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Autore: Little Fanny    13/09/2012    1 recensioni
Le varie compagne del Dottore, le loro disavventure e i loro pensieri.
[Dal capitolo 23]
Durante il corso dei secoli molte persone si era susseguite al fianco del Dottore: amici e nemici, conoscenti e parenti. Lei li aveva accolti tutti indifferentemente, approntando per ognuno di essi uno spazio a loro consono. Li aveva fatti sentire a casa tra le sue mura in continua evoluzione, li aveva ascoltati ridere e piangere, li aveva portati a zonzo fra mille e più pianeti, e ogni volta aveva dovuto combattere l’impulso di chiudere le porte dietro di loro per tenere il Dottore tutto per sé.
Lui era il suo uomo e lei la donna che silenziosamente lo amava, prendendosi sempre cura di lui e portandolo ovunque lui avesse bisogno di andare.
Genere: Comico, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amy Pond, Donna Noble, Martha Jones, River Song, Rose Tyler
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Personaggi: Amy Pond, Eleventh Doctor, Rory Williams
Rating: G
Genere: generale, malinconico
Prompt: Romans
Avvertimenti: ambientata nella puntata 5x12 “The Pandorica Opens”



Romans – Sexy Romans



“Sono le undici di sera.” Annunciò il Dottore uscendo dal TARDIS. Batté sulla cassa del proprio orologio. “Di mattina.” Si corresse subito dopo, perplesso. 
Il Dottore alzò lo sguardo e si imbatté in un accampamento dall’aspetto romano. 
“Avanti Cristo.” Smozzicò sorpreso. Era un bel po’ di tempo che non si sbagliava così tanto in una valutazione. Era tutta colpa di River e del suo scarabocchio che l’avevano fatto accorrere senza curarsi di dove o quando sarebbe atterrato. 
Amy lo raggiunse silenziosamente, guardando la distesa affascinata. 
“I Romani!” esclamò eccitata, tirando gli occhi per osservare meglio l’accampamento. 
“C’è stato un tempo in cui i Romani abitavano le vostre terre.” Le spiegò il Dottore velocemente. 
“Oh, lo so!” ribatté lei con un sorriso sornione sul volto. “L’invasione dei calienti maschioni romani. Erano il mio argomento preferito di storia. Ho scritto una tesina alle elementari.”
Il Dottore la scrutò senza aggiungere commenti sulla strana coincidenza. 
“Era fatta bene,” continuò lei, rivangando i ricordi del passato, “ma l’insegnante non mi ha dato un grande punteggio, colpa del titolo ha detto. Io non ci vedevo nulla di male, anzi, era stata una scelta molto originale.” 
Il Dottore rise di gusto all’espressione offesa che si era dipinto sul volto della sua giovane compagna. 
“Ave Cesare.” Lo omaggiò un soldato con il fiato corto, salutandolo con il tipico gesto romano. Aveva uno sbaffo di rossetto su un angolo della bocca e, prima ancora che gli annunciasse che Cleopatra lo stava aspettando, il Dottore aveva intuito che doveva esserci River dietro tutto questo. 
Amy trotterellò dietro al Signore del Tempo lanciando occhiate curiose al mondo circostante. L’epoca romana era la sua preferita in assoluto e poi lei non sapeva resistere al fascino latino rappresentato da quei maschioni romani tutto muscoli. 
La ragazza lasciò il Dottore e River a occuparsi delle loro faccende da problemi del tempo, mentre lei girovaga incuriosita per il castrum romano. Osservò incantata i romani lavorare per mantenere l’accampamento efficiente e le armi perfettamente affilate. Indossavano la classica gonna a pieghe che finiva all’altezza delle ginocchia, l’armatura lucida proteggeva il petto e alcuni portavano l’elmo calato sul viso. 
La giovane si fermò di colpo, il suo sguardo catturato da uno di quegli uomini. Era mingherlino, ma slanciato. Sulle sue spalle era drappeggiato un mantello rosso e portava legata alla vita una spada lunga. Dirigeva i suoi soldati con la determinazione del capitano, i suoi occhi, schermati dall’elmo calato sulla fronte, scintillavano decisi. Amy lo osservò con più attenzione: aveva delle belle labbra, il suo modo di fare era fermo e sicuro. Sapeva come muoversi e conosceva i limiti dei propri compagni. Era ben fatto, le gambe tornite erano fasciate da semplici calzari e aveva delle belle mani. 
La ragazza lo studiò con attenzione, avvicinandosi lentamente a lui. Aveva una voce musicale, quasi dolce a tratti che le riscaldava il cuore. Un moto di tristezza improvvisa la invase e sentì le lacrime pizzicarle gli occhi, come se quell’uomo fosse importante ma non se ne sapesse il motivo.

Fine


E il prossimo prompt sarà: spoiler
   
 
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