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Autore: nande no ai    11/09/2012    1 recensioni
una storia romantica e drammatica.shoichiro odagiri. 17 anni, studente. il giorno in cui incontra shin, nuovo studente della scuola, percepisce subito il legame possessivo, quasi morboso, che li lega; shin è schivo, non si fa toccare da nessuno è non parla con nessuno. cosa succedera però quando i due comiciano ad avere dei flash che gli ricordano traumi passati che sono inspiegabilmente connessi? è la mia prima storia, nata come passatempo, e adesso vorrei dei commenti, visto che non sono molto esperta... grazie
Genere: Malinconico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: Lime | Avvertimenti: Incest, Violenza | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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POV SHIN

Mi alzo scocciato, non voglio andare a scuola, solo all’idea di doverlo vedere soichiro, il petto comincia a dolermi, come se fosse stretto in una morsa.Ne sono sicuro, se dovessi continuare a vederlo ogni giorno, ricevendo quello sguardo che tanto mi ha fatto male, ma che sono consapevole di aver meritato, certamente finirei per cedere, finendo per avere una crisi di nervi o peggio.
Scendo in cucina, e mi siedo, Iruka-san mi mette davanti un piatto con una fetta di torta alla panna e fragola, dall’aspetto invitante, prendo il cucchiaino e ne prendo la fragola mangiandola con gusto, poi lo rimetto giù, bevo un sorso di acqua è mi alzo, sotto lo sguardo vigile di Iruka-san. Mi dirigo fuori, dove l’autista mi aspetta per portarmi a scuola, mentre mi avvicino alla porta vedo mio fratello che scende della scale.
– Buona giornata otooto –
Mi dice canzonandomi, lo ignoro e aumentando il passo esco e salgo in macchina; A volte lo vorrei strozzarlo, ma so che mi vuole molto bene e io ne voglio a lui, non glielo dimostro mai ma gli sono grato per tutto quello che ha fatto per me. E’ l’unica persona di cui mi sono sempre potuta fidare, che non mi ha mai tradito e che mi ha sempre fatto sentire speciale, il mio aniki (1).
La macchina avanza piano fra le strade affollate, qualche minuto dopo siamo davanti a scuola, scruto fuori, che non ci sia nessuno e dopo averlo verificato esco, avvinandomi all’edificio. Cammino lento, continuando a guardarmi in giro come se da un momento all’altro quel’ uragano biondo potesse sbucare fuori da un momento all’altro. Entro, salgo le scale e mi avvio verso la mia classe –Fin qui tutto bene- penso - oh no! –
Proprio mentre pensavo che quella giornata dopo tutto poteva andare bene ecco che me lo ritrovo davanti alla porta della classe, che faccio adesso?.
Mi nascondo dietro al primo muro che trovo, e aspetto che se ne vada, ma per mia fortuna lui non si sposta di un millimetro.
- Maledetto, vattene in classe! – esclamo a denti stretti, lo fisso torvo appurandomi di non farmi notare, il corpo ben fatto è pigramente appoggiato al muro di fianco all’entrata della sua classe che guarda fuori dalla finestra con aria pensierosa, gli spettinati capelli paiono fili d’oro sotto la tenue luce del sole, gli occhi chiari splendono come pozzi d' acqua limpida e la pelle ambrata è cosi appetibile ma far venire la bava alla bocca; è un ragazzo davvero bello non ce che dire, per non parlare poi del carattere solare e un po’ esuberante.
Ricordo benissimo il nostro primo in contro, perché appena mi guardò negli occhi ebbi la sensazione di starmi lentamente sciogliendo.

flash back
Cammino lento per i corridoi, anche oggi è finita, non capisco perché non posso studiare a casa.
Ogni giorno in ogni differente scuola che ho frequentato è sempre la stessa storia, appena metto piede in classe sembra che abbiano visto chissà che cosa.
Non ci vengo più in questo posto, lo giuro!
I miei pensieri vengono interrotti da una zazzera bionda che mi viene in contro a massima velocita, tento di scansarmi ma non faccio nemmeno in tempo a realizzare che questo si scansa all’ultimo momento, cadendo per terra.
Mi appoggio al muro per sorreggermi.
Dio! che spavento!, il cuore comincia a battermi ad un ritmo più veloce del normale, spalanco leggermente la bocca per prendere aria e cercare di rilassarmi ma inutilmente.
Quegli occhi, il ragazzo biondo mi stava fissando dritto negli occhi, mi sento strano, la testa mi si alleggerisce e non vede nient’altro oltre a lui, mi sento … al sicuro, lui si avvicina per abbracciarmi e io non oppongo resistenza, chiudo gli occhi e mi stringo a lui. Il suo corpo mi scalda intossicandomi con il suo profumo, e cosi naturale stringersi a questo corpo forte e farmi accarezzare dolcemente.
Mi stacco improvvisamente quasi scottato.
– Cosa sto facendo – penso.
Scappo via correndo, scendo in fretta le scale, attraverso il cortile e mi fiondo nella macchina, lontano da lui.
fine flash back



A ripensarci avvampo dalla vergogna e divento incredibilmente rosso, sento la seconda campanella suonare e vedo Soichiro che dopo essersi guardato un po’ in torno sbuffando entra nella sua classe, faccio un sospiro di sollievo e lo imito.

POV SOICHIRO

Mi siedo al mio posto sbuffando – Non è venuto nemmeno oggi, pensavo che Kanata-san lo avrebbe convinto a venire … Come faccio a mantenere la promessa se non lo vedo? – Ancora una volta mi sono illuso, pensavo che non mi sarei più dovuto far violenza per non pensare a lui, perché lo avrei avuto tutto per me. Quanto mi sbagliavo. Gli occhi mi cominciano a pizzicare leggermente, mentre rivolgo lo sguardo fuori dalla finestra – Mi manchi, Shin - .
Sento al campanella suonare, la voglia di andare giù a pranzo mi passa totalmente, me ne sto sul mio banco a guardare fuori dalla finestra con ancora in mente lui, non ci dovrei pensare perché mi fa male, ma non posso farne a meno; fantastico degli interminabili minuti, poi il telefono vibra e mi volto per prenderlo, ma la mia mano no arriverà mai a prenderlo, in una frazione di secondo la mia attenzione passa dal telefono che ansioso continua a vibrare e il piccolo ragazzo che nascosto in malo modo dietro la porta mi spiava. Il cervello mi va in tilt – Shin - .
Il mio angelo che fino a pochi secondi fa mi stava guardando da lontano, come facevo tutti i giorni io con lui, adesso tentava di nascondersi in malo modo dietro la porta, mi sento scoppiare dalla gioia, mi alzo in fretta e vado alla porta, lui è ancora lì, appoggiato al muro e alzando gli occhi mi guarda un po’ timoroso;
- Shin !- Sussurro felicissimo, mi avvicino a lui che indietreggia di poco e poi fa per andarsene – Aspetta, per favore! –
Lui si ferma senza girarsi – Ascolta Shin, io-io non so cosa tu provi per me, l’unica cosa di cui sono certo però e che ci tengo molto a te … non so in che modo, ma … solo il pensiero di starti lontano mi fa stare male … io-io voglio solo che tu mi permetta di starti affianco … -
Lo vedo tremare leggermente mi avvicino piano è mi metto di fronte a lui, che tiene lo sguardo basso, faccio un passo verso di lui che non si muove, posso sentire il suo calore e dei brividi mi attraversano il corpo, allungo piano una mano – Non ti farei mai del male … - porto il braccio a cingerli leggermente la vita - … Te lo prometto –
Lo attiro a me, lui non si oppone si fa avvolgere dalle mie mani come creta, spingendosi morbidamente verso di me. Gli cingo la vita con entrambe le braccia mentre lui avvicina piano le mani verso di me stringendomi piano, la camicia della divisa scolastica e alzando leggermente il morbido viso pallido. Punta i suoi grandi occhi nei miei annebbiandomi il cervello; aspiro il suoi dolce profumo e appoggiando la fronte sulla sua gli sussurro piano, -ti fidi di me?- non mi aspetto una risposta.
-Si – gli sento sussurrare piano.
- Ma cosa?...-
"Perché non parli mai?- chiedeva innocente un bambino dai grandi occhi azzurri –Oggi me lo dici come ti chiami? – Prosegui il bimbo, da un grande letto degli occhi limpidi lo guardano timidi – Io mi chiamo … -"
-Quella voce, quella splendida e melodiosa voce, mi entra in testa, spiazzandomi, facendo scattare qualcosa in me, sento qualcosa che mi accarezza la faccia e mi desto dallo stato di trance in cui ero caduto, il mio angelo e qui fra le mie braccia che mi accarezza piano una guancia. Avvicino piano le mie labbra a lui, lentamente le poso sulla fonte liscia di Shin, che socchiude gli occhi – Soichiro … – sussurra. Le sposto più in basso, piano, stavolta le poso sul piccolo naso, il suo alito caldo mi accarezza le labbra, che piano si spostano più in basso verso quei piccoli petali di rosa, che mi attirano come delle calamite, mi avvicino sempre di più bramando quelle carnose labbra che avrei voluto assaggiare quella sera, le sfioro e lui le socchiude paino...
DRIIIIIIIIIIIIIIIN
Il suono della campanella ci fa staccare bruscamente, con ancora il fiato ci stacchiamo completamente.
Restiamo a guardarci per diversi minuti, dopo poco cominciamo a sentire le prime voci provenire dai corridoi, lo guardo – Ci vediamo dopo ? – Chiedo un po’ titubante e lui annuisce, gli sorrido mentre lui si volta e si dirige verso la sua classe.
Improvvisamente il mio angelo si volta e mi viene incontro velocemente, fatico a realizzare subito quello che sta succedendo, Shin mi stava vicinissimo, piano mi avvolse le braccia al collo e posa le sue labbra sulle mie, in un bacio tenero, a fior di labbra, pieno di dolcezza e amore, che non tardo a ricambiare stringendolo possessivo. Ci stacchiamo solo dopo aver assaporato appieno quel contatto che tanto bramavo, ispirando contemporaneamente l’aroma dell’altro, inebriandoci. Ci allontaniamo, rimanendo però ancora abbracciati – Ti aspetto fuori angelo – gli dico non resistendo e dandogli un altro veloce bacio prima di lasciarlo andare.


(1) aniki = fratello maggiore\ fratellone. Eccovi qui con un'altro capitolo che spero piaccia ... come sempre SPERO COMMENTIATE IN MOLTI XD E SEMPRE BELLO RICERE ANCHE SOLO DUE RIGHE DI APPREZZAMENTO XD ....
Al prossimo capitolo ...
  
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