Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: onedirectionsvoices    12/09/2012    0 recensioni
Avete presente quelle persone che farebbero di tutto per te?
Questa è una di quelle storie che parla dell'amore senza limiti.
Lui preferisce vivere in lei.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan
Note: OOC | Avvertimenti: Bondage
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                                                                                                                 You're my Superman.
Image and video hosting by TinyPic">http://Image and video hosting by TinyPic



Ascoltatela mentre leggete : 
http://www.youtube.com/watch?v=KlxoG9gNZU4 
Quando finisce mettete questa :http://www.youtube.com/watch?v=Mg-wcMFN8Hk

23 Luglio 1998.
 
Quella mattina si alzò agitata,come una ragazzina di quattro anni poteva essere prima di partire per le vacanze. Sarebbe partita per una piccola località in Irlanda,Mullingar, con la sua famiglia,in una piccola casetta presa in affitto vicino al lago. 'Melanie,sbrigati.!' sentiva parlare la mamma. Si preoccupò delle sue bamboline di pezza,alla quale era affezionata. Le sistemo accuratamente dentro il suo piccolo zainetto da viaggio e poi fu pronta per salire in macchina,che la portava in aereoporto. 
Arrivarono lì verso mezzogiorno. Entrò nella casetta,tolse le bambole dallo zainetto e,incuriosita dal lago,andò a giocare a riva di esso. Si tolse le scarpine lasciando che l'acqua del lago le bagnasse i piedini. Quando iniziò a giocare,un'ape la stava per pungere,lei spaventata cominciò ad agitare la bambola,fino a che questa non cadde nell'acqua.
Le lacrime di dispiacere iniziarono a percorrerle le guanciotte paffutelle,subito dopo decise di tirarsi su il vestitino e di entrare nell'acqua fredda,gelida che cominciava ad essere sempre piu alta mano mano che andava avanti. Ormai la bambolina non si vedeva piu,e lei resto li,pietrificata..Era talmente spaventata che non riusciva a tornare indietro.
'Afferra questo!' si sentì dire dietro le spalle. Si girò con gli occhietti ancora lucidi. Era un bambino,avrebbe dovuto avere la sua stessa età,massimo un anno in più. Era magrolino,con i capelli castano chiaro e gli occhi celesti. Stava cercando di aiutarla. Melanie,sorpresa,si fece forza e allungò la manina paffutella per poi afferrare il bastone che teneva ben stretto il bimbo,che cominciò a tirare. Alla fine lei riuscì ad uscire dall'acqua che stava diventando a parer suo,un pò antipatica. 'Grazie!' esclamò guardandosi i ditini che faceva congiungere. 'Ma come ti chiami?' Domandò il bambino con la sua aria semplice ma simatica. 'Io sono Melanie,e tu?' 'Mi chiamo Niall.' sorrise. Tirò fuori dalla tasca dei pantaloni due caramelline e poi domando a Melanie se ne voleva una.
 
1 Agosto 1998.
 
'Ciao Niall,mi sono divertita con te!' disse la piccola Melanie con un apparente sorrisomporgendogli dal finestrino della macchina una bambolina di pezza in modo che si sarebbe ricordata di lei. 'Ciao Melanie' rispose lui ricambiando il regalo con una caramellina. 'Promettimi che non la magerai' disse per poi allungare il mignolino verso il finestrino ancora abbassato. 'Promesso!' disse lei convinta afferrandogli il ditino. Il finestrino si alzò,la macchina partì e Melanie si alzò ancora una volta voltandosi verso il vetro posteriore per salutare il suo amichetto,compagno d'estate. Un'estate che non avrebbe mai dimenticato.
 
21 Dicembre 2010
 
Faceva freddo,freddissimo e anche se Melanie era abituata al freddo di Londra,non lo sopportava,odiava il freddo,l'aveva semore odiato. Stava per nevicare. Dopo tutto era il periodo natalizio. Dotata di felpe,cappottone,sciarpe,cappello e guanti,Melanie faceva oscillare una pila di pacchi regalo sovrapposti.
L'ultimo in cima,il piu piccolo,cadde. 'Aiò' sentì lamentarsi. 'Oh cielo..che cosa ho combinato?' disse lei con un tono esasperato. Spostò l'enorme montagna di pacchi da davanti al viso e notò un ragazzo che si massaggiava la testa. 'Ti ho preso in testa? Scusaaa,scusami,non è facile tenere a bada tutti questi regali.' esclamò sarcastica. Il ragazzo scoppiò in una rumorosa risata,lei quasi impressionata lo seguì. Dopo la risata,il gentile ragazzo raccolse il pacchetto caduto e prendendo metà dei regali che Melanie portava in braccio propose di aiutarla.
In quel momento,Melanie,notò i suoi profondi occhi celesti..bastava guardarglieli per ricordarsi del cielo celeste che a Londra non si vedeva mai..Le mancava il sole e il cielo della sua amata Roma e grazie a quegli occhi sentiva la mancanza di questi piccoliparticolari quasi svanire.
'Ci sei?' smorsò il silenzio lui. 'Eh?,sisi...è che il cielo cosi celeste non si vede mai a Londra..' il ragazzo alzò gli occhi e quello che vedeva erano solo nuvole..'Ma non è celest...' 'Lascia stare..' sorrise lievemente rossa sulle guancie. 'Come hai detto di chiamarti?' 'Niall. tu?' 'Melanie.'
Suonava familiare alle orecchie di lui quel nome.
Tra una chiacchierata e l'altra arrivarono davanti casa di Melanie. Lui la aiutò a portare i regali in salotto e poi si riavviò solo soletto verso casa. 'Niall!' si sentì chiamare,si girò di scatto,era la sua voce. 'Dimmi!' 'Grazie!'..Sorrise per poi rientrare al calduccio. Lui restò a fissare quella porta chiusa nella speranza che potesse riaprirsi per magari un abbraccio..Poi si rese conto che non poteva accadere,quindi tornò a casa.
 
25 Dicembre 2010
 
'Mamma,l'arrosto era buonissimo!' esclamò Melanie sazia pulendosi la bocca. Suonò il campanello. 'Mèè,apri tu!' urlò il fratello che stava finendo il panettone. 'Uf,vabene' si alzò e sbuffando aprì,con lo sguardo basso. 'Buon Natale!' urlò Niall entrando in casa. 'Niall! che ci fai qui?' La guardò appena,poi prese e l'abbracciò. 'Auguri anche a te!'..rispose imbarazzata. 'Ho capito tuttooo!' aggiunse poi saltellando. 'Ma che cosa??' Melanie non capiva. Niall prese dalla tasca la bambola di pezza che lei le aveva regalato tanti anni fa. Si strofinò gli occhi incredula..'Ma..questa era mia!' esclamò prendendola e gurdarla meglio. 'Sisi,non ti ricordi?'
Si guardò in tasca,prese le chiavi e notò il portachiavi a forma di cuore. 'Aaah,allora ti ricordi!' sospirò lui. 'Mio ..Dio..sei tuuu,non ci posso credere sei tuu!' urlò. Aveva le lacrime agli occhi mentre gli si rigettava tra le braccia.
 
16 Febbraio 2011
 
Niall ti serve altra vernice? Disse Melanie con un secchio di vernice gialla. 'Grazie,portala qui!' rispose lui sopra una scaletta e con un pennello in mano. Si divertivano a pitturare la cameretta della sorellina di Niall. 
Scese dalla scaletta e prese il secchio che aveva Melanie nella mano sinistra. 'Grazie cucciola!'
'Come mi hai chiamato?' 'Cucciola..rendi l'idea sai?..Insomma,questa salopette larga,queste scarpe basse..tutta sporca di vernice..le treccioline.Sembri una bambina alle prime armi con i pennarelli.' 'Parla l'uomo con la tutona tutta intera.' Si rifece lei. 'Ma fai silenzio,sei la mia cucciola,ciao. Il caso è chiuso!' esclamò per poi tornare con la faccia contro il muro a pitturare e con un sorrisetto malizioso. Lei si grattò la testa,sbuffò e camminò verso una pozza di vernice. Come al suo solito,con la sua sbadatezza,non la notò. Stava per scivolare ma subito la mano di Niall era pronta ad afferrarla peril braccio.
'Ma come hai fatto?' 'Ormai ti conosco,bisogna avere mille occhi con te,cucciola.' Poi tornò a passare mani di vernice su quel muro che sotto sotto,con due matti del genere,stava vendendo abbastanza bene. ''CUCCIOLA''. La faceva impazzire quando la chiamava cosi..
 
24 Aprile 2011
 
Melanie e Niall programmarono che quella sera sarebbero andati al Nando's e poi in discoteca.
Finirono di mangiare e si avviarono per il luogo che piaceva di piu agli adolescenti,divertente,ma anche molto pericoloso..a Melanie non paiceva più di tanto e stava avendo ripensamenti 'Ma dai,ci soo io con te..sono il tuo Superman,con me stai al sicuro.' La rassicurava lui.
Entrati in quel posto non si sentiva niente,le luci si muovevano e Melanie cercava di restare il più attaccata a Niall possibile.
'Vado a prendere qualcosa da bere!' le urlò vicino l'orecchio.' Aspettami qui'. aggiunse dopo sempre con lo stesso tono.
Melanie si sede sul divanetto di pelle bianca. Non vedeva bene,non si stava rendendo conto. Poi sentì che qualcuno si stava sedendo vicino a lei. 'Niall? già fatto?' Si voltò e quello,non era affatto Niall. Un omone grosso le tappò la bocca e nel silenzio la portò nei bagni della discoteca.
'Melanie,tieni la tua cocaco...Melanie?' la cominciava a cercare,ignaro dell'accaduto. Provava a telefonarle,risultava spento. La cercò da tutte le parti. lei era chiusa in quel bagno,erano cinque minuti ma le sembravano un'eternità,mentre quell'omone pelato la toccava e la incitava a fare lo stesso con lui. Lei piangeva, riceveva schiaffi per questo. 'Eh invece di essere contenta? Piangi? Signorì,guarda chi hai trovato!' continuava a toccarla.
Si sentirono due botte alla porta chiusa,poi Niall la riusci a buttare giù. 'Che stai facendo,balordo!' L'omone scappò coprendosi il viso.
Melanie poverina era seduta in un angoletto,tremava e singhiozzava. Corse ad abbracciarla.
'Scusa,davvero.' le porse la mano per aiutarla ad alsarzi. Quando lei fu inpiedi le spostò i capelli dal viso bagnato dalle lacrime,la guardò in faccia e poi la riabbracciò scusandosi di nuovo.
'Fa niente,tranquillo.' continuava lei singhiozzando. Niall si tolse la giacca e gliela mise sulle spalle. 'Andiamo.' La prese per mano. Subito si tranquillizzò, sapeva che era tutto finito,che ora c'era quella meraviglia di ragazzo accanto a lei.
Salirono sulla moto,e dopo un attimo lei era a casa,gli ristitui il giacchetto. 'Grazie Niall...' 'Per averti lasciata sola e fatta quasi stuprare da quella bestia? Oh,non c'è di che'. disse un pò dispiaciuto con lo sguardo basso. 'Un falso amico sarebbe andato via...Tu sei rimasto.' 'Ma come facevo a lasciarti?..Ma..giusto..mi vedi come un amico.' Continuava a tenere lo sguarod basso.
'Niall...?' lei non comprendeva.
'Dico mi vedi solo come un amico? E' tanto che ci conosciamo..' 'Dovrei vederti come un fratello?' lui non distoglieva lo sguardo dai suoi occhi.Non diceva niente. 'Fratello gemello?' aggiunse dopo lei. Senza esitare,Niall posò le labbra su quelle della sua cucciola,che non rifiutò il bacio. Iniziò come bacio a stampo,poi si prolungò e le loro lingue si rincorrevano.
Lui poggiò le mani sui fianchi di lei,lei tra i capelli biondi di lui.
'Mi hai capito adesso?' domandò . 'Adesso si.' Sorrisero entrambi,tornarono ogniuno sulle labbra dell'altro,per salutarsi definitivamente. Lui,dopo un abbraccio ed un 'Buonanotte amore mio',cosa che aspettava di dirle da tanto,salì sul motorino e tornò a casa. Lei,silenziosamente sali in camera,si lavò e si mise sotto le coperte lasciando spazio ai bei pensieri e cancellando i brutti.
 
27 Aprile 2011.
 
'Sei sicura?' le domandò per svariate volte. Continuava a baciarlo mentre era sopra di lei.
'Non sono mai stata cosi sicura in vita mia,amore.'pronunciò per poi tornare sulle sue labbra.
Melanie,aveva capito che era il ragazzo giusto per lei,se lo sentiva. Decisero di fare l'amore quella sera. Fu una delle notti più belle di tutta la loro vita. C'era passione,amore,provocazione. 
Erano lì,nel bosco,lontano da tutti e da tutto,nella loro tenda di accampamento.
Faceva freddo,ma non lo sentivano. Ormai erano tutt'un corpo,una cosa sola.
Si sentivano i loro gemiti soffocare.
Per lui non era la prima volta,gli piaceva cazzeggiare con le ragazze. Con Melanie era diverso. Non poteva fare a meno di lei,la cosa era reciproca.
Non avrebbe mai pensato di alzarsi e non sentire la sua voce per telefono. Era la ragione per cui viveva.
 
30-07-2011
 
''Caro amore mio,ti avevo detto che ero il tuo superman. Ti ho sempre tolta dai guai e stavolta non potevo fare da meno. Ho deciso di donarti il mio cuore,visto che il tuo era malato. Ho preferito andarmene io,anche se non sono andato via del tutto. Ho preferito farlo io,non sò quanto sarei potuto vivere senza di te. Il mio cuore era l'unico compatibile,ho preferito salvarti più che lasciarti andare e morire,marcire dentro senza te. Sà che starai piangendo,guarda il lato positivo io vivo in te. Hai il mio cuore dentro te. Compiendo questo gesto ti ho dimostrato che sei più importante della mia vita stessa. Si dice che si è davvero innamorati quando ci si sente una persona sola,adesso siamo una persona sola,amore mio.
Ricorda,io vivo in te.'' Diceva la lettera che Melanie ritrovò sul letto d'ospedale quando si risvegliò tutta stordita dall'anestesia. I medici quattro mesi fà le avevano dato due mesi di vita per un problema al cuore. Non pompava più bene il sangue e ormai era troppo tardi per agire. Le cose peggiorarono,fu accompagnata in ospedale dal suo amato.
I medici cercavano un cuore compatibile per salvarla o almeno provare a salvarla,Niall si offrì volontario e dopo tutti gli accertamenti il cuore era compatibile. ecise di vivere per sempre il lei,era contento di essere in lei. Amava salvarla,da qualsiasi situazione e stavolta era inevitabile.
 
12-09-2084
 
Finalmente Melanie raggiunse l'unico uomo della sua vita,lì,in paradiso,tra gli angeli.
Il cuore del suo amato le aveva dato tanto sostegno ma erano un pò di giorni che proprio non ce la faceva. Sentiva le braccia pesanti e gambe stanche. Morì di vecchiaia,nel sonno e anche con il sorriso,come raccontò la figlia Madison,avuta con un altro uomo,che non aveva mai amato come Niall.
''Un altro fatto strano,oltre a morire con il sorriso, era quello che da un pò di giorni mi chiedeva di bruciare bigliettini con scritto 'Stò arrivando Amore mio.' io non capivo,papà non è morto..Poi ho letto il suo diario.'
Fu interrotta dal pianto.
 
Aveva avuto una figlia da un altro uomo,certo,ma non passava giorno che non lo pensava,che non gli parlava tramite preghiere,che lo sognava,anche lui vecchiarello...Non aveva mai scordato il suo superman.
 
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: onedirectionsvoices