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Autore: InuDrop    11/09/2012    0 recensioni
Sara. Il buio. I pensieri di Sara. Un vortice che non le da pace. Un vortice che le impedisce il sonno. Poi l'idea. Un brindisi per augurarsi la pace. Un brindisi prima di dormire. Ed infine il sonno. Dormire.
Nell'oscurità più totale della sua camera, in quel buio così fitto che nemmeno la luna aveva il coraggio di attraversare, Sara tendeva un braccio verso l'alto.
Era distesa nel suo letto ormai da mezz'ora.
Il sonno non voleva arrivare.
Al suo posto si affollavano pensieri sempre più complessi.
Tendendo la mano nel buio, tirando per bene le coperte fino a quasi sopra il mento con l'altra, formava con le dita mezzi cuori. Destinati a non essere mai completati.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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CIN CIN!

Nell'oscurità più totale della sua camera, in quel buio così fitto che nemmeno la luna aveva il coraggio di attraversare, Sara tendeva un braccio verso l'alto. 

Era distesa nel suo letto ormai da mezz'ora. 
Il sonno non voleva arrivare. 
Al suo posto si affollavano pensieri sempre più complessi. 



Domande senza risposte. 
Risposte senza domande.
Un vortice di tristezza misto a rammarico. 

Tendendo la mano nel buio, tirando per bene le coperte fino a quasi sopra il mento con l'altra, formava con le dita mezzi cuori. Destinati a non essere mai completati.

Non aveva paura di quel buio. Ci era abituata. 
Tutte le volte che qualcuno era stato a dormire con lei, nella sua camera, aveva temuto che ci fosse qualcuno -qualcosa- in agguato nel'oscurità.
In Sara quel timore era sparito da tempo. 
Le paure dei mostri infantili che avevano attraversato la sua mente erano svanite crescendo. I mostri attuali, quelli da film horror, li trovava abbastanza ridicoli.

Tirò il braccio sotto le coperte. L'aria aveva iniziato a rinfrescarsi.
Strinse il braccio contro il ventre per fargli riprendere un po' di calore e si girò contemporaneamente ritrovandosi quasi in posizione fetale.

"Perchè deve essere tutto così... complicato?" sussurrò.

"Perchè non ti dai pace" replicò nella sua testa quella voce che sentiva sempre quando aveva bisogno di conforto, quando si sentiva troppo stupida,quando aveva le risposte e voleva far finta di cercarle invano.

Si mise a sedere, si girò, sgattaiolò fuori dalle coperte e si diresse con sicurezza in cucina.

Aprì la credenza e ne estrasse un bicchiere che poi appoggiò nel lavello sottostante.
Poi prese una bottiglia d'acqua dal frigo, l'aprì e ne bevve, ignorando il bicchiere.

Tappò la bottiglia e la fissò, poi posandola accortamente nel frigo.

 

 

 

 

Rimase qualche minuto a fissarne il contenuto. 

 

Dopo aver chiuso il frigo, aprì un mobile sotto il lavello dal quale estrasse un flacone. Riempì il bicchiere con un liquido trasparente, dalla puzza acida. Lo riempì quasi tutto. Poi posò il flacone e sistemò tutto come se non fosse mai entrata in quella stanza. 

 

"Per il sonno!" pensò come se stesse facendo un brindisi.

"Per la pace!" infatti, rispose la voce nella sua testa.

 

 

 

 

 

Bevve.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Angolo dell'Autrice

 


Non ho molta voglia di scrivere qualcosa su questa storia,
nessuna dedica, nessuna risata, 
solo tristezza.
Grazie per aver letto.
Sad Inu

 

 

  
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