Fanfic su attori > Cast Glee
Segui la storia  |       
Autore: Miss Wixen    11/09/2012    1 recensioni
Che cosa succederebbe se Lea Michele e Cory Montheith non si fossero conosciuti durante le riprese di glee ma un po’ di tempo prima? Se si ritrovassero a dividere lo stesso appartamento?
Sarebbero nemici, amici o qualcosa di più?
Una convivenza forzata e divertente che forse si trasformerà in qualcosa di assolutamente imprevisto, uno scorcio su come potrebbe essere stata la vita dei due attori prima di approdare nel favoloso mondo di Glee!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cory Monteith, Jonathan Groff, Lea Michele
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

DUE -  La guerra

 
Cory portò le due valigie e i tre scatoloni al nono piano e indugiò qualche secondo davanti alla porta del suo nuovo appartamento.
Forse avrebbe dovuto bussare.
“Ma al diavolo!” pensò, dopotutto quell’appartamento era suo al cinquanta per cento da quando aveva accettato l’accordo proposto dalla sua agente immobiliare.
Prese le chiavi e aprì.
<< Buongiorno>> disse per annunciare la sua presenza.
<< Ciao >> disse presa alla sprovvista la sua nuova coinquilina appena lo vide.
Cory fece un sorriso incerto.
La ragazza di fronte a lui era intenta a portare dentro la sua stanza un enorme tastiera.
<< Potresti… ecco..>> disse lei imbarazzata indicando lo strumento musicale che era due volte più grande di lei.
<< Oh si certo>> disse Cory precipitandosi a darle una mano, lasciando la porta aperta e i suoi bagagli fuori.
<< Grazie >> disse lei prendendo la tastiera da un lato.
Cory fece lo stesso e in pochi secondi portarono dentro la camera quell’aggeggio.
<< Suoni? >> chiese Cory una volta posata la tastiera accanto ad un muro dell’enorme stanza.
<< Se posso darti del tu, ovviamente …>> aggiunse subito dopo.
<< Non mi sembra il caso >> disse lei seria.
Cory rimase qualche secondo a guardarla perplesso, poi lei scoppiò in una risata.
<< Sto scherzando!>>
<< Ah, ok >>
Calò di nuovo un imbarazzante silenzio.
<< Bhè io vado a prendere la mia roba>> disse lui per togliersi da quella situazione avvicinandosi alla porta.
<< Comunque non è che la suono proprio, la tastiera, mi serve per gli esercizi vocali, sono una cantante>> disse lei con un sorriso soddisfatto.
<< Mhm.. certo>> disse lui sperando che non si notasse troppo il suo tono ironico.
<< Ah, spero non ti dispiaccia, ho preso la stanza con la cabina armadio e il bagno in camera >>  disse bloccandolo prima che lui uscisse dalla stanza.
<< Non c’è problema >>
Bene sono in casa con una cantante esaltata ladra di stanze con il bagno in camera, pensò.
<< Tanto che me ne facevo della cabina armadio?!>> disse lui con una punta di sarcasmo.
Lei sembrò non accorgersene e mostrò un sorriso di soddisfatta vittoria.
<< Poi parleremo della divisione del frigorifero e delle credenze >> aggiunse lei ritornando alla sua valigia.
<< Potresti chiudere la porta ora che esci, Cory? Posso chiamarti Cory, giusto? >>
<< Certo è il mio nome!>> disse cominciando ad assumere un tono leggermente infastidito.
<< Comunque si, poi parleremo del frigorifero>>
Che cosa assurda  discutere su come dividere un frigorifero, pensò, a lui serviva solo lo spazio per la birra, per il resto probabilmente nemmeno l’avrebbe usato!
<< … Lea Michele….>> disse pensando alla discussione della ragazza con il suo agente immobiliare qualche settimana prima, quando si erano ritrovati casualmente a vedere lo stesso appartamento.
<< Lea andrà benissimo >> disse sorridendogli, sembrava anche lei leggermente infastidita.
<< Ok, pensavo che… >> cominciò.
<< Lascia stare. Ciao >> disse lui nel panico uscendo e chiudendole la porta.
“Ok”, si disse ritornando alle sue valigie ancora fuori la porta d’ingresso, “questa convivenza sarà più difficile del previsto!”
 
<< La, la , la , la , la>>
Lea si era appena seduta al pianoforte aprendo il suo libro di esercizi alla pagina dieci e aveva cominciato a scaldarsi la voce quando fu interrotta da un rumore assordante provenire dalla stanza accanto.
Provò a concentrarsi ugualmente sul suono della sua voce.
<< La, la, la, la, l…>> si interruppe nuovamente pigiando su note a caso della tastiera infastidita.
La musica che aveva sentito poco prima era stata alzata e ora le sembrava di essere bloccata in una discoteca havy metal di basso livello.
Si alzò furiosa, aprì la sua porta e si precipitò nella stanza da cui proveniva quel rumore  non ben identificato: quella di Cory.
<< Potresti abbassare il volume?>> urlò per farsi sentire appena aprì la porta.
Cory smise di tenere il ritmo con la testa e si girò con la sua sedia girevole verso di lei.
La guardò perplesso. Lea aveva uno sguardo assassino e continuava a fissarlo in attesa che abbassasse il dannato volume di quella stupida musica.
<< Perché? >> chiese Cory abbassando leggermente la musica in modo da poter parlare.
<< Perchè sto cercando di fare i miei esercizi giornalieri per la voce >> rispose Lea con quell’ aria di sufficienza che Cory odiava.
<< Puoi farli dopo! Io sto cercando di sentire la mia musica!>> asserì Cory poco prima di girarsi verso il suo pc dando le spalle a Lea.
Rialzò la musica al volume in cui era prima tanto che che Lea perse definitivamente la pazienza.
Si avvicinò scattante verso il pc del ragazzo e in un secondo, senza che nemmeno Cory se ne potesse rendere conto, aveva staccato il cavo che collegava al pc le casse, facendo in modo che la musica provenisse solo da quelle del computer.
<< Questa non si chiama musica, direi più frastuono assordante! Credo che questo volume sia più appropriato>> disse decisa avvicinandosi alla porta.
Cory era rimasto senza parole.
Dopo pochi secondi Lea andò via sbattendo la porta alle sue spalle.
Tornò in camera con espressione soddisfatta e si sedette alla sua tastiera.
1 a 0 per Lea.
 
<< Izzie, è pazza, semplicemente pazza! L’altro giorno ha bussato alla porta del mio bagno tutta ricoperta di crema bianca in faccia mentre mi facevo la barba, per dirmi che dovevo chiudere per un quarto d’ora l’acqua” perché gli sbalzi di temperatura nella doccia fanno male alle sue corde vocali”! Così io sono dovuto rimanere sporco di schiuma da barba per venti minuti!>> disse Cory esasperato al telefono.
<< Cory, sta calmo innanzitutto >> gli rispose Isabel appena lui smise di lamentarsi.
<< Perché hai accettato quell’accordo, allora? >> le chiese lei rimproverandolo.
<< Perché non mi sarei mai potuto permettere quella casa diversamente! E poi non pensavo che sarei andato a vivere con l’incredibile Hulk!>> disse mantenendo il tono di voce basso per non farsi sentire da tutti.
Era appena andato in pausa e ne aveva approfittato per uscire dai grandi magazzini ,in cui lavorava come cassiere, per fare quella telefonata e per potersi sfogare un po’.
<< Secondo me stai esagerando Cory! Sei prevenuto con lei! Infondo è  solo una donna con qualche mania… >> disse Izzie cercando in qualche modo di minimizzare la situazione.
<< Qualche mania? Sembra uscita da un ospedale psichiatrico! Ha ordinato la sua parte di frigorifero per colori!>>
<< Vabbè… è una ragazza particolare… ma anche tu hai i tuoi difetti!>>
<< Ma tu da che parte stai? >> chiese leggermente irritato.
<< Da nessuna parte, cerco solo di farti calmare!>>
<< Sei mia sorella dovresti essere dalla mia parte!!>> affermò Cory deciso.
<< Cory puoi venire un momento nel mio ufficio? >> lo chiamò Camille, la direttrice del negozio.
Cory annuì.
<< Scusa Izzie, devo tornare a lavoro ne riparliamo appena stacco. Un bacio a Clare>> salutò la sorella e chiuse la chiamata.
Rientrò nel negozio e seguì Camille fino al suo ufficio.
La sua titolare aveva trentanove anni che portava benissimo.
Appena entrarono nella stanza Cory guardò la donna bionda davanti a sé.
Ne scrutò le forme ,il fisico perfetto da chi passa la vita in palestra e dal parrucchiere.
Le labbra carnose erano ricoperte di un rossetto rosso che le rendeva ancora più sensuali.
Il suo sguardo finì inevitabilmente sulla provocante scollatura della camicetta avorio tutta piena di vaporosi merletti.
Camille gli sorrise maliziosa.
<< Credo proprio di doverle spostare il turno di un buon quarto d’ora>> disse con la sua dolce voce ammaliante sorridendo maliziosa.
Cory le rispose con un perfetto sorriso sghembo.
Camille gli passò accanto e lui rimase inebriato dal suo profumo agrodolce che gli dava subito al cervello, non sapeva perché quella donna era capace di farlo davvero impazzire di desiderio.
Chiuse in un secondo la porta del suo ufficio a chiave e si avvicinò sensualmente al ragazzo sbottonando i primi bottoni della camicetta e lasciando intravedere il reggiseno di pizzo.
<< O più di un quarto d’ora…. Dipende da te!>> aggiunse sorridendo maliziosamente poco prima di catturare le labbra del ragazzo tra le sue.
 
Angolo della scrittrice *__*
Ecco un altro capitolo!! So che non è ancora mercoledì ma domani sono davvero incasinatissima e non avrei avuto tempo di postare il capitolo!! Spero non vi dispiaccia!!
Ringrazio tutte coloro che hanno messo la storia nelle seguite, ricordate e preferite e le ragazze che hanno commentato!! Spero di non deludervi!! Un bacione a mercoledì prossimo!!
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Glee / Vai alla pagina dell'autore: Miss Wixen