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Autore: Morrigan_Ohlin    13/09/2012    3 recensioni
François Gaultier de Claireux non piangeva: i suoi occhi erano più aridi del suo cuore immobile.
François Gaultier de Claireux non amava: la Decadenza e il Sangue erano i suoi soli compagni.
François Gaultier de Claireux non moriva: la Cupa Mietitrice lo seguiva soltanto.
..E posava i piedi scheletrici sulle insanguinate impronte del mostro, sui passi del sadico artista - sul sentiero del Vampiro.
-
Freya Wolfstone non aveva mai creduto nei romanzi.
Freya Wolfstone non aveva mai creduto nei principi azzurri.
Freya Wolfstone non aveva mai creduto che qualcuno le avrebbe insegnato a vivere.
..Freya Wolfstone credette a chi le insegnò a morire.
Genere: Dark, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Sunset.



Gli ultimi raggi del sole morente indugiavano, scarlatti, sulle cime dei tetti e degli alberi all’orizzonte.
Troppo deboli, ormai, per ferire le sue carni.

Sorrise, sprezzante, al sole che ammantava di purpurei riflessi i suoi lunghi capelli scuri, come beffandosi della morte millenaria dell’astro.
Quel sole tanto odiato, che spandeva ancora i suoi bagliori sofferenti, e inondava di sangue il mondo nella sua lenta agonia, soccombeva di fronte a lui.
Di fronte alla sua immutata bellezza, di fronte a quella gelida, eterna parodia di vita che possedeva il suo corpo perfetto.

Quanto tempo era trascorso, quanti anni - secoli? - erano scivolati via dalle sue dita dall’ultima volta in cui aveva assistito ad un tramonto?
Non lo ricordava.

Come se la sua seconda vita, se così poteva essere chiamata, fosse diventata una notte perpetua.
Lasciò vagare il suo sguardo di smeraldo sulle casupole vecchio stile della cittadina, sulle rare persone che animavano le strade strette e lastricate, indaffarate e inconsapevoli.
Erano pochi i passanti che indugiavano di fronte agli alti cancelli della villa, e ammiravano i suoi giardini dalle siepi rigogliose, la facciata in stile che rasentava il barocco e il porticato di marmo: ma quando si spingevano oltre, e guardavano col naso all’insù verso le finestre dei piani superiori, ornate dai più fini tendaggi, e scorgevano l’elegante figura affacciata al davanzale, tutti sentivano un istintivo brivido correre lungo la spina dorsale.
Uomini e donne, giovani e anziani, si sentivano inspiegabilmente attratti da quel giovane straniero che aveva da poco acquistato l’antica residenza dei Lord di Thunderbridge, dal suo viso pallido incendiato dagli ultimi spasmi di tramonto: ma le ombre che l’approssimarsi della notte disegnavano sul suo viso avevano un che di strano e incomprensibile.. Incomprensibilmente perverso.
E come se quelle impressioni fossero gli ingranaggi che risvegliavano i timori più ancestrali, dopo pochi istanti i guardoni distoglievano lo sguardo e acceleravano il passo, come fuggendo da un nemico invisibile e mortale.
Lui vedeva, sentiva quasi materialmente la loro inquietudine.
E ne rideva dentro di sé.
Così impressionabili e vulnerabili, con la loro incredibile propensione alla Paura, quegli esseri umani erano così deboli che avrebbe quasi potuto provare pietà nei loro confronti.
« Quasi.», puntualizzò fra sé.
E mentre l’oscurità iniziava a prendere il sopravvento sul cielo limpido dell’Inghilterra, decretando la fine del giorno, un sorriso sinistro - appuntito - si disegnò sul volto di François Gaultier de Claireux.

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