Un uomo, un pastore tedesco ed una panchina.
Ogni volta che passavo per quella strada, alla mia destra si presentava sempre la solita scena. In un qualsiasi giorno della settimana, purché l’orologio segnasse un’ora tra le diciotto e trenta e le diciannove, una figura maschile sedeva su una panchina all’ombra degli alberi che aveva intorno con il suo compagno a quattro zampe. Il busto piegato in avanti, gomiti sulle ginocchia e testa rivolta verso l’orizzonte.