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Autore: shesneedjawaad    13/09/2012    8 recensioni
Le coincidenze non esistono. Secondo Allyson Smith no. Per questo motivo non riuscirà a credere all'amore,quello vero,come avrebbe voluto. Avrà bisogno di una persona che le farà cambiare idea. La troverà,o no?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Drin,Drin,Drin-
Eccola. Eccola lì,quella fottuta sveglia che ogni mattina provvedeva a rompere i miei timpani e ad alterare il mio umore,facendolo diventare molto suscettibile. 
Come se non bastasse la mia migliore amica, nonchè coinquilina, si avvicinò velocemente alla finestra,piuttosto grande,e con un solo scatto di braccia spalancò le tende verde chiaro,lasciando che la luce mattutina inondasse la stanza. Quanto la odio. Odio la mia migliore amica,punto. 
Ma no,non bastava ancora. Si avvicinò,questa volta più lentamente, al mio letto, afferrando di colpo il cuscino e lanciandomelo in faccia. Basta. 
Non resistetti dal dargli un calcio in piena faccia. Se lo era meritato.  
-Allyson Smith! Ma sei scema?- la sentì sbraitare.
Non gli diedi molta importanza. Non di prima mattina. 
-Se,se. Sono giù a fare colazione.-
-Ma quale colazione? Sono le 8:05 di mattina,Ally! Faremo tardi. Muoviti.-
Queste,le sue ultime parole prima di scendere di sotto. Ma,un attimo..che ora era? Guardai la fonte del mio malumore. Le 8:06. MERDA.
Corsi velocemente verso quello che, secondo la mia vista ancora offuscata, sarebbe dovuto essere il bagno. Si,era il bagno. Lo avevo quasi raggiunto. Ancora un altro paio di metri. 
Maledette scarpe.
Inciampai nei trampoli di Hope. Io odio Hope. Io odio Hope. Ecco. Avevo perso altri due minuti ripetendo questa frase ma non me ne pentì affatto. Avevo ragione. 
Fortunatamente riuscì a raggiungere sana e in tempo il bagno e dopo una doccia veloce, aprì il primo cassetto del mio armadio e presi i primi indumenti che mi caoitarono tra la mani. Ottima scelta. 
Un paio di shorts celesti e una maglietta blu scuro. Amavo questo tipo di colori. Mi donavano, si abbinavano ai miei due occhi azzurri chiaro, molto somiglianti a dei fari. Erano l'unica cosa che mi piaceva di me oltra ai miei capelli. Avevo dei capelli lunghissimi, lisci e neri che arrivavano fin sotto il sedere. I capelli più belli del mondo secondo Hope. Lei,
invece, aveva i capelli di un colore biondo platino e gli occhi color cioccolato.
Una bella ragazza, insomma. 
Ero ormai arrivata al portone dell'altrio del nostro appartamento, quando un gradino traditore mi fece inciampare. DOPPIA MERDA. 
Ci volle quasi un minuto per riprendermi e rialzarmi. Altro tempo perso. Si fecero così le 8:20 e quasi disinteressata corsi lo stesso verso il bar difronte per un cappuccino e un cornetto visto che per colpa di qualcuno non avevo fatto colazione. Entrai. Il sorriso ammaliante di Jonh mi diede il buongiorno. Non sono mai riuscita a capire come facesse quel ragazzo a sorridere sempre, in ogni circostanza. Bah. 
Ricambiai il sorriso. 
-Hei, piccola! Che ti porto?-
-Il solito!-
-Cappuccino e cornetto, Mademoiselle?-
-Yes, Baby.- 
Vedendo la mia agitazione si diede da fare per preparare l'ordinazione appena fatta nel minor tempo possibile. Come faceva a sapere che ero agitata? Mi mordevo sempre il labbro inferiore quando ero nervosa o agitata. La causa di ciò era un ragazzo, un BEL ragazzo. Aveva  due grandi occhi nocciola e le ciglia? Delle ciglia foltissime!
Erano due occhi magnetici, quando ti ci incantavi non riuscivi più a risvegliarti. Dico sul serio. Non pensavi più a niente, ogni preoccupazione svaniva insieme ad ogni singolo battito del tuo cuore. Rimasi lì a fissarlo a bocca spalancata, come una cretina (che in effetti ero), dimenticandomi dov'ero e cosa dovevo fare. Le sue labbra. Le sue labbra carnose, e i capelli. I capelli erano alzati all'insù da una cresta stupenda. Notai anche che aveva la pelle di un color caramello, tipico degli arabi. Lo sapevo bene io che avevo visitato quella favolosa terra. 
Fu la voce di Jonh a riportarmi nel mondo reale, finalmente. 
-Ecco a te. Il cappuccino fumante e un cornetto delizioso. Ci ho messo anche la nutella!-
-Emmh..si bravo. Grazie.- 
Lo salutai con un veloce gesto della mano e uscì. Volevo trattenermi dal fare altre figuracce. Ero sicura che lui si fosse accorto di tutto. Sono una STUPIDA. 
Chissà quante persone se ne erano accorte. Uff,sono sempre la stessa impacciata. Ma ripensandoci, quante possibilità ci sono che io lo riveda? Sono nulle. Pericolo scampato. 
Guardai l'ora, le 8:26. Mi ero fatta prendere dai miei pensieri e ora ero in ritardo, perciò mi lancia in una lunga corsa contro il tempo per poter arrivare almeno con due minuti di ritardo a scuola.
Per mia fortuna, non ci furono intoppi lungo la strada e arrivai in perfetto orario a scuola. Già abbastanza in tempo per sentire il suono della campanella penetrarmi nelle orecchie. Un giorno di questi mi si sarebbero staccate. Appena entrata nell'atrio fui sopraffatta dalle risate di Hope che mi era saltata addosso senza nemmeno accorgermene. 
-Stai calma, Hope! Non sto tornando mica da una guerra persa! Che è successo?-
-Guarda tu stessa.- 
In effetti c'era una grande folla riunita intorno a.. mi sporsi per poter osservare meglio, il mio 1:70 m in questa situazione non era abbastanza. Finalmente uno dei ragazzi alto 2 m si spostò e io potetti intravedere qualcosa, o meglio qualcuno. Ahahahah, Jessica, la più 'popolare' della scuola,la solita ragazza tutta tette e niente cervello, o per meglio dire 'tutto fumo e niente arrosto ,a quanto mi avevano detto, stava facendo a botte con un'altra ragazza, di cui non conoscevo il nome, che non era da meno , ma al contrario di Jessica aveva più lato b che tette. Bah. Ma siamo sempre lì, nessuna delle due ha cervello. 
Stetti a godermi lo spettacolo fino all'arrivo della preside che le prese tutte e due come una furia e le portò nel suo studio. A quella visione mi girai di scatto per raccontarlo a Hope ma mi ritrovai ad un soffio da me lo splendido ragazzo con gli occhi grandi nocciola della mattina. Ecco. La solita sfigata. Mi ero sbagliata ancora una volta, le possibilità non erano nulle visto che ora lui era lì davanti a me. Lo stavo fissando, di nuovo. Non riuscivo a distogliere il mio sguardo dal suo. Sembrava avesse due calamite al posto degli occhi. Finalmente si decise a parlare. Menomale. 
-Emmh..ciao!- 
La sua voce. Così profonda. Dio aiutami. 
-Ciao.-
L'unica parola che riuscì a pronunciare. 
-Non ho fatto a meno di notarti in quel bar..- 
Oddio. Lui avrebbe notato me? Pff. Ma se non mi aveva neanche visto? Però come faceva a sapere che ero nel bar? Stavo per rispondere quando la mia migliore amica mi prese per un braccio e mi trascinò nell'aula di arte. Io la odio, la odio. Ora chissà se l'avrei più rivisto! Ma certo. Siamo nella stessa scuola! Che genio che sono. Ma non avevo calcolato che eravamo anche nella stessa classe di arte. E adesso come avrei fatto? Che Dio mi aiuti, per favore! 
Lo vidi sedersi in un banco per fortuna lontano dall'angolino della classe, dove mi ero seduta apposta per non ritrovarmelo vicino. Fiùù. Quando si dice fortuna. 
Stavo per prendere i libri dalla borsa, ma..un momento! Dov'era la mia borsa? 
Ecco. Prima figuraccia dell'anno? Fatta. Uff. 
Mi alzai per uscire dalla classe, dovevo averla dimenticata in corridoio, quando una mano mi bloccò il braccio. Un brivido mi percorse lungo la schiena. 
Chi mai poteva essere a farmi un effetto simile? 








Spazio autrice:

Saalve bella gente! 
è il primo capitolo della mia prima FF! 
vi prego siate buoni! 
lo so, lo so. è uno schifo, ma mi fa piacere se me lo dite voi, perciò.. 
                           RECENSITEEEE! 

Okay. Basta. Me ne vado. 
Bacioni, 

-marty. 





  
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