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Autore: HernameisGiuls    13/09/2012    8 recensioni
"Ma ci vedi fratello e sorella?"
"Che cosa?" quasi urlai
"Dicevo, se Kendall e mia madre si dovessero sposare noi due diventeremmo fratelli!"
"Non di sangue."
"Come se lo fossimo! Te lo prometto Hope, anche se loro non si dovessero sposare io mi prenderò cura di te, sempre."
"Non promettere se poi non sai mantenere.." commentai a bassa voce
"Io mantengo sempre le mie promesse, cara mia Hope."
-
"Sai cosa? - tirai su col naso - Sei il mio eroe, Liam. Non sai volare, non spari ragnatele dai polsi, non sposti le montagne con un dito, ma hai avuto la forza di prendermi con te, di tenermi al riparo, di farmi viaggiare con cuore. Sei il mio eroe, Liam.. Il mio eroe.."
-
"...Per la seconda volta vorrei essere morta io."
#Per capire, leggetemi.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 15

-Chapter 15
They say bad things happen for a reason
but no wise words gonna stop the bleending.



Non volevo nemmeno che Liam uscisse di casa, c'era un tempo orribile. La pioggia era talmente fitta e scrosciante che si vedeva a malapena il giardino fuori, ma lui insistette per andare da Danielle. Disse che ci avrebbe messo poco, ormai è fuori casa da almeno tre ore.
Non sapevo se chiamarlo, se aspettare, se andarlo a cercare, se preoccuparmi.
La pioggia persisteva, in diagonale, col vento gelido che rendeva la situazione più devastante di quanto già non fosse, per non parlare dei continui tuoni e lampi.
Sento il rumore della serratura e scatto all'impiedi, andando verso la porta.
Un fulmine.
"Che cosa fai qui!?" mi pietrificai sul posto "Cosa vuoi? Che guardi eh!? Mi stai dando fastidio!" disse gelido Kendall, con una rabbia furente.
"S..sto aspettando Liam.." replicai sussurrando
"Liam? E per quale motivo stai aspettando quello screanzato?! Lascia che viva la sua vita e non stargli appresso!" alzò la voce, avvicinandosi con un solo passo e lasciandomi un forte dolore sulla guancia sinistra. Mi piegai a metà per il dolore, portandomi le mani sul viso, mordendomi il labbro, trattenendo le lacrime.
"Non dire questo di Liam.. è una brava persona."
"Zitta!" sbraitò alzando ancora di più i toni "E' uno sconosciuto, non puoi saperlo!"
"No! Lui mi ha salvato più di chiunque altro! Molto più di te che mi hai tolto dall'orfanotrofio per portarmi all'inferno!" urlai a tono con tutta la rabbia che avevo in corpo.
Caddi a terra violentemente. Mi spinse. La schiena contro il tavolo. 
"Tu non ci devi stare con quello." digrignò silenzioso, stringendomi forte la mascella con la sua mano robusta. Sentivo quasi la mandibola spezzarsi a metà.
"Io lo amo!" urlai con la voce strozzata dalle lacrime
"Lo ami?! Tu.. lo ami?!" mi tirò uno schiaffo. Poi un altro. Cominciò a scuotermi dalle spalle.
"Liam, porta la spesa den.. Kendall, per la mor del cielo, fermati!" fece capolino dalla porta Jonah, correndo veloce verso di noi. Lo tirava forte, ma lui opponeva resistenza, dandomi schiaffi, graffiandomi, facendomi morire.
"Che hai da urlare, mamma?" le buste caddono per terra facendo frammentare tutto.
"Liam, no!" urlò sua madre il secondo prima che Liam prendesse Kendall per le spalle e tirandogli un destro sul muso. Il labbro gli sanguinava e i suoi occhi erano schiusi mentre era steso sul pavimento.
"Chiama la polizia! Chiama la polizia!" urlò Liam contro sua madre, avvolta nel mio stesso stato di trance.
"Hope, guardami.. Ti prego, guardami!" alzai gli occhi, incontrando i suoi caldi e rassicuranti. Scoppiai nuovamente in lacrime non avendo nemmeno la forza di sorreggere il suo sguardo pieno di rabbia e pena.
"Alzati, forza! Scappiamo da qui!" mi richiamò. Non risposi vedendo la mano di Kendall muoversi a scatti. Liam mi prese per il braccio, trascinandomi fuori di casa ma feci resistenza.
"No!" urlai secca "Non possiamo lasciare tua madre così!"
"A quindici anni mi promettesti che non mi avresti lasciata fino a che non te l'avrei concesso io.." esordì sua madre, trattenendo un singhiozzo, col telefono di casa tra le mani che tremava "Adesso ti sto dicendo di andartene Liam, scappa. Fallo per Hope." una lacrima cadde a tradimento, bagnandole il volto.
Mi si frantumò il cuore in milioni di pezzi a vedere una donna forte come Jonah arrendersi.
Non volevo finisse così.
Salimmo in macchina di corsa, correndo come dei pazzi. Impauriti, furiosi, terrorizzati.
La pioggia era sempre più forte, decisa a non smettere.
Eravamo fermi al semaforo che, fortunatamente, riusciva a mostrare la sua luce rossa accesa.
"Ho lasciato morire mio padre quando avevo quattordici anni.. quattro anni dopo, faccio lo stesso con mia madre.." mugugnò nascondendo la testa tra le mani. Un singhiozzo. Due. Lacrime a nastro che si mischiarono con la pioggia insistente che sbatteva contro i vetri.
"Liam, guardami.." sussurrai cercando di non piangere di nuovo "Non è colpa tua se i miei genitori sono morti e io affibiata a.. quel mostro. Non è colpa tua se tua mamma si innamorò di lui, non è colpa tua se hai dovuto vivere questo inferno insieme a me e non è di certo colpa tua se hai la madre migliore di questo mondo.." in quel momento vidimo passare due pattuglie della polizia dall'altra parte della strada nuotare in tutta quella pioggia. "Non ce la faccio a vederti così.. Hai fatto tanto per me, più di quanto avrei potuto solo sognare.. Io ti amo, Liam. Ti amo più di qualunque cosa al mondo e non sarei niente se adesso tu non fossi qui con me.." gli accarezzai la guancia, fin troppo accaldata, e una sola lacrima scivolò lungo la mia.
Si spostò leggermente dal posto di guida, stirando il collo verso di me. Sentii il suo tocco delicato sulla mia pelle e le sue tenere labbra premere contro le mie. Le sue labbra, la sua lingua, i suoi capelli, lui.
"Torniamo a casa.. Non voglio lasciar sola tua madre proprio adesso." dissi piano. Liam annuì lentamente.
"Ti amo." sorrise dolcemente.
Si girò per far retromarcia ma il rumore di freni e delle luci accecanti ebbero la meglio su di noi. Vidi solamente Liam guardarmi come a rallentatore fino a che non chiusi gli occhi per il forte impatto.


***


So che mi ucciderete, ma chiedo perdono in ginocchio! çwç
Meriterei un -1 per il mio comportamento :( Non ho voluto neanche guardare da quanto tempo non aggiorno, mi vergogno troppo D:
Ma poi adesso dopo questa vera e propria merda di capitolo non so se mi perdonerete çç
Si, ammettiamolo, fa cagare proprio! -.- E' brutto, triste, ripetitivo e.. cacca proprio.
Chiedo scusa, di nuovo D:
Minchia - ci stava la parolaccia - io poi sto di merda, ho le palle che girano a ventilatore, sono ammalata e neanche lo volevo scrivere questo capitolo e sapete perchè? Perchè questo è il penultimo capitolo e il prossimo è l'epilogo. Si, e non voglio che finisca. C'è, dai D': IT'S NOT FAIR!
Prima di chiudere volevo dirvi che ho pubblicato una nuova storia e mi piacerebbe se ci passaste, ecco tutto:D

Vabbenee? :D
Okay, come al solito su twitter sono @wouldbetitanium se avete bisogno di qualsiasi cosa basta chiedere ;)
Sciao dolcezze**
Giulia

   
 
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