La sua mano nella mia, l’unico momento di pace prima che tutto andasse perso.
A volte mi chiedo ancora cosa stessi pensando quel giorno, dove era la mia mente, perché non stavo pensando a lui, a dove poteva essere, se stesse bene. Ma no, io ancora una volta ero egoista e continuavo  a farmi i cazzi miei, lasciandolo in disparte, pensando che per lui andava bene, che era una cosa da nulla e che presto gli sarebbe passata.
“Tuu-tuu, tuu-tuu” Maledetto telefono, sempre nei momenti più scomodi. Stavo per farmi una pseudo modella, in realtà cassiera, mezza ubriaca stesa sul divano di casa mia ed ecco che arriva una di quelle chiamate che rovinano il momento “romantico”. “Pronto, parlo con Louis Tomlinson? Chiamo dal St. George’s Hospital, lei era la ultima chiamata di un nostro paziente Harry Styles.” “Sì, sono io cos’è successo?” Cazzo, cos’era successo? Maledetto panico.. Starà bene? Non gli era mai successo nulla di grave, si sarà sentito male ad una festa..”Il signor Styles ha tentato il suicidi…pronto..signore…pronto prontooo..” No, non poteva essere vero, Harry non avrebbe mai fatto una cosa del genere, lui amava la vita, amava il mondo, amava me… Forse era colpa mia, ma non era vero amore, era una cotta la sua, si immaginava di amarmi.. Presi la giacca e corsi fuori sbattendo violentemente la porta e sentì la ragazza urlarmi dietro “Hey, dove vai!” Non la stetti ad ascoltare e corsi verso la macchina..
Maledetto traffico, il mio amico, sì il mio amico, doveva morire da solo per delle macchine? Oh non sarebbe successo! Cambiai violentemente marcia e sorpassai 3 auto di fila trovandomi 5 minuti dopo davanti all’ospedale. Corsi all’interno e annaspante, in un mormorio, dissi all’infermiera “Dov’è.. dov’è Styles, Harry Styles?” “Si calmi signore prenda fiato, la porterò subito dal dottore.” “Non voglio il dottore, voglio vederlo, ora!” “Il dottore le spiegherà tutto, adesso si calmi, per favore.”
“Lei è il signor Tomlinson?” “Si sono io, dica dottore” Ormai mi ero calmato, almeno un po’, avevo una voglia assurda di colpire il dottore in faccia se mi avesse dato una cattiva notizia. “Le condizioni del signor Styles sono molto gravi, temo che non gli sia rimasto molto tempo, mi dispiace.” Non potevo dire nulla, le lacrime scendevano, lungo il mio viso. Mi accasciai nell’angolo stravolto. Non lui, non l’unica persona che io avessi mai amato. Perché adesso finalmente potevo ammetterlo, ammettere che lo amavo, desideravo, avevo bisogno di lui come dell’aria che respiriamo. E lui doveva saperlo. “Dottore, la prego posso vederlo un ultima volta? Salutarlo, riuscirà a sentirmi?” “I farmaci lo terranno sveglio per alcuni minuti e se vuole vada a salutarlo ora, non credo resisterà la notte.” “Grazie, grazie..”
“Harry… Harry sono qui, mi senti.” “Lo…Lou?” “Sì sono io amic… amore” I miei occhi non riuscivano a vederlo in quello stato, ma lui doveva sapere, perché forse sarebbe stata la ultima cosa, l’ultima cosa bella nella sua vita. “Harry, io solo spero che tu non abbia fatto questo per il mio rifiuto, Harry, non ne valeva la pena, non dovevi farti questo, dannazione!” non riuscivo più a controllarmi, urlai come un pazzo. “Scusami Lou..” “Non devi scusarti con me, Harry il dottore dice che non vivrai ancora a lungo, non vivrai ..” “Lo so, è giusto così Boo, io non posso vivere senza te  e tu non mi vuoi.” “Harry, il problema è che io ti voglio, ti ho sempre voluto, amato. Harry, io ti amo, e lo sempre fatto.” “Arrivi in ritardo tesoro…” mi strinse la mano senza forze e vidi i suoi occhi chiudersi lentamente e i macchinari intorno a lui cominciarono a suonare e urlare, ma nessuno era forte come la mia voce e l’urlo interminabile per il dolore della morte del mio unico amore.
p.s. Eccone un’altra, pessima pure questa, recensite che mi deprimoooo.
-Sasha