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Autore: PolvereVolante    13/09/2012    5 recensioni
Questa fanfic è ambientata alla fine del quarto libro. Sono passati otto mesi dal ritorno di Sfia e gli altri draconiani da Edimburgo e Fabio si dovrà far perdonare tante cose, gli altri draconiani cercheranno di capire cosa stà succedendo e il gruppo di regazzi-drago, dovrà affrontare molti incidenti di percorso !
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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                                              Il peso del rimorso, amore, tristezza e amicizia

FABIO

Entrai nella villa dalla porta principale , scortato da Karl come se fossi stato un prigioniero pronto al processo. La villa del professore non mi era mai sembrata tanto minacciosa , anche se non ci feci molto caso. L’unica cosa a cui pensavo era a quella lacrima scivolata sul volto della Draconiana che mi aveva rubato il cuore. L’avevo fatta piangere , e chi sa quante altre volte l’aveva già fatto , mi sentivo uno schifo. Mi ero comportato in modo vile e insensato, -L’ho fatta piangere- era la frase che mi rimbombava nella testa. Quasi non mi accorsi di aver raggiunto il tribunale. Appena varcata la soglia di una delle mille stanze della villa , ebbi appena il tempo di vedere un Ewan malconcio con la sorella e la madre preoccupate accanto che mi sentii placcato e buttato pesantemente a terra. “Sei un idiota , sei tornato per rovinarle di nuovo la vita ?! Stava migliorando … Attaccare Ewan ! Sei vivo stupido!” Urlava Lidja a pieni polmoni , senza smettere di picchiarmi ferocemente, non avevo neanche la forza per reagire. Guardavo il soffitto di legno , e sentivo il freddo del marmo sotto la schiena. L’ex trapestista non pensava molto , ma picchiava forte , dovettero passare diversi minuti prima che qualcuno intervenisse. “Ma che cosa succede qui !? ” esclamò il professore entrando nella stanza. Intuii che Ewan non avesse fatto la sua recita “Sono un povero cane bastonato”anche a lui , perché sembrava proprio un custode che era entrato in una stanza e vedeva i Draconiani che vivevano con lui in piena lotta. Prese di peso Lidja , e me la tolse di dosso. “Avrei molte domande da porvi. E se non ti dispiace Lidja, preferirei farle senza doverti bloccare … ! ” disse il mio salvatore , con una calma impressionante. Intanto io ero ancora steso a terra , rasserenato dal fatto che la mia possibile carnefice aveva smesso di sclaciare . “Benissimo , ora accomodiamoci e mi spiegherete tutto!” disse ancora George .
Ci trovavamo tutti nel salotto , seduti sulle comode poltrone. Non mancava nessuno , oltre l’unica persona di cui mi importasse la presenza. “Karl puoi andare a chiamare Sofia. Credo che debba sapere che cosa le stia succedendo intorno ! ” il prof era nel suo solito completo da gentiluomo dell’ottocento , ed esibiva una calma snervante. Io ero ancora in trance , seduto su una poltrona, ma a sentire il nome della rossa mi destai. “Prof meglio se non la disturbi. Lasciamola in pace !” disse il bamboccio biondo. Lo credevo uno stupido, sbruffone, arrogante , ma se volevo mettere a posto la situazione con Sofia , dovevo chiederle solo scusa. “Perché? Cosa è successo?” chiese il custode. Decisi che era giunto il momento di intervenire “Ho attaccato Ewan sul tetto. È stato un malinteso!” dissi velocemente. In quel momento l’unica cosa che volevo fare era deprimermi da solo , sicuramente non partecipare ad un processo. “Cosa ?! Hai attaccato Ewan? Perché ?” disse il giudice in persona. A differenza sua , Gilian e Chloe non si erano scomposte. La ragazza bionda mi guardava assassina , mentre la madre non si muoveva nella sua camicia bianca con sotto una gonna che sembrava appena uscita dall’antro di un pittore. La reazione di Lidja fu alquanto inaspettata , per quanto me ne importasse in quel momento. “Professore a volte capita di essere completamente risucchiati dai sentimenti dei nostri draghi , e si perde il controllo. Una volta mi sono svegliata ruggendo perché Rastaban stava rivivendo i momenti di una delle battaglie che ha vissuto. Deve essere successa una cosa simile a Fabio.” Mi stava chiaramente coprendo , ma sicuramente non per me. Ero certo che Sofia le avesse parlato di tutti gli eventi successi qualche mese prima , e ora la trapezista non voleva rivelarlo a tutti , per spiegare la mia bravata. Lei e Sofia erano come sorelle , anche se non ritenevo possibile sopportare Lidja , ma dopotutto una rossa una volta sopportava me. Aveva una pazienza invidiabile. “è vero! Ho sentito il fuoco dentro di me, e vedevo a scatti le viverne e Ewan , è stato tutto un incidente ! ” ressi la storia della circenze. Clhoe, Gilian e Ewan cambiarono espressione “Scusa amico , credevo mi avessi attaccato di proposito! ” disse l’anglosassone , che sembrava mortificato. “Bene. Questa anomalia può essere pericolosa. Sarebbe meglio se rimanessi qui per un po’.” Disse il padrone della villa , rivolto a me. Io approfittai della proposta per avere maggiori probabilità di chiarire con Sofia !

SOFIA

“Non ti voglio più rivedere ! ” ed era la verità. Una di quelle verità che ti squarciano il cuore. Quella volta non l’avrei perdonato. Non ero più quella ragazza fragile, debole, che si sottomette senza reagire , e non l’avrei perdonato , solo che in quel momento mi era difficile segregare la vecchia me. Ma sicuramente non mi sarei lasciata andare davanti a Fabio. Mi girai velocemente , e rientrai nella mia camera , chiudendo le finestre, non volevo mi seguisse. Solo allora permisi ad una calda lacrima di scivolarmi sul volto. Fu la prima di molte altre. Mi aveva deluso , quella rabbia ceca nei suoi occhi , la presunzione che fossi rimasta ad aspettarlo per sempre. Non era il ragazzo di Edimburgo, quello dolce, che mi faceva sorridere, ora mi procurava solo dolore. Era a questo che pensavo stesa sul mio letto , mentre l’aria aveva dimenticato il percorso per arrivare ai polmoni, l’unica che non si sarebbe mai smarrita era la tristezza , che sgorgava imperterrita dai miei occhi , sotto forma di lacrime. Non riuscivo a smettere di piangere , ma non so se lo volevo sul serio , stavo sfogando tutta la frustrazione che avevo nascosto dietro una maschera di ghiaccio , negli ultimi mesi. Mi succedeva raramente che Tuuban mi parlasse , e quella fu una delle poche. “Non piangere bambina ! non devi provare tanto dolore … ” l’occhio della mente era incandescente , e la voce profonda del possente drago verde , mi rimbombava nella testa. “Come sai che sono triste ?” domandai , asciugandomi le lacrime “sento quando le tue emozioni sono potenti!” ammise “Grazie , avevo bisogno di un po’ di sostegno!” “Non credo di essere molto adatto ! nella mia vita ho provato diversi tipi di amore e delusione!” , io arrossii violentemente , e fui sollevata dal fatto che il drago non potesse vedermi “Sai sempre cosa dire, sei parte di me! ” , quando finì di formulare questo pensiero , qualcuno bussò alla porta “Riparleremo un’altra volta , ma ricorda , non essere triste bambina .. ! ” l’occhio della mente si spense.

LIDJA

“Stupido, idiota, scemo , meschino , stupido… ”era a questo che pensavo mentre guardavo quel merluzzo di Fabio. “Professore a volte capita di essere completamente risucchiati dai sentimenti dei nostri draghi …” mi inventai di sana pianta una scusa per ciò che era successo. Che Fabio non credesse l’avessi fatto per lui avevo detto quella bugia per proteggere Sof. Negli ultimi mesi percepivo solo tristezza in lei , e l’avrei percepita anche senza la telecinesi. Tutti avevano visto che non sorrideva più , ma solo io conoscevo il motivo, insieme a Clhoe. Era a pezzi per Fabio , e se una parte di lei era ancora intatta , Fabio era venuto e distrutto anche quello. “Stupido , idiota , scemo, meschino .. ” continuavo a ripetermi. Fabio aveva preso al volo il mio suggerimento , e ora Ew si stava scusando con lui , e cosa sentono le mio orecchie ?! Resterà alla villa , giusto per non far più uscire Sofia dalla sua stanza. “Prof vado da Sofia. Non so cosa abbia spinto Fabio ad attaccare , deve essere piuttosto scossa!” pronunciai l’ultima parola lanciando un’occhiataccia a colui che mi preparavo ad uccidere nella notte. “certo Lidja , vai ! ” mi concesse il prof , non me lo feci ripetere due volte. Le mie nocche sbatterono sulla porta della camera di Sofia. “Avanti” disse con voce flebile la rossa, e io entrai. La stanza bianca , tanto simile a Draconia , era inondata di luce. Sul suo letto , Sofia aveva gli occhi rossi , e il suo cuscino era zuppo. Aveva pianto a lungo. Ebbi una voglia matta di tornare di sotto e di ridargliene di santa ragione a Fabio. “Sof , so cosa è successo e … ” venni interrotta bruscamente. “Non lo perdonerò , ha superato i limiti. Sono cambiata , continuerò la mia vita senza intralci !” disse fieramente la mia amica. Non avrei volute sentire di meglio , ma in cuor mio sapevo che poteva succedere qualsiasi cosa , ma quei due sarebbero rimasti insieme. Che io lo volessi o no.




Note della (pazza) autrice

Suonino le trombe, inizino gli applausi, perchè è vero, sono ancora viva. Dopo aver pregato tutti gli dei perchè in vacanza mia cugina mi prestasse il computer (non mi hanno ascoltato) e dopo le ore a scrivere su un quadernetto procurandomi i calli alle dita, sono tornata a casa, dal mio caro computer e da voi, che continuate a leggere i miei deliri. Siate clementi, non dovrete mai più aspettare tanto tempo, finchè non morirò davvero per colpa della mia prof di lingue. Se volete commentare la mia fanfic o i miei deliri, fatelo subito, risponderò immediatamente con altre stupidagini, che ormai si sono impossessate di me. Vorrei farvi un saluto particola, non so ... in Francese, ma c'è un motivo perchè la prof di lingue mi detesta, e ho diciso che userò il caro vecchio Italiano. Ciaoooooo




  
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