TWINS

Titolo: Twins

Autrice: Geo

Personaggi: Shirou & Atsuya Fubuki

Note: No twincest.

Note2: Per non dimenticare. Perché oggi è l'11 settembre e quando ho pensato alle torri gemelle mi sono venuti in mente loro due.

Note3: Al mio caro nonnino, che oggi compie 74 anni.

Io e te. Tu e io. Noi due.

Non faceva alcuna differenza il modo in cui la gente si riferiva a noi perché quando si parlava di quei gemelli non c'era il rischio di confondersi.

Shirou e Atsuya Fubuki, il difensore e l'attaccante, la coppia perfetta, la nuova speranza del calcio, venivano da ovunque per ammirarci, noi due che ci ergevamo sul campo da gioco fieri e maestosi.

Sembrava tutto perfetto, come se niente di male potesse succederci.

Ma non fu così.

Stavamo tornando a casa, dopo un'altra partita, e accadde il disastro: una valanga, rumorosa ma altrettanto veloce, travolse la nostra macchina e solo io sono sopravvissuto.

Almeno esteriormente: dentro ero distrutto, ero crollato.

Tutti, quando lo vennero a sapere, fecero fatica a crederci: pensarono fosse uno scherzo troppo pesante da sopportare. Invece era la cruda e amara verità.

Seguì un periodo di depressione: non sapevo che fare da solo... senza di te...

E allora cominciai a soffrire di doppia personalità.

Volevo che nessuno ti dimenticasse, volevo che la gente, guardando il campo, vedesse noi due che ci ergevamo ancora una volta insieme, in mezzo agli altri giocatori meno importanti, come la speranza che avevamo sempre rappresentato. Ma era solo una stupida chimera.

La verità era che ormai lì non c'ero più neanche io, era solo un vuoto desolato che cercavo di riempire in modo a dir poco pietoso.

Poi un giorno mi videro: dei ragazzi che venivano da lontano, pieni di vita e di speranza, capirono quanto potenziale avevo. Mi ricordavano noi due da piccoli quindi accettai, e mi portarono con loro a combattere il nemico.

E, alla fine di quell'avventura meravigliosa, capii. Capii che la perfezione non era essere due anime in un solo corpo, ma essere un nuovo corpo con una sola anima nata dalle ceneri di questa esperienza.

Ed è per questo che ancora sto cercando di crearlo questo corpo. Ed è per questo che oggi, a undici anni dalla tua morte, vengo sulla tua tomba a pregare.

Atsuya, ti prometto che un giorno mi ergerò di nuovo su quel campo, e tutti si ricorderanno di quando lì c'eravamo tutti e due e ci prenderanno come esempio per andare avanti nonostante tutti i problemi, come siamo riusciti a fare noi...

Angolo dell'autrice:

Ehm, che dire... tutta la storia è un riferimento alle Twin Towers di New York, crollate esattamente 11 anni fa. Stavo rimuginando sull'attentato mentre facevo la doccia e ho pensato: “perché non scriverci qualcosa su Inazuma Eleven?” E mi sono venuti in mente questi due.

Atsuya e Shirou insieme sono le Twin Towers, Shirou da depresso è il Ground Zero e Shirou una volta raggiunta la perfezione è la Freedom Tower.

Ah, e, ovviamente, il narratore è Shirou.

Io personalmente la trovo una tesi che regge, poi se la storia non è scritta bene è colpa del fatto che io non ho mai avuto a che fare prima con qualcosa di angst, insomma: è la mia prima ff di questo genere, quindi siate clementi e magari lasciate qualche recensione, anche solo per dirmi che è un obbrobrio c:

Probabilmente ho scritto una storia depressiva solo perché domani inizio il liceo, boh...

Ok ora non vi rompo più.

Buonanotte,

Geo