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Autore: Mick_ioamoikiwi    11/09/2012    1 recensioni
'Hai un nuovo caso'.
Quella al telefono era la voce di Grissom, era ora di alzarsi. Non era ancora spuntato il sole, ma Las Vegas aveva fretta di vedere Nick Stokes al lavoro.
Omicidio, prove, laboratorio, prove, assassino, confessione.
Un giro sempre uguale, ma ogni volta qualcosa dentro di lui cambiava.
La scientifica aveva bisogno di lui. Ma qualcuno, là fuori, ne aveva più bisogno.
Genere: Drammatico, Fluff, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Nick Stokes, Warrick Brown
Note: Lime | Avvertimenti: Non-con
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- Questa storia fa parte della serie 'viva las vegas.'
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Capitolo 3
 

Nick e Warrick si incontrarono sul pianerottolo di casa Munroe. Restava solo da trovare l'arma del delitto, quella che inchiodava l'assassino.
«Trovato niente di interessante?»chiese Warrick.
«No, ma abbiamo ancora da controllare il piano di sotto, la cantina e il giardino sul retro, è enorme questa casa.»
«Cominciamo dal piano di sotto allora.»
Scesero le scale e Nick poté notare che appese al muro c'erano delle fotografie con Lucinda che teneva in braccio una bambina di circa sei anni.
Del padre non c'era traccia in nessuna foto, e la cosa lo fece rabbrividire.
«Come si può lasciare moglie e figlia così?» Pensò l'agente Stokes. Lui avrebbe dato qualsiasi cosa per avere una famiglia sua, ma il lavoro purtroppo non lo permetteva.
Di sotto, gran parte del formicolare degli agenti si era dissolto. Restavano solo poche persone che stavano fotografando il resto della casa. Warrick si guardò attorno per poi dirigersi verso il salone sulla destra. Nick prese la direzione opposta, verso la cucina. Niente era fuori posto, nel microonde c'erano i resti della cena della sera prima mentre bicchieri e piatti erano accuratamente riposti nella credenza, l'unica cosa fuori posto sembrava un flacone di LORAZEPAM, un medicinale per l'insonnia, posto sopra il tavolo. Se lo fece scivolare tra le dita, alla ricerca di qualche impronta, dopo di che lo imbustò.
Dall'altra parte della casa, l'agente Warrick Brown era alle prese con un divano mezzo strappato, colmo di carta di merendine e scatoloni di pizza in terra. Raccolse tutti i campioni che trovò in giro quando, mentre usciva dalla stanza, vide delle gocce rosso scuro che andavano verso il retro della casa. Si inginocchiò davanti alla prima goccia, proprio davanti al suo piede destro. Prese un tampone della macchia e ci versò sopra qualche goccia di Luminol: 'Decisamente sangue umano.»commentò Warrick alla vista del colore viola intenso. Nick lo raggiunse mentre pronunciava “sangue umano”.
«Sangue umano? Sul serio?»
«Sì amico. E va proprio verso il giardino sul retro. Direi che queste gocce provengono dall'arma del delitto, sono gravitazionali.»commentò Warrick.
«Speriamo di ritrovarla prima che piova.»
«Diamoci una mossa allora, nonnina.»

Il giardino sul retro era un rettangolo 6x3 metri di prato non curato, l'erba in alcuni punti superava il mezzo metro e la cosa non rendeva più facile la ricerca di un qualsivoglia oggetto affilato e appuntito. Sulla destra, accatastate al muro, si potevano vedere molte lamiere di metallo arrugginite e pali di qualcosa che poteva sembrare rame o bronzo. I due agenti della scientifica si diedero uno sguardo d'intesa e cominciarono a cercare. Passò mezz'ora: non c'erano stati progressi, l'agente di guardia Mitchell cominciava a sentire lo stomaco vuoto, in più il sole cocente lo stava facendo addormentare. Era da poco passata l'una e mezza, il suo turno stava per finire e gli altri due, immersi a capofitto nell'erba, non si rendevano affatto utili per farlo finire più in fretta. Fu l'urlo entusiasta di Warrick a ridestarlo da uno stato di dormiveglia.
«Nick, vieni a vedere, l'ho trovata!»
«Fantastico, era ora!»
«Direi..anzi..questo è sicuramente un coltello da cucina.» Disse Warrick, facendosi girare la lama sporca di sangue fra le mani.
«Non ne ho mai visti così sottili e affilati..cercherò su internet la provenienza.»
«Sai, Nick, stavolta ho vinto io!»
«Oh. È vero, dannazione!»
Risero entrambi, e per qualche minuto Nick non pensò alla morte di Samantha Bonher.  Uscirono dal giardino, contenti perché stavano per chiudere un nuovo caso. Si assicurarono di aver preso tutto, dalle valigette alle semiautomatiche e si diressero sulla Denali nera di Warrick, salirono e tornarono al dipartimento C.S.I. Arrivarono nel parcheggio in contemporanea con un altro SUV uguale al loro. Parcheggiarono fianco a fianco e Nick poté intravedere un ragazzo più o meno della sua età seduto al posto guida con i capelli biondo scuro, qualche ciocca castana, tutti sparati. Indossava un paio di Ray-Ban scuri.
«Greg, dove sei andato conciato così?» Gli fece Warrick. «E perché puzzi così tanto?»
«Siamo appena tornati da una scena del crimine giù nella Spring Valley.» Gli rispose il ragazzo con i Ray-Ban.
«Come è andata?»chiese Nick.
«Uno schifo.» Rispose una voce femminile spuntata da dietro l'auto.
«Un cadavere putrefatto in soffitta. Dovrò stare in acqua e pomodoro almeno una settimana per levarmi l'odore di dosso.» Commentò la ragazza.
«Andiamo Sara, ti è capitato di peggio no?» Buttò sul ridere Warrick.
«Spiritoso.» Rispose seccata lei.
Li salutarono, poi Warrick e Nick andarono verso la sala autopsie, dove li attendevano David e Al Robbins. Percorsero l'intero corridoio piastrellato, fino a raggiungere la porta di metallo che li divideva dalla loro vittima. David stava analizzando un qualcosa di semiliquido e dall'odore nauseante dentro una delle ciotole di acciaio inossidabile.
«David, cose quella roba che puzza da paura?»
«È solo il contenuto dello stomaco della vostra vittima, Nick. La digestione era appena iniziata, ecco guarda qui.» Indicò un pezzo di qualcosa che poteva assomigliare ad un pezzo di carne galleggiare sulla superficie del liquido giallastro.
«Interessante... mamma mia, ma che schifo!»
«Sai cos'è questo?»
«Dimmelo, ti prego non sto più nella pelle.»disse scherzosamente Warrick.
«E.»un pezzo di bistecca.»
«Ma non mi dire!»fece Nick con sarcasmo. 'Ora, puoi dirci qualcosa di inerente al caso e che possa aiutarci a finirlo?»
«La vittima aveva ingerito del LORAZEPAM, diciamo che lo ha semplicemente rilassato... è distribuito in compresse da 0.5-1-2 mg o in endovena. Osservando le braccia direi che l'ha preso per via orale.»
«Aspetta, in cucina ce n'era una scatola da 0,5 mg.» Esclamò Nick.
«Bene, solo che non ho ancora capito con cosa l'hanno ucciso, Brass mi ha fatto avere tutti i coltelli che c'erano in casa, ma nessuno è positivo al taglio.»
«Ah, forse è perché quello giusto non era in cucina.» Fece Warrick.
«Che vuoi dire?»
          Nick prese il coltello dalla valigetta.
«Abbiamo trovato questo in giardino, è compatibile?»
«Si, non ne sono sicuro al cento per cento, ma direi che questa è la vostra arma del delitto.»
«Ottimo, grazie David.»

 

   
 
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