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Autore: nuccetta    12/09/2012    6 recensioni
A volte il destino ti porta ad incrociare strade che non pensavi di conoscere, ti porta in quei posti che non credevi esistessero, ti crea delle amicizie alle quali non rinunceresti mai, ti fa innamorare di uomini che spesso ti faranno soffrire. Mi chiamo Nina e questa è la mia storia.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ian Somerhalder, Nina Dobrev, Paul Wesley, Un po' tutti, Zach Roerig
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pov Nina.

 

“Questo non lo mangi?”.

“No, serviti pure. Ah, Nina io e te dopo dobbiamo parlare, in privato”.

“Oh, tranquille io tanto me ne devo andare...”. Steven ha ancora la bocca piena del muffin di Candice, ci saluta con un bacio sulla guancia e si dilegua verso il set.

Sono trascorse due settimane da quando sono iniziate le riprese, l'episodio pilota ha riscosso tantissimo successo e, forse anche merito del nostro cast così virile, ha già fatto andare fuori di testa tutto il pubblico femminile del pianeta. Fatto sta che comunque ora ci tocca lavorare sodo ed il fatto che io e Candi siamo ancora sedute al tavolo del bar a chiacchierare allegramente, è solo un piccolo ed insignificante dettaglio.

“Forza amica saputella , sputa il rospo”. So che la conosco da solo due settimane, ma quando vivi a stretto contatto con delle persone, quando ci condividi ogni cosa, ventiquattro ore su ventiquattro, allora può quasi prendere il posto della tua migliore amica. E con Candice è stato davvero così, la sua vicinanza mi aiuta davvero tanto a sopportare la lontananza delle persone che amo. E' diventata un po' la mia Liz di Atlanta, insomma!

“Stamattina ero in camera mia, mi stavo smaltando le unghie..”. Come al solito, oserei dire. “Ad un certo punto ho sentito delle voci provenire dalla stanza accanto...”.

“Potresti farla un po' meno drammatica? Mi sembra di ascoltare una storia dell'orrore”.

“Non mi interrompere, Dobrev. Comunque si trattava di Zach e Michael, stavano chiacchierando, parlavano di qualcosa, anzi di qualcuno... di te”.

Sai che novità! Da quando abbiamo iniziato a vivere sotto lo stesso tetto, Zach non mi perde di vista un attimo, è diventato più o meno la mia ombra, no che mi dispiaccia sia chiaro. Per quanto possa avere la testa da un'altra parte, è pur sempre Zach Roering cazzarola, è sempre un figone che mi fa un filo allucinante ed io ne sono parecchio lusingata.

“Cosa dicevano?”.

“Diciamo che Zach è stato piuttosto eloquente mentre raccontava ciò che ti farebbe se solo tu gli dessi il permesso”.

Rido vanesia, sembro uscita da un film degli anni cinquanta, mi manca solo un foulard annodato in testa e potrei essere scambiata per la brutta copia di Audrey Hepburn.

“E dimmi un po: cos'è che vorrebbe farmi?”.

“Questo te lo dico stasera, siamo in fascia protetta, ma ti assicuro che ne varrebbe la pena”.

“Dì la verità, una botterella da Zach te la faresti dare anche tu”.

Mi guarda maliziosa, poi si morde un labbro. “Tu sei un'idiota. Diciamo che non mi dispiacerebbe fare con Zach le stesse passeggiate che tu ti faresti con Ian”.

Colpita e affondata. Perdo anche il sorriso al solo pensiero di quel nome, di quella persona, di quello stronzo maledetto che mi ha rovinato la vita. Sì di quello stronzo maledetto con cui mi farei delle belle e lunghe, lunghissime passeggiate.

Mi limito ad osservare Candice, è l'unica a conoscere il nostro trascorso, l'unica a cui abbia voluto raccontare il mio passato insieme a lui. Da quella sera della prima cena non ci siamo più rivolti parola, io per la mia strada e lui per la sua.

Tra poco dovremo girare una scena insieme, motivo in più per ritardare il mio arrivo, non dovrebbe essere nulla di eccezionale, anche se però ritrovarmi faccia a faccia con lui non è che mi entusiasmi tanto.

“Hai perso la lingua?”.

Guardo la mia amica, mi ero quasi dimenticata della sua presenza. “No, scusa, stavo pensando ad una cosa?”.

“Era Zach o Ian ad essere nudo sul tuo letto? perchè se vuoi condividere io non ho nessun problema, di certo non mi tiro indietro”. Alzo gli occhi al cielo.

“sei sempre la solita”.

“Come va tra di voi?”. So già a quali noi si riferisce.

“Male, male come non è mai andata, è la prima volta che ci ignoriamo così completamente, sembriamo due perfetti sconosciuti”.

“Mi pare che però lui la sua dichiarazione te l'abbia fatta”.

“Già, devo dire anche molto sincera. Questo si spiegherebbe la presenza costante di Megan sul set”.

“Non mi dire che temi quella gallinella spennata. Certo potrei anche credere all'amore di Ian nei suoi confronti, potrei se solo lui dedicasse a lei gli sguardi arrapati che dedica a te”.

“Ma tu da che parte stai?”.

Mi dedica uno sguardo strano, quasi compassionevole, come se io fossi una bambina innocente a cui deve essere spiegato il senso della vita. “Tesoro, io sto dalla tua parte, è ovvio. Però, sai come sono fatta, dico solo quello che vedo. E vedo un ragazzo tremendamente bello e dannatamente innamorato. Vedo un ragazzo che ha le idee chiare, ma ha il timore di metterle in pratica. Ma soprattutto, vedo un ragazzo che si è spinto oltre ogni suo limite, che si è dichiarato alla donna che ama, che però non ne ha ottenuto risposta. Poi potrai dirmi quello che vuoi, potrò darti ragione sul fatto che Megan non dovrebbe essere dov'è adesso, che la dichiarazione di Ian non era delle migliori, oltre a non essere completa, e che la vostra storia è sempre stata troppo travagliata e che quindi la paura raddoppia... ma sai io cosa ti risponderei? Nina, fottitene. Sei bella, sei giovane, hai una vita davanti. Di delusioni ne vivrai fin troppe. Hai paura di soffrire? Non importa soffrirai! Piangerai, ti dispererai, non vorrai uscire di casa per settimane e poi passerà tutto, tornerai come nuova, pronta a prenderti un'altra batosta. Ma sarai felice. E sai perchè? Perchè non avrai nulla da rimpiangere, non dovrai incolparti di non avere osato e ogni volta che ti volterai indietro per guardare il passato, ti torneranno alla mente i momenti più belli vissuti con lui che, di gran lunga, hanno più valore di quelli che trascorrerai a piangere in un letto. Provaci, Nina. Provarci non è reato”.

 

 

 

 

Pov Ian.

 

Sono chiuso nel mio camerino, cerco di ripetere a memoria le mie battute, inutilmente a dire il vero. In realtà non posso neanche dire di averci messo tutto questo impegno, il mio pensiero vola instancabile verso altre mete.

Questa mattina, quando sono uscito dalla mia camera, ho lasciato Megan che dormiva beata. Ho sentito una stretta allo stomaco, era così appagata, mi faceva una tenerezza che non avrei immaginato di poter provare. Eppure, per quanto mi piacerebbe vederla un giorno come la donna della mia vita, vedo la nostra storia impossibile, come se noi stessi non fossimo compatibili.

Ci ho pensato a lungo, mentre facevo la doccia, quando mi asciugavo i capelli, però non sono riuscito a trovare una sola ragione che possa tenermi legato a lei. Quando sono sceso nella sala comune per fare colazione, la situazione è, se si può dire, peggiorata ulteriormente. Nina stava facendo colazione seduta alla penisola della cucina e ovviamente non era sola. La vedevo ridere con Zach, respiravo la sua freschezza, la loro giovinezza, la loro voglia di conoscersi. Più mi godevo la visione di Nina, più i problemi con Megan e la mia voglia di lasciarla andare passavano in secondo piano. Il pensiero di quella visione, di Nina che ride, di Nina insieme ad un uomo che non sono io, di Nina che potrebbe finalmente essere felice per merito di un altro... mi ha attanagliato per tutto il giorno, ergo, non riesco a ricordare le battute.

Che poi io dico, dannazione, Ian, hai fatto il tuo passo, ti è costata fatica, e tanta, ma lo hai fatto. Ma dimmi un po', amico mio, lei che cosa ha fatto per te? Ok, ti ha reso la vita una favola, riesce a farti tornare il sorriso in un secondo, ti ha dato un motivo in più per considerare la tua vita eccezionale e poi? E poi niente, poi le cose belle finiscono e ti rendi conto che ti trovi faccia a faccia con un'immagine distorta della tua realtà. Perchè tu non sei stupido, tu lo sai che tutto quello che c'è stato, tutto quello che avrebbe potuto esserci è solo frutto della tua infantile fantasia... quindi stop. Dimentica Nina, vivila come un'amica, goditi le persone che ti vogliono bene, impegnati nel tuo lavoro, costringiti ad amare una donna che non vuoi... questa è la chiave per la felicità.

Ian Somerhalder e Nina Dobrev. Scena in cucina, casa Gilbert, episodio 1x03”.

Mi affretto ad uscire dal camerino, già Kevin non sarà contento di averci dovuto richiamare con il megafono, odia farlo e soprattutto odia i ritardatari.

Vedo Nina correre trafelata, a quanto pare anche lei ha avuto qualche problema di orario, molto probabilmente avrà perso tempo con qualcosa. O con qualcuno. Che ti prende, Ian? E tutta la storia della felicità, dell'amicizia, del lavoro?

Ci mettiamo ai posti, Nina si lascia ritoccare il trucco un ultima volta, io mi limito ad indossare i panni di Damon.

 

 

Siamo nella piccola cucina di casa Gilbert, Damon si avvicina ad una sorridente Elena, ancora troppo sorridente, probabilmente ignara di ciò che sta succedendo nel suo pacifico mondo. Le porge un bicchiere di vetro che lei immediatamente lascia cadere, lui lo afferra.

 

Stop”. Ecco, scherzavo, lui non lo afferra e il bicchiere cade a terra, grazie a Dio di vetro ha solo l'aspetto. Nina ride compiaciuta, quasi come se fosse contenta del mio piccolo errore. Decido di non farci caso, vorrei già solo ringraziarla di avermi regalato un'altra volta uno dei suoi bellissimi sorrisi. E penso anche altre cose che ora come ora non potrei neanche dire.

Ciak, azione”. Addio pensieri poco casti, ora lasciatemi in pace, devo lavorare.

 

Elena fa cadere il bicchiere e Damon lo afferra. Grazie Damon, anzi grazie Ian.

Ah, ah. Che riflessi”. Sorride maliziosa. Maliziosa come solo Nina sa essere, forse aveva davvero ragione Paul, forse nessuna al mondo sarebbe stata perfetta quanto lei in questo ruolo.

Damon ricambia il sorriso compiaciuto.

Mi piaci, sai ridere e fai sorridere Stefan, una cosa che avrei voluto vedere molti anni fa”.

Che diavolo sto dicendo?

 

Stooooop, che diavolo ti prende oggi, Ian?”. Ecco appunto. Sapessi Kevin, se solo potessi vedere cosa frulla nella mia testa in questo momento...

Scusatemi, adesso cerco di riprendermi, giuro”. Nina mi scruta con sguardo annoiato, quasi come se le stessi rubando il tempo, come se fossi un intralcio al suo piano serale.

 

 

Mi piaci, sai ridere e fai sorridere Stefan, una cosa che non vedevo da moltissimo tempo”.

Elena lo guarda un po' pensierosa. “Prima ti riferivi a Katherine?”.

mmm”.

Ma come è morta?”.

Un incendio, tragico”.

Recentemente?”.

A me sembra solo ieri”.

Che tipo era?”

Bellissima, molto simile a te da quel punto di vista”.mi ritrovo d'accordo con Damon, Nina è davvero bellissima ed i miei ormoni ne risentono pesantemente.

Ed era anche molto complicata ed egoista... e a volte non molto gentile, ma seducente”.

Chi di voi due è stato con lei per primo?”. Elena passa un piatto a Damon e lo osserva interrogativa.

Il vampiro ride. “Ottima deduzione. Chiedilo a Stefan, la sua risposta sarà diversa dalla mia”.

Pausa. Elena si avvicina al piano d'appoggio, Damon la segue e si siede su uno sgabello. “Lascerei le cheerleader al tuo posto”.

Perchè scusa?”

Ah, ti ho vista all'allenamento, sembravi così infelice”.

Si vedeva?”

Ah, ah”.

Un tempo mi piaceva, mi divertivo, ma tutto è cambiato, ciò che per me contava ora non conta più”.

Allora smetti. Basta, passa ad altro, problema risolto. Tadan”.

Qualcosa potrebbe contare di nuovo”.

Forse. Ma mi sembra poco realistico”.

MI dispiace”. Damon strabuzza gli occhi. “Per Katherine. L'hai perduta anche tu”.

Elena e Damon, anzi no, Nina e Ian si guardano a lungo negli occhi. Non accadeva da tempo, è come se l'avessi ritrovata, come se questa scena mi avesse restituito quel mio piccolo angolo di Paradiso. Mi perdo in quel cioccolato e vorrei non ritrovarmi più, vorrei non ricordarmi più chi sono, da dove vengo, vorrei urlare al mondo intero che la amo immensamente, ma che purtroppo sono solo un codardo.

 

“E stop. Perfetto ragazzi, avete fatto un ottimo lavoro. Grande Ian, ti sei ripreso alla grande. Ragazzi?! Ragazzi?!”.

Ritorno bruscamente alla realtà, anche Nina non sembra essersi accorta di nulla. Abbiamo continuato a guardarci, a bearci di quest'istante ancora una volta nostro. E' stato magnifico, epico. Mi è sembrato di vivere davvero in un film, in un mondo dove questo amore, dove questo continuo martellare del mio cuore siano esito di pura e semplice finzione. E invece è la realtà, Ian, la realtà. E' lei che ti fa provare questi sentimenti, è lei che ti fa sentire vivo e tu dovresti svegliarti.

Sto per aprire bocca, prendere coraggio e farmi avanti, cercare di farmi perdonare, perdonare poi di cosa non so.

“Nina, Ian, avete finito?”.

La voce di Kat mi riempie le orecchie e mi infastidisce davvero molto, ha interrotto il mio momento di gloria, il mio possibile ricongiungimento a Nina. Poi mi rendo conto che siamo ancora sulla scena, vestiti ancora come i nostri personaggi, con decine di persone che ci osservano attentamente... allora, senza però ammetterlo neanche a me stesso, la ringrazio con il pensiero.

“Sì. Abbiamo appena finito”. Nina è più scattante, anche se il suo imbarazzo è palpabile.

“Andate a farvi una sciacquata, tra un quarto d'ora ci si vede tutti al “Crenold”.

Prima ancora che io possa dire qualcosa, Nina è già diretta verso il suo camerino. Frustrato la seguo e mi dileguo verso il mio, consapevole, anche oggi, di non essere riuscito a concludere niente.

 

 

Pov Nina.

 

 

Avrei voluto trascorrere questa serata nel letto con una cioccolata calda, magari dopo un bagno rilassante. L'autunno inizia a farsi sentire e la mia voglia di letargo ha raggiunto vette sproporzionate. Però non me la sono sentita di dare buca per questa sera, non capita spesso di riuscire ad essere sempre tutti insieme, nonostante la casa in comune, ognuno ha i propri impegni e cenare insieme diventa un po' un'impresa.

Mi lego i capelli in una lunga coda alta, indosso un paio di jeans scuri, un bustino nero molto aderente e le mie adorate décolleté.

Raggiungo i miei amici e colleghi nel nostro ristorante preferito a solo un isolato di distanza dall'enorme casa che ci hanno messo a disposizione.

Come al solito mancavo solo io, anche Ian è riuscito a liberarsi in tempo ed ora è lì seduto vicino a quella terribile sciacquetta insopportabile. Povera Megan, in fin dei conti lei non mi ha fatto niente, se non conti ovviamente il fatto di amare l'uomo che amo io e di essere ricambiata da lui in tutto. Sì, è decisamente una sciacquetta odiabile!

Prendo posto tra Candice e Paul, lui mi regala un enorme sorriso e un grosso bacio sulla fronte, la mia amica si limita a sorridermi dispiaciuta. Le faccio l'occhiolino, voglio dimostrarmi forte, voglio farle credere che niente riesce a scalfirmi. Ma è solo una bugia, ho il cuore a pezzi e almeno a me stessa devo ammetterlo.

“Hai sentito Torrey?”.

“Sì, mi ha chiamata ieri sera, mi ha fatto il terzo grado, anzi il quinto grado. Voleva sapere come ti stessi comportando e come fosse andato il nostro primo

bacio. Secondo me è un po' gelosa”.

Trascorro il resto della serata a ridere e scherzare con i miei due più grandi amici fino a quando Paul si alza per accompagnare Ian a fumare una sigaretta. Zach si impossessa immediatamente del suo posto e quasi mi fa morire quando mi accorgo della sua presenza decisamente inquietante.

“Sei bellissima questa sera”.

“Zach... mi hai fatto spaventare...”.

“Scusa, non volevo”.

“Non ti preoccupare, mi devo abituare a queste apparizioni molto... vampiresche”.

Chiacchieriamo un po', ci raccontiamo qualche episodio della giornata. Intanto Ian e Paul sono rientrati, noto con piacere lo sguardo di sfida che mi lancia uno dei due, e lascio a voi dire quale.

Non ha smesso di fissarci un secondo, ci segue con lo sguardo e sembra sforzarsi di capire ogni singola parole esce dalle nostre labbra. Intanto, la povera Megan cerca di catturare la sua attenzione, ma invano. Un ghigno malefico si impossessa del mio viso,cerco di contenerlo prima che qualcuno possa farmelo notare.

Cattiva come non sono mai stata, inizio ad enfatizzare le parole che rivolgo a Zach: gesticolo molto giusto per far afferrare meglio il concetto, rido come una cornacchia a cui è stata amputata una zampa e accarezzo innocentemente la mano del poveretto che mi si trova affianco. Più provo a farlo ingelosire e più mi godo malefica il mio risultato. E' ormai rosso di rabbia e so che, se solo gli fosse concesso, avrebbe già rivoltato il locale intero.

Mi sto divertendo tantissimo. Come se non bastasse, mi alzo dalla sedia e appoggio le mie mani sulle spalle possenti del mio piccolo attore.

“Mamma che spalle! Devi fare molto sport. Comunque, perdonami, io esco un attimo fuori per fumare una sigaretta. Mi accompagni?”.

Come un umile servitore, Zach non se lo fa ripetere due volte, scatta dalla sedia come una molla e mi segue soddisfatto. Non so perchè, ma mi ricorda terribilmente un cagnolino da riporto, per di più scodinzolante, manca solo che si metta a farmi le feste. Oddio, non riesco a togliermi quest'immagine dalla testa.

Ci sediamo su un muretto esterno al ristorante, Zach non pronuncia parola, sta solo lì, fermo ad osservarmi come fosse una qualche famosa opera d'arte.

Mi piace trascorrere il tempo con te”.

Anche a me piace trascorrerlo con te”. Sono sincera e dispiaciuta. Dispiaciuta per averlo preso in giro, per avergli fatto capire cose che non sono, per averlo usato come burattino per far ingelosire un altro uomo.

La sua bocca si avvicina pericolosamente al mio viso, dovrei prendere una posizione, decidere cosa farne di noi ed invece sto ferma ed immobile ad osservare stupita i suoi occhi.

Zach, io...”.

sei stupenda, Nina. Sei una calamita per me... non sono riuscito a staccarti gli occhi di dosso neanche per un secondo...”.

Io invece ti consiglio di allontanarti, se non vuoi che te li stacchi io gli occhi...”.

Non so se prendermela con lui per non essersi fatto gli affari suoi o corrergli tra le braccia e dichiarargli amore eterno. Mi ha ricordato molto il fidanzato di Sailor Moon. Milord, se non sbaglio. E' stata un'entrata da vero cavaliere della notte. Ma perchè diavolo è qui a immischiarsi negli affari miei?

Cosa vuoi, Ian?”. Gli rivolgo uno sguardo severo, voglio farlo sentire in colpa”.

Già, che vuoi Somerhalder?”.

Senti, Roering, sparisci, davvero. Non voglio che finisca male”.

Sei per caso il suo fidanzato?”.

No, ma sono quello che, se non ti allontani immediatamente da lei, ti apre la faccia in due”.

Zach lo guarda disgustato, ma si allontana senza altre parole. Lo osservo sbalordita, lui sì che è un cuor di leone!

Non ti pare di avere esagerato?”.

Si avvicina a me, sembra pazzo, se non lo conoscessi bene, scapperei per il terrore.

Lo avresti baciato?”.

Cosa?”. Assumo una faccia schifata.

Rispondi. Se io non fossi arrivato, tu lo avresti baciato?”.

Lo guardo allibita, vorrei provare a dire qualcosa, ma sono completamente bloccata.

Nina, prima che impazzisca, rispondimi. Per favore”.

Ma cosa credi di fare, eh Ian? Apparire e scomparire dalla mia vita come ti pare e piace? E' facile per te, mi dici di provare qualcosa per me, poi porti Megan alle nostre feste, poi non mi rivolgi parola per settimane e alla fine vuoi spaccare la faccia a Zach solo perchè è stato più furbo di te. Non hai nessun diritto su di me, non più. Hai bruciato le tue chance”.

Mi allontano indignata. Mi ricordo delle parole di Candice, di quanto sia stata bugiarda in quest'ultima frase: sono stata io a non volergli concedere la possibilità. Se solo potessi tornare indietro, se solo non fossi così terribilmente orgogliosa.

 

 

 

Pov Ian.

 

 

Lascio Megan in camera mia. Dorme già. Attraverso tutto il corridoio, passo dalla sala relax, rubo una delle rose che Candice cura con tanto amore e mi affretto verso la sua porta. Inizio a bussare, temo che lei si sia addormentata.

Improvvisamente la porta si apre. Ha gli occhi rossi, deve avere pianto.

Che cosa vuoi ancora?”.

Ho sbagliato tutto con te. Sono stato un'idiota, non sono riuscito a prestar fede ai miei veri sentimenti e solo perchè sono un codardo. Quando stasera ho visto Zach così vicino a te, ho avuto paura. Una parte di me voleva vedere la tua reazione, l'altra invece la temeva. Per questo vi ho interrotto. Hai ragione ad avercela con me, hai ragione a pensarmi uno stupido e ti capirò se non vorrai più rivolgermi la parola. Ma ti devo dire una cosa, è importante”.

Mi avvicino di più a lei e le cedo la rosa, la prende in mano facendo attenzione a non pungersi con le spine, poi mi guarda interrogativa.

Questa sera hai detto una cosa che mi ha fatto molto male, anche se giustissima: io non ho nessun diritto su di te. Ed è vero, non avrei mai la presunzione di averlo, non è il mio stile. Ma io un diritto ce l'ho e a quello non rinuncerò mai, a costo di difenderlo con le unghie e con i denti. Io ho il diritto di amarti, Nina. E lo voglio fare, anche quando tu mi dirai di nuovo che non è più tempo per noi, io sarò lì vicino a te e un'ultima volta ti sussurrerò: ti amo”.

Rimango in silenzio, so di non aver fatto la dichiarazione che ogni ragazza sogna, ma è il massimo che la mia timidezza offre. Adesso mi rincorre per tutto il corridoio con una scopa in mano, ne sono sicuro.

Contro ogni mia aspettativa, e meno male, Nina lascia cadere la rosa rossa che teneva salda tra le mani. Si avventa su di me ed inizia a baciarmi appassionatamente.

La spingo in camera, comunque la paura di farci scoprire rimane insita in me.

Interrompo il bacio per guardarla negli occhi, mi sorride, è stupenda. Finalmente l'ho ritrovata.

Ci baciamo a lungo e senza accorgercene finiamo sul letto.

Le sfilo vi la sottoveste di raso rosa che usa come pigiama. Mi appare in tutta la sua bellezza e luminosità. Mi soffermo a baciare ogni angolo della sua pelle e, ad ogni centimetro, mi stupisco della sua perfezione.

Le accarezzo il seno tondo e sodo, mentre con la lingua segno il profilo delle sue labbra. Lei ha gli occhi socchiusi, come se fosse completamente schiava del mio tocco.

Rimango lì, non mi muovo, non voglio spingermi oltre, non voglio impadronirmi di ciò che mi è stato concesso. Però lei mi stupisce di nuovo, con una femminilità ed una sicurezza che non ricordavo, mi slaccia i jeans e tira fuori dagli slip il mio membro.

E' questione di minuti, sono dentro di lei e questa volta sono lucido. Posso godermi ogni minimo dettaglio, ogni suo sospiro, ogni suo timido movimento, ogni suo piccolo passo verso il mio infinito.

Mi muovo su di lei con la stessa naturalità con cui le onde si muovono sul bagnasciuga e come loro mi infrango nel suo piacere, trovando spazio per il mio.

 

 

 

Ciao mie care lettrici!!

contente? Finalmente è arrivato il momento che molte di voi aspettavano con ansia: Ian ha pronunciato le paroline tanto desiderate.

Anche Nina è stata molto brava e finalmente, dopo aver giocato a fare la gattina con Zach, ha riconosciuto i suoi errori e vi ha posto rimedio.

Ora posso dire finalmente: e vissero tutti felici e contenti! No, scherzavo. Abbiamo troppe situazioni irrisolte, Ian ha una ignara Megan che dorme al di là del corridoio e Nina ha un bello spasimante che, sono sicura, non cederà così facilmente.

Dunque ragazze mie... Ne vedremo delle belle.

 

 

Grazie mille a tutte voi. Un bacio

 

 

  
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