Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: CaroBelieber    11/09/2012    1 recensioni
- sei un puttaniere Justin! - urlo con tutta me stessa, quel pezzo di merda deve sapere quel che penso.
- ha parlato la ragazza che si è fatta tutta la scuola! Quanto ti danno di solito? 50 o 100 dollari? -
- Sei un coglione. Io ho difficoltà economiche. Quei soldi mi servono. -
- allora prova a guadagnarli in un altro modo! -
- e come? -
- cantando, come faccio io. Sulle scale dell'Avon theatre.
- Vuoi della concorrenza? –
- Si, un po’ di competizione non mi farebbe male. Facciamo a chi guadagna di più? –
- E’ una sfida? Bene, io sono la regina delle sfide –
- e anche del sesso da quello che mi dicono in giro –
- COGLIONE -
Loro sono Justin e Sasha.
Si odiano.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: Triangolo
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Ogni giorno io e Justin suonavamo su quelle scale, anche quando pioveva, anche quando si moriva di caldo. Era bello suonare con lui, lo ammetto. Era davvero bravo e aveva una voce limpida, naturale, angelica. Muoveva le dita sulla chitarra come un professionista anche se non lo era affatto. Non perché non era bravo, ma perché faceva troppo il cretino per esserlo. Non riusciva a stare più di cinque minuti senza ridere. Una volta, una mattina di ottobre, dentro la custodia della chitarra, oltre ai soldi aveva ricevuto un bigliettino con un numero di telefono e con scritto sopra “ sei carino, contattami. Tiffany ” era stato tutto il giorno a ridere. Mi iniziava a piacere come persona, stavamo diventando quasi amici. Era comunque un puttaniere. In due mesi aveva cambiato ragazza 10 volte. Lo odiavo per questo. Lui è il solito ragazzo figo capitano della squadra di football con tutte le ragazze ai suoi piedi. Io sono la solita ragazza un po’ sfigata che piace ai ragazzi solo per il suo corpo. Siamo tutti e due delle merde, insomma. Però devo dire che da quando faccio il Busker la mia vita sta andando a meraviglia. Sono felice. O meglio ero felice prima del 5 dicembre, quel cazzo di giorno in cui mia madre mi ha comunicato che la nostra famiglia e quella di Justin avrebbero fatto una vacanza a Disneyland insieme. Disneyland? Ma quanti anni pensa che io abbia? 12? E poi con Justin? Io e lui nello stesso albergo per una settimana? Ma siamo pazzi? Ok che mi sta iniziando a stare simpatico, ma non così tanto da passarci la settimana di Natale insieme.

-      Sarà una bella occasione per conoscere meglio tutta la famiglia di Justin. Il padre non l’ho mai conosciuto, e nemmeno il fratellastro e la sorellastra –

-      Mamma, a me non mi importa niente della famiglia di quel cretino. Io non voglio passarci il Natale insieme –

-      Ma non eravate diventati amici? –

-      NO! MAMMA IO E LUI SUONIAMO SOLO INSIEME. E’ SIMPATICO, MA NON ABBASTANZA DA CONSIDERARLO UN MIO AMICO – 

-      Ok, calma. Comunque non mi interessano le tue lamentele. La nostra famiglia e quella di Bieber faranno un viaggio insieme, punto. E per pagare il viaggio useremo i vostri soldi, quelli tuoi e quelli di Justin, che avete guadagnato facendo i Busker.

-      Cosa? Mamma ma io con quei soldi dovevo andare al concerto di Miley. Li avevo messi da parte apposta –

-      E allora? Tanto tra un mese già gli avrai riguadagnati. Non è una tragedia. –

-      Per me si. Perché i biglietti li mettono in vendita la prossima settimana e per colpa tua non potrò più comprarli. Stronza, ti odio –

-      RIMANGIATI SUBITO QUELLO CHE HAI DETTO SIGNORINA. E VATTENE IN CAMERA TUA, STASERA NIENTE CENA. –

Indignata salii in camera e sbattei la porta chiudendola poi a chiave. Mi buttai sul letto ed iniziai a piangere. Il mascara che mi ero messa con tanta cura iniziò a colare, le guance  iniziarono ad acquistare sfumature grigie per colpa del mascara ormai completamente colato. In quel momento il mio telefono trillò. Un messaggio, chissà chi era?

 

 

Sasha, sono io, Justin. Hai saputo della vacanza? Mia madre me lo ha detto ora. Non penso sia giusto che usino i nostri risparmi per una vacanza che a  nessuno di noi due va di fare. Però mia madre ci tiene tanto, è da molto che non andiamo in vacanza fuori dal Canada. Potresti fingere di essere felice durante la vacanza? Ti prego, fallo per mia madre. Anche io fingerò di divertirmi. Baci, J.

 

 

Ok, fingerò di divertirmi. Ma lo farò solo perché Pattie mi sta davvero simpatica. Magari mi divertirò davvero durante questa vacanza.

 

va bene, fingerò per Pattie. Dai, magari ci divertiremo davvero no?

 

Dopo un po’ mi arrivò la risposta. Era un poema lunghissimo.

 

 

Già, magari ci divertiremo davvero. Con te è facile divertirsi. Comunque ti volevo ringraziare per questi mesi che abbiamo passato insieme a suonare sulle scale del teatro. Ce ne siamo fatte di risate eh? A ripensarci non può che spuntarmi un sorriso. Spero tu ti sia divertita con me come io ho fatto con te. Ne abbiamo avuti di litigi noi due! Da quanto tempo è che ci conosciamo? 6 anni. Dalla prima media. Non ho mai capito perché ci siamo odiati tanto in questi sei anni. Penso per motivi legati alle relazioni o a cose simili, per sciocchezze. Eppure oggi ho capito che sei importante per me. Oggi ho capito che tu sei la mia MIGLIORE AMICA, e anche se per te non è lo stesso non fa niente, perché con il tempo te ne accorgerai anche tu. Ti voglio bene Sasha, e non vedo l’ora di passare questa vacanza insieme a te

 

Quindi non era un puttaniere. Anche lui riusciva a fare amicizia con una ragazza senza provarci, anche lui riusciva  a provare sentimenti profondi per qualcuno. Lo avevo sottovalutato. Lui non mi aveva scritto un messaggio d’amore, me ne aveva scritto uno di amicizia. Lui mi aveva detto che io ero la sua migliore amica, non la sua ragazza preferita. Lui mi aveva detto che mi voleva bene, che voleva bene al mio carattere e non al mio corpo. Lui era un ragazzo dolce, gentile, simpatico, figo, PERFETTO. Eh già, tutte le cose che ha detto sono vere. Noi due ci conosciamo da ben 6 anni. Ci siamo odiati dal primo giorno della prima media. Io ero un anno più piccola perché avevo fatto la primina, io avevo 10 anni e lui 11. Le prof. ci avevano le messi vicino avevano detto che avevamo le facce da migliori amici, avevano ragione, solo che noi lo abbiamo capito sei anni dopo di loro. Justin aveva ragione: io ero la sua migliore amica e lui era il mio migliore amico. Per questo risposi al suo messaggio così:

 

‘ Ti voglio bene anche io migliore amico. ’

  
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