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Autore: martygleek    13/09/2012    2 recensioni
Ecco un perfetto mix tra Lost e Glee. Un disastro aereo. Dieci sopravvissuti tutti con un proprio passato e dei segreti. Tra un mistero e l'altro nascerà anche l'amore. Storia soprattutto Brittana ma ci saranno anche delle sorprese.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana, Quinn/Rachel
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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capitolo10 Salve a tutti.. Oggi finalmente lo hiatus di Glee è finito per questo motivo anch'io volevo contribuire con un nuovo capitolo della FF.
Ecco finalmente il primo Rachel POV.
Buona Lettura... (sopratutto a voi Faberry fans ) ;)
*************

Capitolo 10 (Rachel POV)

Eravamo su questa maledetta isola da più di una settimana ormai e nessuno era ancora venuto a salvarmi. Una cantante internazionale come me con più di due milioni di copie vendute in tutto il mondo, cinque dischi di platino, uno d’oro e due Grammy non può rimanere bloccata su questo piccolo spazio di terra mentre c’è un tour mondiale da rispettare. A quest’ora dovrei essere in Europa a esibirmi tra milioni di fans acclamanti.
Leggo una rivista di gossip per calmarmi. In fondo adoro sapere cosa combinano altre Star di fama mondiale come me.
-Usi il tuo tempo per qualcosa di molto produttivo- mi dice ironico Puck passandomi davanti mentre portava della legna in mano.
Io e lui eravamo stati insieme per alcuni anni. D’altronde capita sempre un flirt tra i cantanti e i membri della propria band. Ora eravamo solo amici anzi solo colleghi.
-Vedo che ti diverti a portare la legna, quando torneremo a casa ti assumo anche come giardiniere personale- dico guardandolo
-Almeno io faccio qualcosa e non sto tutto il giorno a non far niente, sei inutile Rachel lascia che te lo dica- è la prima volta che mi guarda e mi parla con disprezzo.
Non ci faccio troppo caso però, il sole deve avergli dato alla testa.
Stendo il mio asciugamano a terra e mi spoglio rimanendo solo in costume da bagno. Metto i miei occhiali da sole preferiti e mi stendo anch’io a prendere il sole.
-Siamo vicini all’equatore Puffetta – sento dire davanti a me – il sole scalda molto di più!- era Quinn. Non mi piace quella ragazza secondo me ha avuto un passato molto turbolento il mio intuito non sbaglia mai, perciò non voglio avere niente a che fare con lei. Cattiva pubblicità.
-Ormai sono abbronzata.. ma grazie per l’interessamento- le dico tornando a stendermi sull’asciugamano sperando che se ne andasse ma niente.
La riguardo con aria scocciata – Hai bisogno qualcosa?-
-C’è una faccenda che ti vorrei parlare- mi dice avvicinandosi e sedendosi di fianco a me –Potresti aiutarmi a tradurre la mappa che ho preso da Sugar?-
-Chi è Sugar?- le chiedo
-La ragazza francese che abbiamo sentito nel messaggio- mi guarda e per la prima volta oltre al fatto che non ci eravamo ancora stuzzicate a vicenda notai il colore dei suoi occhi, erano di un verde smeraldo. Era tremendamente bella “Svegliati Rachel a che cosa stai pensando?
-Ti ha detto Puck di venire da me?- chiedo
-Chi il ragazzo con lo scoiattolo in testa? No!- mi risponde e per la prima volta mi sorride – La mappa contiene delle equazioni e delle scritte in francese conoscendo il significato magari troveremo delle risposte e..-
-Scusa non posso…- dico
-Sei l’unica persona che parla francese Rachel!- era la prima volta che non mi chiamava con nomignoli strani –Ti prego! Puoi provarci?-
Annuisco con la testa, d’altronde lo sguardo pieno di speranza di Quinn mi ha intenerito.
-Ti aspetto alla mia tenda- mi dice – A dopo Puffetta!-
Entro anch’io nella mia tenda e mi rivesto scegliendo accuratamente i vestiti da indossare.
Era passata una buona mezz’ora e finalmente dopo aver trovato i vestiti adatti andai davanti alla tenda di Quinn annunciando il mio arrivo.
-Wow!- sentò dire –Non sapevo dovessimo andare alla serata degli Oscar- ed ecco la vecchia Quinn di sempre
Mi fa cenno di entrare. Aveva preparato già tutto. Mi siedo e comincio a guardare la mappa.  Lei fa lo stesso ma dalla parte opposta a me.
-Aspetta io in matematica non sono brava- dico mentre studio la mappa
-Non ti preoccupare!.. Di quello ci penso io!- mi risponde sorridendo
Comincio a leggere ma la scrittura e le parole erano troppo complicate per me.
-Non ci riesco. Visto.. che ti avevo detto-
-Se ti applichi sono sicura che ci riuscirai Rach- mi sorride di nuovo, e il mio cuore perde un battito. Solo Puck mi chiamava così e lo odio ma detto da lei… “Concentrati Rachel che ti succede oggi?
-Dove hai imparato il francese?- mi domanda ancora
-Ho vissuto per un anno in Francia quando recitavo nei più bei teatri del mondo, li ho conosciuto uno che parlava solo francese-
-Dicono che sia il modo migliore per imparare una lingua- mi dice Quinn facendomi ridere. Non è male dopotutto.
Riprendo a guardare le mappe sentendo lo sguardo di Quinn ancora puntato su di me.
Passano diverse ore ed io ancora non ero riuscita a tradurre niente. Vedo Quinn iniziare a spazientirsi.
Continua a leggere e rileggere la frase in francese –Dunque… Il mare che risplende,.. no aspetta il mare dai riflessi d’argento.. è uguale alla frase di prima-
-Ne sei sicura? Vedi questa equazione e scollegata a quello che dici tu.. non ha senso…guarda questa frase si dovrebbe riferire alla longitudine o alle stelle…-
-Fammi vedere Quinn.. calmati però-
-allora c’è scritto.. accanto allo stagno …. No aspetta all’ infinito stagno blu-
-Infinito stagno blu?- mi domanda scuotendo la testa
-C’è qualcosa che mi suona molto famigliare- dico guardandola
-E da circa due ore che vai avanti a dire frasi assurde e ora ti risultano famigliari.. dannazione Hobbit!-
Era spaventoso vedere come cambiava Quinn da un momento all’altro. Come Dottor Jekyll e Mister Hyde.
-Allora primo: ti ho detto che il mio francese fa pena, secondo: non sono assurdità che ho inventato io, terzo: non hai mai pensato che la tua amica dopo dieci anni è diventata una pazza?-
-Ho commesso un errore- dice Quinn strappando la mappa dalla mia mano
Io mi alzo furiosa e me ne vado – Non te l’hanno detto Quinn, sono completamente inutile-
Torno nella mia tenda e mi metto a piangere. Era vero non valevo niente come persona
Mi sono addormentata perché mi risveglio alla sera tardi. Ed ecco che tutto mi torna. Mi alzo e vado a cercare Quinn. La trovo seduta come sempre da sola che scruta il mare vicino alla spiaggia.
-Sei una tipa solitaria, vero?- le chiedo non ricevendo però nessuna risposta da lei
-Il ragazzo con cui stavo, quello francese aveva un bambino, si chiamava Pierre e ogni sera prima di andare a dormire si faceva cantare una ninna nanna da suo padre sempre la stessa tutte le sere-
-Non m’interessano questi aneddoti della tua vita! – mi disse Quinn
-Quelle frasi sulla mappa sono il testo di quella canzone, e la tua donna francese è tale e quale a Pierre perché le ha scritte e riscritte su quel foglio-
Quinn mi guarda confusa –Come fa quella canzone?-
Iniziai a cantare; cantai quella ninna nanna in francese che ancora dopo tanti anni mi ricordavo come fosse ieri. Quinn mi guarda rapita dalla mia voce fino alla fine della canzone.
-Non sei inutile Rachel – mi dice prima di darmi un leggero bacio sulle labbra
Sono confusa da tutto mi alzo e senza dire niente torno alla mia tenda.
Mi sveglio il giorno dopo, stordita più che mai. Non ho sognato tutto. Quinn mi aveva baciato veramente.
Esco dalla tenda e vado a fare colazione. C’erano Brittany e Sam che parlavano di qualcosa, Santana da un altro lato che li guardava, era da un paio di giorni che non si rivolgevano la parola.
-Ciao Rachel, hai fame?- mi dice Kurt
-Si ho una fame da lupi.. e pensa che io sono vegana!- dico facendo ridere Kurt
Mi passa una noce di cocco, lo ringrazio e mi siedo sotto un albero senza parlare con nessuno
-Stai bene Rachel? Sei silenziosa non è da te!- mi dice Santana passandomi accanto per andare alla sua tenda. Non le rispondo e rimango a scrutare il mare.
-Ciao- sento dietro di me. Quinn si avvicina timidamente con una scatola in mano – Ti ho portato un piccolo regalo per il tuo aiuto con la traduzione, avrei voluto impacchettartelo ma..-
Mi passa la scatola e la vedo grattarsi la testa con aria impacciatissima “E’ adorabile quando fa così”, apro la scatola e dentro c’era un paio di sandali colorati, molto belli.
-Li ho trovati nell’aereo e io non vado molto pazza per queste cose quindi…- continua Quinn balbettando
-Sono anche della mia taglia, anzi sono un numero più grande però questo posto mi fa gonfiare i piedi quindi…- le dico
-Un altro mistero dell’isola..- mi dice facendomi ridere. –Avanti che aspetti, provali-
Li provo. Mi stavano proprio bene. –Grazie Quinn- lei si alza e s’incammina a prendere la colazione – a proposito.. Rachel mi dispiace per ieri sera.. io… non volevo…-
-Non fa niente Quinn- sorrido e lei ricambia il sorriso “ Dio è stato uno dei baci più belli della mia vita”.


***********
Wow non ve lo aspettavate vero?  Quinn cosa ne penserà veramente? Tutto al suo tempo... (Il prossimo capitolo saprete già tutto!)xD
Non mi resta che ringraziare come sempre le persone che recensiscono e seguono la storia.
Aspetto come sempre un vostro commento in modo da sapere se sto continuando bene o ho preso una direzione sbagliata della storia.
I consigli sono sempre ben accetti e se avete qualche idea scrivetemi su twitter :https://twitter.com/MartyGleek
A presto :)
  
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