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Autore: smile_vale    30/03/2007    6 recensioni
Un'altra breve one-shot che mi è venuta così mentre pensavo ai miei problemi. Le Severus/Harry mi piacciono tanto e spero che questa piaccia a voi... Una storia triste e folle ma comunque densa d'amore vero, l'amore più bello.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Anche perché è la mia primissssssssssssima ff e ne sono abbastanza fiera….Breve, breve…matta,matta proprio come me…
Questa one-shot non pretende niente è solo quello che mi sentivo in un girono in cui ero molto depressa e mi è venuta così come un’idea geniale, anche se non so proprio se è geniale o almeno bella… vabbè aspetto i vostri commenti anche perché è la mia primissssssssssssima ff e ne sono abbastanza fiera….




“VIVERE…”


Era tutto il giorno che ci pensava, a dire il vero da quasi una settimana… da quando Silente lo aveva fatto chiamare nel suo ufficio dopo l’ora di Trasfigurazioni.

*******************
FLASHBACK

“Entra” disse in tono pacato  l’anziano mago. Harry obbedì in silenzio mentre il professore lo faceva accomodare davanti alla scrivania. Per un momento il ragazzo si perse nei suoi pensieri, ma fu richiamato alla realtà da una voce dolce ma determinata…. “Ti ho fatto chiamare per metterti al corrente di una mia recente decisione..” disse il preside “ desidero che tu studi l’Occlumanzia, per imparare a chiudere la mente a Voldemort.!”
Per un momento Harry non capì, poi finalmente riuscì a riprendersi
 “ Studiare l’Occlu-cosa???!!!!”
“L’Occlumanzia Harry, l’Occlumanzia: l’arte di chiudere la mente…. Severus ti spiegherà tutto..”
“Che c’entra Piton” si ritrovò quasi ad urlare il Grifondoro, visibilmente a disagio ma stranamente non arrabbiato.
“ Il PROFESSOR Piton ti insegnerà l’Occlumanzia Harry, come sai è un ottimo Legimens e ho ritenuto opportuno usare questa sua capacità per fermare il contatto fra te e Voldemort, contatto che potrebbe rivelarsi estremamente pericoloso.”
E detto questo Harry si ritrovò fuori dallo studio di Silente, senza però quella strana sensazione che si ha dopo esser stati cacciati. Silente, doveva ammetterlo, era bravo in questo, riusciva a sfrattarti nel momento più opportuno senza farsi accorgere; d’altro canto Harry gli aveva dato un aiutino da non poco: per tutta la durata della loro conversazione era stato in grado di spiccicare solo due parole e anche alla fine, mentre il vecchio preside lo accompagnava alla porta Harry, ignaro di ciò che lo circondava, era in uno stato di trance, dove un solo pensiero martellava nella sua testa…
*******************
(SI TORNA AL PRESENTE)

“Ma non avevi la lezione con capelli-unti-Piton???” chiese innocentemente Ron
continuando a smangiucchiare quel sacchetto di Caramelle Tutti i gusti + 1 che da minuti lo teneva occupato.
Harry si riprese in fretta “ Oh no se faccio tardi la prima volta mi massacrerà!!” disse urlando e continuando a guardare il gigantesco l’orologio rosso-oro che troneggiava sopra il caminetto della Sala Comune dei Grifondoro. “Scusa Ron devo andare….” continuò mentre raccoglieva le sue cose e iniziava a correre per la scuola.
In realtà non si era solo dimenticato dell’ora, perso com’era nei suoi pensieri, ma per tutte le lezioni di Pozioni degli ultimi giorni era continuamente distratto. Quelle poche ore a settimana era diventate insieme una manna dal cielo e un calvario per Harry
Non guardare Severus, o meglio cercare di non guardarlo gli era proprio impossibile. Sarebbe rimasto ore a fissare quella nera figura che sgomitava prepotentemente nel suo cuore.
Lui, Severus Piton, così alto, bello da far paura, pallido ma non quello pallido che rende smorti, ma quello che in contrasto con i suoi capelli neri corvini gli conferiva un aspetto quasi androgino, si bello da far paura.
Ora però, mentre correva per i corridoi di Hogwarts per raggiungere lo studio del Professor Piton, era ancora più confuso e spaventato.
FELICE?  Sì, era felice perché avrebbe passato delle ore con l’uomo che amava.
TRISTE? Sì, anche quello; era consapevolmente triste, sapeva di dover ostentare odio, frustrazione, rabbia e disprezzo nei confronti di Severus, venendo ricambiato con gli stessi identici sentimenti.
Era anche inquieto, sapeva di non potersi controllare a lungo, di non poter tacere il proprio cuore, per questo aveva paura, paura di sbagliare tutto.

Bussò piano cercando di ricomporsi in fretta.
“Avanti” rispose secco Piton.
“Ehm… Scusi il ritardo Professore!!!” cercò di giustificarsi Harry portandosi una mano dietro i capelli e cominciando a grattarseli sempre più imbarazzato.
Piton non disse nulla, continuando a tamburellare con le dita sulla scrivania, completamente assorto in quello che stava leggendo.
‘Com è bello!!!!!’ Pensò Harry, guardandolo completamente concentrato e immobile.
Dopo quelli che a Harry parvero secoli il Professore si alzò e aggirata la scrivania si avvicinò al ragazzo ora sempre più nervoso.
“Non è solo il ritardo di oggi Potter..”
‘Dio quanto fa male quel “Potter”, chiamami per nome!!!!’ pensò Harry quasi supplichevole.
“…Sono giorni che a Pozioni fai pena, peggio del solito Potter…”
‘Non perde occasioni d’insultarmi… Perché? Cosa ti ho fatto Severus per meritarmi questo??!!!!’
“…Non sarai mica………..INNAMORATO?????!!!!!” insinuò il Professore con disprezzo e malizia.
‘Basta, bastà urlò a se stesso Harry
“ E che può saperne lei????!!” scoppiò alla fine.
Solo dopo si rese conto di quello che aveva detto, quando un Piton ferito, ma infuriato tentò di violare la sua mente.
“Mai distrarsi Potter!!!!...” lo rimbeccò il Prof ancora adirato, “…L’Oscuro non aspetta un ragazzino!!!!!!!!”
‘No, no, no non posso averlo ferito….Scusa non volevo, non volevo!!!!’ pensò Harry ormai piangendo.
‘Non posso scusarmi non capirebbe’ continuò a se stesso resistendo a Piton.
Solo un pensiero balenò nella mente del ragazzo … ‘Posso pensarlo……….’
Mentre respingeva gli attacchi del Prof lanciati sempre con più foga iniziò a concentrarsi su un solo pensiero, il suo pensiero ricorrente:

|“Mentre parliamo, ci insultiamo,
vorrei solo prenderti per mano
per portarti per mano e dirti che ti amo…!!!!!!!!!!!!”

Ti amo Severus, con tutto me stesso, ti amo, ti amo, ti amo …|
Continuò a dirsi ….
..Proprio in quel momento le difese dei suoi pensieri si scardinarono e Piton come un’onda anomala invase la sua testa.
‘Non può non vederlo ora, non può non accorgersi di quanto lo amo..!!!!!!!!’
Difatti dopo pochi secondi un Piton shockato (non so come si scrive ndsmile_vale), confusa ma comunque arrabbiato lo stava fissando.
 Ad un tratto si mosse e la guancia di Harry s’infiammò.
“Per oggi abbiamo finito!” lo liquidò con fare schifato Piton guardando incredulo ora se stesso, ora la guancia del ragazzo e ora la mano che lo aveva castigato.

Harry uscì. Piangendo.
Era morto, morto niente sarebbe stato più lo stesso, pensava singhiozzando mentre correva verso la Sala Comune dei Grifondoro.
Pensieri sconnessi, immagini in disordine, frasi scoordinate occupava ora la mente del povero-ragazzo-innamorato-e-ferito.
I momenti vissuti con lui, lui che prima gli aveva dato speranza, lo aveva fatto rinascere dal buio e poi con uno schiaffo ce lo aveva rimandato, ferendolo, uccidendolo.
Solo a questo pensava Harry mentre si buttava sul letto e accendeva la musica, nella speranza di soffocare la voce del suo cuore.

“…VIVERE…!
ANCHE SE SEI MORTO DENTRO…”
Severus lo aveva ucciso, ormai niente lo avrebbe salvato…
“…VIVERE…!
E DEVI ESSERE SEMPRE CONTENTO…”
…cosa farò ora, come vivrò?!?!...
“…VIVERE…!
E’ COME UN COMENDAMENTO…”
“…VIVERE O SOPRAVVIVERE…”
Sì, ormai non poteva vivere, ma sarebbe riuscito a sopravvivere… per Sirius, per Remus, Per Ron, per Hermione, per Hagrid………… per tutti quelli cha amava. Primo fra tutti lui. L’uomo che lo aveva ucciso: Severus Gareth Piton.
  
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