Introspettivo, 'Colonna sonora di un sogno ' di RobyInWonderland (Cap 1) su EFP Fanfiction

Ed è così che inizia a sognare... con le note allegre della Primavera di Vivaldi che le fanno da sottofondo, Raffaella... lei... dai candidi capelli color della neve, fili di soffice seta,lisci e lunghissimi... lei... alta, slanciata, una modella perfetta... Lei dagli occhi di miele in cui si affonda con un solo sguardo, più che nelle sabbie mobili, sottili pagliuzze dorate rendono le sue iridi ancora più belle e lucenti, non possono non far sospirare chiunque cada vittima della loro attrazione oserei dire magnetica. Aggraziata e bellissima, una ninfa dell'antica Grecia, senza il rischio di cadere vittima delle ire della moglie di Zeus. E' stanca... forse non si sente troppo bene... qualche linea di febbre le imporpora le gote solitamente candide. Si è addormentata come una bambina, accovacciata sul divano, la musica che la avvolge, come una calda coperta in un giorno d'inverno, e la conforta dandole sollievo.

Cammina piano. Tutto è buio intorno a lei, la melodia si avverte ancora nell'aria, si percepisce il movimento allegro della prima delle quattro stagioni del suo compositore preferito. Ecco che, di colpo, si accende un bagliore intenso che la accieca per qualche istante. Chiude gli occhi proteggendosi il viso con le mani, quasi con il timore che qualcuno la stia per attaccare, approfittandosi della debolezza momentanea.Risolleva le palpebre piano dopo qualche istante ancora.

Fiori... bellissimi fiori dai petali variopinti e dai profumi delicati la circondano. è primavera. Un'infinita distesa di tinte che si fondono fra loro sotto i raggi miti di un sole che non si può scorgere. La luce è bianca, rende tutto irreale. L'aria impalpabile. Il cielo non ha colore, ma non per questo non risplende come in una bella giornata primaverile. Silenzio, oltre alle dolci note della stagione c'è solo il silenzio. Non il frastuono della città. Milano, con i suoi clacson e il suo tran tran... è lontana. Che pace, che quiete dei sensi. Raffaella si sente leggera, una piuma, una ballerina che danza leggiadra ammaliando chi la osserva. Avverte la sensazione che si ha quando si viene liberati da un peso opprimente. Inizia a danzare, sulle punte. Non sapeva nemmeno di esserne in grado. Passi leggerissimi, quasi non sfiora nemmeno il pavimento. Piccoli e aggraziati balzi fra i petali multicolore che paiono brillare sotto i raggi di luce. Essi si staccano dalle corolle, si sollevano verso il cielo, circondando la ragazza vestita in un sempice abito bianco, morbido, lungo fino alle ginocchia, e con un nastrino rosso a raccoglierle in una treccia i capelli. Non porta scarpe, ma l'erba non le fa il solletico nè ci sono sassi su cui si possa tagliare.

Che dimensione perfetta! E lei continua a danzare sulle note che le appaiono nella mente in modo distinto, quasi fossero disegnate di fronte ai suoi occhi. La musica la avvolge e lei si sente felice.