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Autore: shizuma    14/09/2012    2 recensioni
Nagisa decide di andare al museo costretta dalla madre. Una volta arrivata sembra tutto normale ma, all'improvviso Nagisa non riesce più a trovare sua madre e dovrà contare solo su se stessa per superare i vari ostacoli che gli si pareranno davanti. C'è la farà o soccomberà?
Genere: Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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La bambina è stata fatta a pezzi e il sangue è schizzato fin sopra le pareti ma, nonostante tutto la sua rosa è rimasta intatta. Decido di prenderla, in quanto a lei non sarebbe più servita. Esco dalla stanza e all'improvviso compaiono delle macchie di sangue per tutto il corridoio, che ripetono sempre la stessa parola - ladra - c'è scritto. Ad un tratto sento degli scossoni - accidenti ci manca solo più il terremoto - dissi. Gli scossoni si fanno sempre più forti, finchè alla fine fanno crollare tutta la parte est del corridoio. Ancora spaventata cerco di raccogliere le forze e rialzarmi. Le macchie di sangue questa volta formavano un altra scritta - non puoi tornare indietro - c'è scritto. La mia unica scelta è di aprire la porta della parte ovest. Dopo qualche tentennamento causato dall'esperienza precedente decido di aprirla. Al suo interno trovo solo un tavolo ed uno specchio. Decido di avvicinarmi allo specchio ma, invece di riflettere la mia immagine trovo la figura di una bambola blu, con degli occhi rossi che mi fissano. La guardo sorpresa - ehy riesci a sentirmi? puoi aiutarmi? - gli domando. Realizzo che sono diventata pazza, ora mi metto a fare domande a una bambola e pretendo che mi risponda. Guardo di nuovo lo specchio e noto che la testa della bambola ora è girata da un lato. Penso che sia solo frutto della mia immaginazione. Mi giro e noto che sul tavolo c'è una rosa blu, visto che io ne possedevo già una rossa, decido di prendere anche quella. Mi avvicino ma, sento che una forza misteriosa mi impedisce di proseguire. Mi volto e vedo che la bambola è uscita dallo specchio e mi sta stringendo il braccio - perchè vuoi le nostre rose? pensi che possano salvarti? - mi domanda - se cercate di proteggerle così strenuamente, vuol dire che sono importanti dico bene?! - controbatto - Aggrapparsi a futili speranze è tipico di voi esseri umani ma, non ho voglia di discutere con te, piuttosto ti propongo un patto - disse - che cosa vuoi in cambio della tua rosa blu? - gli domando - fame! - esclama lei - cosa? - gli domando stupita - ho fame!! perciò in cambio della mia rosa mi offrirai la tua carne!!! - disse - questo scambio non ha alcun senso! - urlai ma, la bambola non mi rispondeva più ormai accecata dalla sete di sangue. Corro a per di fiato verso la porta ma, è chiusa. La bambola per fortuna cammina lentamente ma, ormai mi ha quasi raggiunta. Non sapendo che fare mi accascio per terra dalla paura. All'improvviso sento il rumore di un vetro rotto, ed infatti dalla finetra della stanza vedo comparire una donna, che fece un salto e si posizionò davanti a me.La guardo sbigottita - spero solo che lei sia dalla mia parte, altrimenti sono spacciata - pensai. La donna si gira verso di me - non preoccuparti ci penso io qui Nagisa - disse - ma come fai a sapere il mio nome? - gli domando ma, non ricevo nessuna risposta. La donna tira fuori una spada dal fodero che tiene sulla schiena e prendendola con entrambe le mani la posiziona in verticale e in quello stesso istante la bambola le salta addosso. Ho gli occhi chiusi, non sento più nessun rumore e quindi decido di aprirli lentamente e con mio grande stupore vedo la bambola infilzata nella spada della donna misteriosa. Mi avvicino a lei - grazie , senza di te sarei stata spacciata - dissi - non devi ringraziarmi, non ti ho salvato perchè volevo farlo ma, perchè dovevo - controbatte lei - ma che significa? - gli domando ma, non ricevo nessuna risposta. Devo dire che questa donna è davvero un tipo eloquente pensai fra me e me. La donna guardò circospetta la stanza - prendi la rosa da quel tavolo e andiamo via muoviti!!! - urlò. Mi avvicino al tavolo e prendo la rosa e per scappare uso la finestra che poco fa aveva spaccato quella strana donna. Appena uscite inizio di nuovo a sentire degli scossoni che man mano diventano sempre più forti, finche anche la parte ovest crolla. In quel momento in fondo al corridoio compare un altra porta. Mi giro verso la donna misteriosa - hai intenzione di venire con me? gli domando - certo, non lasciarti morire è nel mio interesse - disse. Bene, ora ho una guardia del corpo dovrei sentirmi più sicura ma, non riesco a non avere un pessimo presentimento per quella porta. Mentre ci avviciniamo all'improvviso sento una voce che mi pare familiare provenire all'intereno della porta, quindi mi affretto ad aprirla ma, avrei preferito non averlo mai fatto.
  
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