OH SOMETIMES LOVE IS INTOXICATING.
- I’ M  S T I L L  I N  L O V E  B U T  A L L  I  H E A R D  I S  N O T H I N G. -
(Nothing. - The Script.)



Ci ho provato. Ci ho messo le mie forze, le mie energie, il mio meglio.
Ma non ci sono riuscita.

- Ti amo. –
- Anch’io. –

Una lacrima tiepida sfocia e si unisce alle gelide gocce di pioggia.
Questa tempesta mi ricorda il nostro primo incontro.

- Serve un passaggio? –
- Oh, grazie, me la faccio a piedi. –
- Sta diluviando! Dai sali, non sono un maniaco. –

Il tuo sorriso mi è rimasto impresso nella mente come se qualcuno ce l’avesse tatuato. Mi riscaldava il cuore, illuminando ogni mio secondo. E ogni giorno penso a quanta luce ho perso da quanto il tuo sorriso si è spento.

- Sali sulla ruota? –
- Lassù? Oh, non esiste! È altissima! –
- Oh, andiamo! Sei vicecapitano della squadra di football, non puoi soffrire di vertigini! –
- Beh, sono fatto così. –

Ti ho sempre amato. Così com’eri. Non avrei cambiato una virgola di te, del tuo comportamento, dei tuoi modi da gentiluomo, del tuo carattere forte e autoritario, delle tue insensate paure, del tuo viso così perfetto. Amavo ogni secondo del nostro tempo, ogni centimetro delle nostre pelli fredde e unite, ogni granello della nostra spiaggia.

- Oh, smettila di lamentarti della tua famiglia! Fai troppo la vittima. –
- Io faccio troppo la vittima? Ma sei impazzito? Non si curano di me, mai. Mia sorella non mi ha nemmeno invitata al battesimo di Josh, di mio nipote! E mia madre non vuole parlarmi perché voglio fare l’università a Boston invece che a Washington! –
- Evidentemente si preoccupa per te. –
- Io lo faccio solo per noi! Perché voglio restarti vicino, lo capisci? –
- Non devi farlo per me! È una responsabilità di cui non voglio reggere il peso! –
- Oh, bene, allora avremo una relazione a distanza, io a Washington e tu qui, ci vedremo solo su Skipe e ci manderemo messaggi solo ogni tanto perché spendiamo troppo. E’ questo che vuoi? –

Ti arrabbiavi sempre quando mi lamentavo di qualcosa. Dicevi di non voler vedere altro che il sorriso, sul mio volto, anche se a volte mi costava una bugia. Ma per vederti felice avrei mentito al mondo intero.

- Ti amo. –
- Anch’io. –

Io ti amo ancora. Il vento porta via queste lacrime, come a cancellarle, a farle sparire, ma io so che ci sono, le sento. Rigano il mio volto come se dai miei occhi sgorgasse tutta la nostalgia. Sgorgano bollenti, riscaldate dall’amore che provo, ancora, dopo anni, per sempre.

- Condoglianze, Jane. Era davvero un bravo ragazzo. –
- Grazie, reverendo. Lo so. –

Ci ho provato, a ricominciare; in tutti i modi, con tutte le forze, con tutta l’energia, con tutto il cuore. Ma non ci sono riuscita. Spero che tu possa capire, ora che sei in pace.
Perché io sono ancora qui, innamorata, con il cuore pieno di lacrime, pesante come un mattone.

- Ti amo. -
Sono ancora innamorata, ma tutto ciò che sento è niente.