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Autore: Painting_Flowers    13/09/2012    7 recensioni
Cosa accadrebbe se i ragazzi di A tutto reality, compresi quelli della nuova stagione, si ritrovassero tutti nello stesso condominio e in quelli accanto?
Il reality non è mai esistito, i ragazzi sono per lo più di età diverse e vi è un insieme di amore, litigi, rivalità, feste e anche leggende della zona...
se vi ho incuriosito...date un'occhiata ^^
Dall'ultimo capitolo:

- Com’è stata la festa di ieri sera? – domandò con evidente ironia Heather alla mora seduta sul muretto. Questa, per l’improvvisa battuta dell’altra, si alzò in fretta e, avendo scoperto chi sembrava averle letto nel pensiero, contorse il viso in una terribile smorfia di rancore.
- Come sai che c’è stata una festa? – chiese a sua volta la dark, incrociando le braccia, ma sospettando quale fosse la reale risposta.
- Le voci girano. – rispose l’asiatica, inarcando un sopracciglio e mantenendo il suo sorriso sprezzante ed estremamente irritante, secondo la gotica.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Gwen, Heather, Zoey | Coppie: Duncan/Courtney, Trent/Gwen
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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- L’abbiamo scampata bella…Ma cos’era?-
Zoey e Mike si trovavano nel cortile del condominio, ansimanti per la corsa fatta.
- Non riesco credere che la storia di Scott fosse vera! – disse subito il moro.
- Quindi viviamo in un condominio infestato?- domandò Zoey, con lo spavento che cresceva fino a farla cadere sulle ginocchia.  Il ragazzo si limitò ad annuire lentamente.
 
- Oh, Mike, non è possibile! Quel fantasma ci perseguiterà d’ora in poi!- urlò la rossa, quasi scoppiando a piangere.
Intuendo cosa la ragazza stesse per fare, lui si affrettò ad abbracciarla e a sussurrarle.
- Tranquilla. Forse abbiamo visto male noi…Insomma.... – cercò di dire, ma le parole gli morivano in bocca.
 
-Ma che succede? –
Scott e Dawn erano appena arrivati e assistevano a quella scenetta senza il minimo segno di imbarazzo.
- In quell’appartamento c’è davvero un fantasma!- gridò subito Zoey in panico. Scott a quell’affermazione sgranò gli occhi.
- Ma non è possibile! I fantasmi non esistono! – replicò sgarbatamente lui, guardando i due con aria scettica.
- Eppure in quella storia che ci hai raccontato… - cominciò Mike, ma venne interrotto dal rosso.
- L’ho raccontata solo per spaventarvi un po’! Sappiamo tutti che i fantasmi, i mostri, Babbo Natale e quant’altro non esistono. – disse la Iena, quasi deridendo i due bambini.
 
- Ma voi non avete visto niente? – domandò la rossa, mettendo una mano sulla spalla di Mike.
- No. Io e Raggio di luna siamo stati lì per un po’ ma non c’era niente…E questo perché i fantasmi non esistono. – disse in breve Scott, alzando la voce nell’ultima frase per marcarla.
- Raggio di luna? Che vuol dire? – chiese Zoey, confusa.  Di colpo il rosso e la bionda si guardarono, lui ostentando un’espressione leggermente preoccupata e lei trattenendo a malapena un sorrisetto.
- Fatti nostri. – rispose infine il ragazzo, per far capire che la conversazione doveva concludersi lì.  
 
A quella risposta, Zoey e Mike li guardarono confusi, mentre Scott incrociava le braccia e li osservava con fastidio. Dawn, invece, si guardava intorno preoccupata.
- Qualcuno di voi ha visto Izzy? – chiese lei, finalmente aprendo bocca. Il silenzio glaciale seguì la domanda.
- No, ma dovrebbe tornare a momenti. – rispose il moro, cercando di tranquillizzarla.
- Sarà ancora su quell’albero. Di solito resta a dondolarsi per ore come una scimmia. – disse con noncuranza la Iena.
- La andiamo a cercare? Ho un brutto presentimento…- replicò Dawn, portandosi una mano alla bocca.
- Perché non usi quella cosa delle aure? – la provocò il rosso, rivolgendole un sorriso sprezzante.
- Non posso avvertire le aure di persone lontane. – spiegò in breve lei.
 
- In tal caso andiamo. – disse Scott, alzando le spalle.
- E se tornasse mentre la cerchiamo? – suggerì Zoey.
- La strada è una! In quel caso la vedremmo. – replicò Mike. Detto ciò, i quattro ragazzini si incamminarono verso il parco, ignari di dove fosse la piccola Isabella.
 
Arrivati al parco in questione, si guardarono intorno, osservando quel luogo per la prima volta vuoto .
Gli alberi crescevano tutt’intorno al prato, ma solo uno era il famoso nascondiglio della bambina. Quale di essi?
- Izzy! – cominciarono a urlare i ragazzi, tentando di catturare l’attenzione della bambina e di ottenere una risposta da lei.
Il silenzio, niente più. Un silenzio innaturale persino per la notte: nessun suono di clacson da automobili distanti, nessuna luce accesa nelle case vicine, non un alito di vento.
- Si sta nascondendo, quella stupida. – constatò Scott con aria seccata.
- Non saprei…Secondo me ci avrebbe risposto o fatto già uno scherzo. Non è da lei rimanere zitta per tanto tempo. – replicò Zoey, piuttosto dubbiosa.
 
- Controlliamo nel suo albero! Dev’essere per forza lì. – propose la rossa, correndo verso una panchina, con il ricordo fin troppo nitido del loro primo incontro.
Gli altri la raggiunsero in fretta, ma lei, nel frattempo, aveva già controllato attorno all’albero ed osservato i rami, ma della bambina non vi era traccia.
- Se ci dividiamo la troveremo prima. Facciamo le stesse squadre di prima, che ne dite? – suggerì Mike, guardando speranzoso la sua Zoey, desiderando di rimanere solo con lei.
In tutta risposta la ragazza annuì, estremamente preoccupata, mentre Scott si limitò ad alzare le spalle e rivolgere un’occhiata di sottecchi a Dawn, la quale rimase impassibile, seppur accortasi dello sguardo del rosso.
 
- Controllate tutti gli alberi, svelti! – ordinò Bella Gioia, lasciando basiti gli altri.
- Non capite? Se non la troviamo la situazione diventerebbe davvero molto grave! – spiegò quasi urlando la ragazza, arrampicandosi sull’albero per facilitare le ricerche e arrivando quasi in cima ad esso.
- D’accordo, ma vedi di calmarti, AnsioZoey! – replicò acidamente Scott, ottenendo una gomitata da parte di Mike.
- Noi andremo dalla parte opposta del parco. – disse Dawn, prendendo un braccio del rosso, nel tentativo di non far scoppiare una lite tra i due ragazzi.
 
- Va bene! Se la vedete, venite subito ad avv…- gridò Zoey  in direzione della bionda e del lentigginoso, ma, prima di terminare la frase, cadde dall’albero. Un istinto segreto del moro parve risvegliarsi.
- Non preoccuparti! Verrà Svetlana a salvarti! – disse lui con una strana voce nasale e più femminile.
Detto questo, facendo un alto salto e una piroetta per salire su un ramo basso, stese le braccia e si preparò a prendere la ragazza che stava precipitando.
La presa di Mike sembrò fermare la caduta, ma entrambi si ritrovarono stesi e doloranti sul prato comunque.
- Grazie, mi hai salvata! Ma come hai fatto? – chiese la rossa, con un sorriso gentile e sincero. Il ragazzo, nel frattempo, ebbe un forte mal di testa e, accortosi della situazione, realizzò cosa fosse successo.
 
- Lascia stare, piuttosto pensiamo a cercare Izzy. – replicò Mike con gentilezza, mentre lei si limitò ad annuire.
Si diressero verso gli alberi vicini per controllare, sperando di trovare la loro amica.
 
Nel frattempo, due ragazzini, o più precisamente, una bambina bionda e un tredicenne dai capelli rossi, discutevano animatamente, non molto distanti dai due protagonisti di poco prima.
- Quella piccola idiota non capisce mai quand’è il momento di finire di giocare! – si lamentò Scott, osservando gli alberi.
- Non è una questione di giocare o no. Lei non è qui. – replicò tristemente Dawn, con lo sguardo fisso a terra.
 
Il ragazzo si voltò nella sua direzione velocemente, prendendola per le spalle.
- Cosa vuol dire che non è qui? Dov’è? – domandò lui, stringendo la bionda sempre più.
- Non lo so…Ma non è qui. Non avverto la sua aura. – rispose lei, fingendo di non avvertire il male causato dalla stretta dell’altro. Il rosso la lasciò subito, per appoggiarsi ad un albero.
 
- Dev’essere andata al condominio, non c’è altra alternativa. – constatò Scott, cominciando a preoccuparsi, nonostante la sua natura più rude e menefreghista.
- Un momento...Tu lo sapevi fin dall’inizio. Allora perché hai acconsentito di dividerci in squadre? – domandò con curiosità lui.
- Questo non posso rivelarlo. Posso solo dire di voler fare un favore ad una mia amica. – replicò Dawn con calma.
- Ad un’amica? Ok, ho capito. – ribatté il rosso, stranamente compiaciuto e volgendo alla ragazza un sorrisetto malizioso.
- Però di questo parleremo dopo! Ora dobbiamo avvertire quei due. – disse subito Scott, interrompendo la bionda che sembrava sul punto di aggiungere qualcosa.
 
Appena i quattro si furono riuniti, Dawn spiegò la situazione a Mike e Zoey, la quale sembrò diventare inquieta.
Decisero insieme di tornare al condominio, sicuri di trovare la bambina che faceva la verticale e camminava sulle mani.
Ma non fu così. Il cortile era totalmente vuoto e l’unico rumore udibile era il brusio d un talk show proveniente da una TV al primo piano del palazzo.
 
Zoey cominciò istintivamente a piangere, senza riuscire a fermarsi, avendo praticamente perso una ragazzina con cui aveva stretto da poco amicizia. Ognuno di loro sentiva dentro sé la colpa e il rimorso, ma nessuno come Scott.
Era colpa sua se quei bambini erano così spaventati. Era colpa sua se ora una di loro stava piangendo copiosamente. Era colpa sua se ora sua sorella era scomparsa…
 
- No! –
Fu detto con tale forza che i ragazzi si bloccarono all’impulso di guardarsi intorno per sapere chi fosse stato, se solo non sapessero perfettamente di chi si trattasse. Dawn aveva negli occhi una luce mai vista prima: determinazione, decisione, sicurezza in se stessa.
- Non staremo qui a piangere e a rammaricarci. Izzy non è perduta, dobbiamo solo cercarla. Sta bene, ne sono sicura. – disse lei, con la voce raddoppiata di volume e determinazione.
- Ma a questo punto, dove potrebbe essere? – domandò cupo Mike.
 
- Un posto ci sarebbe. – sussurrò Scott, più a sé stesso che agli altri.
- Ma chi andrebbe lì a quest’ora della notte? Sarebbe da pazzi! – aggiunse subito lui.
- Visitare un luogo che si adora con tutto il cuore? Sarebbe da Izzy. – disse Zoey, sorridendo al pensiero di quella ragazzina e smettendo di far sgorgare lacrime.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
- Adoro questo posto, lo sai? Non ci viene mai nessuno… -
Non seppe dire con certezza da quanto tempo fosse lì, ma non le dispiaceva.
- Non sapevo ci fosse un ponte così…Anche se ammetto di non venire spesso al lago. - disse l’altra, appoggiandosi al sostegno in legno.
- Quasi nessuno viene qui. Forse perché non sanno dell’esistenza di un piccolo corso d’acqua oppure perché si trova vicino ad un canneto…A me piace perché è tranquillo e posso lanciare i sassi per farli rimbalzare. – replicò la prima.
 
- Come hai detto di chiamarti? – chiese improvvisamente l’altra.
- Isabella, ma tutti mi chiamano Izzy. Mi hanno dato anche un soprannome: “Izzy Crazy”. Ma non sono molto carini…- disse lei, variando di secondo in secondo il proprio umore.
- Io sono Gwen. – replicò la mora, sorridendo di fronte al comportamento e alla tenerezza della ragazzina.
- Ma che cosa ci faceva una ragazzina come te su un albero a quest’ora? – domandò nuovamente la dark.
- Una sfida con mio fratello e alcuni miei amici. – spiegò in breve la rossa, guardando per terra in cerca di sassolini piatti da lanciare.
- Capisco… - replicò l’altra, sa aver niente di meglio da dire.
 
- La tua amica cosa ha fatto? – domandò stavolta la bambina, osservando la ragazza castana addormentata su una panchina vicina.
- Era molto stanca. – mentì Gwen. In quel preciso istante Courtney cominciò a russare, cosa che fece scoppiare a ridere la rossa.
- A proposito, grazie per avermi aiutata. – disse la dark.
- Di niente! Anche se all’inizio mi avevi spaventata! – disse Izzy, cominciando a saltellare.
 
- Hai mai notato quanto è divertente saltare su un ponte? Trema tutto! – aggiunse lei, con un’ allegra ed infantile risata finale.
- I tuoi amici non ti stanno cercando? – chiese poi la mora.
- Non lo so. Però credo che per un po’ faranno a meno di me! Non si preoccuperanno, ne sono certa. – rassicurò la bambina, continuando a saltare sul ponticello, mentre l’altra cercava di ignorare i tremori provocati dai balzi della rossa.
 
- Izzy! –
Un urlo in lontananza catturò la loro attenzione.
- Forse mi sbagliavo. – disse la bambina, cominciando a ridere nuovamente.
- Ragazzi, sono qui! – gridò per rispondere all’urlo disperato di Zoey.
Un gruppo di quattro ragazzini si avvicinò al ponte, correndo molto velocemente, mentre una battaglia tra emozioni veniva combattuta dentro loro.
 
- Tu sei una stupida! Come cazzo ti è saltato in mente? – le urlò subito in faccia Scott, con la rabbia che cresceva.
- Datti una calmata! Mi ha aiutata a trasportare la mia amica. – intervenne Gwen, mettendosi davanti al rosso.
- Izzy, ci siamo preoccupati tanto! – disse Bella Gioia, andando ad abbracciare l’amica.
- Ragazzi, state tranquilli! Io sto bene! – replicò la bambina, cercando di liberarsi dalla stretta della rossa.
 
In mezzo a quegli abbracci, i sospiri di sollievo e i sorrisi, Gwen si avvicinò alla sua amica dormiente e si abbassò per cercare di svegliarla, dandole dei leggeri schiaffi sulle guance.
- Courtney? Svegliati! Dai, alzati, dobbiamo andare! – le disse, ma non ottenne alcun risultato.
- La tua amica si è ubriacata. – disse una voce flebile alle sue spalle. Gwen si voltò. Una bambina bionda dagli occhi blu la osservava con interesse.
- Già...Da cosa l’hai capito? – domandò la dark alla ragazzina, la quale si stava mettendo di fronte a Corutney.
- Leggo le aure. Lei non si ricorderà niente della serata. – rispose Dawn con semplicità. Gwen fu colta da un’illuminazione.
 
- Tu sei la sorella di Bridgette, vero? – disse la mora, scrutandola con dubbio.
- Sì, sono io. È una tua buona amica a quanto pare. Mi spiace non averti mai incontrata, sei una ragazza particolare. – confermò la bionda.
- Tu sai in che razza di stato versa casa tua? – domandò retoricamente Gwen, ignorando il commento della ragazzina e aumentando la potenza degli schiaffi dati all’amica.
- Preferisco non saperlo…Mia sorella è una brava ragazza, ma il suo fidanzato mi sembra una persona alquanto avventata e lo è, secondo la sua aura. – continuò Dawn. Nessuna delle due volle aggiungere qualcosa. Fu Zoey a rompere il silenzio.
 
- Allora, ragazze, venite? Noi torniamo a casa. – disse lei, con un enorme sorriso, nonostante fosse palese che avesse pianto nuovamente, ma quella volta fu per felicità. Quella serata l’aveva sconvolta: si era spaventata, aveva pianto per tristezza e per gioia e si era preoccupata come non mai.
- Ora vi raggiungiamo, ma prima voglio svegliare la “Bella addormentata” – rispose Gwen, cominciando a scrollare la ragazza.
- Ancora cinque minuti. Non voglio andare a scuola…- grugnì lei, girandosi per dare le spalle alla mora.
- Svegliati, Court! – gridò la dark, facendo un ultimo tentativo, ma non ottenne alcun successo.
 
- Bene! Ora basta, ci rinuncio! Buona dormita, Courtney. – disse lei, arrendendosi e perdendo la pazienza, e si alzò per andare verso casa.
- Ma che fai? Mi lasci qui? – domandò la castana con la voce ancora impastata dal sonno.
- Non resterò tutta la notte a cercare di svegliarti. – replicò acidamente Gwen.
- Arrivo… - rispose Courtney, alzandosi a fatica e raggiungendo a piccoli passi il resto del gruppo.
 
- Però non ho capito come vi siete incontrate. – disse Zoey a Izzy.
- Oh, è semplice! Io ero sul mio albero come al solito e stavo pensando a tornare a casa, quando ho sentito un rumore. Mi sono spaventata a morte! Ho subito creduto che si trattasse di un fantasma e poi ho pensato:”Wow! Che forza!”
Ma avevo comunque paura…Poi ho visto una figura avvicinarsi: era una persona vestita di nero che stava portando sulle spalle qualcuno! Ho pensato fosse l’assassino, così mi sono messa ad urlare! –
Intanto Bella Gioia e Mike avevano ascoltato ogni parola, nonostante la bambina parlasse a grande velocità, senza nemmeno fermarsi per prendere il respiro.
 
- Poi, mentre urlavo, è apparsa Gwen che mi ha chiesto cosa fosse successo e così ho capito! Era lei la figura che avevo visto! E stava portando la sua amica che si era addormentata. – concluse Izzy, orgogliosa per la sua scoperta.
- Complimenti! Nemmeno un genio ci sarebbe arrivato. – replicò molto sarcasticamente suo fratello, il quale ricevette nuovamente una gomitata da Dawn.
 
- Ma voi non eravate alla festa di un’amica? – chiese Zoey, stavolta alla dark.
- Sì, in effetti a casa di sua sorella. – rispose lei, indicando la bionda.
- Ma ci sono state…Delle complicazioni. Volevamo tornare a casa, ma Courtney mi ha procurato qualche problema perché era stanca. Si è praticamente addormentata, così me la sono caricata in spalla come potevo, ma sono tutt’altro che forte. Sono passata attraverso il parco per arrivare prima a casa e, in quel momento, ho sentito questa bambina urlare. Dopo aver capito che si era spaventata a causa mia, le ho chiesto aiuto per portare Courtney, ma di certo non a casa! Avevo bisogno di un posto in cui tenerla tranquilla, per poi pensare ad una scusa. Cosa avrebbe detto sua madre, se l’avesse vista in questo stato? – spiegò Gwen con calma.
 
- In questo stato? Ma non è semplicemente addormentata? – domandò Izzy con ingenuità.
- è ubriaca. Si riconosce dall’odore.– disse Scott, guardando la castana da vicino.
- Sì, è così. Ma tu che ne sai? – chiese stavolta Gwen, lievemente sconcertata. Lui la osservò, come per valutare quanto dirle.
- Questioni mie. – replicò seccamente il rosso. Bella Gioia sbuffò: possibile che quel ragazzo non volesse condividere i suoi pensieri con nessuno? La sua vita era fatta solo di segreti?
 
- Scusate, non vorrei interrompere i vostri importanti discorsi…- cominciò sarcasticamente la dark.
- Ma per il mio problema come si fa? – domandò lei.
- Puoi dire a sua madre che stasera Courtney dorme a casa tua. – suggerì Mike. Gwen parve illuminarsi.
- Questa è un’ottima idea! Grazie, Mike. Hai salvato il fondoschiena di queste due! – replicò grata lei, indicando l’amica che stava barcollando.
 
Parlando e ridendo, il gruppo arrivò in fretta a casa, per la felicità di tutti. Era stata una notte davvero intensa ed emozionante e ognuno di loro voleva solamente tornare a casa per dormire e rilassarsi.
- Noi ce ne torniamo a casa, ragazzi! A domani! – salutò Izzy, scavalcando la siepe e prolungando la “i” finale.
- Mi tocca seguirla…Addio, perdenti! – disse subito dopo Scott, sghignazzando.
-  Non sei poi tanto antipatico. Torna, quando vuoi! – salutò Zoey, rivolgendogli un sorriso.
 
Scott rimase quasi scandalizzato, così come Mike, ma riuscì a rispondere un semplice “Ok…” A quella risposta, Dawn rise.
- Che vuol dire “Torna quando vuoi”? – chiese sospettoso il moro.
- Secondo me dovremmo concedergli una possibilità. Non sei d’accordo, Dawn? – domandò la rossa all’amica.
- Certo. Il suo passato brulica di eventi tragici. – rispose lei con serietà, ottenendo uno sguardo leggermente attonito da parte dei due dodicenni.
 
- Non so voi, ragazzi, ma io me ne vado a dormire! Buonanotte! – disse Gwen, prendendo per una mano Courtney ed entrando nel palazzo.
- Buonanotte, Gwen! – risposero in coro i tre bambini.
- è stata una serata piuttosto emozionante, no? – disse Zoey, sbadigliando.
- Sì… Andiamo anche noi. – replicò il moro, sbadigliando anch’egli.
 
Tre piani più in su, nel frattempo, una ragazza dai capelli corvini e blu notte stava parlando con una signora di mezz’età.
- Non si preoccupi, signora Barlow, dormirà a casa mia! – disse Gwen con una finta allegria.
- D’accordo…Immagino vorrete parlare tra voi e passare una serata tra amiche. Alla festa non c’erano alcolici, vero? – chiese la signora, molto dubbiosa.
- Assolutamente no! Bridgette non farebbe mai una cosa simile. – la rassicurò la dark, nonostante lei stessa fosse tutt’altro che tranquilla.
- Va bene. In tal caso, divertitevi! – disse la signora Barlow, chiudendo la porta e salutando la ragazza.
 
Appena la porta fu chiusa, Gwen tirò un sospirò di sollievo e si avvicinò al suo appartamento. Prese le chiavi dalla tasca del suo vestito e aprì il più silenziosamente possibile la porta.
Courtney russava beatamente sul divano.
- Questa è l’ultima volta che vado ad una festa… - disse Gwen, quasi imprecando.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Sparite. Per questa volta si sono salvate, ma alla prossima mi vendicherò
- Heathy! Andiamo! –
Ah! Ora mancava solo Lindsay con quello stupido diminutivo.
- Usciamo da qui, prima che si accorgano che c’è qualcuno di troppo! –
Perché devo sempre essere  io il capo? Perché questa testa bionda non capisce cosa si deve fare? E dov‘è finita Dakota?
Come vendetta non è stato un fiasco totale, almeno mi sono divertita. Ma il fatto che la dark sia perfettamente sobria e se la sia filata mi fa infuriare! Dovrò inventarmi un altro piccolo scherzetto…
Ma prima devo trovare Dakota e umiliarla per averci abbandonate!
 















ANGOLO AUTRICE
shiii :3 sono tornata!!!
*Un coro di "buuu" da parte del pubblico*
Grazie per il caloroso benvenuto :') sono commossa! Ma vorrei precisare alcune cose...
Innanzitutto vorrei scusarmi per il ritardo mostruoso a causa di alcuni problemi...Inoltre questo sarà l'ultimo capitolo prima della scuola(sono in Emilia-Romagna eheheh!)
Noah: Ma è...incredibilmente stupido e banale! Perchè Gwen dovrebbe portare in spalla Courtney? Perchè non ha semplicemente hciamato sua madre per rimediare? E perchè in fondo c'è la parte in prima persona di Heather, se tutta la storia è in terza persona?
Metterla in prima persona faceva più effetto, ok? Poi...Gwen voleva risolvere il problema da sè perchè sua madre si sarebbe incavolata e...beh, se Courtney non voleva andarsene, come faceva sennò a portarla a casa?
Noah: Bah...
Presto toccherà a te :3 ho già qualche progetto per te:3 In ogni caso se i lettori vogliono che io aggiunga un qualsiasi altro personaggio, basterà dirmelo in una recensione!
Ma ora facciamo i ringraziamenti!!!!

Grazie a...

BlackSkull

anna21

Dark_kiss


...per averla messa tra le preferite!

Grazie a...

anna21

BlackSkull

Hard_chocolate

kikiara132

_Duncney_Ele


...per averla messa tra le seguite!

Grazie per l'ennesima volta a anna21 per averla messa tra le ricordate!

E, infine...Grazie a...

anna21

Stramboixsempre

dgcourt

_Duncney_Ele

lale99

Anny_12

Dark_kiss

Carmenlinrt


...per aver recensito lo scorso capitolo! E senza dimenticare BlackSkull che ha preferito lasciare una recensione nel primo capitolo!
Cioè, ragazzi...8 recensioni in un capitolo *w* sono commossa! Non ho mai ricevuto tante recensioni! Forse perchè sono praticamente nuova...
In ogni caso sono fiera ed orgogliosa di questa storia che sta ottenendo tanto successo! Voglio bene a tutti voi, grazie!
E, soprattutto...Al prossimo capitolo ^^ *saluta con la manina*

  
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