Buona sera. Dedico questa storia a DesolationRow, che mi ha spinto a pensare alla Draco/Luna come coppia, sebbene io creda fermamente nella Luna/Rolf . Lei, la player del mio figliolo Draco, che mi ha sempre aiutato nei momenti difficili e che mi sostiene e mi fa ridere anche quando penso di non riuscirci e a cui ho imparato a voler davvero molto bene.



Luna sedeva triste sul davanzale della sua finestra preferita nel corridoio del quinto piano. Sul palmo della mano sinistra teneva un piccolo Nargillo morto. Il suo libro di Divinazione, era caduto sulla piccola creaturina e Luna si sentiva in colpa. Pensava a se stessa come a un'assassina di Nargilli e non poteva sopportare quel pensiero. Ora riusciva a vederlo anche senza gli Spettrocoli e con l'indice della mano destra lo accarezzava dolcemente. Iniziò a intonare una canzone, che sua madre le cantava sempre quando era bambina. Fu presa dalla nostalgia e si portò istintivamente una mano alla collana di tappi di Burrobirra: ricordava con quanta pazienza li aveva raccolti e il felice giorno in cui aveva confezionato due collane uguali, una per lei e una per la mamma. Era l'ultima cosa che avevano fatto assieme.

Sentì il rumore di passi affrettati e si zittì, poi vide comparire Draco Malfoy.

“Ah, sei tu, quella svitata della Lovegood.” sbottò e Luna notò che aveva gli occhi lucidi come se avesse pianto.

“Ciao. Tu sei triste.” constatò, ignorando quanto il ragazzo fosse stato sgarbato con lei. Si alzò e si mise la borsa in spalla, senza smettere di fissare i suoi occhi di ghiaccio.

Draco rimase basito per qualche secondo: come aveva fatto la Lovegood a capirlo? Aveva notato anche la sua paura? Glielo si leggeva in faccia? Quel fantasma pazzo aveva parlato? Guardò la ragazza, mentre si alzava e notò che teneva una mano aperta e tesa.

“Perché fai così?” le chiese con voce sprezzante, accennando con la testa alla posizione del braccio della ragazza.

“Oh... è che devo andare a seppellire il Nargillo.” Avvicinò il palmo della mano agli occhi del ragazzo.

“Il Nar... che cosa?”

“Nargillo.” Prese i suoi Spettrocoli e glieli porse. “Mettiteli e guarda la mia mano.”

Draco le rivolse uno sguardo di superiorità. “Tu sei pazza!”

“Beh, almeno io non ho paura di credere nell'improbabile e sai a volte quello si rivela vero. Ora vado, se non ti dispiace.” Con lo sguardo al soffitto lasciò il ragazzo nella completa confusione.

***

La Lovegood, per quanto strana e pazza possa essere, aveva ragione: non bisognava aver paura di credere in qualcosa di diverso. Ma lui, Draco, in cosa credeva? Nella purezza del sangue, questo era certo, ma sarebbe stato capace di uccidere per preservarla? Sarebbe stato in grado di compiere la missione affidatagli? Si rifiutava di pensare a se stesso come un assassino, ma sapeva che quello era il suo destino: o uccideva Silente o era lui a morire.

Sedeva insieme a Pansy sotto una quercia nel parco, ma era freddo e distante. La svitata sedeva poco lontano e guardava il cielo con aria assente, mormorando di tanto in tanto qualcosa tra sé e sé. Si alzò di scatto e decise di andare a parlarle.

“Ehi, Lunatica... volevo dire, Luna!” Lei lo guardò per un istante poi tornò a fissare le nuvole.

“Posso parlare con te?” le chiese e lei annuì. “Vedi... mi dispiace per l'altro giorno...”

“Anche a me.” lo interruppe senza guardarlo.

“Volevo solo...” cercò le parole, stranamente gli riusciva difficile parlare con lei. “ Insomma, un giorno ti andrebbe di mostrarmi un Nargillo?”

Il volto di Luna si illuminò. “Non credevo ti interessassero i Nargilli, Draco, ma sarò felice di farteli conoscere. Vieni con me: conosco un posto pieno di vischio.” Presa dall'entusiasmo di mostrare a qualcuno quelle creature a lei così familiari, senza pensarci, gli prese la mano per guidarlo e lui, inspiegabilmente non la ritrasse.

***

“Quando ti sei accorto di amarmi?”

“Quando mi hai fatto vedere i Nargilli per la prima volta.”

“Ma ciò non ti ha distolto dal stare dalla parte dei Mangiamorte e dal far scoppiare una battaglia a Hogwarts.”

“Questo non c'entra. Tutta la mia famiglia fa parte dei Mangiamorte e...”

“Nemmeno questo c'entra.”

***

“Quando ti sei accorta di amarmi?”

“Quando ti ho sentito litigare con tuo padre al Malfoy Manor, perché lui ti aveva scoperto, mentre venivi a portare del cibo a me e Olivander. Dopo che se n'era andato ti ho sentito lanciare qualcosa e piangere. Ho capito in quel momento che il tuo amore è sincero e che se avessi potuto mi avresti liberato.”

“Non avrei voluto che lo sentissi.”

“È stato un bene, invece, altrimenti non avrei mai pensato a te senza rancore.”

“Mi amavi anche prima?”

“Credo di sì, ma fingevo il contrario.”

“Sono stato uno stupido.”

“Sì, ma hai rimediato ai tuoi errori.”

***

Draco e Luna sedevano abbracciati sul divano di una villa in periferia. Due splendidi bambini biondi con gli occhi azzurro ghiaccio giocavano nel parco di fronte a casa con i loro amichetti babbani ed ogni tanto i genitori lanciavano delle occhiate fuori dalla finestra per controllare se andava tutto bene.

“Sono dei bimbi bellissimi.” esordì Draco dal nulla.

“Assomigliano a te.” rispose lei, ammiccando.

“Ma senza il tuo contributo non sarebbero così perfetti.”

“Nessuno è perfetto.” replicò Luna, lasciandosi baciare dal marito.

“Questo me l'hai insegnato tu!”

“Già... chi avrebbe mai immaginato la stramba Lunatica Lovegood, felicemente sposata con il sexy simbol dei Serpeverde, il rubacuori, sedicente perfetto, Draco Malfoy?” scherzò lei.

“Solo un pazzo, ma si sa: tutti i migliori sono pazzi¹, proprio come te.”

1Citazione “Alice in Wonderland”

Salve! Eccomi qui con questa storia alternativa per i miei standard. Che ne pensate voi di questa coppia? L'ho resa almeno decentemente? Spero proprio di sì. Ho messo l'avvertimento OOC, perché penso che la coppia non sia caratterizzata bene, ho provato, ma credo proprio che questi due insieme debbano essere almeno un po' OOC...
Okay, ora smetto di farneticare. A presto,
GGC :)