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Autore: EleRigoletto    12/09/2012    2 recensioni
Avril è una ragazza di vent'anni, odia il mare per via del divorzio dei suoi genitori e non ci và da quando aveva cinque anni.
Suo fratello, decide di invitarla in California per passare un mese con degli amici; all'inizio non è tanto convinta, poi, decide di dimenticare il passato e di fare un piacere a Marc ( il fratello) .
Arrivati lì, cambierà idea sul tanto odio per il mare, grazie ad una nuova persona che le farà aprire gli occhi.
Il resto è da scoprire ...
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: David Desrosiers
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 “Diciamo che, cosa?” Lo interruppi bruscamente.
“ … Che ha bevuto un pochino ed è andato fuori di testa in pieno pomeriggio.”
Disse Mike, un po’ indeciso.
David andò da Darker, inginocchiandosi accanto a lui.
“Come hai fatto a farti male ad un braccio?”
Chiese dolcemente, rivolgendogli uno sguardo di comprensione.
“Io … sono andato contro ad un muretto e mi sono buttato di spalla, colpendolo forte.”
“Perché lo avresti fatto?”
Non rispose, abbassò lo sguardo.
“Doppia D, ricordati che ha alzato un po’ il gomito e non sapeva cosa stava facendo.”
Giustificò Chuck.
“Hai ragione.
A proposito, ti presento la sorella di Marc, Avril.”
Mi porse una mano che strinsi velocemente, facendo un sorriso.
“Ciao, io sono Chuck e conosco tuo fratello e questo sciagurato da quando andavo al liceo.”
Indicò il ragazzo accanto a me, mettendosi a sospirare scherzosamente.
“Buono a sapersi.”
Ridemmo tutti insieme, avanzando verso casa nostra, aiutando il povero Darker a tornare indietro.
“Vuoi restare a mangiare con noi stasera? Tanto tra un paio d’ore si cena.”
Chiese Marc.
“Non lo so, non vorrei disturbare.”
“Ma quale disturbo, saremmo tutti felici di averti con noi, tanto per farci compagnia, dopo ti chiamiamo un taxi che ti riporti dove alloggi.”
“Ok, grazie mille.”
Finalmente arrivammo a casa, appoggiammo Darker sul divano e gli bendammo il braccio con una garza, per bloccare il graffio, mentre si coricava.
Io e gli altri ci sedemmo in cucina; I ragazzi parlarono tra loro ed io me ne stetti da parte, senza ascoltare nessuna parola.
“ … Giusto e tu Avril?” Mi sentii chiamare da Chuck che mi sorrideva.
“Cosa scusa? Non ho capito bene.” Mi grattai la testa.
“Ha chiesto se sai suonare qualche strumento o ti piacerebbe suonarne uno.”
Spiegò mio fratello.
“No, strimpello qualche volta la mia chitarra, ma non più di un tanto.
Mi piacerebbe suonare la batteria, mi sembra uno strumento molto bello.”
Lui sorrise, tutti sorrisero e mi incuriosirono molto.
Dopo capii.
“Io suono la batteria e diciamo che è la mia seconda vita; Mi aiuta a sfogarmi quando sono triste o arrabbiato e la suono ogni giorno.
Se vuoi qualche volta puoi venire a casa mia che ti insegno.”
“Vacci piano Chuckless, lei è quasi impegnata con Dave.”
Urlò mio fratello, sorridendo leggermente.
“Ah, te la  fai con la sorella del tuo migliore amico.
Beh. Guarda che non volevo mica provarci, mi credi vero?” Mi rivolse uno sguardo carico di assoluto rispetto.
Mi venne quasi da ridere per la domanda che mi aveva appena fatto.
“Certamente, tu non sei uno scempiato come questi quattro ragazzi.” Dissi sarcasticamente.
David si alzò e mi guardò facendo una faccia tenera.
“Guarda che uno di questi scempiati è  quello che ti fa impazzire.”
Mi misi a ridere, insieme agli altri.
“Certo, mi hai fatto impazzire come mi fanno impazzire i broccoli.”
“Che cattiva che sei.”
“Lo so, ma una ragazza si deve fare rispettare.”
“Dave, tienitela stretta questa ragazza che non se ne trovano molte in giro.”
“Grazie Chuck, tu si che sai capirmi alla perfezione.” Dissi io, posandogli una mano sulla spalla.
“Veh che sono geloso.”
“Io e la tua Avril, siamo compatibili, non ci puoi fare niente.”
“Bene, ora che sappiamo che il nostro ospite vuole provarci con David, possiamo decidere la specialità di questa sera.”
“Marc, che baggianate dici? Io l’ho sempre amato.”
Chuck si mise a ridere.
“Io stasera ho voglia di una pizza.”
Si intromise Mike, aprendo per la prima volta bocca.
Lo guardai e notai che nel suo sguardo c’era qualcosa di strano, come se i nostri discorsi lo avessero turbato in qualche modo.
“Deciso, ordineremo sei pizze.”
Rispose Marc.
Mike si alzò dal tavolo e andò verso la porta, lasciandomi perplessa.
“Io salgo in camera, vado a rilassarmi e poi quando è ora di cena chiamatemi che scendo.”
Se ne andò, ignorando la risposta.
“Che gli è preso?”
“Non lo so, ma io vado da lui.”
Mi alzai e andai davanti alla sua stanza.
Bussai rumorosamente.
“Mike aprimi, ti devo parlare.”
“Se proprio devi …”
“Devo.”
“Entra.”
Aprii piano la porta e restai sullo stipite.
Se ne stava sdraiato a fissarmi, con le mani incrociate.
“Cosa c’è? Perché non sei restata giù con il tuo nuovo ragazzo?”
Disse bruscamente.
Mi colpì la sua affermazione.
“… Ma che ti prende? Che ti ho fatto di male per rispondermi così?”
“Mi chiedi anche perché? Non è evidente?”
“No, non lo è per niente … spiegami, ti prego.”
Mi sedetti vicino allo spigolo del letto, guardandolo incuriosita.
“Vedi, io … io non posso dirtelo.”
“Perché no? Dai, lo sai che a me puoi dire tutto.
Che cos’è che ti ha fatto arrabbiare?”
Lui si grattò il braccio innervosito dalla domanda, abbassando lo sguardo.
“Se te lo dico, prometti di non giudicarmi?”
Mi chiese, senza guardarmi negli occhi.
“Certo.” Lo rassicurai.
“Prima di cominciare, posso farti una domanda?”
“Sì.”
“A te piace David? È vero quello che ha affermato Marc, prima?”
La sua domanda mi lasciò perplessa, non capendone il significato.
Decisi comunque di rispondere.
“Sì, mi piace e vorrei essere più di un’amica per lui.
Anche lui prova lo stesso per me, da quanto ho capito, ma perché lo chiedi?”
“Sai …” Ignorò la mia domanda ed iniziò a spiegare “ … Quando Marc ha detto quelle parole, ci sono rimasto male, non pensavo che ci fosse qualcosa tra  voi due.
Avril, ci sono rimasto male perché mi piaci!”
Tirò un pugno sul materasso ed iniziò a contrarre i muscoli della mascella, sbalordendomi delle sue parole.
Mi avvicinai a lui e gli accarezzai una guancia, asciugandogli qualche lacrima che era appena caduta.
“Mike, lo sai che ti voglio bene e che in nessun modo vorrei causarti problemi, ma io e te siamo …”
“Siamo solo buoni amici lo so , non c’è bisogno che me lo dici.”
Mi interruppe lui.
“Non fare così, non arrabbiarti con me … Io non voglio ferirti, ma non posso farci niente se mi piace lui.”
Bussarono alla porta ed entrò Dave.
“Mike, ho sentito tutto … perché non me ne hai parlato prima? Perché non me lo hai detto?”
Il suo volto era tutto rosso e il collo si era gonfiato un po’, come era solito fare quando si arrabbiava.
“Tu non me lo hai mai chiesto.”
“Non è una scusa … merda, ma scherzi? Io non voglio mica perdere un amico.”
“Ragazzi nessuno litigherà, non voglio questo perché non vi meritate una stupida ragazza come me.
Mike guardami, non prendertela con David, perché sono io che l’ho baciato.”
Mike si alzò e restò in piedi davanti a me e David, poi, improvvisamente, abbracciò forte David e gli sussurrò “Non ce l’ho con te, tranquillo, mi passerà.”
Si strinsero forte.
Quando si staccarono, Mike si rivolse a me.
“Non badare a me, mettevi insieme, se siete felici per me va bene.”
“Mike, io …”
Stavo per dirgli quanto mi dispiaceva, ma lui non mi lasciò parlare e continuò ad andare avanti.
“Stai calma Avril, non c’è bisogno che tu mi dica niente, davvero.
Stasera uscirò con Chuck e gli altri e cercherò qualche ragazza per dimenticare e per svagarmi.
Tutto come prima.
Scusate, ma ora scendo che preparo, visto che manca pochissimo all’ora di cena, venite che ordiniamo le pizze.”
Scendemmo tutti e tre, ma le sue parole mi colpirono tanto, non immaginavo che Mike avesse tanta forza per dimenticare subito e per sopportare il dolore che aveva dentro.
Lo ammiravo, sì, tanto.
Ora potevo mettermi finalmente con David, cercando di non ferire lui.
Ordinammo le pizze e aspettammo in cucina, chiacchierando; Darker si era ripreso e adesso parlava più di prima.
Tutto procedeva per il verso giusto.
 
Ciaoo come state?
Sono stata brava a pubblicare il dodicesimo capitolo così in fretta?
Se vi è piaciuto o se avete da chiedermi spiegazioni e quant’altro, scrivetemi o recensite, io cercherò di esserci spesso.
Ringrazio come tutte le volte chi ha messo questa storia tra le Preferite/Seguite/Ricordate.
Un bacio da Ele! ;)
  
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