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Autore: mariisullivan    14/09/2012    52 recensioni
Sophie e Lauren Price, cheerleaders per eccellenza, erano le migliori amiche di Hope Bennet, la ragazza modello della Los Angeles High School.
Le tre ragazze adoravano la loro comitiva: Zayn Malik era il migliore amico di Lauren, Harry Styles era il fidanzato di Hope da ben 4 anni, Liam Payne era il migliore amico di Zayn, Niall Horan era il capitano della squadra di football, e Louis Tomlinson era il "Don Giovanni" della scuola.
Ben presto si troveranno con una nuova amica, Arper Lopez, con cui condivideranno gli amori comuni e l'odio verso Jenny Watson, anche se, ultimamente, non per tutti è odio.
**
Va sempre tutto tranquillo e lisco durante una storia che va avanti da 4 anni?
Riuscirà liam a riconquistare la sua Lauren?
E Zayn? Cosa succederà tra lui e la nuova arrivata, Arper?l
Louis, cosa farà lui per far si che Sophie diventi finalmente la sua ragazza?
Per Niall Horan le donne non sono mai state un mistero ma sembra proprio che questa Jenny Watson sia un vero e proprio enigma.
Cosa succederà a Los Angeles tra questi ragazzi tanto popolari?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~New Meeting.




Il venerdì era decisamente il giorno preferito di tutti: la settimana scolastica finiva dando inizio al week-end e “week-end”, quasi per tutti, significava “feste e divertimento”.
Quella mattina all'appello mancava Adam, «influenza» aveva detto Lauren alla professoressa, ma non appena quest'ultima riprese il suo discorso, Lauren, spiegò il vero motivo a Zayn e Niall che la guardavano accigliati: «Viaggio» bisbigliò cercando di farsi capire.
Il moro e il biondo annuirono all'unisco, tornando alla loro lezione, poco interessante, di storia dell'arte.
Il biondo cercava di prestare attenzione alla lezione da circa 20 minuti ma i suoi occhi andavano man mano chiudendosi e così, per evitare che gli si chiudessero completamente chiese il permesso alla professoressa di uscire, inventandosi di dover andare al bagno.
«Torna in fretta, Horan.» rispose la professoressa.
Niall si alzò dalla sedia e si sgranchì le gambe, uscendo dall'aula.
-Ho bisogno di un caffè- si disse mentre si avviava alla macchinetta vicino le porte d'uscita.
Mentre camminava per i corridoi con le mani infilate nei jeans, Niall pensava ancora a Jenny, non aveva fatto altro in quella settimana e in più l'aveva vista, più o meno, 2 o tre volte e la cosa era molto strana. Negli altri anni la vedeva più spesso, anzi la vedeva quasi sempre: mentre camminava per i corridoi, quando fumava chissà cosa all'uscita da scuola appoggiata alla sua auto o quando usciva di casa.
Quando erano piccoli, Jenny e Niall erano molto amici, essendo vicini di casa, ma qualcosa era cambiato durante gli anni. Avevano 8 anni quando iniziarono ad evitarsi e ognuno prese la propria strada: Niall si creò una parte del gruppo che ancora aveva, mentre Jenny iniziò a conoscere gente più grande di lei.
«Mia madre mi costrinse ad esserti amico.» queste erano le parole che gli disse Jenny e che Niall non riusciva a dimenticare.
Come poteva una bambina di 8 anni, che aveva appena perso entrambi i genitori, sputare tanto odio e veleno?
Non se lo era mai spiegato e non si spiegava neanche il perchè, crescendo, lei era rimasta così.
Quando fu quasi vicino alla macchinetta sentì un odore insolito, -marijuana- pensò e non appena vide una figura, vicino alla porta d'ingresso, sputare del fumo biancastro e piuttosto denso, si diede conferma.
La forte luce gli abbagliava la vista non permettendogli di distinguere bene chi fosse ma Niall sapeva che solo una
persona era così incurante da fumare a pochi 
passi dall'entrata, ma per darsi conferma si avvicinò ulteriormente,
aumentando il passo.

Quando fu vicino alla macchinetta, finalmente, riuscì a distingerla ed era lei.
Quella mattina Niall la trovava più bella del solito: indossava un pantaloncino nero abbastanza corto da evidenziarle le gambe alte e snelle, una maglia a giro maniche con un grosso lupo dagli occhi gialli sul davanti e delle scarpe alte
con delle borchie.

-E' decisamente bella- pensò Niall mentre si avvicinava sempre di più.
Quando le fu abbastanza vicino, la mora girò lo sguardo dalla strada puntandolo sugli occhi celesti del biondo che era
rimasto lì, fermo, senza proferire 
parola.
«Cosa guardi, Horan?» chiese nervosa.
Il biondo fu colto alla sprovvista e iniziò a balbettare. «Oh, no, nulla, insomma.. non credi che se ti beccano ti
espelleranno?» chiese, lui stesso, poco convinto.

«No!» rispose, diretta, lei.
Niall annuì, facendo spallucce e poi abbassò lo sguardo.
«Che marca sono queste scarpe?» chiese poi alla ragazza che subito alzò un sopracciglio.
«Jeffrey Campbell perchè? Vorresti comprarne un paio?» ironizzò poi, facendo un tiro dalla sua canna.
Niall scosse la testa divertito, le piaceva l'ironia della mora, non aveva mai immaginato che un giorno avrebbe riso ad una sua battuta.
«No» rispose «è solo che ho notato che ne hai parecchie, deve piacerti molto questo.. Camel.»
«Campbell.» lo corresse lei «e si, lo amo!» rispose in fine, gettando il mozzicone oltre la scalinata.
«Mi piace il tuo outfit, oggi.» ammise il biondo.
La mora lo guardò per qualche istante, prendendo la sua borsa da terra e portando la tracolla sotto i capelli lunghi,
poi alzò un sopracciglio e sospirò.

«Non ti darò la rivincita, scordatelo.» disse poi allontanandosi.
«Ma non voglio nessuna rivincita.» le assicurò.
«E allora cosa vuoi da me, Horan?» chiese spazientita.
«Prima di tutto ho un nome e tu lo conosci bene» disse Niall alquanto alterato «e poi non voglio niente, era soltanto
un complimento!» gesticolò infine.
«Bene! Ora lasciami andare in classe.» lo congedò lei.
Niall non rispose e la lasciò andare senza proferire parola. La guardava mentre camminava a passo svelto verso le scale e una volta svoltato l'angolo, Niall portò lo sguardo sulla macchinetta del caffè.
-Caffè macchiato- pensò poco prima di premere il tasto del gusto scelto.
Mentre aspettava che il caffè fosse pronto pensava ancora a quanto fosse bella. -Perchè diamine penso ancora a lei?-
si chiese, -Perchè sono attratto da lei? Non devo esserlo, insomma, è spregevole!- si disse ancora, ma una vocina nella sua testa gli diceva che doveva essere attratto da lei e, per quanto lui cercasse di non darle peso, la vocina sembrava essere più forte di lui.

Era, ormai, una settimana che Niall non faceva che pensare a lei, l'altro giorno aveva persino desiderato di vederla e quando quel desiderio non fu esaudito, era quasi deluso.
L'aveva sempre odiata, non l'aveva mai sopportava e quando la vedeva per i corridoi aveva sempre pensato che probabilmente stava andando nel bagno per farsi qualcosa o qualcuno, ma da una settimana pensava tutto il contrario. La trovava bella, attraente e tremendamente sexy anche se ribelle.
-Non può piacermi Jenny- si disse quasi come fosse una domanda, -Tutti questi anni ad odiarla ed ora ne sono attratto? Che eresia! Sarà qualche strano effetto del sonno- cercò di convincersi mentre beveva il suo caffè e tornava in classe.
«L'hai prima creato il bagno, Horan?» ironizzò la professoressa mentre Niall entrava in classe.
«Mi scusi.» disse «Sono stato chiuso dentro.» mentì nascondendo un ghigno.




Arper Lopez
era alquanto spaesata nella nuova scuola. Tutti quei corridoi, tutte quelle aule e tutte quelle persone che, a pochi secondi dal suono della campanella, correvano ovunque le facevano venire una gran confusione mentale.
Los Angeles era molto più caotica della sua Barcellona ed era anche molto più calda. Avrebbe voluto tagliarsi i pantaloni per farli diventare degli shorts e aprirsi il gilet, ma sapeva che non avrebbe mai potuto farlo, anche perchè l'outfit che indossava quel giorno, era nuovo di zecca e non poteva permettersi di comprarsi cose nuove tutti i giorni.

La campanella era appena suonata e lei era ancora alla ricerca dell'aula 32.
La mappa che le avevano dato il primo giorno di scuola non le era stata utile per niente e così si ritrovò sola, per i corridoi.
-2° piano- lesse sulla mappa, e così si avviò per le scale cercando disperatamente quell'aula.
Salito il primo piano, la mora iniziò la seconda rampa di scale e non appena lesse "2°piano" si sentì un tantino soddisfatta. -Manca solo trovare l'aula 32- si disse guardando, con aria persa, a destra e sinistra dei corridoi.
«Sei nuova vero?» le chiese una voce vicina.
Arper cercò di capire da dove provenisse quella voce e quando vide una figura femminile, seduta a gambe incrociate
sul davanzale, si avvicinò.

«Sai dov'è l'aula 32?» chiese Arper.
«Aula 32?» chiese arricciando il naso «Come mai hai scelto geografia astronomica? È così noiosa!»
«Adoro le stelle» disse la mora, con un sorriso dolce sulle labbra.
«Infondo al corridoio, la prima sulla sinistra.» le rispose la ragazza di fronte a lei.
«Grazie.» Arper fece per andarsene quando la ragazza la chiamò.
«Piacere» disse poi porgendole la mano «Sophie.»
«Arper.» rispose la mora.
«Sei sola?»
La mora annuì «Sono qui da soli 3 giorni.»
«Ti va di pranzare con me e il mio gruppo?» chiese cordialmente Sophie.
«Ti ringrazio, ma non vorrei essere d'intralcio.»
«Ma che intralcio!» disse scendendo dal davanzale. «Ci si vede in mensa, se non mi trovi, tavolo 17.» sentenziò prima
di sparire dietro l'angolo.

Arper sorrise alla gentilezza di quella ragazza e si avviò, frettolosamente, verso la sua aula.
Bussò, quasi timidamente prima di aprire la porta.
«Alla buon'ora.» le disse un uomo seduto dietro la cattedra. Aveva i capelli brizzolati, uno strano accento ed era più o
meno sulla 50ina.

«Mi scusi.» disse flebilmente la ragazza «Sono nuova e le classi sono ancora un mistero per me.»
«Oh, certo!» esordì l'uomo «Lei deve essere la signorina.. Lopez, giusto?»
La mora annuì, con un sorriso sornione.
«Io sono il professor White. Si accomodi vicino al signor Malik.» concluse infine, indicando l'ultimo banco vicino alla
finestra.

La mora annuì, dando prima un'occhiata a dove fosse il banco che le era stato assegnato: un ragazzo moro e dalla
pelle ambrata le sorrideva, invitandola a sedersi e così si avviò al suo banco.

Non appena prese posizione, un odore di tabacco e miele le inebriarono le narici. Le piaceva quel profumo, sapeva di
buono.

«Piacere, Arper.» sorrise lei, porgendogli la mano.
«Piacere mio, Zayn.» disse il moro ricambiando la stretta di mano velocemente e portando, di nuovo, l'attenzione alla
lezione.

La mora sorrise, ancora, e prese un libro dalla borsa aprendolo sul banco, per poi ripensare al moro.
La pelle liscia e ambrata, le mani morbide e quell'insolito profumo la facevano stare bene e ogni volta che il moro
voltava lo sguardo verso di lei, si sentiva divampare dentro e sentiva le sue guance andare a 
fuoco. -Gli occhi più belli che abbia mai visto- si disse.
Zayn Malik era di certo uno dei ragazzo più affascinante che aveva mai visto, aveva qualcosa che attirava Arper in modo particolare, forse erano i suoi occhi magnetici oppure proprio quell'odore che la faceva impazzire.




«Cosa si fa questa sera?» chiese Louis, tutto esaltato, prendendo posto al solito tavolo della mensa.
«Il venerdì ti da altamente alla testa.» gli rispose Zayn, ridacchiando.

«Lo sapete che adoro le feste.» si difese «Allora banda di depressi, che si fa?»
«Cinema?» propose Hope.
«Deeen! Risposta sbagliata.» urlò Louis imitando i suoni nei giochi a premi.
«Sunshine?» propose Lauren.
«Deeen! Ancora riposta sbagliata. Chi propone di meglio?»
«La finisci?» gli chiese Harry.
«Deeen!» rispose, Louis, divertito.
«Louis smettila!» esordì Niall «Comunque mio fratello e i suoi amici del college hanno organizzato una festa, potremmo andarci, se vi va.» propose infine quella che sembrava l'alternativa migliore.
«Ti amo biondone!» rispose Louis.
«E party sia!» enunciò Liam, zittendo tutti..
«Ho conosciuto una ragazza nuova, oggi.» disse Zayn a Liam, quasi a voce bassa.
«Com'è?»
«E' carina.» rispose il moro pensandoci qualche attimo. «Davvero carina.» aggiunse poi.
«Nome?»
«Arper.»
Il biondo annuì, continuando a mangiare. «Potresti invitarla stasera, è anche nuova, sarà di certo sola..»
Il moro ci pensò qualche istante e poi scosse la testa «Troppo presto, mi prenderebbe per un maniaco.» ridacchiò.
«Come vuoi amico. Ma sappi che nessuno dice di no a Zayn Malik.» lo prese in giro Liam.
«Lo so, lo so.» si vantò il moro, prima di continuare a mangiare.
«Buongiorno!» esordì Sophie che era appena arrivata. «Lei è Arper.»
Zayn non appena sentì quel nome, spalancò gli occhi e portò lo sguardo alla ragazza che Sophie aveva appena presentato.
La mora si presentò a tutti e quando arrivò il turno di presentarsi a Zayn, ritrasse la mano e gli sorrise, cordialmente.
Liam, che era accanto al moro, se la rideva come non mai e tutti si chiedevano il perchè.
«Stasera si va ad una festa organizzata da quelli del college!» avvisò Louis a Sophie. «Perchè non vieni anche tu?» chiese poi ad Arper, che non seppe cosa dire.
«Si dai!» la incitò Sophie «Non credo hai altro da fare, giusto?»
La mora scosse la testa «D'accordo!» rispose poi, alzando le spalle.
«Perfetto!» sorrise Sophie.
«Ti passo a prendere alle 9?» chiese Louis.
«Ci penso io.» controbatté Zayn guardando Louis quasi in malo modo.
«D'accordo, amico.»
Arper sorrise gentilemente «Non è un disturbo?» chiese poi, rivolta a Zayn.
«Assolutamente no! E poi ognuno ha qualcuno con cui andarci. Mi servirebbe anche compagnia.» rispose, mentendo.
«Ci vieni tu con me?» chiese poi Louis, rivolto a Sophie.
«Assolutamente no!» disse lei, alzando un sopracciglio.
Sophie odiava Louis con tutta se stessa. Odiava il fatto che facesse il cascamorto con tutte, le dava altamente ai nervi. Louis sapeva quanto lei avesse un debole per lui e la cosa era anche reciproca, ma adorava punzecchiarla. Erano 2 anni che ci provava con Sophie, sapeva che non avrebbe dovuto fare il “Don Giovanni” con tutte quelle ragazze, ma era pià forte di lui: e non ci provava con qualcun altro si sentiva morire e a Sophie, orgogliosa al massimo, questa cosa non le andava proprio giù.
«Allora ci si vede tutti alle 9 e 15, fuori casa nostra?» chiese Hope alzandosi dal tavolo.
Il resto del gruppo annuì e lei ed Harry, andarono via salutando con la mano.
«Stasera sarà grandioso, vedrai. Indossa qualcosa di sexy, mi raccomando.» si rivolse Sophie ad Arper, facendole l'occhiolino.



 

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Sullivan's space

come sempre cercherò di essere sbrigativa.

mi viene da piangere, ve lo giuro mi viene troppo da piangere.
49 recensioni, 18 preferiti, 10 ricordate, 30 seguite.
non potete capire quanto io sia felice.
è bello vedere quando a qualcuno piace ciò che fai
ed è assolutamente gratificante quando vedi tante recensioni:
ti senti spronato e ti senti quasi in soggezione perchè dici
"ho -tot- follower non devo deluderli"
e io spero che in questo capitolo non vi abbia delusi.

so che magari non c'è tantissimo in questo capitolo
ma per il momento sono d'intro e sono per spiegarvi i personaggi
e a questo proposito volevo dirvi una cosa:
lo so! lo so! le auto e i personaggi non sono "da tutti" 
ma forse è proprio questo il bello.
loro sono tutti di L.A. e si sa che chi vive la 
sta pieno di soldi anche se
nel prossimo capitolo
scoprirete tante cose nuove *-*


ps: mi piacerebbe sapere dalle recensioni 
quali sono le vostre coppie preferite 
Fatemi sapere, vi prego e se vi va
fate pubblicità alla storia, 
mi fareste felicissimissimissima (?)

pps: il prossimo capitolo sarà a breve, 
chiedo scusa per i tempi lunghi.

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