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Autore: Endless_Zero    11/09/2012    0 recensioni
Non so bene come definire questa cosa.
Qualcosa di triste.
Qualcosa di introspettivo.
Qualcosa che ho scritto in cinque minuti.
Liberamente ispirato da "Slow me Down" di Emmy Rossum.
Tutto qui. Forse c'è un messaggio di base che voglio trasmettere, ma alla fine la gente vede quello che vuole, credo che la mia intenzione sia irrilevante.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rallenta.
Rallenta, speranza,
Non correre prima di me attraverso un traguardo che non ho ancora raggiunto.
Rallenta, amore,
Lasciarmi indietro non ti ha mai aiutato a ottenere quello che vuoi.
Rallenta, odio,
Non odiare ciò che ancora non hai visto e che non vedrai.
Rallentate, fermate questo vortice di emozioni e sensazioni contrastanti.
Rallenta.
Non c'è motivo ora di andare così veloce, rallentate.
Rallenta.
Perché? Non mi sembra il momento giusto per correre così velocemente, nel mio cuore, nella mia testa.
Di tutti i momenti, perché adesso? Vi prego, rallentate.
Fermatevi.
Non ora. Non posso cominciare a vivere proprio ora?
Rallenta, ironico mondo, ironico palcoscenico.
Chi stai cercando di intrattenere con questo teatrino?
Rallenta, speranza.
Non correre verso un domani che sto scoprendo solo ora e che non arriverà mai.
Rallenta, ti supplico.
Non ora.
Ho sempre vissuto sotto ad un velo di grigio, perché dovrei scorgerne i colori solo ora?
Rallenta, ironico teatrino, ironico Dio.
È forse questa la punizione per i miei errori?
Rallenta.
Rallentate, pensieri, rallentate, speranze, rallentate, emozioni.
Non fatemi vivere una bugia prima di crollare.
E di tutto questo, l'unica cosa che rallenta è l'unica che vorrei che tornasse a scorrere come un tempo.
Perché? Non mi sembra il momento giusto per smettere di vivere, per il mio cuore, per la mia testa.
Rallenta.
Avevo accettato la fine della mia vita, allora perché deve iniziare proprio ora?
Perché più il battito del mio cuore rallenta, più le emozioni che prova corrono?
Corrono, ricche di una vana speranza che le porterà ad immaginare il mondo che non avrò.
Rallenta.
Ormai è questione di secondi, e l'unica cosa che accenna a rallentare sono io.
Perché non hai ascoltato la mia preghiera, ironico mondo, ironico palcoscenico?
Hai apprezzato lo spettacolo della vita che inizia quando finisce?
Hai apprezzato il mio scorgere quel domani che non posso avere?
Qual è il punto di tutto questo?
Vorrei poter gridare al mondo "Non rallentare, vivi".
Ma non ho neanche più la forza di farlo io.

Chiudo gli occhi, fino ad ora sgranati per la disperazione della vita, che viene, che va.
Una lacrima. Una sola. Va ad infrangersi sul pavimento ormai cremisi.
Posso apprezzare quello che ho, ma come può non passare in secondo piano di fronte a ciò che non ho mai avuto?
Come ho potuto porre fine a tutto questo?
Mi accorgo che è passato solo un'istante da quando ho premuto il grilletto.
Forse, il mondo ha davvero rallentato.
E il mio cuore ferito con lui.
Sembra tutto così piccolo, ora.
Tutto quello che ha mosso il mio dito, così insignificante in confronto a quelle sensazioni che non vivrò mai.
Rallento, ironico teatrino, ironico Dio.
È la punizione per i miei errori.
È uno spettacolo con una morale che arriva troppo tardi.
Rallento, e capisco.
Rallento, e, mentre il mio cuore perforato è un crescendo di emozioni che non accennano a rallentare,
Mi fermo.
  
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