sono sola. Sono orfana e figlia unica. Voglio che ti salvi, Okay? - La stringo forte e non esiste niente al di fuori di noi.
 Resta con me mentre i tributi scorrono veloce.
5, 6. Scopro che ha perso la mamma e il papà in un allagamento. Sono annegati mentre lei è riuscita a reggersi a galla. Ha paura dell'acqua.
7, 8. Il suo colore preferito è, incredibilmente, proprio l'azzuro. Ma quello del cielo. Ama gli uccelli che possono volare liberi lassù senza nessuno che gli imponga cosa fare. E' stata adottata ed ha vissuto con una matrigna che l'odia. Mi fa tenerezza anche più di prima. Penso ad Althea che ho sempre riempito d'amore e a lei che, invece, non ha mai saputo cosa significhi.
 Hyper esce e nemmeno mi ero resa conto fosse entrato. Mi da' l'imbocca al lupo e tocca a me.
 E' il mio momento. Devo stupirli, anche se non so come.
 Piano piano sento chiamare il mio nome. Mi faccio avanti e mi dirigo verso il trucco. Solo un'arrampicata sarebbe troppo banale anche per me. Inizio a dipingere il mio viso di grigio, mentre gli Strateghi stanno su una specie di soppalco piano di tavoli con ogni ben di Dio. Nonostante i muri e il soffitto siano metallici come quelli del Centro di Addestramento, delle luci arancio vi si riflettono sopra dando un effetto di calore.
 Però sembra non mi abbiano nemmeno visto, così colgo questo dettaglio a mio favore. In un attimo mi tolgo la tuta e coloro anche la biancheria.
 In un attimo mi lancio sulla parete di arrampicata e arrivo al soffitto. Nascondo nel reggiseno due stelline. Socchiudo gli occhi e fischio incredibilmente forte. Ho la loro attenzione. Vedo sguardi attoniti, altri curiosi e altri straniti mentre mi cercano. Vedono solo lo squarco d'oro che mi sono lasciata dietro. Non mi trovano. Ed allora userò l'effetto sorpresa.
 Mi lancio sul pavimento atterrando in modo felino e lancio le mie piccole armi a dei manichini. Voglio sembrare brava, ma l'effetto finale è molto più del desiderato: li ho presi tutti nell'occhio sinistro. Anche perchè, essendo mancina mi è difficile prenderli in quello destro. Le bocche di aprono stupite. Gli sguardi sono sgranati.
 - Bene, signorina Wilson, può andare. - 
 Ho fatto centro, ne sono certa.



My spacceee:
ye! Non so come, ma sono stata puntuale ;) Sì, Ann è semprem più schizzata, ma io la amo così (': Bèh, direi che il prossimo arriverà tra giovedì e domenica. Dato che domani inizio la scuola ç_ç
 Okay, mi son depressa.
 Bacio,
 AriiiC_
  
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