Era una persona speciale, diversa da tutti gli altri: non si preoccupava della sua malattia, e portava avanti i suoi sogni. Non penso ci siano molti altri come lui. Come lo conobbi? Per saperlo è meglio fare qualche passo indietro: mi trovavo all’ospedale insieme a Tsurugi per vedere come stava suo fratello, ma ad un certo punto, decisi di andarmene.
Mi sentivo come “di troppo”, ecco le parole giuste: Kyousuke avrebbe sicuramente preferito stare un po’ da solo con suo fratello.
Stavo per uscire, quando qualcuno mi venne addosso, e mi fece cadere a terra. Scoprì solo in seguito chi era: un ragazzo all’incirca della mia età, carnagione pallida e occhi azzurri, in evidente contrasto con i capelli color tramonto.
Vidi vicino a lui un pallone da calcio, e poco dopo si alzò e si scusò per essersi scontrato: magari mi era venuto addosso tentando di prenderlo, ma poco dopo essersi alzato, cominciammo una lotta per il possesso palla.
Non capivo perché si trovava in ospedale: non mi sembrava avesse qualche problema di salute, ma allora non sapevo quale era il suo problema.
Come ne venni a conoscenza? Poco prima della partita contro quella che seppi in seguito essere la sua squadra: aveva una malattia al cuore, e se avesse compiuto sforzi eccessivi, avrebbe rischiato di subire delle conseguenze sul piano fisico.
Sul campo scoprì che era il capitano dell’Arakumo, i nostri avversari, e gli chiesi come mai aveva deciso di rischiare anche la sua salute: lui disse che voleva giocare contro la mia squadra con tutto sé stesso, voleva giocare una partita vera dopo diverso tempo in cui era rimasto tra le mura dell’ospedale; non volendo che si affaticasse, decisi di non giocare sul serio, ma quello era stato un errore: voleva giocare veramente per una volta, e io stavo facendo a pezzi il suo desiderio. Persino Tsurugi me lo aveva detto: se non volevo giocare davvero, tanto valeva che uscissi dal campo. Era grazie al fatto che mi opponevo agli ordini del Quinto Settore che tutti avevano ricominciato a giocare il loro calcio: oltre al desiderio di Taiyou, stavo rendendo nulle anche le speranze dei miei compagni.
Grazie Tsurugi, da te ho capito il mio errore; Taiyou, ti posso promettere una cosa: se credi che questa sarà la tua ultima partita, farò in modo che sia indimenticabile.
Grazie ad entrambi.
 
 
Angolo di Emy
Questa fic doveva essere una TaiTen, ma non ho resistito a mettere un accenno alla KyouTen, visto che la adoro come coppia.
Spero ugualmente che possa essere di vostro gradimento.
Marty, se stai leggendo questa storia, spero che ti sia piaciuta.
Grazie a chi deciderà di recensire o anche solo leggere questo obbrobrio.
Devo andare.
Baci
Emy