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Autore: Heavenly    11/09/2012    3 recensioni
«Hey Harry, non indovinerai mai cosa mi è successo stamattina in metropolitana!» disse Louis contento, sulla porta del salotto. «C'era questo ragazzo, e mi sorrideva, e mi guardava…»
«Mmh, molto interessante.» tagliò corto Harry, e rivolse il suo sguardo al televisore.
«Che hai detto? Beh, comunque, era mooolto amichevole e, hehe, credo che ci stesso provando! Capisci Harry? Credo pensasse che io fossi gay!»
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avvertimento: prima di leggere, voglio dirvi che questa one shot è puramente comica. Non è in qualche modo legata alla Larry come coppia! Solo mi piacevano loro due come protagonisti, lol. 
La storia si basa sulla canzone "If you were gay" della compagnia teatrale americana Avenue Q. Ve li consiglio! Il testo è stato tradotto in italiano, dalla compagnia teatrale italiana "La Boheme". Devo tutto a loro, le parole infatti non sono mie! Io ho scritto solo la storia. Bene, spero vi piaccia! Uh, lasciatemi una recensioncina, eh? 
Heav.


If you were gay...

 

 

«Dove l'ho messo, dove l'ho messo, dove l'ho… Ah-ah!» 

Il ragazzo riccioluto smise di lanciare cose a casaccio dal ripostiglio della sua casa ed afferrò un cofanetto blu scuro.

Ci aveva messo circa 10 minuti per trovarlo, in mezzo a tutti quei dvd, giochi per playstation e computer. Doveva davvero riorganizzare e mettere in ordine quella piccola stanzetta, pensò mentre raccoglieva la custodia vuota di un gioco per Xbox.  

«Ma perché poi? Tanto finirebbe tutto comunque in un casino bestiale dopo qualche giorno. Disordine è bello!» esclamò, buttando l'ultimo dvd nel mucchio scomposto. 

Mise le mani sui fianchi e stette in silenzio per un po'. «Devo smetterla di parlare da solo», constatò poi scuotendo la testa. Prese il cofanetto e tornò nel salotto.

«Finalmente posso vedermi in santa pace l'ultima stagione di Lost.» sospirò, tirando fuori il primo dvd dalla scatola e mettendo il cd nel lettore.

Quella era, probabilmente, l'unica sua occasione per tentare in quell'impresa impossibile che comprendeva ben 6 DVD di 195 minuti ciascuno. Perciò si era premurato di dire a tutti che quel giorno non poteva uscire, specialmente ai suoi amici. 

«Non potrebbe andare meglio.» sospirò sprofondando nel divano con una ciotola di popcorn. 

Ma proprio in quel momento, mentre iniziava la prima puntata…

«Oh, ciao Harry!» il suo migliore amico entrò in casa. 

«Ciao Louis…» sospirò Harry; perché aveva dato le sue chiavi di casa a quel ragazzo? 

«Hey Harry, non indovinerai mai cosa mi è successo stamattina in metropolitana!» disse Louis contento, sulla porta del salotto. «C'era questo ragazzo, e mi sorrideva, e mi guardava…» 

«Mmh, molto interessante.» tagliò corto Harry, e rivolse il suo sguardo al televisore.

«Che hai detto? Beh, comunque, era mooolto amichevole e, hehe, credo che ci stesso provando! Capisci Harry? Credo pensasse che io fossi gay!» 

Harry si bloccò di colpo. Aveva sentito bene? Louis aveva appena detto che… un ragazzo ci aveva provato con lui? Ma che diavolo voleva dire il suo migliore amico con questo? A lui non interessava niente tutta questa storia, figuriamoci.

«Ahem, quindi, perché me lo stai dicendo? Eh? Perché dovrebbe importarmi? Non mi interessa. Cosa hai mangiato oggi a pranzo?» cambiò argomento il riccio.

Louis parve turbato. «Ehi, non c'è bisogno che stai sulla difensiva…» 

«IO NON STO SULLA DIFENSIVA!» sbraitò Harry, facendo sobbalzare il suo migliore amico. Sospirò, calmandosi e alzando gli occhi al cielo. «Ascolta, perché dovrebbe importarmi di un ragazzo gay che hai incontrato? Sto cercando di guardare Lost, ok?» 

«Oh beh, non alludevo a nulla con questo, Harry. Io, io stavo solo pensando che poteva essere qualcosa su cui avremmo potuto discutere…» Louis alzò le spalle.

«Allora io non voglio discuterne. Questa conversazione finisce qui!» 

«Sì, ma Harry...» provò ad obbiettare il ragazzo con gli occhi azzurri.

«QUI!» ripeté di nuovo l'altro, nervoso.

Louis alzò un sopracciglio: gli era appena venuta in mente un idea geniale. Anzi, di più; super geniale! Con un piccolo sorrisetto, mise in atto il suo piano.

«Beh, va bene, ma solo perché tu lo sappia…» 

Harry lo guardò stupito: il suo migliore amico si era appena piazzato davanti al televisore con un balzo, impedendogli di vedere alcunché.

"Ma che gli prende?" pensò. Ma non dovette aspettare molto per una risposta.

 

«Se fossi gay, sarebbe ok. Io ti direi: mi piaci come sei!»iniziò a cantare Louis.

Harry spalancò la bocca, non sapendo cosa replicare. Scosse la testa e continuò a tentare di seguire qualcosa del telefilm, spostando a scatti la testa per cercare di vedere qualcosa.

«E so chi sei, scommetterei, che saresti amico mio se fossi gay!» continuò imperterrito l'altro ragazzo.

Harry incontrò il suo sguardo come per chiedere conferma di quel che aveva sentito. 

«Ma non son gay!» si affrettò ad aggiungere Louis, alzando le mani in aria.

Harry sospirò seccato. «Louis, per favore, sto cercando di guarda questo telefilm». 

Il suo migliore amico non sembrò toccato dalla sua affermazione, anzi, si tolse dalla visuale della TV e si sedette vicino ad Harry. 

Il riccio parve rincuorato, e si focalizzò sulle scene che apparivano sullo schermo. Ma dopo pochi secondi si sentì a disagio. Cosa succedeva? Si voltò e vide che Louis lo guardava ammiccante, come per spingerlo a dire qualcosa.

«Che c'è?!» chiese esasperato.

«Pidocchio mai, ti chiamerei. Perché per me, un vero amico sei!» Louis gli diede delle spintarelle con gomito, ammiccando. 

«Ahh!» esclamò esasperato Harry, e cambiò posizione: dal divano passo alla poltrona. 

«E so che tu…» Louis si distese sul divano, il viso rivolto verso l'amico.

«Io cosa?» chiese l'altro, pentendosi subito di avergli dato spago.

«Staresti qui…» 

«In che senso?» disse senza volerlo di nuovo.

«Se ti dicesse che io sono gay! Ma non son gay!» Louis si mise a pancia in su e alzò le mani, facendo segno di no.

«Non è possibile…» mormorò Harry, e tentò ancora una volta di non perdere il filo della storia, anche se ormai era troppo tardi. 

«Mi piaci, che amico sei!» continuò imperterrito l'altro. Sembrava davvero entrato nella parte.

«Coraggio, non stare lì e vai in quella grotta!» urlò Harry, per sovrastarlo. Magari se faceva così Louis avrebbe capito che gli conveniva smetterla.

«Niente cambierà se con gli uomini tu vai!» disse improvvisamente l'altro, alzandosi dal divano.

«Louis ma che schifo!» Harry lo guardò scandalizzato, alzandosi a sua volta.

«Ma no, non è vero!» Louis scosse la testa, e salì sul quel povero divano, che probabilmente sarebbe diventato un rottame a saltarci ancora sopra. «Se fossi gay, con te starei!»

Harry si coprì gli occhi per non guardare la scena che si stava svolgendo davanti ai suoi occhi; quel ragazzo aveva seri problemi.

«…Ma oltre non andrei!» disse Louis, puntando un dito verso Harry con fare ammonitorio.

«Ahhh!» un altro urlo, ancora più esasperato e forte di prima uscì dalla bocca del riccio. Concentrarsi. Doveva concentrarsi. Fissò lo sguardo sulla televisione, ma in realtà non la stava guardando, dal troppo impegno per non badare a Louis.

«Conta su di me! Ricorda che…» nel frattempo l'altro era sceso con un balzo dal divano e si era appostato dietro Harry, mentre lui aveva le mani sugli occhi. «Sarò ovunque sei!» 

Harry sobbalzò quando sentì che la voce proveniva da dietro di lui. Si voltò verso il suo migliore amico che intanto sorrideva a trentadue denti.

«Per dirti è tutto ok!» cantò ancora lui, mettendosi alla sua destra e sedendosi sul bracciolo della poltrona.

«Sei solo ciò che sei!» Louis alzò le spalle e gli occhi al cielo, a mo' di scusa e spettinò i ricci di Harry. Oh no, quel ragazzo aveva davvero toccato il fondo. 

«Smettila!» si tolse dal suo tocco.

«È dentro te!» Louis lo indicò, tirandosi su in piedi. «È NEL TUO DNA SEI GAY!» disse, allungando l'ultima nota e cantando il verso a squarciagola con le braccia aperte.

«Io non sono gay!» strepitò Harry alzandosi, rosso in viso.

«Se fossi gay…» tentò di nuovo Louis, alzando un dito come per dire qualcosa.

«NOOO!» gridò Harry. 

 

Louis si ritrasse spaventato alla vista dell'amico rosso di rabbia. Aveva vinto. Ancora una volta, Louis Tomlinson era riuscito a fare uscire fuori dai gangheri Harry Styles.

«Che hai da ridere?» sbottò Harry, ansimando forte, alla vista dell'amico che si accasciava a terra dalle risate. Ma non ricevette risposta; Louis era sul punto di collassare su quel pavimento.

«Argh.» rantolò il riccio, sedendosi sul divano e rimettendo il dvd dal principio. 

Piano piano, Louis riuscì a raggiungere il divano ed a sedersi a fianco del suo amico.

«Quindi… Sei gay o no?» mormorò al suo orecchio. 

 

«AHHH! HARRY STAI CALMO! HARRY POSA QUEL COFANETTO DI DVD! HARRY… HO SOLO DETTO CHE SE TU FOSSI GAY… AHH!» 

 

 

 

  
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