Nickname:
Always89
Pacchetto: Thestral
Personaggio scelto: Lily
Evans,
James
Potter
Personaggi secondari: Severus Piton, I Malandrini
Rating: Giallo
Genere: Romantico
Avvertimenti: Flash-fic, Raccolta
Introduzione: Una raccolta in cui ho
ripercorso tutti i motivi
per cui Lily Evans odia James Potter, attraverso vari episodi (ispirati
ai sette
peccati) durante la loro permanenza a Hogwarts. Fino ad arrivare al
momento in
cui si accorge che no, in realtà non lo odia affatto.
NdA: Ogni
flash-fic corrisponde a un anno di scuola, tranne le ultime due che
sono
ambientate entrambe al settimo anno. È la prima volta che mi
cimento con le
flash-fic, spero di non aver fatto un disastro. La citazione del
pacchetto l’ho
inserita nell’ultima, ma tutte le altre sono comunque
ispirate alla frase.
P.s. Questa storia
l’avevo
già pubblicata tempo fa, ma per un periodo ho eliminato
tutte le mie fic da efp
(non chiedetemi perché :p). Quindi alcuni di voi
probabilmente l’hanno già
letta. Ha partecipato al contest “…A parte che i
sogni passano, se uno li fa passare…”
di Alcyone_, arrivando quarta. Il giudizio lo pubblicherò
alla fine dell’ultima
flash ;)
L’avarizia
<<
Merlino, James!
>> urlò il piccolo Sirius Black, non curandosi
delle persone che
cercavano di studiare in Sala Comune << Quello
è un manico di scopa!
>>
Intorno
a James Potter
si creò una folla di curiosi.
Lily
Evans alzò
finalmente gli occhi dal libro che stava leggendo, per cercare di
capire
cos’era successo di così sconvolgente.
<<
Ma James…
>> intervenne pensieroso Remus Lupin <<
…non ti è permesso di possederne
uno durante il primo anno >> gli fece notare.
Lily
sbuffò, osservando
la scena. Ancora non riusciva a capacitarsi di come una persona tanto
gentile e
matura come Remus potesse essere diventata amica di due idioti come
Sirius e
James.
<<
Posso
provarlo? >> squittì il povero Peter Minus.
James
lo guardò
malissimo e, prendendo la sua scopa con fare protettivo, si
allontanò
dall’amico.
<<
Non ci penso
nemmeno! >> esclamò sconvolto <<
È il mio manico di scopa
>>.
<<
Hai…hai
ragione, scusa >> balbettò lui immediatamente.
A
Lily, però, non
sfuggì il velo di tristezza che ricoprì gli occhi
acquosi del bambino.
Assottigliò lo sguardo in direzione di
quell’essere insignificante. Come si
permetteva di trattare così un suo amico? Per cosa, poi? Uno
stupidissimo pezzo
di legno che, sicuramente, i genitori gli avrebbero ricomprato
immediatamente
se si fosse rotto. Com’era possibile che al mondo esistesse
gente del genere?
In
quel momento, James
si avvicinò a Peter e gli posò una mano sulla
spalla.
<<
Non ti
preoccupare, il grande James Potter sa perdonare! >>
disse, sorridendo
compiaciuto.
Lily
spalancò la bocca
sconvolta, cosa che non sfuggì al gruppetto che tanto
detestava.
<<
Ehi Evans!
>> la chiamò Black << Sei
rimasta incantata a guardarci? >>
La
bambina serrò la
mascella di scatto e tornò a leggere il libro, non aveva per
niente voglia di
litigare.
<<
Non te l’hanno
insegnato che si risponde alle domande? >> disse una voce
più vicina a
lei, decisamente troppo vicina.
Sollevò
gli occhi e si
ritrovò a specchiarsi in quelli di James.
<<
Sono abituata
a fare soltanto conversazioni degne di nota >> rispose
secca << E
con voi non sarebbe possibile >>.
James
scoppiò a ridere
di gusto e tornò a rivolgersi ai suoi amici.
<<
Secondo me
riesco a entrare in squadra quest’anno! >>
<<
È proibito dal
regolamento James >> gli disse Remus, quasi rassegnato.
<<
Scommettiamo?
>> rispose lui con fare cospiratorio.
Sempre
il solito,
sempre a cercare di trarre un guadagno non appena ne aveva
l’occasione.
<<
Ci sto!
>> gridò entusiasta Sirius.
Ormai
era praticamente
impossibile continuare a leggere in mezzo a quella baraonda. Lily
chiuse il
libro rumorosamente, attirando di nuovo l’attenzione di
Potter.
<<
Tu che dici,
Evans? >>
Lei
puntò le mani sul
tavolo e si alzò, guardandolo furente << Dico
che sei solo un ragazzino
viziato, stupido, superficiale e attaccato agli oggetti. Dico che ho
cose molto
più importanti da fare >> disse sventolandogli
il libro sotto gli occhi,
con aria di superiorità << e che ti
odio >>.
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parole]