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Autore: Kornblume Cavalier    14/09/2012    2 recensioni
Le gambe le facevano male per le ore che aveva passato sull'inginocchiatoio della chiesa. Le dita intrecciate, continuava a mordersi le labbra fino a farle sanguinare. [...]Per ogni bacio, per ogni carezza, per ogni abbraccio, una supplica gridata con la forza del pensiero.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
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Nickname: GreenKnight_
Titolo: Forgive me
Luogo scelto: Luogo di culto (Chiesa cristiana)
Introduzione: Le gambe le facevano male per le ore che aveva passato sull'inginocchiatoio della chiesa.  Le dita intrecciate, continuava a mordersi le labbra fino a farle sanguinare. [...]Per ogni bacio, per ogni carezza, per ogni abbraccio, una supplica gridata con la forza del pensiero.
Raiting: Giallo
Generi: Generale, Introspettivo.
Avvertimenti: Incest, Flash Fic, Het.



Forgive me


Le gambe le facevano male per le ore che aveva passato sull'inginocchiatoio della chiesa.  Le dita intrecciate, continuava a mordersi le labbra fino a farle sanguinare.
Era un mostro, e implorava pietà. Doveva espiare le sue colpe ignobili.

Scusami. Salvami. Puniscimi.

I lunghi capelli neri erano incollati alla fronte per il sudore, ma continuava a rimanere immobile, il viso premuto forte sulle mani strette.
Aveva tanto peccato, aveva desiderato, aveva...

Ho ceduto al Maligno. Guariscimi dai miei abomini. Assistimi.

Le preghiere risuonavano sempre più veementi nella sua mente: vano tentativo di cancellare dalla memoria i ricordi di sé e suo fratello. Per ogni bacio, per ogni carezza, per ogni abbraccio, una supplica gridata con la forza del pensiero.

Aiutami. Sto perdendo: il male mi sta annientando. Liberami.

Nel buio delle sue palpebre sigillate, da abbastanza tempo da aver dimenticato come fosse la luce, l'esordio dei suoi peccati le scorreva davanti. Rammentava tutto, tutto, di quel giorno. Il sole freddo che riluceva sulla panchina, le proprie lacrime di tristezza, il suo abbraccio caldo, le labbra di entrambi che scivolavano piano, le une verso le altre...

Soccorrimi. Curami. Assolv-

Una mano tiepida si posò sulla sua spalla. Si voltò appena, incrociando un paio di occhi blu come l'oceano che le si rivolgevano con dolcezza. «E' ora di andare a casa.», sente dire. Si alza, impacciata e dolorante, pronta ad uscire.

Perdonami, perché sto per tradirti di nuovo.

   
 
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