CAPITOLO 15: INSIEME PER SEMPRE Erano passati cinque mesi dall’ultima volta che Kagome aveva visto Inuyasha, e come immaginava la distanza non è riuscita a farli stare assieme. Dopo circa due mesi e mezzo, avevano deciso entrambi di rompere la loro storia…..per non soffrire ancora di più. Così era tornata ad essere single. Erano cambiate molte cose; Kagura si era messa assieme al fratello di Inuyasha, che viveva da solo, Sesshoumaru. Kanna si era trasferita in un’altra città e quindi aveva cambiato scuola. Nonostante con Inuyasha fosse finita da quasi tre mesi, la ferita era ancora aperta, sarebbe stato difficile dimenticarlo. Gli unici che stavano ancora insieme erano Sango e Miroku. Appena Kagome arrivò a scuola vide molta gente davanti alla sua classe, si avvicinò per vedere chi ci fosse di così importante, ad un tratto il suo cuore iniziò a battere fortissimo. Davanti a lei si trovava Inuyasha che stava scherzando con Koga e Jakotsu. Non sapeva se entrare oppure scappare dalla scuola, stava optando per la seconda scelta ma si sento chiamare da Jakotsu. - ciao Kagome, hai visto chi è tornato?- e ora? Alzò lo sguardo e incontrò i bellissimi occhi di Inuyasha, le stava sorridendo. Ma qual era il motivo? Era felice di rivedere una sua conoscente? Era felice di vedere una sua amica? Era felice di vedere la persona di cui è ancora innamorato? Non riuscì a trovare una risposta alle sue domande. Poi però la sua voce la riportò alla realtà. - è da un po’ che non ci sentiamo, tutto ok?-, le venne da rispondergli: “no, da quando ci siamo lasciati, la mia vita sta andando a rotoli”, ma non sapeva come avrebbe reagito, se avrebbe voluto rimettersi con lei doveva essere lui a parlare. Così gli rispose che stava benissimo, ma evitò di guardarlo e si andò a sedere vicino a Kagura. - allora come ti senti?- le chiese lei sinceramente preoccupata. - peggio degli altri giorni. Vorrei chiedergli tante cose, ma non ne ho il coraggio- - bene lo farò io per te-. Prima che potesse rispondere qualcosa lei si avvicinò a Inuyasha e iniziò a fargli un casino di domande. - allora, come mai sei tornato?- - perché i miei hanno deciso così- - ma starai qui a lungo?- - sì mi ritrasferisco qui, perc….- - ma sei sicuro di tutto quello che mi hai detto? Cioè non hai anche tu un motivo per il quale sei voluto tornare?-. Prima di rispondere Inuyasha guardò Kagome, e anche se era lontana da lui lo vide arrossire. - no, sono tornato perché i miei hanno deciso così-. Dopodiché si girò verso i ragazzi e iniziò a parlare. Kagura tornando al suo posto scoppiò a ridere. - allora soddisfatta?-, chiese fra le risate. - ma sei scema? Avrà capito sicuramente che sono stata io a dirti di chiedergli quelle cose- - bhè, ma sei orba?- - perché?- - appena ti ha guardata è diventato rosso e guarda caso proprio quando gli ho chiesto il motivo del suo ritorno- - sarà stata una coincidenza- - sì come no! Oh ciao Eri, mi fai vedere matematica?-. Kagome decise di andare a trovare Sango. - ciao, non indovinerai mai chi è tornato- - Inuyasha.- - scusa e tu come fai a saperlo?- - mi ha chiamata ieri sera e poi anche stamattina- - scusa e perché non me lo hai detto?- - scusa, ma tu non mi avevi detto che non ti piaceva più?- le chiese Sango ruffiana. - ehm…..questo non centra niente, avresti dovuto dirmelo- - certo…..come stai?- - bene visto che l’ho dimenticato- - sarà…..- e se ne andò a fare un giro con Miroku. Ritornata in classe, il professor Hojo stava già facendo l’appello. - oh, Higurashi, se fossi brava nella puntualità come lo sei nello studio, saresti l’alunna perfetta- - nessuno è perfetto.- e si andò a sedere al suo posto mentre i suoi compagni ridevano a crepapelle. La giornata passò piuttosto velocemente, così arrivò il momento di tornare a casa, e tanto per cambiare Kagome era da sola, Sango oramai faceva coppia fissa con Miroku pure per andare a casa. - ciao Kaggy, torni a casa da sola?-, si girò e vide Inuyasha sorriderle. - sì, oramai Sango e Miroku stanno sempre assieme, non ci provo neppure a staccarli per tre secondi, tanto sarebbe inutile, beati loro!- ops, ma che aveva detto????????? - ah, se vuoi torniamo a casa assieme.....- - va bene-. Durante tutto il tragitto nessuno dei due parlò, solo quando arrivarono sul pullman, lui le prese la mano e la fece sedere sulle sua ginocchia. Come quella volta prima di arrivare a casa sua….. - stai pensando alla prima volta che sei venuta a casa mia?- le domandò lui con grande stupore della ragazza. - sì, è strano che mi sia venuto in mente visto che non stiamo più assieme e che ci siamo dimenticati a vicenda-. Lui la guardò furioso. - io non ho mai detto di averti dimenticata!- le disse con voce talmente alta che metà delle persone presenti sul pullman si girano. - che vorresti dire?- il cuore di Kagome iniziò a battere velocemente. - preferirei parlarne da un’altra parte- nel frattempo arrivarono alla fermata della ragazza. - ci possiamo vedere stasera?- - va bene, allora a stasera-. Fece per alzarsi ma lui le tenne il polso e con un gesto veloce la baciò sulle labbra. Era un bacio a fior di labbra, casto, timido, insicuro di un suo gesto, ma uno fra i più belli che la ragazza avesse mai ricevuto. La sera arrivò velocemente, Kagome si era vestita con un paio di pantaloni alla pescatora e una felpa leggera. Alle nove Inuyasha la passò a chiamare e andarono a mangiare un gelato. - senti non giriamo intorno alle cose, perché oggi mi hai baciata?- - perché sono ancora innamorato di te- - non può funzionare, la distanza ci ha solo allontanati- - non è vero, io non ho mai smesso di amarti e neppure tu mi hai dimenticato- - ti sbagli ci siamo lasciati perché non ci amavamo più, almeno per quello che mi riguarda- - perché mi racconti bugie?, ci siamo lasciati perché pensavamo di soffrire e abbiamo preferito prenderci una pausa, ma come ti ho già detto nessuno dei due ha dimenticato l’altro-. - è inutile parlare con te-. Si alzò, stava per andarsene ma lui la bloccò e la baciò ancora, però questa volta non era un semplice bacio, ma era molto più audace. Doveva riuscire a resistergli, altrimenti avrebbe sofferto ancora. Ma era davvero questo quello che voleva? No! Rispose al suo bacio, da quanto le mancava quella sensazione….. ora sapeva che quello che provavano l’uno per l’altra non sarebbe mai finito. Questa è la loro storia, ma come avrete visto non parla di un principe e di una principessa. Parla di ragazzi che, arrivati all’età dell’adolescenza, hanno scoperto cosa vuol dire amare in maniera profonda.