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Autore: jede    11/09/2012    3 recensioni
Piccoli attimi della vita di Santana e Brittany, assieme.
-I WANT YOU
-WAIT FOR THIS LOVE
-THE FIRST DAY
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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WAIT FOR THIS LOVE

 
 
"Mi manchi."
Santana lesse per la millessima volta quelle poche parole, stringendosi il cellulare al petto e sforzandosi davvero di non piangere; Sdraiata sul suo letto, nella sua camera del collage che divideva con una ragazza mezza fuori di testa che adorava in modo incondizionato tutto ciò che era metal, Santana tratteneva le lacrime.
Un braccio stava sotto alla sua testa, per reggerla e ogni tanto quello che stringeva il cellulare si alzava per farle rileggere il messaggio che alcune ore prima Brittany le aveva inviato.
Si morse il labbro inferiore provando a ripercorrere tutto quello che era successo dalla sua partenza: ovviamente d'erano stati i pianti, le promesse e le varie frase lasciate scivolare fuori dalla bocca troppo velocemente e troppo scioccamente, mentre il treno arrivava al binario pronto ad accogliere Santana.
La prima settimana era stata la piu dura e la mora aveva mollato per due volte di seguito l'università per dirigersi da Brittany anche per poter passare con lei poche ore, prima di rimettersi in viaggio; Il mese poi era finito e le due pensavano di potercela davvero fare, usando skype, cellulare e twitter, ma si sa che non tutto va sempre come lo si immagina.
Lo studio, i nuovi corsi, le nuove amicizie l'avevano bloccata per piu di un week end, che solitamente passava con la bionda e tra chiamate veloci nei momenti piu impossibili, corse in auto e pile su pile di libri e appunti erano passati altri due mesi sotto ai loro occhi.
Il quarto e quinto mese si potevano definire "la calma prima della tempesta" e un motivo c'era: le chiamate erano diminutie senza che nessuna delle due ragazze se ne accorgesse, i messaggi si erano ridotti a semplici frasi di circostanza come la "buonanotte" e qualche "come va"; le visite dal college al McKinley erano state tutte cancellate e in due mesi si videro solo sette volte tramite skype.
Non fu la vera e proprio separazione a far venire le lacrime agli occhi adesso a Santana, ma il modo in cui accadde: come se le cose si fossero svolta sotto al loro naso, il filo che le legava era stato tagliato e lei non si era accorta assolutamente di nulla per tutto il tempo. Per due mesi non aveva visto. E questo faceva male.
Dal sesto mese si iniziavano a vedere già le prime crepe ad occhio nudo ed entrambe pian piano si iniziavano a domandare che diavolo stava accadendo al loro rapporto; Ma fu dall'inizio del settimo che le cose precipitarono del tutto, con una rapidità e una durezza incredibilmente straziante per qualcune cuore messo sotto pressione.
Brittany le aveva fatto visita, approfittando della mancanza dei suoi genitori a Lima, si era infilata nel primo treno diretto al collage di Santana e in men che non si dica era davanti alla soglia della sua camera con il sorriso piu smagliante e brillante che le avesse mai visto indosso.
Ovviamente, ci si aspettavano baci, abbracci e carezze veloce, dettate dalla gioia e la mancanza di quel contatto cosi desiderato, ma qualcosa dentro Santana non era scattato al momento giusto e aveva boccheggiato, in completo silenzio per poi borbottare: -Ho lezione-.
Cosi aveva convinto Brittany ad aspettarla nella sua stanza per un paio di ore, il giusto necessario che le serviva per seguire le lezioni che desiderava; Impredibilmente però il professore le chiese un colloquio privato dove le illustrò un fantastico depliant con dei corsi estivi che le avrebbero fatto ottenere un mucchio di crediti per l'anno successivo e anche lì due ore volarono.
Prima di rendersene conto erano le due e lo stomaco le si stringeva in una morsa cosi dolorosa da obbligarla a fermarsi al primo chiosco che incontrò e prendersi un hot dog e una razione maxi di patatine. 
Destino volle che proprio in quel momento, proprio in quel posto, passò un suo compagno di corso che riconobbe il depliant che le aveva dato il professore e che aveva dato anche a lui: cosi tra una parola e l'altra le domandò di dividere le patatine mentre discutevano sulle possibilità anche future di assicurarsi un posto fisso in quel posto, che  prometteva piu che bene.
Non se ne accorse neppure.
Non si accorse del tempo.
Non si accorse dei minuti che scorrevano potandisi via altre patatine e altre chiacchiere.
Non si rese neppure conto che aveva iniziato a piovere.
Ma solo all'ennesimo rimbombo del campanile a poca distanza le fece scattare quella molla nel cervello che la spinse a buttare un'occhio all'orologio del cellulare; quello che vide le spezzò il fiato in gola.
7 Messaggi
12 Chiamate Perse
Tutti da uno stesso destinatario: Brittany. Chiuse le piccole icone, decisa a leggere dopo i messaggi e quando vide l'ora fu altro a spezzarsi dentro di lei, qualcosa che stavolta non riconobbe: 17.50.
Non ricordava neppure come si era liberata di quel ragazzo o come avesse fatto a correre per quelli che sembravo chilometri sotto alla pioggia; Di come le mani le tremavano quando aveva afferrato le mani, nella disperata operazione di infilare le chiavi nella toppa.
E non si ricordava neppure cos'aveva provato quando aveva trovato la stanza deserta; un sospiro, quello se lo ricordava: aveva ricordato di essersi lasciata sfuggire un sospiro, mentre delle goccie d'acqua le scivolavano dai capelli fino ai vestiti zuppi.
Poi sapeva che era entrata Zoe, la sua compagna, vestita come al solito con abiti scuri e che l'aveva squadrata come se fosse una malata di mente; Le aveva poi detto di un messaggio, appeso sulla bacheca fuori dalla porta, che una certa Brittany le aveva lasciato.
Il messaggio? Erano state solo poche parole, che le avevano strappato anche l'ultimo dei suoi respiri.
Non hai piu tempo per la tua vecchia vita, lo capisco. B.
 
Da quel momento i loro contatti si erano azzerati completamente. 
Santana non l'aveva cercata e Brittany non l'aveva cercata.
Ognuno con la sua vita.
E poi quel messaggio, due mesi dopo, a pochi giorni da un'esame, trovato durante una festa, letto velocemente e rimasto là bloccato sullo schermo del suo i-phone, da ormai piu di ventiquattro ore.
La mora, ancora sdraiata sul suo letto non sapeva cosa risponderle; ogni volta che scriveva qualcosa le sembrava cosi banale e stupido che finiva per cancellare sempre tutto e ritrovarsi punto a capo, ma sapeva, maledizione, lei sapeva che doveva scriverle qualcosa.
Per farle capire come si sentiva dispiaciuta per quel giorno, per domandarle come avessero fatto a separarsi cosi tanto senza accorgersene, implorarla di ascoltare le sue preghiere di perdono, sussurrarle piu e piu volte quanto la sua assenza poteva farla sentire sempre piu vuota.
Voleva trovare quelle parole che solitamente usavano i poeti e gli scrittori per far capire quanto l'amava con una sola frase, ma la sua mente non le dava nulla; Non un'ancora, non un'appiglio e non una soluzione a quell'enigma.
Con un sospiro di sconfitta Santana si tirò su, poggiando i gomiti sulle ginocchia e la testa affondata nel palmo della sua mano; Le serviva un modo, le serviva una soluzione.
Tutto le sembrava sbagliato: quel messaggio, le idee nella sua testa, la sua presenza in quella stanza e la mancanza di Brittany; Era semplicemente sbagliato, ma solo ora se ne rendeva conto.
Prima di capirlo, aveva già composto il numero che conosceva a memoria e aveva portato il telefono all'orecchio.
L'attensa fu snervante.
Santana guardava il letto posto davanti al suo, e non riusciva a vederlo; Non sentiva i rumori che rimbombavano fuori dalla porta, non percepiva la pioggia che batteva sul vetro della finestra.
Sentiva solo quel suono prodotto dall'attesa di una risposta.
-Pronto?-.
Santana si ritrovò a trattenere il fiato, risentendo la sau voce dopo cosi tanto tempo. -Ciao-.
Silenzio dall'altra parte. Un sospiro. -Ciao-.
La mora buttò la testa all'indietro sentendo tutta la mancanza scivolarle addosso, libera dalle silenziose catene che l'avevano trattenuta fino a quel momento, impedendole di affrontare il vero dolore della mancanza delle bionda. La mancanza di Brittany.
-Mi manchi anche tu-, sussurrò, chiudendo gli occhi, sentendo quelle deboli parole racchiudere tutto ciò che provava.
E le sembravano le piu giuste.



NdA

Capitolo pesantuccio, ma premetto che è l'unico che ho scritto (per ora) con un tono simile!! Il prossimo sarà molo piu leggero e dolce, prometto!!
:) Se volete lasciarmi un commento, grazie ^^
Un bacio Je )


 
   
 
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