CAPITOLO
PRIMO: LA FINE DI TUTTO
Edward
Forks,
2006.
Nulla
ha più senso. Continuare ad “esistere”,
avere
l’affetto della famiglia, la ricchezza, la bellezza, andare
ancora a scuola,
studiare, leggere, viaggiare …
Non ha più senso tutta la
mia “vita”.
Ogni cosa dei miei tormentati, vuoti, lunghi e spesso noiosissimi anni
era
stata solo un’inconsapevole attesa della mia seconda
rinascita. La prima, a 17
anni, nel lontano 1918, era stata opera di Carlisle, che mi aveva dato
la vita
eterna quando quella terrena si stava spegnendo.
E poi, quando ne
avevo oltre 100, era arrivata lei, così fragile e
inaspettata, a ridarmi un
senso. Adesso sono come morto di nuovo.
Senza di lei non sono che quel
solitario e inquieto vampiro che esisteva prima del nostro incontro.
Non riesco
a credere che la nostra felicità insieme sia durata soltanto
appena due anni. Cosa sono due anni in un arco di tempo
infinito? Nulla, un secondo. Ma
è stato il migliore secondo di tutta la mia esistenza.
Ed anche se ero giunto controvoglia a quell’egoistica
soluzione - trasformarla – alla fine ero quasi stato grato al
destino, o
qualunque cosa fosse, per aver messo quell’angelo sulla mia
strada. Perché mi
completava, eravamo l’uno parte dell’altra. Un legame troppo profondo per essere
spiegato con le parole.
Che ci aveva fatto superare insieme mille avversità e
si era rafforzato a tal punto da portarci entrambi a credere che
null’altro ci
avrebbe ostacolato o diviso, dopo il matrimonio. Ma avrei dovuto
ragionare di
più sul fatto che non potesse essere così facile
… Arrivare ad avere la mia
anima gemella totalmente e per sempre in appena due anni! Quel tempo era stato
solo un' illusione. Un crudele, ingannevole gioco del destino:
avvicinarmi
tanto alla perfezione solo per un attimo per poi distruggerla. Cosa mi resta, ora, di quei
due anni con la mia amata Bella? Il
dolore, il rimorso e la rabbia per averla persa.