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Autore: Always89    13/09/2012    5 recensioni
Dal primo capitolo:
Ed è qui che comincia la nostra storia, con l’erede di questa antica, nobile e rinomata casata purosangue: Scorpius Hyperion Malfoy. Probabilmente i genitori di questo povero ragazzo credevano che, dandogli un nome del genere, il loro caro figliolo avrebbe ottenuto un’immagine solenne. In realtà non faceva altro che rendere il tutto ancora più ridicolo.
Ebbene si, perché il nostro Scorpius era tutto fuorché un perfetto Malfoy.
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“Senti” continuò Leo “io ti posso aiutare, le donne non sono così complicate come sembrano. Fidati di me, sarà un gioco da ragazzi! Dovrai solo seguire dieci semplici regole…”
***
1) Conosci la tua preda
2) Fatti notare!
3) Falle conoscere una parte poetica di te
4) Sii ironico e senza vergogna
5) La prima serata deve essere indimenticabile!!!
6) Mai chiamare per primi dopo la prima sera
7) Elimina il tuo avversario
8) Fatti desiderare
9) Torna sempre al massimo
10) Non ti concedere al 100%
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Prologo

 

Il cognome Malfoy nell’immaginario collettivo era visto come simbolo di eleganza, raffinatezza, rispetto, bellezza, intelligenza, abilità, fascino, mistero, sensualità…insomma, volete davvero che continui? La lista potrebbe andare avanti ancora per ore, ma credo che il concetto sia già abbastanza chiaro: quando si pensava a un Malfoy, si pensava a un essere perfetto, rispettato e temuto dalla maggior parte della comunità magica.

Ed è qui che comincia la nostra storia, con l’erede di questa antica, nobile e rinomata casata purosangue: Scorpius Hyperion Malfoy. Probabilmente i genitori di questo povero ragazzo credevano che, dandogli un nome del genere, il loro caro figliolo avrebbe ottenuto un’immagine solenne. In realtà non faceva altro che rendere il tutto ancora più ridicolo.

Ebbene si, perché il nostro Scorpius era tutto fuorché un perfetto Malfoy. Le persone ancora si stanno chiedendo come abbia fatto a essere smistato tra i Serpeverde durante il suo primo anno a Hogwarts. Alcuni raccontano che il povero Cappello Parlante aveva impiegato più di dieci minuti per prendere la sua decisione, poi, preso dallo sconforto, aveva optato per continuare la tradizione di famiglia mandandolo tra le Serpi, anche perché l’opzione di non smistarlo affatto e rimandarlo a casa non era contemplata.

 

Ma non divaghiamo, i problemi del nostro protagonista sono iniziati molto molto tempo prima. Per quasi tutta la sua infanzia, il piccolo Malfoy non era mai riuscito a fare neanche una piccola magia accidentale. La sua famiglia si stava quasi rassegnando all’idea di avere un Magonò in casa e stava pensando a come prendere provvedimenti e con questo intendo a come nasconderlo agli occhi della gente che non avrebbe fatto altro che sparlare sulla terribile disgrazia che gli era capitata.

Inutile dire che questa cosa fece sentire il bambino terribilmente sotto pressione e lo portò ad un livello di frustrazione tale da farlo chiudere in se stesso, praticamente parlava soltanto con il suo amichetto Leonard Zabini.

 

All’età di otto anni successe l’imprevedibile. Si trovavano a una delle solite cene mondane organizzate per raccogliere fondi per svariate cause - delle quali a Draco Malfoy importava veramente poco, ma che era costretto a frequentare visto il suo nome – e fu in quest’occasione che Scorpius la vide per la prima volta: la persona per cui il nostro malcapitato amico perse immediatamente la testa. Vi starete chiedendo come sia possibile innamorarsi a quell’età. In effetti avete ragione, più che di amore possiamo parlare di interesse, curiosità, ricerca scientifica…ecco. Perché il piccolo bambino non riusciva a capacitarsi di come fosse possibile che una persona avesse i capelli di quel colore (detto da uno che a otto anni aveva i capelli così biondi da sembrare bianchi poi) e decise che doveva indagare, magari prelevare anche qualche campione per scoprire la loro vera natura. Fu così che iniziò a fissare Rose Weasley e i suoi capelli fatti di fuoco.

Saltiamo la parte in cui Ron Weasley si mise a urlare come un matto che il figlio del furetto platinato stava importunando la sua piccola principessa e arriviamo al momento in cui la suddetta bambina iniziò a sentirsi davvero inquietata dalle continue occhiate che riceveva.

A differenza di Scorpius, Rose aveva manifestato la sua magia fin da piccola e anche in quella situazione riuscì a soddisfare le aspettative del suo caro paparino (non di sua madre sicuramente). Infatti, decise che era stufa di essere osservata e che fosse arrivata l’ora di mettere Scorpius nella sua situazione, in imbarazzo quindi. Fu così che, dopo un po’ di concentrazione e un bel po’ di rabbia repressa, la piccola fece sparire tutti i vestiti del bambino, lasciandolo completamente nudo come mamma l’aveva fatto in mezzo a una folla di persone piegate in due dalle risate. Credo sia superfluo dire che quest’evento rappresentò letteralmente l’uccisione della vita sociale di Malfoy junior, che iniziò ad avere seri problemi nel relazionarsi con le altre persone.

Rose Weasley era, quindi, una strega eccezionale e promettente, ma la magia più grande che fece quel giorno fu scatenare tante di quelle emozioni in Scorpius, che finalmente riuscì a dimostrare che anche lui era un mago: il bambino divenne invisibile. Impiegarono più di cinque ore per ritrovarlo.

 

Esattamente otto anni dopo, forse voi vi aspetterete che il ragazzo, ormai sedicenne, avesse iniziato a provare un odio profondo nei confronti della rossa. Bene, mi dispiace deludervi perché il sentimento di curiosità che aveva sentito quel giorno, si era trasformato in qualcosa di molto più profondo. Scorpius era completamente e follemente innamorato della sua intelligenza, della sua bellezza e - a quanto pare aveva interpretato così il modo in cui lei non aveva esitato a spogliarlo – della sua esuberanza.

 

“Ragazzi buongiorno!” disse con voce stanca il biondo, prima di buttarsi a peso morto sul primo sedile che aveva trovato libero nello scompartimento che di solito occupava insieme ai suoi migliori amici.

 

Albus Severus Potter distolse per un secondo lo sguardo dal libro che stava leggendo e osservò il ragazzo con aria critica. Non sapeva come fosse possibile, ma Scorpius sembrava essere dimagrito ancora di più quell’estate.

 

“Sei in ritardo” commentò dopo alcuni momenti di silenzio “Leonard ha già iniziato il suo solito giro degli scompartimenti”.

 

“Per Salazar!” esclamò “Il treno è appena partito e già ha iniziato a importunare quelle poverette?”

 

Ebbene si, l’amico fidato di Scorpius, quello che c’era sempre stato fin da quando erano soltanto due adorabili poppanti, aveva il vizio di fare una ricognizione del treno ogni primo settembre per scegliere le ragazzi più appetibili con le quali intrattenersi durante l’anno.

 

Quei tre non potevano essere più diversi: Albus, studioso e silenzioso; Leonard, donnaiolo e casinista; Scorpius…beh credo di avervi già descritto quanto fosse critica la sua situazione.

 

La porta dello scompartimento si aprì con un colpo secco - facendo sussultare i due poveri Serpeverde - permettendo a Zabini di fare la sua solita entrata scenica.

 

“Parlavate di me?” domandò con voce suadente.

 

“Non è noi che devi conquistare” se ne uscì con una delle sue solite frecciatine Al, senza neanche degnarlo di uno sguardo.

 

“Hai ragione” gli concesse Leonard “qui non sono io quello che deve conquistare qualcuno”.

 

Scorpius, fiutato il pericolo, cercò disperatamente di farsi piccolo piccolo e di passare inosservato, ma, per quanto mingherlino, non gli riuscì particolarmente bene. Infatti, due paia di occhi – rispettivamente neri come la pece e verdi smeraldo – si puntarono immediatamente su di lui.

 

Albus chiuse il suo libro, finalmente era stato introdotto un argomento che poteva interessargli, mentre Leonard si limitò a ghignare sadico mentre il suo povero amico iniziava a sudare freddo.

 

“C-co-cosa volete da me?” balbettò Scorpius guardandosi intorno alla ricerca di una via di fuga.

 

“Scorp” iniziò Al con tono professionale “dobbiamo risolvere questo tuo problema”.

 

“Si amico” continuò Leo “non è possibile che tu sia ancora vergine”.

 

Albus lo fulminò con un’occhiataccia, quel ragazzo non sapeva neanche cosa fosse la delicatezza.

 

“Io…” iniziò il biondo.

 

“Tu hai problemi nel farti vedere nudo, lo sappiamo” finì per lui Zabini.

 

“Leonard potresti stare zitto?” domandò Al, cercando di mantenere un tono diplomatico.

 

Il ragazzo sbuffò e alzò le mani in segno di resa.

 

“Io…” tentò di nuovo Scorpius.

 

“Tu ti stai conservando per la persona che è la causa di tutti i tuoi complessi” sbottò di nuovo Leo senza riuscire a trattenersi “sei un masochista, amico!”

 

Non si poteva poi dargli torto, ma Albus preferì prendere la bacchetta e spedirgli contro un Silencio così da non doverlo più sentire.

 

“Sei ancora innamorato di lei, vero?”

 

Scorpius abbassò lo sguardo sconfitto e non ebbe neanche la forza di rispondere. Nel frattempo il povero Zabini stava trafficando nel suo baule alla ricerca della sua bacchetta. Una volta trovata, se la puntò contro e con un incantesimo non verbale tornò a impossessarsi nuovamente della sua voce.

 

Dopo aver sorriso felice per il suo trionfo, tornò a dedicarsi al suo paziente “Se vuoi fare sesso con la Weasley…” esordì.

 

“Leonard!” due voci indignate si alzarono contemporaneamente.

 

“Stai parlando di mia cugina!” disse Albus.

 

“Io la amo!” esclamò invece il biondo in un momento di estremo coraggio, diventando subito dopo rosso come un peperone e incassando la testa nelle spalle.

 

“Si” rispose lui rassegnato “e voi due siete l’unica ragione per cui non ho ancora provato a portarmela a letto!”

 

Dal sedile dove era seduto Scorpius provenne un mugolio indistinto che poteva quasi suonare come una minaccia.

 

“Senti” continuò Leo “io ti posso aiutare, le donne non sono così complicate come sembrano. Fidati di me, sarà un gioco da ragazzi!”

 

Scorpius si scambiò un’occhiata perplessa con Albus, cosa che indispettì non poco il rampollo dei Zabini.

 

“Sbaglio o sono il tuo migliore amico?” chiese furioso “Io ci sono sempre stato! Fin da quando te la facevi sotto nelle mutande…”

 

Scorpius iniziò a desiderare la morte.

 

“…c’ero anche nel momento peggiore della tua vita, quando tutti hanno avuto l’occasione di ammirare il tuo amico dei piani bassi! Ricordi?”

 

“Io…si…ecco…veramente preferivo non ricordare…” pigolò lui senza avere la forza di mandarlo a quel paese.

 

“Bene! Allora di me ti puoi fidare!” proclamò Leo “Dovrai solo seguire dieci semplici regole…”

 

Sarà stato per il tono solenne utilizzato dall’amico, sarà stato il fatto che veramente lui c’era sempre stato e sapeva che poteva affidargli la sua stessa vita, o forse anche solo che era realmente disperato e non sapeva più come fare, ma Scorpius si girò verso di lui e iniziò ad ascoltarlo pendendo dalle sue labbra.

 

Albus osservò la scena per un po’, sentendo crescere lo sconforto dentro di lui. Ancora non lo sapeva, ma Malfoy aveva appena firmato la sua condanna a morte.

 

 

 

 

 

 

 

Angoletto autrice:

 

Salve a tutti!! *Saluta un po’ timidamente i poveri malcapitati che stanno leggendo la sua storia*

Bene, se state leggendo le note direi che per me è già un grande successo, significa che non avete chiuso la pagina dopo aver letto le prime righe!

Quest’idea mi è venuta grazie al film “10 regole per fare innamorare” di Cristiano Bortone (ho avuto molta fantasia per il titolo, vero? :p). È la prima cosa che scrivo da molto tempo, esattamente dopo che, presa da un momento di follia acuta, sconforto e mancanza di fiducia in me stessa, avevo cancellato tutte le mie storie (che ancora non credo di voler ripubblicare) da efp. Quindi, vi prego, siate clementi!

Spero davvero che vi piaccia e che mi vogliate lasciare il vostro parere, anche solo per migliorare!

La storia sarà composta in tutto da 12 capitoli, uno per ogni regola più il prologo e l’epilogo.

Perfetto, non mi resta che ringraziare chiunque butti via anche solo un po’ del suo tempo per leggere :)

  
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