Ricapitolando la situazione...
Sono in camera mia (questa volta vestita) con Giotto (mamma quanto sei bello) mentre sorrido (come una scema, per giunta).
"Arianna?"
«Si?»
"Stai sbavando"
Oh mamma.
«Eh?! Cioè...no, ma cosa dici mai!»
Lui sorride, forse per schernirmi ancora.
Qualcuno, chiunque, mi dica cosa devo fare!
"Sei proprio uguale a lei..."
«Grazie! Aspetta...lei chi?»
Sorride, ancora.
Sposta i suoi graaaandi occhi arancioni sui suoi guanti.
"L'unica donna che abbia mai avuto le attenzioini del mio asociale guardiano Alaude"
«Alaude?! La...Nuvola?»
"Proprio lui. Adesso che ti guardo meglio...potrei dire che le somigli tanto"
Sono senza parole.
Nonostante preferissi di gran lunga Alaude ad Hibari, non potevo non ammettere che fossero dannatamente identici.
E questo non faceva altro che aggiungere dei punti a sfavore di Hibachin.
«Davvero? E lei com'era...che ne so, un'aristocratica o una vecchia amica d'infanz—»
"Veramente era la cugina di Asari..."
Oh no.
No.
No!
In questa pazza avventura IO sono la cugina di Yamamoto.
Questa misteriosa tizia era la cugina di Ugetsu.
Una parente del guardiano della Pioggia...
«Non è vero! Non può essere vero!»
Giotto spalanca gli occhi alla mia reazione (decisamente esagerata) e io divento di sale.
Autocontrollo, Arianna.
Datti una calmata.
«Ehm...»
"Tutto bene?"
Annuisco, respirando lentamente.
Dopo aver ripreso il controllo di me stessa, guardo seriamente Giotto (anche se non ce la potrei mai fare) e domando:
«Potresti...ecco...raccontarmi di più riguardo alla "fiamma" di Alaude?»
Silenzio.
Giotto sorride, facendomi segno di sedermi accanto a lui.
"Con piacere. Abbiamo tutta la notte davanti, no?"
Oh, Primo...
Tu non hai idea del doppio senso che hai appena fatto...
Si chiamava Ayame, ed era la cugina di sangue di Asari.
Alta, mora e dai cristallini occhi azzurri.
L'unica caratteristica che la differenziava da Alaude era il ceto sociale: Ayame era solo una popolana, mentre Alaude era l'esatto contrario.
Un nobile, uno che poteva avere tutte le donne del mondo.
Ma che al contrario a scelto lei.
L'aristocratico e la popolana.
"Come ti chiami?"
"Ayame..."
"Bene. D'ora in poi sarai la mia cameriera personale...Ayame"
Alta, mora e dai cristallini occhi azzurri.
L'unica caratteristica che la differenziava da Alaude era il ceto sociale: Ayame era solo una popolana, mentre Alaude era l'esatto contrario.
Un nobile, uno che poteva avere tutte le donne del mondo.
Ma che al contrario a scelto lei.
L'aristocratico e la popolana.
"Come ti chiami?"
"Ayame..."
"Bene. D'ora in poi sarai la mia cameriera personale...Ayame"